In comune con 10 Cloverfield Lane ha la tensione, altissima per tutta la durata e il finale imbarazzante. Non siamo in un bunker ma in una stazione spaziale: fulcro del film la produzione di energia per la Terra (come in Moon); qualcosa - ovviamente - va storto e i protagonisti si trovano nientemeno che in un'altra dimensione. Alcune trovate sono chiaramente derivative (un po' di Alien c'è sempre), altre improbabili (il braccio "vivente" tipo Famiglia Addams) ma nell'insieme si fa guardare. Ultimi secondi deliranti.
Per salvare il mondo in crisi energetica, un gruppo di astronauti assemblati con criterio barzellettiero (un russo, un tedesco, una cinese etc) tenta un esperimento in orbita che li scaraventa da un'altra parte... Viene presentato come spin-off, ma è un prequel logico anche se non cronologico rispetto alla mini saga di Cloverfield, con scarsi legami rispetto ai due film precedenti che già non somigliavano fra di loro: qui siamo nel campo della fantascienza spaziale classica con misteri a bordo e spruzzate horror, dignitosa ma senza colpi d'ala. Film potabile abbassando le aspettative.
Continua la strana saga creata da J.J. Abrams nel primo celeberrimo Cloverfield di ormai qualche anno fa. Il film in sé è un thriller di fantascienza abbastanza convenzionale che sfrutta atmosfere trite e ritrite che vanno da Alien a Leviathan. Questa volta però a farla da padrone sono i salti tra dimensioni parallele, argomento sempre affascinante e che si presta a infinite sottotrame. Gradevole prodotto di intrattenimento senza troppe pretese, con finale che riprende il "protagonista" del primo film.
In un mondo in cui si stanno esaurendo le risorse energetiche, una missione spaziale cerca di risolvere il problema mediante un catalizzatore di particelle. Concepito come prequel di Cloverfield, è un thriller fantascientifico prodotto da Netflix, basato sui paradossi spazio temporali. Ben realizzato tecnicamente, è un film godibile sopratutto nella prima parte laddove nella seconda la sceneggiatura perde colpi, con elementi un pò farseschi fuori luogo. Si può consigliare la visone agli estimatori del genere.
Thriller fantascientifico che tratta l'oramai abusato tema del portale spazio-temporale e degli universi paralleli. Tutto già visto e poco originale. A parte qualche sequenza adrenalinica il film non trasmette molto. Finale imbarazzante, se non fosse che lascia spazio per un sequel. Non si capiscono certi accenni di bassa comicità, in tale contesto. Fotografia ed effetti speciali sono la parte migliore. Troppe discrepanze per essere preso sul serio. Per patiti del genere.
Deve essere stata una faticaccia quella di ritagliare, incollare e ricucire secondo un filo logico vari brandelli di un quarantennio di fantahorror. Le spezzature sono però di buon livello e qua e là succede quasi di appassionarsi, scordandoci per brevissimi momenti di rimirare uno spazio pieno di nulla paragonabile a un Critters 4 senza i Critters o un Jason X senza Jason. Quello che non manca è il nome Cloverfield, ma è così mal rammendato che sembra un falso del lusso sulle bancarelle degli ambulanti. Digeribile a fatica, si fermino qui.
Quando l'astronauta russo sul lettino sputa vermi dalla bocca (fargli uscire un neonato Alien dal petto sembrava troppo) la presa per i fondelli pare chiara. Questo non è un film di fantascienza ma un'incomprensibile paella di luoghi comuni, citazioni e tecnicismi a casaccio (il superacceleratore) capace solo di stordire lo spettatore con trovate o ridicole o di bassa lega. Gli effetti, speciali o meno, poco aggiungono a una storia senza capo né coda indecisa a tutto (film ecocatastrofista? Monster movie?). Attori deludenti.
Il primo era un disaster movie, il secondo un thriller; qui finiamo in pieno territorio sci-fi. Le premesse non sono malvagie (un acceleratore di particelle che provoca conflitti fra piani dimensionali), ma lo svolgimento non va oltre immagini e luoghi comuni già affrontati dalla fantascienza (Alien, Punto di non ritorno...). Accade di tutto, in modo caotico, anche troppo: il "paradosso" del titolo sembra più una giustificazione per mettere insieme idee casuali degli sceneggiatori. Neanche i colpi di scena sorprendono. Non brutto, ma debole.
MEMORABILE: La disturbante sequenza dei vermi; Il braccio mozzato e semovente, con una propria volontà; Il finale che si ricollega apertamente alla saga.
Parte discretamente questa fantapellicola, seppur attingendo al solito problema del pianeta, martoriato dall'Uomo e ormai sfruttato quasi fino al nucleo. La ricerca, con test nello spazio di una fonte di energia illimitata non è male, con i vari test e il patatrac. Poi però, dopo alcuni simpatici spunti, dati dagli strani avvenimenti, il tutto prende una piega non particolarmente originale, scivolando anche un po' nel ridicolo (il braccio...). In più, alcune reazioni, come quella del "braccioleso" (le battute), sono più da fantacommedia, sgretolando quel po' di tensione faticosamente creata.
MEMORABILE: La donna fusa con i cavi interni; La pasta mobile isolante; Lo scienziato "ripieno" (sembra una parodia di Alien).
Terzo capitolo della fortunata saga di Cloverfield. Dopo uno spettacolare mockumentary e un intimo kammerspiel si sceglie di percorrere la strada della fantascienza mista a orrore. La sceneggiatura è maldestra ma la messinscena e alcune sequenze (la donna intrappolata dentro una parete) lasciano il segno. Meno potente rispetto ai due film che lo precedono, è comunque un gioiellino d’entertainment che sa il fatto suo.
Spin off (o seguito) del celeberrimo Cloverfield. Rispetto a quello ed a 10 Cloverfield Lane è il meno riuscito. Pur avendo una parvenza di originalità, la storia risulta nel complesso fiacca, dai ritmi piuttosto bassi. Nonostante ciò non si può dire che non intrattenga. Trucchi ed effetti speciali sono in fondo apprezzabili. Discreta la colonna sonora. Consigliabile.
Terza puntata di una ipotetica saga Cloverfield, prodotta da J.J. Abrams. In realtà i tre film non hanno quasi nulla in comune tra loro se non la parola Cloverfield nel titolo. Detto questo il film è pessimo. In primo luogo perché è abbastanza evidente il copia e incolla da altre pellicole di genere, in secondo luogo perché non c'è mai uno straccio di spiegazione logica per quello che succede. La sceneggiatura va avanti incurante delle illogicità o degli abissali vuoti narrativi.
Per provare a ridare un filo di gas al pianeta a corto di risorse energetiche, via con un'accelerazione particellare (di troppo? Di meno?) a sfascioni e a carte 48 ci finisce il cosmo tutto, perso nelle emorragiche fenditure spaziotemporali del multiverso quando ancora non siglava un genere. Onah dà del tu ai più grandi ritrovati fantaorrorifici: si accarezza Carpenter prendendo in diagonale Anderson e Scott con quel pizzico di Kubrick e Tarkovsky a dare una certa gravità. E dopo un inizio che insomma e un seguito che wow, la saga chiude pari e patta. Sui 15” finali, ciascun per sé.
Un prequel dal futuro ben articolato nella partitura dello spazio-tempo ma totalmente disconnesso dal “monster-verse” dei primi due capitoli. Tante, forse troppe le situazioni che rimangono irrisolte, pochi, invece, i momenti di noia. Lo sguardo puntato sul fardello della crisi energetica non spiace e la caratterizzazione horror lascia il segno. Potabile il cast.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
DiscussioneDaniela • 9/02/18 18:19 Gran Burattinaio - 5925 interventi
Ottima spiegazione Galbo!
I tre film potrebbero essere stati girati ognuno in una realtà tri-parallela diversa ;o)
CuriositàDaniela • 12/02/18 09:02 Gran Burattinaio - 5925 interventi
E' distribuito in versione doppiata col titolo La particella di Dio, con riferimento al bosone di Higgs.
Sulla scheda di wikipedia si legge che che la Bad Robot Productions, ossia la casa di produzione cinematografica e televisiva fondata da J.J. Abrams, aveva acquistato il soggetto del film (titolo "The God Particle") già nel 2012 e che solo durante la lavorazione, iniziata quattro anni dopo, è stato deciso di inserirlo nel filone Clovefield.
Questo spiega perché sia attaccato quasi solo nominalmente agli altri due: il problema della sequenza temporale non esisteva all'origine.
resta il fatto che questo non mi pare il titolo del film...
DiscussioneDaniela • 2/03/18 06:34 Gran Burattinaio - 5925 interventi
Effettivamente, La particella di Dio distribuito su Netflix è un documentario del 2013, ed anche su IMDB il titolo rinvia a due documentari (quello del 2013 ed uno italiano del 2010).
La schede di Wikipedia riporta che inizialmente il film doveva intitolarsi God Particle, successivamente il titolo è stato cambiato per appiccicarlo con lo sputo alla saga Clovefield.
Anche IMDB lo riporta come "working title".
Chissà per quale motivo quest'ultimo titolo tradotto in italiano viene affibbiato al film di Onah in alcuni siti in rete, potrebbe essere dovuto anche ad una semplice svista.
Disquisizioni a parte, ha ragione Galbo: il titolo della scheda dovrebbe essere ripristinato come era al momento dell'inserimento.
DiscussioneZender • 2/03/18 07:45 Capo scrivano - 47700 interventi
Buiomega71 ebbe a dire: Se non erro primo film targato Netflix a uscire in dvd/BR
E'una produzione Paramount che Netflix aveva in esclusiva per un anno. Ora che l'esclusiva è terminata, lo distribuiscono in Home Video. Un pò come Annientamento, anch'esso di prossima uscita.