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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: A friend in deed
Anno: 1974
Genere: giallo (colore)
Regia: Ben Gazzara
Note: E' un episodio della serie tv "Colombo". Da noi è uscito anche al cinema.
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L'IMPRESSIONE DI MMJ
A FRIEND IN DEED, che chiude in gloria la terza stagione di Colombo (forse la più prestigiosa in assoluto), rappresenta una delle vette di sempre, nella lunga storia della serie. Scritta dal celebre Peter S. Fischer con la collaborazione dei due inventori di Colombo (Richard Levinson e William Link) condensa in un’ora e mezza uno degli intrecci più ricercati e straordinari di sempre, che vede coinvolto, nel ruolo del colpevole, nientemeno che il commissario di polizia (Richard Kiley) che per primo decide di affidare il caso a Colombo. Si parte con un primo omicidio, si prosegue con il secondo seguendo le tracce dell’Hitchcock di DELITTO PER DELITTO...Leggi tutto: uno scambio di favori tra assassini, in pratica. Quello che colpisce è la perfezione della sceneggiatura, capace di raccontare un soggetto particolarmente intricato con una chiarezza esemplare: non c’è una sola scena fuori posto, non un dialogo sprecato, non un personaggio che non sia integrato al meglio nella vicenda (su tutti il ladro sul quale si concentrano i maggiori sospetti, interpretato ottimamente da Val Avery). Kiley regge bene il ruolo dell’antagonista, Peter Falk è perfetto dall’inizio alla fine: dovendo confrontarsi con il proprio superiore è costretto ad usare un tatto e una misura unici, e se si cerca una puntata ove poter comprendere al meglio l’estrema umanità e credibilità che Falk riesce a infondere nel suo tenente, questa può essere tranquillamente presa ad esempio. Finale forse prevedibile e un po’ abusato, ma con un colpo di scena che dà grande soddisfazione.
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ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
![Locandina [4.4] Colombo: Assassinio a bordo](/images/colombo/4750.jpg)
![Locandina [S.1] Colombo: Misteriose impronte digitali](/images/colombo/4785.jpg)
![Locandina [S.2] Colombo: Non c'è tempo per morire](/images/colombo/4786.jpg)
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- Capolavoro assoluto (e ce ne sono pochi!):
Marcel MJ Davinotti jr., Puppigallo, Mfisk, Ciavazzaro, Dantes85, Ale nkf, Sedelfs, Tony, Furetto60, Ultimo, Gordon, Vesco, Didda23, Blondie666 - Un film straordinario, quasi perfetto!:
Fever, Ira72, Nicola81, Manfrin - Grande esempio di cinema:
G.Godardi, Daniela, Xamini, Anthonyvm - Davvero notevole!:
Lythops, Markus, Il Dandi, Katullo
Un pre-Colombo d.o.c., con due carogne (l’assassino piagnucoloso e il commissario a dir poco bastardo) che si danno parecchio da fare per l’alibi. Colombo spunta dall’auto del commissario, alla ricerca del suo sigaro. Indagine interessante fin da subito, con un tenente in grande forma, che controlla tutto come un segugio e i conti iniziano a non tornargli. Il commissario è un osso duro, ma Colombo sa lavorare ai fianchi (la moglie e l’assassino). Ciò che farà poi il commissario lo rende uno dei più inquietanti personaggi. Finale perfetto (diavolo d'un Colombo!).
MEMORABILE: Colombo alla moglie del commissario: "Si ricorda di me, verò? Al pranzo del ministro degli interni ho fatto inciampare il cameriere con la minestra".
Gran finale della terza serie. È un'ottima puntata su tutti i fronti, a partire dal piccolo capolavoro di sceneggiatura che riesce a miscelare echi di Hitchcock, geni del crimine che si nascondono sotto l'ala protettrice della legge, assassini per rabbia e ladruncoli professionisti quasi tutti reduci dal Vietnam. Come si vede, è una puntata che, seppur timidamente, punta anche il dito su alcune piaghe della società americana (il marcio nella polizia e il problema del Vietnam). Colombo in formissima, in una storia che non avrebbe sfigurato al cinema.
MEMORABILE: - Era meglio se avessi chiamato la polizia, quella sera!
- Perchè, io non sono la polizia?!?
Episodio di grande interesse per l'unicità del faccia a faccia Colombo-commissario: il rapporto tra il tenente ed i suoi superiori viene talvolta sfumato dai registi della serie, ma mai approfondito. Colombo mantiene il consueto atteggiamento accondiscendente, mentre l'assassino mostra, come spesso accade, arroganza e disprezzo, elementi arricchiti dalla sua duplice posizione di commissario e colpevole. Una puntata di per sé notevole, resa indimenticabile dal colpo di scena finale.
MEMORABILE: La scena di Colombo e del cinturino per l’orologio, le disavventure con la macchina e altre: c’è molto di caratteristico, in questa puntata.
Pregiatissimo episodio che presenta una complessità costruttiva e una cura formale eccezionali per un serial che privilegia di regola la simpatia l'umanità e l'approfondimento psicologico. Si respirano arie di grande classico hard-boiled qui, non solo per il doppio delitto di hitchcokiana memoria, ma anche per l'ambientazione dei bassifondi (grande Val Avery nella parte del ladro, colpevole designato) o per il nightclub dove il primo assassino si crea un alibi. Sceneggiatura, scenografie, attori ottimamente coordinati da una regia impeccabile.
Che dire: uno degli episodi meglio riusciti della serie, una trama gialla che riesce a procurare numerose sorprese nel corso dei 93 minuti. Poi alle musiche c'è un accoppiata perfetta di compositori: Dick De Benedictis e Billy Goldemberg. Kiley è perfetto e nel finale si respira molta tensione. Da vedere assolutamente. Ben costruita la parte investigativa; si ride poco ma in questo caso è meglio.
MEMORABILE: L'omicidio dentro la piscina della moglie del commisario.
Trama molto complessa, adeguatamente sviluppata, con un intreccio che rinvia allo "scambio" di favori in Delitto per delitto. Nonostante qualche incongruenza,.forse l'episodio più strutturato dal punto di vista delle indagini poliziesche, in quanto queste sono rese molto più complicate dal fatto che la mente criminale è quella di un commissario di polizia, superiore gerarchico di ColomboPerfetti anche i comprimari nei rispettivi ruoli (l'assassino dal carattere debole, la moglie del commissario, il ladro d'appartamenti).
MEMORABILE: La visione del delitto dall'elicottero.
Il miglior episodio della serie per quanto riguarda la costruzione (e la narrazione) della trama gialla. Alla regia c'è una vecchia volpe come Ben Gazzara, che serve alla perfezione uno script tra i più complessi e polivoci. I personaggi, anche quelli secondari, sono caratterizzati a tutto tondo e con un certo scavo psicologico. Meno spazio e importanza del consueto è riservata al duello tenente-colpevole, ma solo per osservare meglio Colombo nella certosina opera di smembramento del piano criminoso.
MEMORABILE: Primo incontro tra Hugh e Mark; omicidio della moglie; Colombo che raspa sul tappettino della limo del commissario; Il tenente che scopre le sue carte.
Episodio stupendo sotto tutti i punti di vista e forse la puntata meglio riuscita di tutta la serie. L'omicida è anche il più studiato e particolare dell'intera serie e nessun indizio è lasciato al caso. Perfetta anche la maniera con cui Colombo si destreggia con il commissario, suo diretto superiore. Finale impeccabile!
Episodio intrigante, ricco di colpi di scena. Colombo si ritrova a fronteggiare due assassini, uno complice dell'altro, e a fare indagini sul suo superiore, il quale prova a metterlo in difficoltà limitando i suoi movimenti nelle idagini; ma Colombo non ha paura di niente e continua. Ottimo il finale, con una chicca del nostro Tenente.
Raramente mi ha fatto così piacere vedere il colpevole incastrato come in questo caso, data la sua spregevolezza. Forse è anche per questo che ritengo questo episodio uno dei migliori di sempre. Ottima trama, un Falk in grande forma, piccoli particolari a volontà.
MEMORABILE: Lo strangolamento nella vasca da bagno.
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Episodio di oltre 90’ che, anche grazie al maggior tempo a disposizione, è ben impostato e altrettanto bene dipanato. La vicenda è assai ingarbugliata e l’avversario particolarmente ostico: si tratta, infatti, nientepopodimeno che di un superiore del nostro tenente il quale, per l’occasione, viene presentato ancor più indigente del solito calcando la mano su alcune scene: l’auto da museo, il cinturino, il misero appartamento. Meno frizzante che in altre puntate, ma assolutamente concreto, coerente, misurato e convincente: un Colombo al top.
MEMORABILE: Il ladro professionista tanto professionale quanto trasparente (viene sempre preso!)
Uno degli episodi migliori in assoluto, diretto da Ben Gazzara e costruito su una sceneggiatura perfetta, che non sbaglia un colpo e tiene incollati allo schermo per tutti i 93 minuti. La bellezza dell'episodio è data dalla figura dell'antagonista commissario di polizia, nonché superiore di Colombo. Il Tenente svolge le indagini usando un atteggiamento molto più formale (forse per rispetto nei confronti del superiore, chi lo sa...); in ogni caso il risultato è un episodio perfetto, con finale capolavoro. Massimo dei voti.
Un vero e proprio capolavoro. Gli assassini sono due: uno piagnucoloso e l'altro più perfido (interpretato magistralmente da Richard Kiley). L'alibi e il piano delittuoso sono tra i più complicati e perfetti della serie e l'indagine risulta interessantissima. Colombo è molto in forma e fa un lavoro certosino sui fianchi dell'assassino suo superiore. La regia di Ben Gazzarra è ottima e a parte la gag del sigaro non si ride molto, ma è meglio così. Ottimi la prova finale e i personaggi secondari.
MEMORABILE: Il secondo "presunto" omicidio ripreso dall'elicottero; Colombo costretto a fare l'autostop.
Sicuramente, per scrittura, il miglior episodio della terza stagione dove, più che la struttura del delitto per depistare le indagini, hanno la meglio quelle investigative di Colombo per depistare i sospetti dell'assassino, naturalmente altezzoso e poco sopportabile. Si può sorvolare così sul fatto che una persona possa venire annegata e morire in quattro secondi netti e che un tenente di polizia continui a utilizzare la propria scassatissima auto e non quella di servizio che gli spetterebbe di diritto. Va beh, molto buono in ogni caso.
Uno dei migliori episodi in assoluto. La trama gialla è ben congegnata, piacevolmente complessa, interessante alla visione. Si dà poco valore agli omicidi in sé mentre ci si concentra sulle indagini poliziesche e sull'amicizia criminale dei due assassini. Diversi i personaggi rappresentati tra i quali spicca il commissario capo, arduo antagonista di Colombo (soprattutto per il ruolo svolto di superiore in grado). Un Colombo molto buono ed equilibrato, raccoglie indizi perfetti che lo portano a smascherare i colpevoli in un finale capolavoro.
Il capo della polizia di Los Angeles non solo si va a impelagare per salvare un amico, ma ha anche l’accortezza di rendersi lui stesso omicida e, per completare l’opera di rara imbecillaggine, chi chiama per le indagini? Quella fabbrica di ergastolani che è Colombo (non dovrebbe conoscerlo bene?). Peccato, perché a parte la stucchevole sensazione dell’illogico rinnovato ogni minuto, tutto scorre con il ritmo criminologico cui siamo abituati e, di fatto, la puntata si annovera come tra le meglio riuscite della terza stagione per tensione.
La puntata perfetta. Straordinario il pre-Colombo, antagonista di rara perfidia e antipatia (sempre pronto a maltrattare il povero tenente!), un Colombo magistrale nel smontare pezzo dopo pezzo la costruzione certosina dei delitti, una sottotrama che sembra inutile (il vero ladro seriale) e che invece è vitale per lo scioglimento del caso. La perfezione viene raggiunta nel colpo di scena finale, poco telefonato e scritto meravigliosamente bene, che conferma l'assoluta qualità della puntata. Penso che non possa uscire mai dalla top three dei migliori Colombo in assoluto!
Episodio decisamente atipico, con due diversi assassini che si coprono l'un l'altro, di cui uno particolarmente astuto e insospettabile. Il commissario, superiore a Colombo lavorativamente parlando, si impegnerà parecchio per depistare le indagini e non sarà facile affatto, per il tenente, disobbedirgli. Ma si sa: quello che non si scavalca, si aggira. Il tutto è ben congegnato, particolarmente curato e "serioso", non fosse per la scena iniziale in cui assistiamo a un Colombo a carponi che tenta, goffamente, di recuperare il sigaro acceso, caduto chissà dove.
Episodio sconvolgente! Si ride poco o niente e di tensione ce n'è per tutti, in questo incredibile episodio diabolicamente intricato! Colombo si trova davanti a un osso veramente duro, perché se in altri episodi si sente continuamente dire: "Informerò i suoi superiori delle sue continue accuse", questa volta quando le formalizza si sente rispondere: "Lei è fuori dalla polizia, amico mio!". Colonna sonora clamorosa e finale mozzafiato rendono l'episodio unico!
MEMORABILE: Colombo che arriva in limousine sul luogo del delitto.
Episodio piuttosto lungo ma anche assai soddisfacente, per un doppio omicida e un mefistofelico colpevole che è superiore in grado al tenente e lo costringe a muoversi con una delicatezza ancora più ricercata ma infine esemplare. L'intrigo è niente male e per arrivare al fondo della vicenda, Colombo è costretto a ricorrere all'aiuto di un criminale (altro personaggio notevole), imbastendo un trabocchetto memorabile per una chiusura di grande effetto. Niente cane ma qualche battuta distribuita qua e là, in particolare sull'auto dal giovane concessionario brillante.
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Diretto da Ben Gazzara e sceneggiato dalla primigenia coppia di creatori del personaggio, un episodio di lunga durata da annoverare tra i migliori. L'assassino stavolta è un altro poliziotto, superiore di Colombo stesso che cerca di scaricare la colpa su un rapinatore professionista: circostanza che non solo ci dà modo di vedere il tenente alle prese con criminali comuni anziché nel solito jet-set ma anche di osservarlo districarsi con lo scetticismo dei colleghi, elemento da sempre ricorrente ma di solito più raccontato che davvero visto.
Ottimo finale di stagione che si sviluppa su una traccia hitchcockiana dalle meccaniche semplici quanto infallibili: abbiamo delitti per delitti, ricatti, uxoricidi, prove false e chi più ne ha più ne metta. Kiley è un efficace villain, la cui rispettabile posizione (addirittura un commissario) aggiunge pepe alla vicenda. Le intuizioni di Falk sono ingegnose come al solito e il tortuoso percorso che lo condurrà alla vittoria pare meno forzato che in altri episodi. Fra i caratteristi si evidenziano Val Avery nel ruolo dello sboccato ladro professionista e la sua compagna Eleanor Zee.
MEMORABILE: Colombo in difficoltà col suo macinino chiede aiuto agli automobilisti di Bel Air, che lo ignorano bellamente; Il cadavere gettato nella piscina.
Una sceneggiatura calibrata al millimetro e dal sapore hitchcockiano che mette sul piatto ben due assassini: uno lo è diventato quasi per caso, l'altro invece è cinico e freddamente calcolatore, e per giunta anche diretto superiore di Colombo, che per l'occasione dovrà sfoggiare non solo tutto il suo intuito, ma anche tutta la sua cautela (e per una volta anche indagare tra i delinquenti comuni). Ottime le interpretazioni (Richard Kiley merita un posto di rilievo tra gli antagonisti del tenente), davvero gustosa la trappola finale. Una delle vette della serie, forse la più alta.
Si direbbe una piccola sagra degli uxoricidi questa, di uno degli episodi più riusciti dell'intera serie, che però racconta anche di angherie gerarchiche senza tempo, così come della voracità economica oltre il raggiunto benessere, quali ciclici mali di stagione. Ottima prova del nostro tenente preferito, altrettanta qualità si raccoglie per la trama che intreccia crimini e indagine facendone una caccia all'errore fatale. Mirabilmente architettato infatti non risulta tanto il duplice delitto quanto lo smascheramento finale, anche se raggiunto con un piano più impegnativo del solito.
Sulla falsariga dell'hitchcockiano Delitto per delitto Colombo si trova a indagare nientemeno che sul proprio capo, il commissario interpretato da uno spietato Kiley. Sicuramente tra gli episodi miglori e più avvincenti di sempre, con un Colombo inizialmente deferente ma ben presto proprietario della verità e capace di incastrare il colpevole con un finale indimenticabile.
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- L'edizione italiana e' mancante di una breve scena quando il commisario arriva a casa e trova la moglie nel bagno.
Nella scena la moglie dice al marito di uscire perche' si sta lavando,e lui le chiede se per caso si vergogna.
Nell'edizione dvd tale scena e' stata reintegrata,pero' non sottotitolata ma con un ridoppiaggio !!! (il risultato risulta quindi abbastanza pessimo). - Ecco le quattro puntate di Colombo uscite al cinema in Italia, con relativa locandina e tra parentesi la data d'uscita:
Tenente Colombo - Riscatto per un uomo morto (8/4/1978)
Concerto con delitto (23/6/1978)
Un amico da salvare (15/12/1978)
Scacco matto a Scotland Yard (8/2/1979)
Queste delle locandine alternative, sempre per gli stessi quattro film usciti al cinema:
- Grossa pecca nel nostro adattamento: difatti, quando Colombo rimane in panne e cerca di fermare qualcuno, le auto che transitano non fanno rumore!
Eppure, ancora le Prius non erano in circolazione.. ;)
Il frammento è "visibile" e, soprattutto, udibile in questo video verso il minuto 33..essendo in formato NTSC, sui nostri dvd rimane un paio di minuti prima!Ultima modifica: 6/09/16 16:02 da Noncha17 - Noncha17 ebbe a dire:
Grossa pecca nel nostro adattamento: difatti, quando Colombo rimane in panne e cerca di fermare qualcuno, le auto che transitano non fanno rumore!
Eppure, ancora le Prius non erano in circolazione.. ;)
Il frammento è "visibile" e, soprattutto, udibile in questo video verso il minuto 33..essendo in formato NTSC, sui nostri dvd rimane un paio di minuti prima! La portiera che si apre tranquillamente di 90° senza scatti vari è una cosa fantastica...! C'è da ringraziare se nella versione televisiva non sia stato troncato (parte considerata "inutile" per le indagini) figuriamoci se gli interessati si sono interessati alla questione, però sul dvd avrebbero potuto farlo. Comunque è una cosa particolare, oltre a non aver mai sentito parlare di questo formato, come mai solo questo suono non è udibile e gli altri rumori ambientali sì (non me ne intendo)? - Ale nkf ebbe a dire:
..come mai solo questo suono non è udibile e gli altri rumori ambientali sì (non me ne intendo)?
Semplicemente perchè, secondo me, essendo stata girata all'aperto, il volume dei suoni "esterni" son rimasti bassi e, durante la sovraincisione sul nostro adattamento risultano ancora più bassi..come ci è sempre capitato!Ultima modifica: 6/09/16 17:03 da Noncha17 - Penso sia la soluzione più probabile... In effetti, ora che ci penso, capita spesso (non solo in Colombo) che ai suoni non principali venga riservata poca attenzione; rumori di auto come in questo caso oppure tv e radio della polizia con audio non tradotto. Recentemente, penso si trattasse di Testimone di se stesso (non ne sono sicurissimo), ho notato appunto la radio della polizia con voci inglesi che erano chiaramente distinguibili nella conversazione principale. Può sembrare una cosa di poco conto, ma ammetto che un leggero senso di straniamento mi pervase.
- mai sentiti così tanti turpiloqui in un episodio di Colombo e in un telefilm con bollino verde in generale!
Non ricordo il nome dell'attore che interpreta il ladro Arti, ma è lo stesso che fa il detective privato nell'episodio "Gioco Mortale", quello che piazza le microspie in casa, insomma non mi stupirei di venire a sapere che è un ex galeotto ora attore :D
ps. è anche l'ex poliziotto ormai barista dell'episodio "doppio gioco" !Ultima modifica: 14/06/19 10:21 da Blondie666 - Il mitico Val Avery.
- Scheda di doppiaggio:
*Benita Martini: Rosemary Murphy
*Luigi La Monica: Michael McGuire
*Pietro Biondi: Richard Kiley
*Arnoldo Foà: Byron Morrow
*Renato Cortesi: Victor Campos
*Giancarlo Maestri: Ben Marino
*Gino Donato: Val Avery
*Vittorio Di Prima: James V. Christy
*Silvio Anselmo: Joshua Bryant
*Claudio Capone: Albert Popwell
