L'intimismo necroforo femmineo del primo capitolo va a farsi benedire (anche se questo sequel si apre con le ultime battute del film di England,
SPOILER Samantha all'ultimo stadio zombesco che esce dall'auto incidentata e attacca la madre, per poi essere sparata in testa da alcuni poliziotti
FINE SPOILER) e i sintomi della malattia sessualmente trasmettibile, sul corpo di Riley (che nel capostipite englandiano ebbe un disgustoso rapporto sessuale ai vermi con quello che rimaneva di Samantha) sono gli stessi che aveva provato sulla sua pelle (e sulla carne) la ragazza: insensibilità, freddo, fastidi uditivi, rossore oculare, orinate sanguinolente, perdita di denti e escrescenze cronenberghiane tumorali sulla schiena.
Ma a parte qualche pustola, un pò di pus, copioso sangue da naso (lo starnuto al plasma che inzozza lo specchio del bagno è disgustosamente notevole) e una poco piacevole autoincisione, previo taglierino, nelle parti molliccie del corpo per far fuori uscire delle schifosissime scolopendre, a Forbes il travaglio della decadenza corporea interessa poco.
Molto meno autoriale di England, Forbes accelera il processo di cancrena fisica del ragazzo per buttarci dento un pò di tutto, discostandosi così dal progetto originario englandiano.
Nel calderone della pandemia ci infila serial killer apocalittici alla
Seven, spizzichi di torture porn (le ragazze rapite , nella tana del serial killer, appesse per la pelle agli uncini stile
Hellraiser), poliziotte coriacee, attacchi degli infetti rabbiosi simil
Rec (ridicolo il primo con il risveglio di Alice nella vasca da bagno e coltello da cucina ficcato comicamente in bocca, ma non male quello nello scantinato con strappo del cuoio cappelluto e quello della nonna) per poi virare in una dirittura d'arrivo totalmente delirante con unabomber, stragi a colpi di mitraglia, morsi sul collo e ben tre chiuse finali (l'ultima, appena dopo i primi titoli di coda, davvero inaspettata, dove torna, a sorpresa, un personaggio del primo film
SPOILER che non sembra avere buone intenzioni
FINE SPOILER).
Più improntato verso l'action thrilleresco dove l'epidemia si estende a macchia d'olio, questo sequel (seppur perdendo in fascino necrofilo con quello di England) non rinuncia ad alcuni momenti abbastanza riusciti, come l'autopsia al corpo di Samantha tra bisturi che incidono e seghetti all'opera, la sequenza tragicomica del funerale di Alice, tra canzonette e sangue da naso che cola nel dessert, Harper che si estrae un'occhio mettendosi una lente a contatto che , poi, assume il look della
Stacy di Naoyuki Tomomatsu, la ragazzina tossica che si scarnifica un braccio continuando a grattarselo, l'erpes della nonna, il killer untore che và a puttane (nel senso letterale del termine) procacciandosi le vittime, i manichini che manco
Maniac intorno al tavolo della sua infausta dimora "visitata" nottetempo dalla poliziotta, la corsa contro il tempo di Riley che stà sempre più diventando un cadavere ambulante, infette mostruosamente incinta (omaggiando
L'alba dei morti viventi) e una tempistica degli avvenimenti così veloce che non dà il tempo di pensare troppo a quello che succede.
L'untore , così misterioso e sfuggente in England, quì viene mostrato senza remore (e la suggestione inquietante è buttata alle ortiche) e l'emarginazione che va di pari passo con la malattia non è nemmeno presa in considerazione.
Sequel nemmeno malaccio, che prende vie più commerciali da pandemic movie da bancarella, con le solite zombate, il governo , le quarantene e qualche splatterata ben assestata, nonchè nelle derive del body horror più sgradevole (almeno l'uscita guizzante dei millepiedi dalle incisioni nella carne ha il suo perchè).
A suo modo divertente, con qualche idea, e a detta del suo stesso regista "
Eric ha fatto un film che vive di suggestioni come se fosse il primo Alien, io me ne sono discostato come James Cameron fece con Aliens". Azzardando il paragone, Insomma sì, più o meno.
Per l' estromissione di Eric England dal progetto di questo sequel ( pare che lo script saccheggi parte della sua sceneggiatura originaria, poi scartata dai produttori, senza citarlo nei crediti) consiglio di leggere lo sfogo del regista sul suo blog ( diatriba in parte riportata anche sul booklet che si trova all interno nel box blu ray della Midnight Factory)