Star wars: Episodio III - La vendetta dei Sith - Film (2005)
Star wars: Episodio III - La vendetta dei Sith
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Star Wars: Episode iii - Revenge of the Sith
Anno: 2005
Genere: fantastico (colore)
Regia: George Lucas
Note: Terzo prequel della saga "Star Wars".
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L'IMPRESSIONE DI MMJ
E finalmente, al terzo tentativo, George Lucas si avvicina alla grandiosità e alla poesia della prima ineguagliata trilogia. Quando si trova a dover raccontare una storia (l'ascesa di Lord Fener a signore del Male) e non solo a fare un po' di baraonda con gli effetti speciali, Lucas dimostra di saper combinare il meglio di ogni campo per creare un'avventura mirabolante sorretta sì da effetti e scenografie sontuosi (di una complessità e ricchezza inarrivabili) ma anche appassionante, genuinamente intensa e perfettamente pronta a incastrarsi con il primo anello della catena, lo STAR WARS del 1977. Trovato in Hayden Christensen l'interprete...Leggi tutto ideale a rappresentare lo sguardo carico di dubbi prima e di odio poi del grande Lord Fener, Lucas non si perde più in inutili parentesi sentimentali (Natalie Portman/Padmé fa un ruolo di rincalzo), in lunghe esibizioni sterili di tecnica digitale, in caratterizzazioni esagerate di personaggi secondari e si concentra sul dramma interiore di Anakin Skywalker, sul bieco potere di seduzione del cancelliere Palpatine, sull'avvicinamento lento e inarrestabile al momento culminante della saga di Lord Fener. Paesaggi futuristici di fascino incommensurabile, palpitante scene d'azione, colori e suoni magnifici, suggestioni di ogni genere: LA VENDETTA DEI SITH è il tripudio del cinema di fantasia più sfrenato, con una trama articolata a sorreggere gli eventi maggiori. Che Ewan McGregor sia un Obi-wan modesto lo si sa dall'EPISODIO 1, che qualche digitalizzazione di troppo fosse evitabile pure, ma questa volta lo spettacolo è di altissima levatura!
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- Capolavoro assoluto (e ce ne sono pochi!):
Werebadger - Un film straordinario, quasi perfetto!:
Smoker85, Tarabas, Sebazara - Grande esempio di cinema:
Marcel MJ Davinotti jr., Ccm66, Metuant, Greymouser, Nancy, Rambo90, Taxius, Modo, Jdelarge - Davvero notevole!:
Puppigallo, Galbo, Manowar79, Fabbiu, Almicione, Piero68, Yamagong, Ryo, Rigoletto, Minitina80, Xamini, Magi94, Buiomega71, Jena - Quello che si dice un buon film:
Stubby, Belfagor, 124c, Rocchiola - Non male, dopotutto:
Caesars, Daniela, Viccrowley - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Stelio
Decisamente superiore a La minaccia fantasma e L’attacco dei cloni. Anche qui, come ne L’impero colpisce ancora, le radici del male affondano persino nell’animo dei giusti (solo che, in questo caso, trovano terreno fertile). Ottimo il personaggio del Cancelliere (capace di manipolare il protagonista, trasformandolo lentamente in un burattino nelle sue mani); e il robotico (ma non completamente) Grievous è un eccellente cattivo (tutto da gustare lo scontro risolutore tra lui e Obi Wan). Notevole duello finale, come notevole è la pellicola.
MEMORABILE: Lo scontro sull'astronave danneggiata; Il duello tra Obi Wan e il discepolo; La ricostruzione con parti robotiche e il famoso casco nero che scende.
Dopo due episodi francamente deludenti (specie La minaccia fantasma), George Lucas torna ai livelli magistrali della prima trilogia (o seconda se si segue l'ordine cronologico del regista) e realizza un grande film; a parte qualche caduta di tono (i colloqui romantici tra Anakin e Padme non sono riusciti) è un film ottimamente confezionato e girato con parti veramente notevoli (tipo la battaglia iniziale) e personaggi ben caratterizzati (anche quelli realizzati con la computer grafica tipo Grievous). Da vedere.
Finalmente si ritorna a respirare il profumo dei primi capitoli, dopo il bell'involucro delle due pellicole precedenti a questa (che non avevano un contenuto sostanzioso). Questo terzo episodio tiene desta l'attenzione dello spettatore e offre buoni momenti di tensione e, perché no, anche qualche emozione. Non raggiunge l'apice della prima trilogia ma ci si avvicina quanto basta. Da vedere sicuramente.
Conclusione della seconda trilogia (ma prima, secondo l'ordine cronologico), che forse ha qui il suo episodio migliore. Finalmente la storia si fa un po' più interessante e si ricongiunge con qunato si era visto quasi 30 anni prima nel quarto capitolo della saga. Anche stavolta ci sono momenti non propriamente riusciti, ma l'attenzione viene tenuta desta da una storia interessante. Siamo comunque ben distanti dal capolavoro; film discreto sì, ma nulla più.
Non amo la seconda trilogia di Star Wars perché l'ho trovata di uno spessore e di una levatura inferiore rispetto alla prima (che era costituita da film che potevano essere letti a diversi livelli). Erano, passatemi l'espressione, dei film "iniziatici". In questo episodio è resa in maniera splendida la caduta e il passaggio al lato oscuro della Forza di Anakin. Anche la sua recitazione è considerevole rispetto al bamboccio innamorato e smielato del secondo episodio. È il film che riscatta tutta la trilogia.
MEMORABILE: La disperazione di Obi Wan Kenobi alla fine del duello con Anakin: "Per me eri come un fratello!!!"
Col terzo capitolo di arriva a livelli decisamente superiori, sia in termini di storia in sè sia come ricchezza di situazioni e trovate. Il ritmo è molto maggiore rispetto ai primi due capitoli; spariti i tentennamenti della Minaccia Fantasma e le lungaggini dell'Attacco dei Cloni, finalmente si torna all'atmosfera della trilogia originale con in più un inusuale ma prevedibile pessimismo di fondo. Ripeto, peccato per la scelta di Christensen, attore che non mi ha mai convinto.
MEMORABILE: La folgorante sequenza iniziale, che fa il verso a quella di Star Wars del 1977.
Finalmente, al terzo tentativo, Lucas centra l'obiettivo di tornare ai livelli del primo titolo (l'episodio 4), e si fa perdonare per le prove non proprio esaltanti degli episodi 1 e 2. La carta vincente è qui evidentemente la scelta di puntare lo script sul personaggio di Darth Vader, e di mostrarne in pieno la natura ambigua e complessa che aggiunge fascino al sinistro personaggio. Degna conclusione, in quanto chiude il cerchio cominciato dal mezzo, di una delle più celebri serie della storia del cinema fantastico.
Il primo era una Disney adventure, il secondo una specie di fotoromanzo di fantascienza. Il terzo, pur con i suoi difetti dovuti più al contesto storico (siamo comunque negli anni della CGI) che ad altro, ritorna alla poetica della saga originale, nonchè a valorizzare il racconto dal punto di vista mistico/dinastico. L'azione c'è, come del resto c'era nei capitoli girati 30 anni fa, ma ha la decenza di non rubare troppo la piazza ad aspetti ben più importanti. L'ultima mezz'ora è un trait d'union praticamente perfetto. Grande ritorno!
MEMORABILE: la "creazione" di Darth Fener.
Senza dubbio l'episodio più riuscito e curato della prima trilogia. Il mutamento interiore (e non solo) di Anakin così ben concepito dall'attacco dei cloni viene qui reso praticamente perfetto; non ci sono (o sono pochi) gli spunti umoristici e quei profili (presenti in tutta la serie completa) un po' bambineschi, ma nonostante tutto la serietà della trama è molto convincente e per una volta la magnificenza visiva (livelli altissimi) non stona; anzi ben accompagna un gioco di incastri narrativi che nella parte finale del film ha del perfetto.
MEMORABILE: I due scontri finali.
La seconda trilogia di Lucas è un crescendo. E questo film torna agli splendori della prima storica saga di Star Wars. Grazie a una trama ben congegnata (il film è ben riuscito anche se tutti sanno già come finirà) ma anche alle ottime prove degli interpreti, cosa che spesso viene messa in secondo piano per fantasy e fim di fantascienza. L'inizio della dittatura di Palpatine, il duello tra l'Imperatore e Yoda e soprattutto il decadimento di Anakin sono memorabili. Da non perdere.
MEMORABILE: La nascita di Darth Vader e lo scontro tra Palpatie e Windu.
Ewan McGregor HA RECITATO ANCHE IN...
Come Lucifero, Anakin Skywalker, angelo ribelle caduto per troppo orgoglio, cede alle lusinghe e alla seduzione del male e diventa Darth Vader. Giunto al capitolo finale, Lucas ritrova la magia e confeziona forse il miglior film della saga, per me superiore ai primi 3 per la cura dei personaggi e la raffinatezza dei meccanismi psicologici messi in scena. Sulla spettacolarità c'è poco da dire, è ai massimi livelli e, pur con qualche eccesso, le creazioni digitali servono alla storia. Clamoroso esempio di "sospensione dell'incredulità".
MEMORABILE: La metamorfosi di Skywalker e la nascita di Darth Vader.
Ottima conclusione di una saga trentennale; il giovane Anakin Skywalker, in nome dell'amore cade sotto l'influenza corrotta di Palpatine, tradendo i suoi amici e compagni d'armi e rinascendo come malvagio Signore dei Sith. Durante la visione non ci si può non immedesimare nel tormentato protagonista, nel suo terrore di perdere la donna che ama e chiederci: "Al suo posto noi cosa avremmo fatto?". Un gioiello di fine anni 2000, da vedere e rivedere.
MEMORABILE: Anakin urla in faccia a Obi-Wan tutto il suo odio; la nascita di Darth Vader, annunciata dal suo celebre e inquietante respiro.
Lucas porta sullo schermo il più grande difetto dell'uomo (debole): agire per il proprio vantaggio (o per quello dei proprio cari) piuttosto che per la comunità; e da ciò nasce il ritorno dei Sith, in una storia costruita molto bene. Il problema è la regia in generale, perché anche questo episodio non si discosta dalla trilogia: all'inizio infatti il film è a tratti soporifero e di basso livello; fortunatamente si riprende dopo l'atto fatale di Anakin e raggiunge picchi elevati con i duelli finali tra Jedi e Sith. Fastidioso Lucas.
MEMORABILE: La morte di Mace Windu; L'uccisione di quasi tutti i Jedi; I duelli fra Darth Fener e Obi-Wan e fra Darth Sidious e Yoda.
Il migliore sicuramente della pre-trilogia. E non solo perché la ridondanza di effetti e scene action portano questo capitolo parecchie spanne sugli altri, ma perché c'è finalmente uno spessore psicologico nei personaggi non indifferente. Inoltre Lucas fa a meno di seconde figure più irritanti che utili alla causa (vedi ad esempio JarJar). Persino Christensen, attore a dire il vero molto limitato, fa la sua bella figura. E' di fatto l'unico vero prequel, quello di cui non si può fare a meno se si vuol godere appieno la trilogia originale.
E proprio quando tutto sembrava affondato tra i flutti della banalità hollywoodiana, ecco arrivare questo terzo episodio, deus ex machina di un Lucas che si fa così perdonare i passi falsi compiuti in precedenza. Scontato dirlo, è Anakin Skywalker a reggere gli equilibri di tutta la storia: la sua rabbia e la sua sete di potere si dipanano fino a esplodere in suggestioni bibliche e la bilancia viene a così a pendere dalla parte della storia e dei dialoghi, a scapito di poche ma buone scene action. Non si poteva chiedere un epilogo migliore!
MEMORABILE: "Illimitato... potere!!!"; Il salvataggio di Palpatine; Lo sterminio dei Jedi; A un Anakin morente viene innestata una certa armatura nera...
Splendido ultimo capitolo della trilogia più recente della saga di Lucas: tutti i tasselli vanno al loro posto a incastrarsi perfettamente con quella del '77, la sceneggiatura è ben architettata e i tempi gestiti in maniera superba. Christensen migliora rispetto al capitolo 2 e rende perfettamente la matamorfosi malvagia di Anakin. Molto ben delineata e interessante nel contesto la visione del "mondo jedi", che combinata ai caratteri sfaccettati dei personaggi danno vita a un universo parallelo nel quale cadere completamente.
MEMORABILE: Padmé dice: "Così muore la libertà... sotto scroscianti applausi"; La cattivissima morte di Windu; Il duello finale.
Lucas ricongiunge le trilogie e la sua bravura sta nel riuscire a rendere avvincente una storia di cui già tutti conosciamo gli sviluppi. Un racconto dall'ampio respiro epico, con una colonna sonora perfetta, personaggi di spessore e ottimi effetti speciali. Gli scontri a suon di spade laser sono avvincenti e tutta la seconda parte è una crescita del lato oscuro che non si dimentica. Ottimo McGregor, bravo Christensen, più in ombra stavolta la Portman.
Premessa: quando uscì lo salvai. Spiegazione: da fan mi autoconvinsi e me ne vergogno tantissimo. Come soggetto era il più interessante, mentre i primi due mancavano di carne al fuoco, di materiale. Da qui la aprioristica convinzione che anche sbagliando l'impossibile gli sceneggiatori avrebbero fatto centro. Faccio mea culpa dopo anni: è ai limiti dell'inguardabile e la stessa conversione di Fener sembra quella di un videogioco. Una storia con tanto materiale realizzata e filmata malissimo. Pessimo, incredibilmente il peggiore dei tre.
La migliore delle tre pellicole che compongono la trilogia "prequel". Anche se ho trovato troppo immediato il passaggio di Anakin al lato oscuro, tutto il resto si incastra a meraviglia con la trilogia originale. Epico lo scontro finale fra Obi-Wan e Anakin e numerosi i riferimenti (e questo vale anche per i capitoli precedenti) alla politica contemporanea mondiale di quegli anni. La comparsa del Darth Vader che tutti conoscono, poi, è molto emozionante.
MEMORABILE: "Dovevi fermare i Sith! Non diventare uno di loro!" "Ti odiooo".
Il migliore della seconda trilogia è realizzato con maggiore perizia da Lucas che, allarmato dalla freddezza del pubblico riguardo i primi due capitoli, decide di mettersi di impegno e si ricorda di essere stato il regista di Guerre stellari. Crescita per tutti i personaggi (e gli interpreti) e con un McDiarmid mostruoso che dà punti a tutti. Peccato solo che la magia di questi film finisca quando si spegne il proiettore cinematografico. Tutto considerato, anche per la varietà di mondi e creature, questa trilogia ottiene una piena sufficienza.
MEMORABILE: Tutte le scene in cui McDiarmid è presente.
George Lucas HA DIRETTO ANCHE...
Finalmente Lucas comincia a fare sul serio e abbina a strabilianti effetti speciali una sceneggiatura solida e una messa in scena all’altezza della situazione. È l’episodio cardine e, nonostante i contenuti della storia siano noti da anni e si sappia perfettamente come andrà a finire, riappare finalmente il pathos e un poco dello spirito che ha contraddistinto la vecchia trilogia.
Episodio III era quello che garantiva l'impatto migliore, all'epoca della sua uscita, forte anzitutto di un'estetica decisamente migliori (le navi, in primis, ma anche un miglioramento/moderazione negli esseri viventi in CG). Rivisto, cede un po' dinanzi ad alcune considerazioni: anzitutto la storia, che dà sempre la sensazione di essere in qualche modo incanalata verso l'esito finale, in alcuni passaggi anche forzata. Poi Anakin maturo, sicuramente più carismatico di prima, ma ancora un po' bamboccio e non comunque ai livelli dei villain della serie (quel "nooooo" verso la fine era forse evitabile). Resta comunque sopra a I e II.
Il capitolo finale della trilogia prequel è sicuramente il migliore dei tre; innanzitutto la qualità degli effetti speciali è molto migliorata rispetto alla Minaccia fantasma e all'Attacco dei cloni, poi pure la trama, senza più il peso di dover spiegare nulla, è libera di dare sfogo a tutto il suo potenziale con epici scontri e magnifiche battaglie. Lucas, infine, delinea perfettamente l'aspetto psicologico e la trasformazione del personaggio di Anakin.
Prosegue il cammino di AnaKin verso il lato oscuro della forza e, via via che la vicenda assume toni più cupi, aspirando alla tragedia, più emergono le carenze a scrittura a livello di definizione dei caratteri. Se lo spettacolo indubbiamente c'è, fra effetti speciali mirabolanti e scenografie d'effetto, quello che manca è il coinvolgimento emotivo, certo non sostenuto da interpreti poco carismatici oppure svogliati. Pur nel complesso migliore del I e II capitolo di questa trilogia a posteriori, il III conferma che Lucas regista non avrebbe dovuto affidarsi a Lucas sceneggiatore.
Questa trilogia non poteva che concludersi con la caduta luciferina di Anakin nelle grinfie del Lato Oscuro e proprio questo senso di tragedia incombente conferisce al film la giusta atmosfera. Peccato che il cast non s'impegni a dovere e risulti nel complesso svogliato, con l'eccezione di McDiarmid che può finalmente gigioneggiare nel ruolo di Palpatine e di una fugace apparizione di Lee. Anche il droide Grievous è interessante. Notevole il miglioramento degli effetti speciali rispetto al secondo capitolo. Finale in crescendo.
MEMORABILE: "A doppio orgoglio, doppia caduta"; La morte di Windu; "Così muore la libertà, sotto scroscianti applausi"; La nascita di Darth Vader.
Si compie finalmente il passaggio al Lato Oscuro del giovane Anakin in quello che è il capitolo più potabile della deludente trilogia prequel. La sequenza sul pianeta infuocato con il duello tra Anakin e Obi Wan sullo score di John Williams merita un sicuro plauso per il ritmo e il maestoso montaggio. Ovviamente la scena più attesa è quella della nascita di Darth Vader, emozionante e ben girata nel suo parallelismo con quella del parto di Luke e Leila. Grandiosi gli sfx e ottima la prova di Ewan Mcgregor.
MEMORABILE: Il duello su Mustafar e la nascita di Vader.
Dei quattro film diretti da Lucas questo è sicuramente il migliore della trilogia, a livello quasi del primo. Dico quasi perché sono passate tre decadi e allora ci fu l'effetto sorpresa... poi il primo non si scorda mai. La trama si intreccia e incastra perfettamente. Tutto è al posto giusto. Anche gli effetti speciali, così invasivi, sembrano aver trovato la dimensione giusta. Ma sicuramente è la sceneggiatura il vero punto di forza, che fa un balzo decisamente avanti rispetto ai due precedenti. Grande George, si congeda dalla saga in modo impeccabile!
L'ultimo episodio della seconda trilogia è finalmente all'altezza della saga. L'attenzione è infatti tutta concentrata sul passaggio di Anakin al lato oscuro della forza, riducendo i momenti da videogioco e le incomprensioni di trama dei due film precedenti. Finalmente si va più in profondità nella politica della Repubblica Galattica e la sequenza che conduce alla grande purga degli Jedi è forse uno dei momenti migliori dell'intera saga. Certo McGregor non è un Kenobi del tutto convincente, ma fa la sua parte contrapponendosi ad Anakin.
E Lucas si avvicina alla cupezza e all'oscurità dell'Impero colpisce ancora. Lascia da parte aspetti ludici o barraconeschi e sfocia in un fosco dramma shakespeariano che assume i tratti oscuri di una tragedia greca. Palpatine che muta in un essere demoniaco, la strage dei bambini Jedi, gambe tranciate, innesti frankensteiani, gestazioni dolorose, la nascita epica (e tenebrosa) di Darth Vader, la mutazione di Annakin sedotto dal male. La saga acquista barlumi quasi horror, si impregna di un'aurea plumbea e adulta e mette in risalto la passione di Lucas per il cinema di Kurosawa.
MEMORABILE: L'epico scontro tra Palpatine, Mace Windu e Annakin; La nascita dell'impero con Palpatine, Darth Vader e Gran Moff Tarking; Il ghigno di Palpatine.
Tutto il meglio della trilogia prequel sembra riassunto in questo capitolo cupo, dove il protagonista si lascia sedurre dal lato oscuro della forza per... ragioni sentimentali. Certo, il film non rinnega l'eccesso di digitale che aveva appiattito già La minaccia fantasma e L'attacco dei cloni, ma almeno qui ci viene spiegato perché i jedi muoiono e nasce l'Impero. Inutile dire che le parti clou sono il duello a suon di spade laser fra Christensen e McGregor (che si rifà fin troppo ai wuxia cinesi) e la nascita cibernatica di Darth Fener.
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Forse il capitolo più intenso dell’intera saga grazie alla trasformazione del buon Anakin nel malvagio Dart Fener, simbolo dell’eterna lotta tra bene e male. Così la trilogia-prequel si ricongiunge al film originario che diventerà il quarto capitolo della serie. Malgrado i presunti riferimenti all’attualità storico-politica resta soprattutto uno spettacolare giocattolone interamente girato in digitale e ricostruito in studio. Lucas riesce a equilibrare classicismo e tecnologia e in ciò sta il suo maggior contributo alla storia del cinema.
MEMORABILE: L'iniziale battaglia spaziale; La morte di Dooku; Il duello tra Yoda e Palpatine; Il corpo di Anakin mutilato e incendiato nella sfida finale.
Episodio memorabile principalmente per la lunga scena finale che, grazie a un ottimo montaggio alternato, riesce a generare un pathos di livello notevole in cui bene e male, amore e morte si scontrano e incontrano continuamente, risultando facce della stessa medaglia. Il film in sé, invece, sembra fondamentalmente un grande preambolo per arrivare al tanto atteso finale.
Lucas torna a livelli molto alti. A parte un po’ di paccottiglia di contorno e una CGI talvolta eccessiva, il passaggio al Lato Oscuro di Anakin Skylwalker per luciferino orgoglio è avvincente ed emozionante (la "creazione" finale di Darth Vader vale il prezzo del biglietto). Tanta azione con grandiose battaglie stellari, notevoli livelli di crudeltà (il massacro dei bambini Jedi, le decapitazione di Dooku), scenari spettacolari (il pianeta di lava), Christensen molto bravo, molto bene anche il mostruoso Imperatore di McDiarmid. Perfetto il raccordo con la prima sacra Trilogia.
MEMORABILE: La battaglia iniziale; La trasformazione di Palpatine in mostro; Annakin ridotto a troncone nella lava; Il celeberrimo Casco Nero.
Dopo due episodi piuttosto deludenti Lucas ritorna a sviluppare un episodio all'altezza della saga originale, con una trama decisamente più coinvolgente e scene decisamente più memorabili. I combattimenti sono sensazionali e i personaggi caratterizzati alla perfezione. Viene mostrata magnificamente l'evoluzione di Anakin verso il lato oscuro, con dialoghi fenomenali che descrivono alla perfezione la rabbia e la sete di potere di Anakin. Un episodio ricchissimo di eventi tutti gestiti alla perfezione e che segnò la svolta della saga.
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- Cameo del regista George Lucas nel ruolo del barone Papanoida
https://www.imdb.com/name/nm0000184/?ref_=fn_al_nm_1#actor
