Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Lírio (Maia) è un ragazzotto ingenuo e un po' tonto che vive a Itu, un paesino vicino a San Paolo, in Brasile. Fa una vita semplice e col sesso non vuole averci niente a che fare perché “si diventa ciechi”, gli ha detto Padre Belmiro; il problema è che lassotto ha un arnese di dimensioni gigantesche (sia chiaro che non lo si vede mai, nemmeno a livello di semplice “rigonfiamento”)... Non appena una signora, in città, casualmente se ne accorge, decide di portarsi il giovane in villa e di stipendiarlo come cameriere. Tempo due giorni e il fatto che Lírio sia “ben dotato” lo vengono a sapere un po' tutti, con conseguente fila per portarselo a letto. Il film sta tutto qui, in quest'idea...Leggi tutto semplice semplice portata avanti limitandosi a far avvicendare le partner del buon Lírio; che col passare dei giorni si fa più smaliziato, inevitabilmente, ma senza perder mai quella cretinaggine necessaria a farne un personaggio da commedia facile facile, in cui le sue facce stupite e la sua mimica da guitto dovrebbero muovere al sorriso. Difficile, considerando l'assenza di una sceneggiatura che sappia infilare una battuta in tema che vada al di là dei continui apprezzamenti femminili (velati o meno che siano) sulle "dimensioni" di Lírio. Se le risate devono venire dagli effetti "da terremoto" (immagine scossa brutalmente) che si attivano ogniqualvolta Lírio si apparta con una signora scomparendo dalla nostra vista allora che si vuole sperare? E' evidente che le mire sono bassissime, come dimostra la scena in cui il protagonista si ritrova unico cameriere maschio (con Rodolfo, ma lui è gay) di una festa in villa con decine di seducenti invitate femminili: alla prima occasione gli si rizza nell'imbarazzo generale. Per evitare l'inconveniente è costretto a indossare un'armatura, ma quando si eccita si sente il suono di un “gong” dato dal grosso attrezzo che immaginiamo sbatta contro le protezioni di ferro... Risate delle astanti, lui che alla vista di ogni ragazza in costume spinge inavvertitamente il bacino in avanti “gongando” senza sosta... Se non altro non mancano bellezze brasiliane discinte, unica vera qualità di una commediaccia che procede con l'oggetto del desiderio pronto a passare di mano in mano, travolto dalla scoperta della sessualità ma che sembra aver occhi solo per la timida cameriera asiatica, la sola a non mostrare interesse per le sue doti. Succede insomma esattamente ciò che ci si può aspettare da un film così, senza purtroppo un minimo di creatività nella stesura dello script e una comicità di grado zero, conseguenza anche dell'interpretazione non certo memorabile del protagonista. Curiosa la presenza, in colonna sonora (la si sente all'inizio quando Lírio va per boschi), della “Small Town Pleasures” di Cipriani dalla OST di TENTACOLI...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/01/18 DAL BENEMERITO MARKUS POI DAVINOTTATO IL GIORNO 24/01/19
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Cotola 18/03/18 13:40 - 8998 commenti

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Chi pensa che la commedia scollacciata e pecoreccia sia un'esclusiva del nostro cinema, provi a "gustarsi", si far dire, questo film, addirittura brasiliano, in cui il protagonista è una sorta di ingenuo del villaggio che tutte le donne bramano visti i suoi abbondanti attributi. Peggio delle peggiori aspettative nonostante si veda sullo schermo tutto ciò che ci si aspetta da una pellicola del genere. Incredibile anche il fatto che all'epoca venne doppiato. Le fatiche italiche erano persino migliori ed almeno si avvalevano, sicuramente, di un comparto muliebre sicuramente più deliziante.

Markus 28/01/18 21:04 - 3680 commenti

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Un ragazzo di campagna rimasto un po' bambino (una specie di scemo del villaggio) ma... “ben dotato” viene notato da una ricca borghese con qualche prurito di troppo che lo porterà nella sua villa a prestar servizio. Becera commedia pruriginosa brasiliana che seguita per tutta la durata a ribadire lo stesso "concetto" arricchito da suoni di sintetizzatore e situazioni-limite a dir poco trash. Per gli amanti del brutto cinema sarà senz'altro una rara perla tutta da gustare. Discrete le musiche.

Panza 3/02/18 17:51 - 1834 commenti

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Anche le peggiori commedie erotiche italiane paiono dei capolavori di fronte a questa narcolettica operina carioca che sull'idea del rusticus verginello ma con attributi priapei innesta una sonnecchiosa infilata di doppi sensi e agguati femminili. Uno sviluppo altamente ripetitivo e poco originale nemmeno sorretto da qualche battutina o momento simpatico. E' necessario essere ben dotati di pazienza per non crollare di sonno. Almeno la versione italiana inserisce un bel doppiaggio e modifica in meglio l'OST originale.
MEMORABILE: L'effetto sonoro che annuncia le improvvise erezioni del protagonista.

Herrkinski 15/05/18 03:48 - 8052 commenti

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Sorta di versione brasiliana della commedia pecoreccia italiana, si basa per l'intera durata su un'unica idea; se la prima parte - al di là della demenzialità del soggetto - si fa perlomeno seguire, dopo diventa una ripetizione continua della stessa gag accompagnata da sistematici effetti sonori e riprese traballanti a rendere l'effetto "terremotante" del "ben dotato" protagonista. Un po' di nudi d'ordinanza e poco altro; la versione italiana se non altro è doppiata meglio del previsto e si avvale di una ost alla Nico Fidenco non disprezzabile.

Faggi 9/12/18 19:50 - 1548 commenti

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Perniciosa commediaccia scollacciata di squinternata trivialità e ripetitività. Supera, in capacità di squallore, le peggiori produzioni italiche coeve vagamente simili. Tutto è incentrato su un'unica gag (intuibile dal titolo). Recitazione da telenovela sudamericana di basso calibro. Fastidioso il doppiaggio del protagonista (assurda voce da papero ubriaco). Belle donne, sì; ma non bastano a fargli meritare di più del quarto di pallino che inevitabilmente gli spetterebbe. Trash demenziale per nulla esaltante e anzi noioso. Per temerari.

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  • Musiche Panza • 2/02/18 18:23
    Contratto a progetto - 5201 interventi
    La colonna sonora della versione italiana del film è completamente diversa rispetto a quella originale.
  • Musiche Markus • 5/02/18 11:03
    Scrivano - 4775 interventi
    Panza ebbe a dire:
    La colonna sonora della versione italiana del film è completamente diversa rispetto a quella originale.

    Infatti mi sembrava che fosse "troppo" bella per essere l'ost originale del film. Si percepiscono i suoni tipici della musica elettronica (sintetizzatori tipo "Moog") tanto impiegata nei nostrani film di quel genere in quegli anni. Sai per caso chi è l'autore, Panza?
  • Musiche Panza • 5/02/18 16:08
    Contratto a progetto - 5201 interventi
    Markus ebbe a dire:
    Panza ebbe a dire:
    La colonna sonora della versione italiana del film è completamente diversa rispetto a quella originale.

    Infatti mi sembrava che fosse "troppo" bella per essere l'ost originale del film. Si percepiscono i suoni tipici della musica elettronica (sintetizzatori tipo "Moog") tanto impiegata nei nostrani film di quel genere in quegli anni. Sai per caso chi è l'autore, Panza?


    La colonna sonora inserita nella versione italiana mi ha ricordato per suoni quella delle commedie erotiche anni '70. Anzi, il brano dei titoli di testa mi pare di averlo già sentito in qualche altro film. Sicuramente sono brani riciclati, magari nemmeno dello stesso autore.

    La colonna sonora originale invece è decisamente orrenda.
  • Discussione B. Legnani • 12/10/19 10:15
    Pianificazione e progetti - 14939 interventi
    Esmeralda Barros è mancata.
    Fonte: Roberto Poppi.
  • Musiche Panza • 23/10/20 18:49
    Contratto a progetto - 5201 interventi
    Grazie all'utente Carlitos che mi ha segnalato l'album, scopro che il brano dei titoli di testa è Soul vibrations di Carlo Maria Cordio, contenuto nell'album Shadows and memories del 1979.
    Ultima modifica: 24/10/20 12:51 da Panza
  • Musiche Markus • 24/10/20 12:30
    Scrivano - 4775 interventi
    Panza ebbe a dire:
    Grazie all'utente Carlitos che mi ha segnalato l'album, scopro che  il brano dei titoli di testa è Soul vibrations di Carlo Maria Cordio, contenuto nell'album Shadows and memories del 1979.

    Ottima segnalazione! Grazie a entrambi.