Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

C'è un commissario ben caratterizzato (George Hilton), c'è il boss di una losca organizzazione criminale (Guido Leontini) che si porta dietro il suo tirapiedi (Al Cliver, con capello imbrillantinato e accento francese); eppure non siamo né in un poliziesco né in un noir. Le coordinate del genere le fornisce proprio Al Cliver in una delle scene più significative del film, quando davanti alle lacrime di un padre cui stanno sequestrando la figlia dice testuale: "Guarda guarda, siamo in piena sceneggiata napoletana". E d'altronde come altro classificare un film nel quale i valori della famiglia sembrano essere gli unici veri per cui lottare? Pino...Leggi tutto Scalisi (un Marc Porel perennemente imbronciato) se ne esce di prigione dopo sei anni e va a vivere a Milano dallo zio, la cui figlia (l'esordiente Anna Maria Rizzoli) si scopre prostituirsi segretamente in un bordello. Pino farà di tutto per toglierla dalla cattiva strada, ma dovrà andare contro gli interessi di gente non esattamente raccomandabile scatenando una serie di azioni e reazioni che rientrano nei canoni dei generi (noir e poliziesco) che il film comunque lambisce. Violenza e nudi gratuiti si sprecano (non solo della Rizzoli ma anche di Barbara Magnolfi, l'altra cugina, sedicenne, del protagonista), Porel si conferma buon attore cui troppo spesso rifilano copioni mediocri. Soggetto e (in parte) sceneggiatura sono del caratterista barese Luca Sportelli (il rotondo portinaio del Gandhi in LA PATATA BOLLENTE), la regia - modesta - di Gianni Martucci. Milano si percepisce solo nelle fuorvianti istantanee iniziali.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/08/06 DAL DAVINOTTI
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Giapo 5/04/07 15:28 - 242 commenti

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Un film non brutto, ma sostanzialmente piatto. I bellissimi titoli di testa fanno sperare nel classico filmaccio “di genere” sporco, marcio e claustrofofico, ma ben presto la storia prende una piega banale e scontata. La sceneggiatura è mediocre, i dialoghi funzionano abbastanza bene ma quello che manca è proprio la struttura narrativa, che risulta piuttosto approssimativa. Un film che tutto sommato si segue piacevolmente, ma per gli appassionati del cinema di genere c’è di molto, ma molto meglio.

Dusso 30/04/07 10:49 - 1565 commenti

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Più noir che poliziesco. Film che racconta una storia semplice con una sceneggiatura senza particolari buchi che si segue piacevolmente ma che però non offre grandi idee. Purtroppo il film soffre di una fase centrale piuttosto lenta e noiosa mentre il resto del film è gradevole, soprattutto l'inizio. Marc Porel è piuttosto "imbolsito", Hilton nel ruolo del commissario non ha mai molto convinto. Le attrici del film si offrono quasi tutte in nudi integrali. Girato sì a Milano (periferia però), ma diversi automezzi hanno la targa di Cremona...

Almayer 27/03/08 09:09 - 169 commenti

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L'ho finito a fatica, molto noioso. Mi è parso più una "sceneggiata" che un vero e proprio poliziottesco, anche perché l'azione langue assai. Splendida la Rizzoli. Belle e adatte le musiche di Gianni Ferrio, anche se in un pezzo copia paro paro Dave Brubeck.

Fauno 20/01/09 15:42 - 2206 commenti

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Quando in un poliziottesco le più belle scene sono il leggendario spogliarello integrale della splendida Barbara Magnolfi o Marc Porel che per sbaglio va a letto con Annamaria Rizzoli, che nel film è sua cugina, vuol dire che il genere è in fase tardo-crepuscolare. Le trovate filosofiche di Leontini sono trite e ritrite. Qua e là si salvicchia, ma non è entusiasmante.

Cotola 9/04/09 19:46 - 8998 commenti

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Poliziottesco in piena regola incentrato su uno dei temi principe del genere: il revanchismo. Nessuna novità e tante ovvietà per una pellicola di scarso interesse e consigliata solo ai fan del genere. Anche la confezione non presenta alcun elemento di particolare rilievo.

Enricottta 14/08/09 17:15 - 506 commenti

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Filmaccio appena accettabile e forse anche presuntuoso, forse con quattro battutacce buttate alla rinfusa voleva restare nella storia del polizziottesco? Il cast, a parte Marc "Porel" (in nome omen) tutti rimandati a settembre. Nota godereccia: i nudi sono veramente belli! Le musiche "forse" troppo piene di citazioni, anche se il tema originale (speriamo) è bello. Ps: Al Cliver non è mai riuscito a "imbroccare" il capello; in questo caso poi...

Undying 22/03/10 22:24 - 3807 commenti

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Porel, malavitoso appena scarcerato, per amore di una prostituta (Anna Maria Rizzoli) subisce ricatti, sino a decidere di collaborare con il commissario Morani (un Hilton sottotono a dir poco). Mediocre polizi(ott)esco diretto da un cineasta più versato alla commedia (La collegiale, La dottoressa sotto il lenzuolo) e titolare del controverso I frati rossi, horror gotico realizzato fuoritempo massimo. Carico di scene erotiche e con dose di nudo più insistito - garantito dalle belle presenza femminili (la Rizzoli e la Magnolfi) - fa sfoggio di scene fuori tema, a cominciare dai titoli di testa.

Il Dandi 30/03/10 20:19 - 1917 commenti

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I titoli di testa su immagini documentaristiche virate in seppia (cariche della polizia, manifestanti a volto coperto, tossici che si bucano) lasciano ben sperare; invece segue un melodramma di impostazione ottocentesca e i tutti i luoghi (commissario duro ma comprensivo, la puttana dal cuore d'oro...) della celebre "sceneggiata napoletana" direttamente chiamata in causa da Al Cliver. Siccome il budget è basso, il perfido boss è Guido Leontini, più credibile nei panni abituali del gregario.
MEMORABILE: Al Cliver con sigaro, capello impomatato e... accento francese!

Nando 27/07/10 00:53 - 3806 commenti

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Fumettone melodrammatico con qualche spruzzata di poliziottesco. Hilton è valido come Commissario sopra le righe, Porel fa l'ex galeotto siculo ma è doppiato con accento francese e Leontini da semplice sgherro, in altre più dignitose pellicole, si trasforma in boss tendente alla lacrimuccia. Vari nudi integrali (bello quello della Magnolfi, finta sedicenne). Risultato molto sotto la media con scene d'azione raccogliticce e una Rizzoli oca monolitica.

Manowar79 16/12/10 15:06 - 309 commenti

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Noir all'italiana con alterazione melodrammatica, sorretto più dalle prove degli attori che da regia e produzione (piuttosto scadenti). Porel protagonista è sorprendente, Hilton è un commissario lucido e razionale, agli antipodi del più noto Betti di Maurizio Merli, Leontini interpreta un ruolo che sembra cucitogli addosso. Sopra la media anche il tasso erotico, tutto concentrato nella splendida Magnolfi e nella misconosciuta attrice nella parte del divertissment personale di Don Ciccio. Della Rizzoli, francamente, se ne poteva fare a meno.

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Homesick 21/02/11 17:37 - 5737 commenti

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L’humus della sceneggiata napoletana alimenta un ordinario poliziesco-noir in cui balenano unicamente, per il forte impatto visivo, la violenta esecuzione di Novelli nel garage e la grandiosa vendetta “a colpi di testa” di Porel, scandita dai ferali accordi di Gianni Ferrio. I personaggi sono tagliati con l’accetta e gli attori (e, di rimando, la regia) non si ingegnano per renderli più interessanti, salvo le coloriture concesse all’irridente boss Leontini, al suo impomatato tirapiedi Cliver e alla Magnolfi, che cerca di trasmettere le pulsioni fisiologiche di una sedicenne.
MEMORABILE: Ritratta in assoluta naturalezza,la Magnolfi si esamina nuda davanti allo specchio; la vendetta di Porel.

Stefania 15/06/11 21:19 - 1599 commenti

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Non male, questa storia di napoletani a Milano, questo scontro deflagrante tra codice d'onore familiare e malavita che ha scordato ogni codice d'onore, ma di questo film si ricordano le facce e le espressioni: Porel trasmette le giuste vibrazioni di ostinazione e di tenerezza, Hilton, ingrigito e imbruttito, convince come tutore dell'ordine severo e paterno, Cliver, poi, sanguinario damerino, viscido come la sua brillantina, è forte! Ma tutti sono bravi, anche l'acerba Magnolfi; la Rizzoli è l'unica che non comunica assolutamente nulla.
MEMORABILE: Le ansie dell'assistente del Commissario, sempre alle prese con un'auto che è un catorcio: "San Gennaro protettore, fai partire 'sto motore!".

Gestarsh99 17/06/11 23:19 - 1395 commenti

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È evento raro beccare un Martucci al di sopra della decenza. Eppure il suo basso mestiere sembra cavicchiarsela con questo melodramma poliziesco, venato di sadismo a piene mani e benefattorismo romantico a buon mercato. Un cocktail primitivo ma assolutamente digeribile, in cui sono i caratteri a dettar legge, più che gli sviluppi. Non tanto per un Hilton defilato od un Porel dimesso e redento, quanto per un Vingelli dalla poderosa napoletanità travolgente e per un Leontini spregevolmente ridanciano e incattivito. Dal regista milanese più di questo non si può pretendere.
MEMORABILE: L'atroce esecuzione di Mario Novelli, tranciato a metà in mezzo a due paratie d'acciaio.

Stuntman22 24/12/11 15:55 - 126 commenti

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Malgrado i cliché risaputi e l'ostentata povertà di mezzi (mica poi tanto in realtà, hanno perfino a disposizione un elicottero AB 47), è un film che garantisce qualche oncia di intrattenimento. Il cast comprende ben pochi nomi noti, ed è apprezzabile per l'originalità (anche se appare un Riccardo Petrazzi doppiato in milanese!). Alcuni attori solitamente utilizzati come comprimari, tipo Leontini o Novelli, qui ricoprono discretamente parti di primo piano. Abbastanza prodigo lo scialo di donne svestite.

Motorship 9/07/12 16:51 - 585 commenti

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Poliziesco poco originale, che la dice tutta sulla fase di stanca che, a partire da quest'anno, mostrerà il genere. Il film si lascia comunque guardare, ma accade davvero poco per definirlo avvincente. Alle volte sembra una sceneggiata alla Merola per via dei dialoghi partenopei all'interno del film e del tono degli stessi. Porel è piuttosto convincente, Hilton un po' meno, mentre sul fronte donne stupende la Magnolfi e la Rizzoli (per la verità quest'ultima un po' "de legno").

Maik271 27/12/12 22:42 - 436 commenti

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Drammone familiare mascherato da poliziesco per Martucci che se la cava bene alla regia. La storia mescola prostituzione, ricatti, droga e un bravo Hilton nella parte del poliziotto che non disdegna metodi poco ortodossi contro trafficanti di droga senza scrupoli. Barbara Magnolfi oscura la Rizzoli per bellezza. Marc Porel offre una buona prova. In definitiva un film discreto.

Manfrin 7/03/13 11:45 - 391 commenti

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Discreto poliziesco con incursioni di sceneggiata che si lascia guardare per una vicenda non nuova (uscito dal carcere si ritrova a delinquere per risolvere problemi famigliari) ma sufficientemente coinvolgente. Peccato che un Porel, fiacco più del solito, non caratterizzi maggiormente il suo personaggio. Bene interpretati invece il commissario da Hilton e il malavitoso Don Ciccio da Leontini. Gradevole cast femminile, tra cui spiccano le fresche Rizzoli e Magnolfi.

Azione70 26/01/16 13:53 - 167 commenti

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Film modesto, che racconta le vicende di un ex detenuto (Porel) che si invaghisce della cugina prostituta (Rizzoli, splendida e inespressiva), contrapponendosi sia al boss Don Ciccio (Leontini, sempre valido in ruoli criminali) che alla polizia (Hilton, un commissario rude ma poco funzionale alla trama). Il contorno è fatto di sceneggiata napoletana (lo zio di Porel, improbabile) ma anche di belle donne esibite senza veli (oltre alla Rizzoli, la Magnolfi, peraltro compagna nella vita di Porel). Commento sonoro gradevole.
MEMORABILE: La Fiat 124 del vice-commissario che cambia versione tre volte nella scena dell'elicottero (solo il colore blu è lo stesso!).

Faggi 13/04/16 15:41 - 1548 commenti

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Poliziottesco o gangster-movie all'italiana che tra una scazzottata e l'altra, qualche nudo femminile, solite scene d'azione e varie crudeltà e violenze non fa che girare a vuoto e alla fine si avvolge malamente su se stesso. Si salvano la fotografia e la musica. Per il resto si tratta di un prodotto derivativo e malriuscito, sicuramente pulp ma senza la nobiltà del genere; non avvince ed è senza sostanza. Finale ai limiti del ridicolo.

Pinhead80 24/06/16 16:51 - 4715 commenti

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Dopo aver passato diversi anni in galera un ragazzo vuole rimettersi in gioco conducendo una vita onesta. Ma vecchie amicizie e un amore impossibile lo porteranno a tuffarsi negli errori del passato. Questo di Martucci è un poliziottesco invecchiato male che non si fa notare né per bellezza né per originalità. Si possono tuttavia apprezzare alcune scene di violenza e qualche nudo offerto dalle splendide protagoniste. Un po' poco, per un genere che ancora tutt'oggi entusiasma generazioni diverse.

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Rufus68 14/09/16 21:58 - 3818 commenti

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È Porel (pace all'anima sua) e non Silva, l'attore più impassibile del genere: non cambierebbe espressione neanche sotto la lama di un tagliagole. Per fortuna il resto del film è una miniera di volti amici: da Leontini a Novelli, da Hilton al sottovalutato Di Luia, che assicurano, bene o male, la tenuta dell'insieme (risaputo quanto fiacco). Discrete anche certe esplosioni di violenza. Magnolfi supermanza.

Nicola81 23/11/16 13:00 - 2827 commenti

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Poliziottesco atipico per le sue concessioni al melodramma familiare e che ha per protagonista non il solito commissario di ferro (pur presente e interpretato da Hilton), ma un ex detenuto dal cuore tenero (un Porel abbastanza lagnoso). La trama si lascia seguire senza difficoltà e senza noia, ma qualche sequenza d'azione in più avrebbe giovato. Forse gratuiti ma decisamente pregevoli i nudi dell'esordiente Rizzoli (bella ma inespressiva) e della Magnolfi (ancora più sexy e anche più convincente). Non male le musiche di Gianni Ferrio.
MEMORABILE: Il finale.

Pessoa 1/03/17 19:19 - 2476 commenti

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Film davvero molto brutto questo di Martucci, che si distingue per una realizzazione davvero ai limiti del guardabile. Poche idee ma confuse che sviluppano una trama che più ovvia non si può. Cast tecnico terribile (i peggiori sono il fonico e il montatore) mentre gli attori in assenza di regia e sceneggiatura si muovono a casaccio. Nudi e violenza, entrambi gratuiti, non salvano il risultato finale che si solleva dallo zero assoluto grazie a uno stoico Leontini. Resta in ogni caso una pellicola improponibile. Alla larga!

Berto88fi 18/04/19 10:31 - 216 commenti

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Martucci non è troppo navigato nel genere e infatti la pellicola ha poco mordente; ma è sostenuta da una sceneggiatura piuttosto limpida, orientata al noir drammatico più che al poliziesco. Nel cast spiccano le seconde linee: Leontini boss incattivito, il viscido Cliver e gli sgherri Novelli e Di Luia; i passivi Porel e Hilton, invece, sono protagonisti inespressivi e fuori ruolo. Titolo fuorviante perché di Milano si vede poco; due palle e mezzo molto generose.

Herrkinski 17/04/20 14:28 - 8052 commenti

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Tra il poliziottesco d'impianto milanese, il melodramma a sfondo familiare e il noir tragico alla Di Leo, un film che arriva nella fase calante del genere e che si può apprezzare più che altro per l'aura malinconica e ineluttabile, nonché per le presenze femminili (con una Magnolfi che si esibisce in un nudo integrale) e per qualche scena di violenza efficace. Il resto scricchiola, dalla trama tenuta insieme alla bell'e meglio fino a doppiaggi ridicoli (Cliver è da non credere) e a un cast con tante facce note ma in cui nessuno pare convinto.
MEMORABILE: Il tipo tranciato a metà; Il nudo della Magnolfi.

B. Legnani 11/06/22 00:28 - 5519 commenti

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Debolissimo noir d'ambiente milanese, da soggetto del caratterista Luca Sportelli. Ingenuo nello svolgimento, a partire dal casuale incontro nel bordello, raffazzonato nella messa in scena (rapina a mano armata coi volti dei delinquenti in bella evidenza), inverosimile nei ruoli (la Magnolfi avrebbe sedici anni, Cliver è un incredibile francese impomatato), palesa chiaramente la sua povertà di mezzi. Porel passivo. Si ricordano con affetto il ruolo di Nino Vingelli e con ammirazione lo splendore della Rizzoli. Ampio ruolo per Mario Novelli. Si riconosce De Toma/Pennello Cinghiale.
MEMORABILE: Il grottesco finale.

Daidae 9/08/23 13:01 - 3163 commenti

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Buon poliziesco diretto da Gianni Martucci. La bella ambientazione della Milano anni 70 fa da cornice alle vicende del solito malavitoso in cerca di redenzione, ma gli eventi "soffieranno" in direzione contraria... Buona la scelta del cast: ci son George Hilton, commissario arrabbiato ma che non esce mai dai metodi della legalità, Mario Novelli nella parte sfortunata del pappa "Gazzosa", Porel nel ruolo principale e la buona coppia di cattivi interpretata da Guido Leontini e Al Cliver. Da riscoprire.
MEMORABILE: Il povero Gazzosa diviso in due; "Don Ciccio il buono mi chiamano!"; Il mancato rispetto dei patti specificando che si trattava di quelli vecchi!
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  • Homevideo M.shannon • 3/09/13 05:12
    Disoccupato - 310 interventi
    Il dvd Surf Video (fotogramma minuto 30:32). Durata 1h31m08s.

    Ultima modifica: 3/09/13 08:12 da Zender
  • Curiosità Buiomega71 • 5/12/15 10:55
    Consigliere - 25892 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni (Ciclo: "Uomini duri", lunedì 27 ottobre 1986) di Milano...difendersi o morire:

  • Discussione Daidae • 9/08/23 13:06
    Compilatore d’emergenza - 1296 interventi
    Questo film è uno dei tre interpretati dalla coppia Porel-Magnolfi (all'epoca erano marito e moglie), gli altri due sono

    Difficile morire (1977)
    La sorella di Ursula (1978)

    Ultima modifica: 9/08/23 13:16 da Daidae