La croce di fuoco - Film (1947)

La croce di fuoco
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Titolo originale: The Fugitive
Anno: 1947
Genere: drammatico (bianco e nero)
Note: Soggetto liberamente ispirato al romanzo "Il potere e la gloria" dello scrittore inglese Graham Greene, pubblicato nel 1947.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/02/18 DAL BENEMERITO DANIELA
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Daniela 23/02/18 16:05 - 12658 commenti

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In un imprecisato paese latino-americano, dove è in atto una feroce repressione contro la Chiesa, un prete in fuga continua a somministrare i sacramenti rischiando la vita... Dopo uno dei suoi capolavori western, Ford va in Messico a girare con il piede sinistro questa polpetta edificante impanata con simboli mistici che stravolge il romanzo di Greene trasformando il suo umanissimo protagonista in un santino da catechismo. Fra Armendariz cattivo esagerato e la marmorea del Rio, Fonda offre una prestazione dignitosa mettendo a frutto il bel volto ascetico, ma ciò non basta a salvare il film.

Lebannen9_ 3/10/20 14:58 - 40 commenti

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In un paese imprecisato dell’America latina, un prete deve fuggire dalle grinfie dello stato rivoluzionario antireligioso. Il duo Ford-Nichols stavolta non riesce a stupire. La riscrittura del dramma (tratto dal romanzo di Greene) come allegoria cristologica porta a uno svolgimento disordinato (la fuga nel “sanctuary” e post) in cui l'uso dei personaggi secondari rasenta il ridicolo. Ciò detto, è tecnicamente superbo. L’impostazione mistica della trama è retta da un trinomio - regia, fotografia (Figueroa!), montaggio - impeccabile che ricorda a tratti l’espressionismo tedesco.
MEMORABILE: La splendida fotografia in bianco e nero.

Reeves 21/04/23 08:16 - 2210 commenti

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Vacanza messicana per John Ford, che realizza solo in parte questo film fortemente religioso avvalendosi della collaborazione di Emilio Fernandez, al tempo l'uomo di cinema più popolare del Messico. Il tocco di Ford si vede nel ritratto del prete che ha il volto di Fonda, quello di Fernandez nei bianchi e neri delle scene di massa. Non è il miglior Ford, però non è niente male.

Myvincent 17/02/24 06:54 - 3741 commenti

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Come nella storia del Cristo, un prete viene perseguitato da un regime militare anticlericale in una non meglio precisata regione del Sud America. Incontrerà una Maddalena penitente e l’immancabile Giuda di turno. La trama in realtà ha il difetto di essere poco omogenea, frantumandosi in più fasi. Non mancano tuttavia i momenti più lirici, soprattutto nel finale martiriologico ad alto tasso drammatico. Riadattamento di un romanzo di Greene con alcuni sostanziali cambiamenti nei personaggi.

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  • Curiosità Daniela • 23/02/18 16:13
    Gran Burattinaio - 5926 interventi
    Introducendo la storia, La voce narrante, dopo averne sottolineato il carattere universale, precisa che il film è stato girato interamente in Messico su invito del governo messicano e della sua industria cinematografica, ma l'ambientazione deve considerarsi immaginaria.

    Emilio Fernández, che la scheda di IMDB riporta come regista non accreditato a fianco a John Ford, era allora molto famose in Messico sia come attore che come regista.
    Solo l'anno precedente, il suo film più noto era stato premiato ccome miglior film al Festival di Cannes: si tratta di La vergine indiana (tit.orig. Maria Candelaria), uscito in Messico nel 1944, protagonisti Dolores del Río e Pedro Armendáriz, presenti anche nel cast del film diretto da John Ford.

    Anche il direttore della fotografia di La vergine indiana è lo stesso utilizzato per La croce di fuoco: Gabriel Figueroa.
  • Discussione Daniela • 23/02/18 16:37
    Gran Burattinaio - 5926 interventi
    Anche se Emilio Fernández non risulta accreditato alla regia, avendo visto tempo fa La vergine indiana, ossia il suo film più noto, azzardo l'ipotesi che abbia avuto un ruolo niente affatto secondario nella direzione del film: se la mano di John Ford è quasi irriconoscibile, soprattutto pensando che era fresco reduce dalla sua Sfida infernale, quella di Fernández si riconosce bene, anche a livello di riprese.
    In particolare, certe inquadrature di Dolores del Rio (volto scolpito, sopracciglia alzate) sembrano tolte di peso dal film precedente di Fernández, anche se in questo certo influisce il fatto che il direttore della fotografia sia sempre Figueroa.
    Ultima modifica: 23/02/18 16:39 da Daniela
  • Homevideo Digital • 30/03/19 09:28
    Portaborse - 3994 interventi
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