La fabbrica di cioccolato - Film (2005)

V
La fabbrica di cioccolato
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Charlie and the Chocolate Factory
Anno: 2005
Genere: commedia (colore)
Regia: Tim Burton
Note: Seconda versione cinematografica del romanzo di Roald Dahl dopo "Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato" (1971).
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Da un classico della letteratura per ragazzi (a firma Roald Dahl) un film che non può prescindere dallo storico WILLY WONKA E LA FABBRICA DI CIOCCOLATO di Mel Stuart (uscito nei cinema trentaquattro anni prima). Il confronto tra Gene Wilder e Johnny Depp è inevitabile e per quanto il secondo sia indubitabilmente bravo, la classe e l'enigmatico carisma di Wilder restano insperati. Depp sembra voler calcare troppo la mano, gigioneggiando da par suo e finendo col perderci in spessore. Naturalmente il talento visionario di Tim Burton surclassa le simpatiche trovate di Stuart: per quanto simili, le scenografie...Leggi tutto interne della fabbrica targata 2005 fanno impallidire quelle precedenti, così come la caratterizzazione degli Umpa Lumpa (i minuscoli aiutanti di Wonka) è molto più centrata. Eccellenti le coreografie dei loro balletti (le canzoni di Elfman vengono tutte tradotte in italiano) successivi alla scomparsa di ogni bambino e l'idea del donar loro l'identico volto (dell'attore Deep Roy). E’ invece da stigmatizzare l'eccesso di mielosità che coglie sempre più spesso Burton, con un finale che tende a essere insopportabile. Un po' come la figura del piccolo Charlie, del tutto privo della carica e della simpatia che aveva nel film di Stuart (e dire che il titolo originale privilegia lui a Willy Wonka, differentemente dall'opera del 1971). Sontuosa e finalmente calzante la colonna sonora di Danny Elfman, mentre è da sottolineare che il bimbo grasso è inspiegabilmente creato in 3D! Gran lavoro su colori e fotografia, la regia però balbetta.

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Fabbiu 14/02/07 10:26 - 2145 commenti

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E' bello se apprezzato proprio come versione alternativa del titolo originale. Se si dovesse fare un confronto non ci sarebbe competizione, con il vecchio film. Tim Burton è cosi attento ai dettagli, nelle forme e nei colori semi-opachi e inoltre, come in ogni suo film, è spontanea un'ammirazione speciale per la sceneggiatura. Del film mi hanno irritato le canzoni tradotte in italiano che non sono orecchiabili e risultano forzate e stonate; avrebbero potuto benissimo lasciarle in lingua originale.

Puppigallo 20/04/07 18:16 - 5275 commenti

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Favola agrodolce diretta con mestiere da Burton, che la impreziosisce solo qua e là col suo talento (in questo caso, soprattutto scenico e cromatico). Di forte impatto visivo l’interno segreto della fabbrica, dove tutto è commestibile. Ma anche i vari settori sono notevoli. Degni di Burton i pupazzi che si incendiano, il padre dentista (Lee) del proprietario (un Depp in parte) e la catapecchia dove vive il ragazzino. Gustosi gli intermezzi musicali che sottolineano le eliminazioni. Qualche rallentamento e una parte in giungla evitabile non ne impediscono comunque la riuscita.
MEMORABILE: La disposizione dei familiari nella catapecchia; Il bambino "leggermente" sovrappeso fa la mossa sbagliata; La "noce" avariata.

Galbo 1/12/07 13:22 - 12392 commenti

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Delizioso remake di un film (non memorabile) con Gene Wilder a sua volta tratto da un classico della letteratura per l'infanzia, La fabbrica di cioccolato è l'ennesimo frutto della collaborazione tra Tim Burton e Johnny Depp. Film assolutamente magnifico in tutto l'apparato scenico, con splendide scenografie, costumi ed effetti speciali, pecca talvolta in freddezza ma supera di gran lunga il film originale in quanto a fantasia visiva ed invenzioni narrative.

Lovejoy 21/12/07 21:55 - 1823 commenti

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Più che un remake del film del 1971 sarebbe più corretto dire una nuova versione del classico di Dahl, essendo infatti due film completamente diversi. In questa pellicola ci sono molti cambiamenti, primo tra tutti l'eliminazione delle canzoni cantate dai vari personaggi e resistono solamente gli oompa loompa che però non hanno lo stesso fascino di quelli della vecchia versione. Compare poi, in un memorabile cameo che è la cosa più bella del film, Christopher Lee nel ruolo del padre di Wonka. Depp è bravo ma calca un po' troppo la mano.
MEMORABILE: Il cameo, nel ruolo del padre di Willy Wonka, di un grande Christopher Lee.

Cotola 14/02/08 19:36 - 9043 commenti

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Straordinaria, gustosa, coloratissima, pop e divertentissima rivisitazione cinematografica del romanzo di Dahl, che conferma l’immenso talento visivo (ma ormai non è più una novità) di Burton, che dà vita ad una versione decisamente migliore del precedente film sullo stesso soggetto, soprattutto perché meno edulcorato e più irriverente. Spassose le canzoni così come pure l’abbigliamento di un Johnny Depp in forma smagliante. Però che peccato quel finale così conformista. Imperdonabile, da uno come Burton.

Gugly 10/09/08 23:16 - 1187 commenti

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Come scenografia ed effetti speciali non c'è contronto con l'originale; se parliamo di storia mi manca la contenuta e strisciante cattiveria di Gene Wilder; Tim Burton utilizza allegorie favolistiche per picchiare duro su icone attualissime: Johnny Depp pare ricalcato su Michael Jackson e il suo (ex) ranch dei sogni, così come la sua pelle bianca e la sua fobia dei contatti corporei sono a loro volta cicatrici di un'infanzia infelice. Inquietante sotto questo aspetto.

Renato 13/09/08 00:48 - 1648 commenti

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Più soldi, un cast di ottimi attori ma un risultato decisamente inferiore a quello del prototipo. Che le fiabe dark si adattino a meraviglia al talento visivo di Burton non ci piove; però non si capisce perché prendere una storia che di cupo aveva poco o niente e piegarla alle proprie ossessioni con risultati così modesti. Cinema senz'anima, purissima superficie e basta. E le canzoni degli Oompa Loompa stancano presto.

Matalo! 17/09/08 19:22 - 1378 commenti

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Cerco di non cedere al ricatto degli affetti; allora, Burton da un lato è più fedele al romanzo dall'altro inventa un passato per Wonka che serva da chiarimento sul perché esiste la fabbrica e perché Wonka sia come sia. Meglio che Wonka resti un mistero e quindi meglio il mefistofelico e angelico, ceruleo Wilder; Depp è bravo ma le sue mossette han stancato. Fare paragoni tecnologici è fastidioso; e poi si vede il lavoro al computer. Per il resto le cose buone che c'erano in Stuart, Burton le ha mantenute. Un discreto adattamento, un po' noioso.

Pigro 27/09/08 10:08 - 9666 commenti

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La storia del cioccolataio già raccontata in Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato ritorna raccontata con gusto ancor più fiabesco e sospeso (alla Burton) tra incanto e crudeltà, tra fantasia e humor nero. La storia è simpatica di per sé: il regista ci aggiunge una discreta dose di visionarietà, mentre Johnny Depp si diverte nel disegnare il puntiglioso e stizzoso protagonista. Un encomio speciale a Deep Roy, umpa-lumpa moltiplicato e autoironico.

Onion1973 3/01/09 16:19 - 163 commenti

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L'estetica dark e l'estro di Tim Burton si uniscono ad una favoletta densa di buoni sentimenti. Ne esce un connubio inaspettatamente divertente. Dopo un inizio esitante la storia prende velocità con l'ingresso nella fabbrica e da quel momento uno svalvolato Depp giganteggia su tutto e tutti (persino sul film stesso). Gli Oompa Loompa sono spassosissimi e i momenti cantati non infastidiscono (sono ben doppiati oltretutto). I flash back sono graziosi e Christopher Lee, ormai icona immortale, è la ciliegina sulla torta (di cioccolato). Favoloso, letteralmente.
MEMORABILE: Willy Wonka che si incanta ricordando il passato.

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Bruce 19/02/09 17:01 - 1007 commenti

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La storia è nota e visivamente il film è di grande impatto. Una magia visionaria di colori, con una fotografia di altissima qualità. Tim Burton esagera, così come Johnny Depp, sempre più sopra le righe. Gli umpa lumpa sono folletti straordinari ed è divertente seguire le coreografie dei loro balletti. Eppure l'insieme mi lascia perplesso, come se ad un grande sforzo produttivo non corrispondesse una sincera ispirazione, risultando l'opera sostanzialmente fredda e non più di tanto coinvolgente, sia per i grandi che per i più piccoli.

Brainiac 21/02/09 12:22 - 1083 commenti

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Gran remake! Burton ridisegna un apologo morale che come i film di Capra si spartisce imparzialmente fra soffice musical e caustica critica sociale. Stupende le canzoni anche nella vituperata versione italiana (per una volta dignitosissima). Un Johnny Depp (è vero, chiaramente Michael Jackson) sopra le righe duetta con gli spassosi Oompa loompa (cult la seduta terapeutica) e filosofeggia (come non vedere nell'ascesa, nello spionaggio e nella crisi del suo impero una metafora della globalizzazione?) con allampanato talento. La Fabbrica di cioccolato è una fiaba fustigatrice per nulla zuccherosa
MEMORABILE: Depp al silente Oompa loompa-terapista: "Sei bravo!"

Ciavazzaro 3/03/09 17:02 - 4770 commenti

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Non ha la forza del libro dal quale è tratto. A dire la verità praticamente nessuna delle rappresentazioni cinematografiche dell'omonimo libro di Dahl mi hanno mai troppo convinto. La versione di Burton non fa eccezione, grandi immagini certo, ma che (almeno al sottoscritto) emozionano.

Sabryna 11/04/09 15:40 - 225 commenti

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Ottimo remake di Willy Wonka e la Fabbrica di Cioccolato di Mel Stuart. Tim Burton crea un'opera di gran lunga migliore dell'originale, con ambientazioni coloratissime e surreali. Johnny Depp si trova pienamente a suo agio nelle vesti dello strano cioccolatiere Willy Wonka. Sono altresì piuttosto azzeccati anche Highmore nei panni del piccolo Charlie e la Bonham-Carter nel ruolo di sua madre. Ottima la colonna sonora degli oompa-loompa sia in versione originale che in italiano. Imperdibili le coreografie che accompagnano le canzoni. Ben fatto!
MEMORABILE: I momenti musicali, le facce di Depp/Wonka.

Tarabas 12/04/10 14:30 - 1878 commenti

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Cinque ospiti speciali nella misteriosa fabbrica di Willy Wonka, cinque piccoli indiani via via puniti per i loro difetti insieme ai loro genitori che sono i veri colpevoli, con diabolici contrappassi. All'unico rimasto, Wonka offre la sua eredità: ricchezza e fama, solitudine e ossessioni. Come il leggendario pifferaio di Hamelin cerca di portar via Charlie alla sua povera ma affettuosa famiglia. Visivamente geniale, con un sottotesto graffiante, il film fatica un po' al momento di tornare nei ranghi fiabeschi da cui si era allontanato. Comunque, bello.
MEMORABILE: Gli oompa-loompa e la citazione da 2001.

Rebis 8/11/09 15:32 - 2337 commenti

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Thauma, in greco, è Meraviglia: quell’intima, scandalosa coincidenza di sublime e orrore che genera la cognizione, l’emancipazione libidica dall’infanzia… Nientemeno. Se ci limitassimo ai principi filosofici strutturali, il film di Burton sarebbe quantomeno paradigmatico. Ma, dopo un avvio galvanizzante, la produzione immaginifica si fa dimostrativa, cinefila, spropositata e rantolante sullo schema pedissequo del racconto. La rimpolpata etico familiare, poi, suggella lo sfinimento. Peccato, perché questo proto-Alice aveva belle carte da giocare, tra cui un eccellente Cappellaio Matto.

Vstringer 31/01/10 16:20 - 349 commenti

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Più che cioccolato, miele. Burton continua a raccontare favole: qui l'abituale tono cupo c'è solo nella prima parte, poi è un'orgia di colori e buoni sentimenti. Depp mostra di essere abbastanza versatile da poter interpretare anche questo Peter Pan dal guardaroba improbabile, il resto del cast fa il suo dovere. Il problema è che la visita alla fabbrica stanca presto e in questo senso le canzoni degli Oompa Loompa non aiutano granché, malgrado deliziosa citazioni cinefile, come la tavoletta di cioccolato che diventa kubrickiano monolito nero.

Belfagor 2/02/10 10:54 - 2690 commenti

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Ancora una volta la collaborazione fra Burton e Depp è una garanzia per lo spettacolo. La commedia è chiaramente pop, con ambientazioni ipercromatiche e le improbabili (ma divertenti) coreografie degli Oompa-Loompa, ma non manca il solito black humour tipico del regista. Un unico calo si ha nel finale, che ha l'aria un po' troppo pedante. Molto bravi i quattro bambini viziati. Gradita sorpresa la comparsa di Christopher Lee nei panni del padre dentista.
MEMORABILE: Gli Oompa-Loompa in versione segretaria, rockstar e psicanalista.

Ale nkf 13/04/10 16:30 - 802 commenti

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Carino, divertente, un po' troppo irreale, ma pieno di novità. Wonka interpretato da un bravo Johnny Depp appare come il protagonista del film (invece il ragazzino è da scartare) perché riesce ad immedesimarsi nella parte quasi comica, ma a tratti opprimente. Gli effetti speciali sono spettacolari e gli Oompa Loompa graziosi e simpatici riuscendo nell'insieme ad appassionare grandi e piccini.

Mdmaster 23/09/10 18:44 - 802 commenti

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Burton dimostra di aver quasi esaurito il suo talento come regista e di rimanere solo un buon artista visionario. Certo, sotto quest'ultimo profilo il film funziona ed è superiore al suo predecessore, ma sul resto non ci siamo. Il Johnny Depp versione Micheal Jackson funziona per un po', ma non ha davvero nulla dell'inquientante personaggio tratteggiato da Wilder. Carine le musiche (Elfman!) e gli oompa loompa, ma per il resto il film viaggia basso; colpa anche di personaggi in gran parte sciapi: è meglio il nonno di Charlie stesso!
MEMORABILE: Ogni stile musicale delle canzoni degli Oompa Loompa; il bambino grassottello.

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Jandileida 13/05/11 23:15 - 1565 commenti

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Fantasiosa pellicola firmata da Tim Burton, che farcisce di humour nero un racconto di Dahl (che in quanto a piccole crudeltà non era comunque secondo a nessuno) dedicato allo strano, ma amabile, signor Wonka. Buonissimi alcuni momenti visionari che sono una gioia per gli occhi ed un sollievo per lo spirito. Il Wonka di Wilder era spassosissimo ed ha popolato i sogni della mia infanzia ma anche Depp non demerita, anche se a tratti pare se stesso in Paura e delirio nella cioccolata. Gli intermezzi musicali non sono, ma è un mio limite, quello che fa per me.

Didda23 18/10/11 16:02 - 2426 commenti

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Il genio visionario di Burton sposa un progetto che non può far altro che esaltare le proprie caratteristiche. L'opera è colma di colori caldi ed avvolgenti, le musiche di Elfman sono straordinarie e i costumi di Gabriella Pescucci mozzafiato; la voce narrante di Arnoldo Foà fa venire i brividi dall'emozione mentre i flashback che mostrano Depp da piccolo sono piccole gemme preziose. La fabbrica di cioccolato è un prodotto di qualità da gustare con tutta la famiglia.

Rullo 9/02/12 21:07 - 388 commenti

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Quasi inquietante. Depp particolarmente ispirato riesce a creare un personaggio incredibilmente carismatico nelle sue numerose sfaccettature. Divertenti le varie stanze della fabbrica, ognuna con le proprie peculiarità. Ben caratterizzati anche i bambini con parenti al seguito. Un po' inopportuni gli intermezzi musicali ma comunque accettabili.

Nancy 29/07/13 16:52 - 774 commenti

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Molto simpatica questa versione burtoniana della Fabbrica di cioccolato di Roald Dahl, dove Depp interpreta molto bene il personaggio eccentrico e disturbato del cioccolatiere Willy Wonka. La sceneggiatura farcisce sapientemente il tutto di tinte grottesche, i bambini sono sempre più allucinanti come pure gli avvenimenti all'interno della fabbrica. Gli Oompa Loompa, poi, sono una delizia grottesca vivente: dall'aspetto fisico, alla voce, alla loro "funzione", i migliori personaggi del film. Interessante, uno dei migliori di Burton, probabilmente.

Mco 24/11/13 23:50 - 2327 commenti

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Dolce riduzione di un testo per giovanissimi, gradevolmente interpretata da un Depp sempre più alter ego del regista, pronto a cavalcarne le onde a seconda del tipo di brezza che spira nella mente di quest'ultimo. Da questo coniugio simbiotico origina un divertimento frizzante, armonico, ritmato e con un retrogusto dark che giammai difetta nei dettami burtoniani. Si sorride, ci si muove al tempo dei balletti, si lascia andare la fantasia ritornando bambini sul treno della memoria dei luna park che furono. Insomma, un sicuro buon momento!
MEMORABILE: Gli scoiattoli infuriati per essere stati disturbati nel corso della loro opera.

Lythops 1/10/14 10:33 - 1019 commenti

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L'amore per la favola di Tim Burton colpisce ancora e con precisione chirugica, facendo leva non tanto sulla storia in sé, ma sulle emozioni che questa trasmette. È probabilmente qui che riesiede la magia di questo autore, che riesce a fondere in un tutt'uno attori, fotografia e scenografia amalgamando e compattando il tutto per confezionare uno spettacolo ricco di trovate davvero geniali. Si sorride spesso, ci si diverte con l'ingenuità della storia ma si ammira anche l'estrema cura della realizzazione.

Furetto60 21/08/15 21:44 - 1194 commenti

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Film favola di Tim Burton che anche qui sciorina il suo talento immaginario. Purtroppo, dopo una partenza piacevolissima, non appena si entra nella fabbrica e quindi all'apparire di Depp, il ritmo subisce un brusco arresto. Il bravo attore non è responsabile del personaggio che gli è assegnato, ché anzi risolve con consueta bravura; il fatto è che da quel punto il film non funziona più, pare la brutta copia di Alice in wonderland. Una ripresa nel finale, ma ormai il danno è fatto.

Ultimo 7/10/15 17:28 - 1655 commenti

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Remake più che riuscito del famoso film con Gene Wilder. Johnny Depp interpreta con mestiere il produttore di dolci Willy Wonka in un film a tratti fiabesco e dedicato a tutta la famiglia. Molto meglio la prima parte, con la presentazione dei vari bambini personaggi: qui il regista Tim Burton è in grado di focalizzarsi al meglio sul protagonista/bambino povero e sulla rispettiva famiglia; il rapporto che nascerà con Wonka è il vero motore della vicenda e ci consegna una bella morale.
MEMORABILE: L'ingresso nella fabbrica.

Il Gobbo 12/07/16 14:32 - 3015 commenti

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Il mondo di Dahl è pane (e cioccolato) per i denti di Burton, che sbriglia il suo gusto visionario in un tripudio di effetti, colori e balletti vivace e impeccabile ma un po' freddo - anche se si gode per le finacce riservate ai mocciosi petulanti. Depp trasformista regge bene il gioco, il gran vecchio Lee è una lieta apparizione. Discreto.

Redeyes 23/03/17 09:03 - 2449 commenti

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Quando si vanno a toccare certi, a loro modo, gioiellini, il rischio di uscirne scottati è forte. In questa pellicola, che non è terribile, sia chiaro, a uscirne con le ossa rotte è la sua stella più luminosa, che risulta anni luce addietro al fantastico Wonka di Wilder. Cioccolatosa pellicola dai colori ultra vivaci che un po' di carie la crea. Burton non ai suoi livelli.

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Minitina80 2/07/17 12:01 - 2984 commenti

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Onesta trasposizione del racconto di Roald Dahl che trova nell’estro visionario di Tim Burton una carta vincente. Lo sforzo e lo sfarzo scenografico sono considerevoli e difficilmente era immaginabile realizzare qualcosa di più espressivo e personale. Da buona fiaba non mancano svariate morali e riferimenti al mondo dei bambini e quanto quello degli adulti possa corromperlo. Bruttini gli stacchi musicali e abbastanza prevedibile l’epilogo. Non è il miglior lavoro di Burton, sebbene la confezione non presenti grossi difetti.

Muttl19741 24/10/18 21:54 - 164 commenti

I gusti di Muttl19741

Tratta da uno dei capolavori del genio spietato di Roald Dahl, questa versione risente del paragone con l'illustre predecessore. Non tanto però dal punto di vista visivo, in cui si esprime al meglio la sregolatezza visionaria di Tim Burton, quanto piuttosto dal punto di vista dell'interpretazione del protagonista, che rende Wonka un folle e (troppo) giovane spiritello dispettoso e segnato da un'infanzia difficile. Nel complesso un film psichedelico e punk, mentale. Splendido l'Umpa Lumpa ripetuto, irresistibile in versione hard rock.

Bubobubo 28/08/19 11:23 - 1847 commenti

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Non si tratta di un film eccezionale, ma è, di gran lunga, l'ultima prova registica di rilievo di Burton prima di una lunga discesa nel torpore di una comfort zone da cui il regista ha dato prova di svegliarsi solo sporadicamente. Intrigante, anche pensando al pubblico cui la pellicola è idealmente destinata, il taglio psicologico dato al personaggio di Willy Wonka, eccentrico imprenditore con un difficile passato familiare (buona la prova di Johnny Depp). Qualche scricchiolio nel finale, per cui è consigliabile rivolgersi al libro di Dahl.

Aco 25/09/19 09:26 - 215 commenti

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Feroce satira della società attuale, nella quale i sentimenti passano attraverso lo stomaco e il portafoglio, è un film che sfiora la perfezione per quanto riguarda la storia, la regia, la recitazione e le musiche. Buona l'idea di doppiare le canzoni e meravigliosa la recitazione di Johnny Depp, che ricorda con le sue nevrosi Michael Jackson. L'intero film è percorso da una sottile tensione che tiene sulle spine.

Von Leppe 26/01/20 23:27 - 1262 commenti

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Notevoli le scenografie invernali e soprattutto la casa sghemba dove vive il povero Charlie con la sua famiglia, un po' meno i macchinari interni alla fabbrica che peccano di esagerazione. Il personaggio di Willy Wonka non è caratterizzato al meglio: troppi antefatti sul suo passato (anche se il ricordo del padre dentista che odia i dolci risulta divertente). Riguardo al confronto con il film del 1971, questo di Tim Burton perde in mistero e immediatezza della trama, nonché nelle interpretazioni del cioccolatiere Wonka e degli Umpa Lumpa.

Siska80 7/08/20 13:07 - 3793 commenti

I gusti di Siska80

Fiaba esclusivamente per bambini (ma con personaggi in carne ed ossa) in cui si salvano le spettacolari sceneggiature colme di fantasia tipicamente burtoniane, i numeri musicali e la simpatia del bravo Depp, perfetto per il ruolo dello stravagante ma segretamente tormentato Willy Wonka (anche se fa un effetto strano vederlo in un film di scarso spessore come questo). Finale un po' patetico.
MEMORABILE: Charlie scopre in cosa consiste il premio finale.

Fedeerra 27/04/21 06:27 - 770 commenti

I gusti di Fedeerra

Il film di Burton è un vanaglorioso parterre di scenografie camp, personaggi grotteschi, suoni e luci psichedeliche. La storia, la narrazione, le psicologie passano tutte in secondo piano, l’importante qui è mostrare (e dimostrare). Buon remake che affonda l’ironia del gotico, talvolta stucchevole (per l’appunto) come un’indigestione di dolciumi ma irriverente come solo un certo cinema di genere da essere. Azzeccati i flashback, bravo Depp.

Noodles 26/11/21 15:52 - 2228 commenti

I gusti di Noodles

Tim Burton scatena tutta la sua fantasia e visionarietà in questo film tratto da un romanzo per ragazzi. Sulla resa scenica niente da dire, ma è proprio questo il pregio e il difetto di un film che appare troppo legato all'aspetto visivo e poco alla narrazione, relegata quasi in secondo piano nonostante il bell'insegnamento di fondo. Certo, l'occhio vuole la sua parte, ma qui c'è solo l'occhio. Anima e cuore non se ne vedono, neanche in Johnny Depp, bravissimo ma troppo sopra le righe. Estenuanti i continui balletti. Film a tratti simpatico, a tratti fastidioso. Ma si può vedere.

Teddy 9/05/22 06:52 - 825 commenti

I gusti di Teddy

Lontano dalla nostalgica chimera filmica del suo progenitore, con un’urgenza di trasformarsi in un pastone allegorico che ricorda la malia teatrale, ma senza una figura retorica e risolutiva sulla genesi dei sentimenti umani. Remake kitsch e artificioso, estremamente parossistico e genialmente freddo, si abbandona alla seduzione visiva senza tralasciare però l’importanza dei personaggi. Inquietante Johnny Depp.

Anthonyvm 8/12/22 16:25 - 5689 commenti

I gusti di Anthonyvm

Buon aggiornamento burtoniano del famoso romanzo di Dahl, che non eccelle né sfigura di fronte alla versione di Mel Stuart del '71, rivelandosi per certi aspetti complementare a essa. Il personaggio di Willy Wonka (un Johnny Depp sin troppo schizzato) viene degnato di una backstory commovente (Christopher Lee offre un ottimo apporto emozionale) e di una personalità tormentata, gettando nell'ombra un Charlie così buono e giudizioso da irritare. Ma sono le sequenze ambientate nella fabbrica a stupire davvero: un budget più ricco e nuove tecnologie hanno fatto la differenza. Godibile.
MEMORABILE: Il prato edibile e la cascata di cioccolato; Le canzoni multi-genere e le coreografie degli Umpa Lumpa; Gli scoiattoli e le noci guaste; L'ascensore.

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  • Discussione Fabbiu • 21/08/09 20:42
    Archivista in seconda - 652 interventi
    Zender, ora che ci penso in effetti hai ragione, la fedeltà è diversa dalla forza, probabilmente perchè il libro ha quel potere di lasciarti immaginare le cose, che invece il film non ha.

    Il commento, mi piace che sia quello avuto "a sangue freddo" cioè a seguito del primo contatto col film, quindi in fin dei conti potrebbe anche andar bene così.

    Brainiac, la fase circa le spie nell'industrie, nel libro è come nel film, cioè un racconto breve da parte del Nonno verso il nipote, Burton bene inserisce le giuste immagini che rendono molto chiara l'idea, quindi mantenendo il concetto politico, ma abbellendolo di quel tocco "colorato e zuccherato" che serve al tema per non andare troppo oltre.

    Ti ringrazio in oltre per avere apprezzato quella battuta nel commento del film di K.Connor di cui me ne ero anche scordato :-)
  • Curiosità Fabbiu • 21/08/09 20:45
    Archivista in seconda - 652 interventi
    Burton, ha più volte dichiarato di non essersi ispirato al film di Mel Stuart, e di non averne quindi fatto un vero e proprio Remake.

    Questo è molto evidente: Burton infatti solo poche volte aggiunge "Qualcosa in più" alla trama, mantenendo dunque una certa fedeltà alla storia di Dahl, che talvolta si trasmette addirittura sui dialoghi dei personaggi.
  • Curiosità Fabbiu • 21/08/09 20:55
    Archivista in seconda - 652 interventi
    Nel racconto di Dahl, non c'è una dettagliata descrizione fisica del personaggio di Willy Wonka
    Quindi Deep ispira la sua capigliatura ed i suoi occhiali ad Anna Wintour.

    Un esempio di scena aggiunta dalla pura discrezionalità Burtoniana è quella del padre di Wonka (Cristopher Lee) e presumo sia stata anche necessaria, oltre che per attribuire un passato familiare al personaggio di Deep, per continuare l'analisi dei rapporti tra bambini con problemi- e genitori (anch'essi con problemi).
  • Discussione Brainiac • 21/08/09 22:02
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Grazie a te per la splendida citazione Simpsoniana,una delle migliori battute di uno dei più esileranti personaggi secondari dell'intera serie,battuta che adoro soprattutto nella variante dell'episodio in cui McLure diventa lo zio di Bart e Lisa,e dopo averli incontrati già una volta esordisce dicendo:
    "Salve,sono Troy McLure,forse vi ricorderete di me...per l'altro giorno,in piscina".
  • Curiosità Brainiac • 3/11/09 22:09
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Ciao a tutti, avrei una domanda di cui magari qualcuno di voi conosce la risposta.

    Mi fa impazzire la colonna sonora del film, sapreste dirmi (ho cercato sul web ma non ho trovato nulla) se esiste la versione con le canzoni cantate in italiano?

    Ho trovato quella anglofona, ma quella italica no.
    Sarebbe un peccato, soprattutto perchè adoro la versione italiana del pezzo Veruca Salt (mooolto beatlesiano!).
  • Curiosità Redeyes • 8/01/10 19:53
    Formatore stagisti - 953 interventi
    Piccola sciocca curiosità:
    Violetta Beauregarde ha ispirato probabilmente il personaggio di Miss Violetta Beauregarde che è una performer del genere Electro punk solista. Peraltro Miss Violetta Beauregarde anche conosciuta in precedenza come AIKI, è stata una Suicide girls, vero e proprio fenomeno anche oltre oceano, più volte nominato da Pahlaniuk, il genio Nichilista scrittore di, fra gli altri, Fight Club e Choke, già diventati film.
    La stessa Miss Violetta Beauregarde ha a sua volta recitato in un film "Mucchio selvaggio" di Matteo Swaitz, di cui non inserirò scene con lei presente, visto che il genere della pellicola è Hard-core.
    Quindi la si può in un certo qual modo considerare attrice a sua volta!
  • Curiosità Brainiac • 8/01/10 23:54
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    E' un film molto citato dai gruppi musicali, infatti anche l'altro personaggio femminile, Veruca Salt, è il nome di una band indie-rock Anni Novanta.

    http://www.youtube.com/watch?v=ogxHkOeUfYM
  • Curiosità Funesto • 4/05/10 23:26
    Fotocopista - 1415 interventi
    La scenografa di questo film è nientepopodimeno che Mimsy Farmer!

    La fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Mimsy_Farmer
  • Homevideo Gestarsh99 • 24/12/11 12:05
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per Warner Home Video:



    DATI TECNICI

    * Formato video 1,85:1 Anamorfico 1080p
    * Formato audio 5.1 Dolby Digital: Italiano Inglese Francese Tedesco Spagnolo Catalano Olandese Danese Finlandese Fiammingo Norvegese Svedese
    Dolby TrueHD 5.1: Inglese
    * Sottotitoli Italiano Francese Spagnolo Olandese Finlandese Danese Norvegese Svedese
    * Extra IN-MOVIE EXPERIENCE!/DENTRO IL FILM Tim Burton vi accompagnerà attraverso il percorso creativo che ha portato questa elaborata produzione sullo schermo - Tutto questo mentre guarderete il film!
    Commento di Tim Burton
    La fabbrica di cioccolato: sogni di cioccolato
    Facce diverse, sapori diversi
    Cioccolato d'autore
    Sotto l'involucro
    La fabbrica di cioccolato: dolci melodie
    La creazione degli Umpa-Lumpa: come un uomo sia stato trasformato in centinaia di Umpa-Lumpa
    La scena degli scoiattoli: l'addestramento degli scoiattoli
    Mr Dahl - un fantastico autore: uno sguardo alla biografia di Roald Dahl
    2 sequenze prova: La danza di Augustus Gloop e La fine di Mike TeeVee
    Traccia solo musica delle musiche e delle canzoni di Danny Elfman in Dolby ThrueHD 5.1
    European club real
    Trailer
  • Curiosità Raremirko • 5/04/14 23:58
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    * Contrariamente a quanto si possa pensare, il lago di cioccolato è interamente reale, almeno nella prima scenografia nella quale lo si vede (non quando i personaggi vi viaggiano sopra con la barca, ad esempio, dove fu invece creato in CG)

    * La stessa scenografia appena citata, a detta di Burton, è stata ricreata usando un non meglio precisato set di un film di 007


    Fonte: extra della versione a 2 DVD del film