Una puntata affascinante, di rigorosa ambientazione ospedaliera, con un omicidio “in sospeso” e un altro, imprevisto, che diventa a sorpresa quello sul quale indagare. Il colpevole è un ottimo chirurgo (Leonard Nimoy, il noto Spock di “Star Trek”), che per megalomania decide di diventare l’erede unico delle scoperte compiute insieme ad un suo collega più anziano e rispettato (Will Geer). Approfittando di un’operazione cardiaca alla quale questi è sottoposo, si inventerà un sistema che lo possa far morire solo in un secondo tempo. Ma qualcuno (Ann Francis) ha intuito che c’è qualcosa di strano, nell’operazione apparentemente...Leggi tutto andata a buon fine, e ne pagherà le conseguenze. Colombo si presenta in ospedale tra starnuti ed ogni sorta di malori connessi al luogo, che scopriamo potergli provocare addirittura svenimenti improvvisi. Il colpevole ad ogni modo lo individua subito. Nimoy gli tiene testa con bravura, si rivela una scelta azzeccata per la parte (la sua serietà professionale è esemplare) e c’è anche spazio per una falsa pista da lui organizzata un po’ frettolosamente. Un buon finale (anche se non troppo geniale, a dire il vero), un buon lavoro d’equipe, una regia (di Hy Averback, già responsabile del notevole L’ARTE DEL DELITTO, uno dei migliori episodi della prima serie) vivace e un Peter Falk un po’ rintronato ma efficace. Nonostante la durata breve (un’ora e dieci), la storia si articola riuscendo a mostrarci molti più personaggi del previsto. A scapito delle gag classiche, ma per una volta fa niente.
Un notevole pre-Colombo, che fa da prologo a un episodio girato con maestria, aiutato da una narrazione fluida, un tenente in forma (s’ingozza a un party, ha una crisi di starnuti) e un assassino (chirurgo) serio, freddo e quasi impassibile (bravo Nimoy a disegnare il personaggio: arrivista e spregevole). Colombo compare devastato da una notte insonne (moglie con problemi di stomaco). L’assassino è uno di quelli che vedono il tenente come un goffo contrattempo, un po’ fastidioso, ma da assecondare. Finale tutto da gustare. Imperdibile.
MEMORABILE: Colombo, subito all'inizio, fa notare all'assassino che, mentre gli comunicavano l'omicidio della sua infermiera, lui continuava a regolare l'orologio
Leonard Nimoy interpreta degnamente un dottore che, per fare carriera, non esita a uccidere una infermiera troppo curiosa (la brava Anne Francis) e prova a fare lo stesso col datore di lavoro (ci riuscirà?). Billy Goldemberg crea un tema musicale d'eccezione. Buoni i siparietti Colombo-dottore e il finale in cui il tenente lascia la parte giocosa per diventare serio (quando di fronte al dottore che ride getta sul tavolo un peso facendo tremare la scrivania e sputando in faccia le accuse al dottore). Buono.
Per la prima volta Colombo alle prese con un membro dell'equipaggio dell'Enterprise; ma se il duetto con il Capitano Kirk risulterà molto deludente, non delude questo con Spock, anche se quando lo si vede in sala operatoria con il cappellino bianco da chirurgo, non si può fare a meno di pensare che se lo tenga in testa per nascondere le orecchie a punta. Comunque un bell'episodio, con un omicidio a tempo particolarmente ingegnoso ed una trama piacevolmente complicata dalla necessità per l'aspirante assassino di compiere un delitto collaterale.
Buon episodio in cui il nostro tenente se la vede con quello che è per tutti "Spock" di Star Trek. Di ambientazione ospedaliera, il film ha un buon ritmo nella prima parte, per poi perdere un po’ di colpi nella seconda, con lungaggini a mio avviso evitabili. L’assassino mi è particolarmente simpatico e l’infermiera impicciona se l’è cercata, la morte: questo fa guadagnare i miei rallegramenti a “Spok”.
Nonostante la seconda serie sia tra le migliori, questo episodio rappresenta la mela marcia del cesto: la trama gialla è forzata, i sospetti di Colombo si basano solo su intuizioni personali e la gag dell'uovo sodo schiacciato sulla fresca arma del delitto non solo non fa ridere, ma umilia il personaggio. Il finale, ad abundantiam, è ridicolo. Spiace che sia stata sprecata la presenza di un grande attore come il vulcaniano Nimoy.
Un episodio decisamente riuscito. Nimoy interpreta forse l'assassino più perfido della serie e se la cava molto bene dipingendo il suo personaggio perfettamente: arrivista e spregevole, pronto a uccidere solo per la fama. Colombo è molto in forma e si vede (durante il ricevimento a casa dell'assassino...) ed è supportato da una buona sceneggiatura e da una buona regia. La trama gialla è soddisfacente e i sospetti di Colombo sono fondati. Buona anche la prova regina.
MEMORABILE: Colombo con la crisi di starnuti; Colombo che inizia a sospettare di Nimoy appena quando lo incontra.
Ottimo episodio della seconda stagione, con Colombo che si presenta un po' suonato, complice una notte insonne dovuta al mal di stomaco della moglie. Molto bravo Leonard Nimoy (il famoso Spock di Star Trek) nei panni di un chirurgo furbo, freddo e distaccato, che sembra considerare il tenente un semplice guastafeste senza troppa abilità. Finale forse non tra i migliori in assoluto, ma sicuramente tra i più originali dell'intera serie. Promosso a pieni voti.
Bellissimo episodio in cui a leonard Nimoy, ex capitano Spock, tocca il ruolo di omicida. Il cattivo però si tradisce fin da subito, involontariamente come spesso accade, mettendo il tenente nella giusta direzione anche se giungere alla soluzione del caso non sarà facile. Buon episodio, ricco di messaggi trasversali tra detective e assassino.
MEMORABILE: Lo stacco sulla borsetta e le chiavi per terra.
Un episodio ottimo e omogeneo in ogni sua componente, dal pre-Colombo tesissimo al finale, che lascia molto soddisfatti. Nel mentre Nimoy è un freddissimo chirurgo che tiene testa perfettamente alle insistenze di un Falk in palla nonostante gli acciacchi fisici (la notte insonne, i problemi di stomaco, gli starnuti allergici). La mancanza di ironia è in linea con la lucidità dell'assassino. Ogni componente è calibrata alla perfezione e il risultato finale non è compromesso dalla breve durata. Uno degli episodi migliori della seconda serie.
MEMORABILE: MAC; Il depistaggio messo in essere da Nimoy; Il finale.
Povero Colombo, alle prese con ospedali che gli causano mancamenti dopo una notte insonne per via della moglie e il cane bisognoso di cure, alle prese con un criminale particolarmente sagace e intelligente che gli darà del... filo da torcere (e non solo)! Bellissimo duetto, particolarmente riuscito. Forse perché il dottore non è particolarmente gentile ma nemmeno terribilmente feroce, ragione per cui i due si confrontano, si studiano e cercano il colpo vincente che metta ko l'altro. Ritmo riuscito e brioso.
Il titolo contiene già in sé l'essenza ultima dell'intero episodio. La storia è ben scritta e la diegesi si srotola armonicamente verso la soluzione. Falk, more solito, si muove dinoccolato e incerto, agita le mani e muove il suo pastrano, eccellendo dal punto di vista recitativo. Nimoy è la sua controparte, lucido nell'ideazione del piano perfetto per acquisire più potere nell'ambiente ospedaliero e scaltro nel celare le prove compromettenti. Averback dirige con mestiere un gran bell'oggetto televisivo.
Un gran bell'episodio, in cui buona parte del merito va a Leonard Nimoy, elegante e fascinoso chirurgo di successo, divorato dall'ambizione. Ma il resto del merito è tutto del buon Peter Falk, che, parte dissestato di stomaco e distratto, infila un paio di gag non male (il buffet, gli starnuti) e poi duetta alla grande con l'assassino, per arrivare a una determinazione e una durezza mai incontrata negli episodi precedenti.
Episodio degno di nota per la presenza di Leonard "Spock" Nimoy nei panni dell'assassino, sedicente chirurgo dalle grandi ambizioni e privo di scrupoli (neanche si risparmia in fascinosi sorrisi maligni che irritano perfino Colombo). Dopo un exploit di cinismo, dettato da sonnolenza, da parte del tenente (rompe un uovo sodo con l'arma del delitto!), si procede con la consueta giravolta di arguzie e astuzie da parte di Falk, messo comunque in difficoltà da Nimoy. L'inevitabile prova finale arriva all'ultimissimo secondo, in maniera quasi fortuita e con un effetto un po' sbrigativo.
MEMORABILE: Colombo terrorizzato dalle iniezioni; L'omicidio con morfina; Il tenente si arrabbia davanti a Nimoy; L'invasione della polizia in sala operatoria.
Buon episodio, che può contare su un "villain" davvero in parte. Curiosamente l'omicidio programmato non avverrà, mentre a rimanere vittima del dottore arrivista sarà un'infermiera sospettosa. Il nostro tenente si aggira per tutto l'episodio in uno stato "pietoso", dovuto soprattutto al suo pessimo rapporto con l'ospedale, teatro dell'indagine. La trama è ben strutturata anche se la prova finale non è molto credibile (lo stato del reperto, dopo l'operazione, avrebbe dovuto essere ben diverso...). A difettare un po' sono le gag umoristiche, ma la qualità dell'episodio non ne risente.
Insolita ambientazione ospedaliera per una puntata che, a dispetto della durata breve, presenta un intreccio particolarmente elaborato che prevede ben due omicidi nonostante quello pianificato dall'assassino non abbia in realtà luogo (ad andarci di mezzo sono invece chi potrebbe smascherare il colpevole e un potenziale capro espiatorio). Anche se vederlo in tali vesti può sortire uno strano effetto, Leonard Nimoy è un antagonista molto convincente nella sua alterigia e nella sufficienza con cui tratta Colombo, la regia stilisticamente ricercata, il finale abbastanza godibile.
A forza di guardare le peripezie di Colombo si finisce col diventare un po' "miscredenti", facendo la figura dei rompiscatole. In un episodio ben fatto, impreziosito dalla presenza di Nimoy a perfetto agio col suo ruolo di medico chirurgo toccato dal demone dell'onnipotenza, con il nostro che si abboffa mentre scartavetra l'assassino al tavolino di un buffet, l'ambiente ospedaliero e le infermiere niente male... si arriva al capolinea con un'odiosa obiezione: il "Dott. Nimoy" lì per lì potrebbe difendersi facilmente. Macché.
MEMORABILE: Colombo perde (finalmente) la pazienza e sbatte sulla scrivania la caraffa innervosito dall'ironia dell'assassino.
Episodio ricco di suspense. L'assassino è antipaticissimo, l'infermiera dolcissima, il tenente riesce persino a superare la fobia per l'ambiente ospedaliero aiutato in questo dalla vittima designata, un Will Geer di una simpatia contagiosa che solo l'anno prima aveva recitato in Corvo rosso non avrai il mio scalpo nel ruolo di Artiglio d'Orso, il mentore di Jeremiah Johnson (Robert Redford). In questo episodio è il mentore di Colombo, che si impegna al massimo per cercare di salvargli la vita, arrivando persino a entrare con disinvoltura in sala operatoria, chi l'avrebbe detto!
MEMORABILE: Il tenente fa mille smorfie e gesti per non guardare lo svolgimento di un'operazione mostratagli da un tecnico su un monitor.
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Il tenente Colombo si reca nell'appartamento di un'infermiera e lì trova nel bagno dei flaconi di morfina nascosti sotto il rubinetto.
In questa scena del film viene inquadrata una bomboletta di Psssssst Instant Shampoo: un prodotto spray allora molto in voga tra le ragazze americane per detergere senz'acqua i capelli.
*Giancarlo Maestri: Leonard Nimoy *Roberta Greganti: Anne Francis *Roberto Bertea: Will Geer *Melina Martello: Nita Talbot *Claudio Capone: Jared martin *Wanda Tettoni: Patsy Garrett *Marcello Tusco: Ken Sansom *Angiolina Quinterno: Aneta Corsaut *Diego Reggente: Ron Stokes *Renato Cortesi: Victor Millan; Leonard Simon *Germano Longo: Craig Chudy *Diego Michelotti:poliziotto scientifica