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TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/12/17 DAL BENEMERITO COTOLA
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Cotola 10/12/17 23:40 - 9009 commenti

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Ritratto lucido e spietato non solo e non tanto di un singolo nucleo familiare, quanto piuttosto di un'intera società in cui non si salva (quasi) nessuno. Zvyagintsev, come nelle opere precedenti, continua a radiografare un paese pieno di storture e critica con grande sobrietà ma allo stesso tempo con lucida ferocia tutte le istituzioni possibili ed immaginabili: famiglia, polizia, religione. L'unico barlume di speranza arriva dalle persone comuni: i volontari. Di primo acchito sembra meno riuscito e meno forte e pungente dei film precedenti, ma cresce nella memoria col passare del tempo.

Lou 24/12/17 00:34 - 1119 commenti

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Dopo Leviathan, Zvyagintsev conferma la potenza del suo cinema di denuncia dei mali della Russia contemporanea con una storia che vede al centro la scomparsa di un ragazzino, vittima dell’assenza di amore. Il regista ritrae in modo impietoso le debolezze dei due genitori separati, concentrati affannosamente nella ricerca della propria felicità in modo superficiale e immaturo, insensibili ai bisogni del figlio. Un quadro agghiacciante, molto realistico, senza sconti.

Xamini 11/01/18 00:13 - 1247 commenti

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La nostra società come un bosco di alberi dai rami rinsecchiti dal freddo delle morte stagioni. Una striscia di plastica, unicum, a sventolare sotto un ultimo raggio di sole. Poi tutto si spegne. Zvyagintsev è spietato, nelle immagini precise, come nel canovaccio del suo racconto, che, fosse contrastato e saturo, sarebbe un episodio di Black mirror. Invece procede con la sua narrativa, sferzata dopo sferzata, a raccontarci diversi rami di questo albero, che sembra proprio non avere vita.
MEMORABILE: Il piano sequenza della madre, in bagno, che termina sul figlio.

Didda23 14/05/18 21:07 - 2426 commenti

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Un film di un nero pece indescrivibile nel quale nessun personaggio fa una figura dignitosa. Curiosamente ambientato a ridosso della previsione fallace sulla fine del mondo prospettata dai Maya, il regista mette alla berlina la deriva iperindividualista dell'uomo volenteroso unicamente di soddisfare il proprio bene, fregandosi dell'altro anche se si tratta del proprio figlio. Dialoghi di una crudeltà che mette imbarazzo, ben sorretti da un cast scelto ottimamente. Nella pletora di "mostri", sicuramente il peggiore è la nonna. Assente qualsiasi barlume di umanità.
MEMORABILE: Il bambino che origlia i discorsi abominevoli dei genitori; La ricerca nel nascondiglio; I nuovi partner.

Daniela 15/05/18 08:49 - 12625 commenti

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Una separazione fra due persone che, senza essersi mai amate, ora si detestano, complicata dalla presenza di un figlio dodicenne di cui nessuno si vuol prendere la responsabilità, perché visto come intralcio per nuovi legami sentimentali... Affresco devastante di una società in cui ci si accorge dei figli solo quando scompaiono, questo Loveless è un attacco mirato all'istituzione familiare che tocca anche istituzioni pubbliche e mondo del lavoro, salvando solo la buona volontà di singoli che sembrano però mossi per lo più da un generico spirito di servizio. Film freddo, spietato, da vedere.
MEMORABILE: La visita alla madre di lei, una vecchia sola rancorosa ed aggressiva; Il presunto riconoscimento; L'inquadratura finale

Kinodrop 30/05/18 21:32 - 2922 commenti

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L'incapacità "atavica" di una coppia di provare sentimenti autentici, si riverbera sulla sensibilità del figlio dodicenne che, traumatizzato, scappa di casa. Una tragedia di individui nel contesto di una Russia neoborghese e più che benestante, ma non matura sul piano morale. Un po' verboso all'inizio, si riscatta abbondantemente nella parte delle ricerche, che svela le contorsioni dell'animo dei genitori e le cause di tanta ostilità. Spettacolare sul piano visivo e sulla tecnica di ripresa, conta su una recitazione forte e convinta. Finale interlocutorio.
MEMORABILE: L'ambiente e il paesaggio urbano; L'incursione nella dacia della madre; Le ricerche; L'obitorio.

Capannelle 31/05/18 21:58 - 4399 commenti

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Nel manifesto del film i due protagonisti che Zvyagintsev ritrae perfettamente nel loro crescente disinteresse verso il figlio. Il regista procede implacabile nel collocare sempre più elementi di disfacimento sullo sfondo della moderna Russia in una storia in bilico tra thriller e perfido trattato sociologico. Forse esagerata l'efficienza della squadra di volontari rispetto all'assenza delle figure istituzionali, ma la narrazione rimane comunque valida.

Paulaster 13/06/18 10:38 - 4391 commenti

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A coppia in crisi coniugale il figlio scomparirà nel nulla. Breve accenno sull'ortodossia che si dovrebbe tenere in famiglia per entrare nel rapporto ai ferri corti della coppia. Protagonista femminile che tiene in piedi tutta la prima parte, proseguita con le ricerche senza grande inventiva. Regìa cupa come al solito per il regista che critica la burocrazia, la polizia e condanna la guerra in Ucraina. Nessuno spazio alle psicologie infantili o al fenomeno degli scomparsi.
MEMORABILE: Lei lasciata a piedi dal marito; Il riconoscimento.

Giùan 21/07/18 07:40 - 4539 commenti

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I momenti più emotivamente intensi e cinematograficamente potenti il film li fa vivere quando la mdp si perde letteralmente e "antonionescamente" tra i ruderi del cemento abbandonato, nella livida alba metropolitana, per le fermate d'autobus. E' allora che materializziamo impietosamente l'assenza di Aliosha: frammenti di cruda visionarietà in un'opera in cui Zvyagintsev si ritrova ben più essenziale e iconoclasta che nell'attacco anti-istituzionale di Leviathan. Nel racconto dei personaggi pesa certo estetismo sottolineante ma la Spivak frastorna.
MEMORABILE: La visita alla madre.

Bubobubo 2/10/18 15:22 - 1847 commenti

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Dopo la fiacca retorica dell'innocuo Leviathan, Zvjangincev torna a colpire duro, con un bestiale attacco frontale all'istituzione familiare per come viene concepita dai nuvorishi, la nuova borghesia russa arricchitasi sulla carcassa dell'Unione Sovietica. Storia tesa, a tratti esagerata (anche a livello di registro linguistico), plumbea nei toni e nei colori, senza alcuna possibilità di lieto fine: l'aspetto peggiore è che questa rappresentazione artistica non si discosta significativamente dal reale.

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Jandileida 14/12/18 19:07 - 1560 commenti

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Da radiosa speranza per il futuro a inutile palla al piede: misero il destino della prole nel mondo occidentale. Zvyagintsev, con il suo stile tagliente e pieno di vuoti ormai riconoscibile a mille miglia di distanza, continua a disossare e dissodare non solo le istituzioni della "Madre Russia" ma anche e soprattutto le nostre meschinità e i nostri infimi egoismi. La ruvidezza della trama graffia in profondità, quasi fino a lasciare senza fiato e l'interpretazione della Spivak è una lametta. Un film, insomma, che non si scorda facilmente.

Mickes2 18/04/20 12:55 - 1670 commenti

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Piccola summa del cinema di Zvyagintsev in cui la cifra stilistica e tutti i suoi temi (ri)trovano completo compimento. Di un pessimismo incuneante e dotato di un lirismo visivo che si sublima nella figura fantasmatica del piccolo Alyosha, è un agghiacciante e struggente ritratto di una società orfana nei sentimenti e nella moralità. La mdp scruta gli spazi vuoti della metropoli, dei boschi e della mente di persone ormai senza amore, consumate dall’odio e forgiate dall’egoismo reciproco di una vita alla quale sentono di non appartenere più.
MEMORABILE: All'obitorio.

Schramm 25/01/22 11:41 - 3490 commenti

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Davanti a economia e burocrazia, amore e affetti contano come il due a briscola, presenza e assenza stanno sul medesimo podio, e il tarlato asse famiglia-istituzioni-forze dell'ordine è spina dorsale di città dolente-perduta gente-eterno dolore. Diogene dalla lanterna spenta, Zvyagintsev rimette ai ceppi l'intero consorzio umano,con una messinscena non priva di foschia narrativa e non meno assiderata degli ignavi che la popolano, incapace di ammuffirci l'anima col catalogo delle aridità umane o di applicare la medesima callosità che animava il precedente manrovescio assestatoci.

Deepred89 30/07/21 12:09 - 3704 commenti

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Altro Zvyagintsev, altro ritratto di una Russia di insuperabile grigiore e di gelo sia umano che meteorologico. Rispetto al precedente Leviathan si evitano le cadute gratuite nel melodramma, rimpiazzate da una svolta centrale ai limiti del thriller. Il compiacimento nichilista risulta stavolta appagante, grazie ritratti umani il cui eccesso sfiora (la madre) e talvolta oltrepassa (la nonna) le soglie del grottesco, carta che, se giocata in modo più deciso, avrebbe reso il film ancora più intrigante. Confezione ricercata, ma l'abuso del longtake incrementa autorialità e sbadigli.

Giufox 25/03/22 14:32 - 324 commenti

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Meno insurrezionale e più sobrio nei movimenti del precedente, ne condivide le atmosfere plumbee e periferiche. L'equilibrio nella messa in scena si perde quando si focalizza l'attenzione sulle responsabilità individuali e non sul dramma della perdita, portando il film ad uno stadio d'impenetrabilità dopo un inizio coinvolgente. Semplificando c'è la voglia di celare un messaggio politico dietro il dramma sociale, ma non se ne evincono le vere motivazioni.

Anthonyvm 19/10/22 15:20 - 5640 commenti

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Se non si può vivere senza amore, quella dipinta da Zvjagincev è una vera e propria apocalisse emotiva (non è un caso che radio e giornali citino fantomatiche profezie Maya e assai meno astratti conflitti in Ucraina). Un pessimismo abissale si propaga dal candore mortale del manto nevoso, fagocitando valori e istituzioni ormai ridotti a crudeli caricature: famiglia, patria, religione, affetti. E mentre la mano invisibile di un fato nefario spinge nel baratro le sue patetiche pedine, nessuna di esse oppone resistenza. Come al solito saranno i figli a pagare per gli errori dei grandi.
MEMORABILE: Il nastro appeso al ramo; La routine domestica anaffettiva del piccolo Alyosha; A casa della nonna materna; Riconoscimento del corpo; Tre anni dopo.

Galbo 27/01/24 19:38 - 12380 commenti

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Racconto della discesa agli inferi e della dissoluzione sentimentale (in tutti i sensi) di una coppia, "Loveless" è un film dolorosamente necessario e gelido come il contesto nordico e glaciale in cui è ambientato. Il film mantiene per oltre due ore la tensione, legata prima ai contrasti tra i coniugi, poi alla ricerca del figlio scomparso. Gli autori non emettono giudizi ma portano spietatamente alla luce la nullità sentimentale dei personaggi che mettono in scena. Alcune scene sono di straordinario impatto visivo e gli attori molto bravi. Da vedere.
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  • Discussione Schramm • 5/10/18 12:40
    Scrivano - 7694 interventi
    io l'ho vissuto su un piano più emotivo che mentale, per cui quella che tu chiami retorica a me è arrivata più come onda d'urto emotiva. avevo ravvicinatamente affrontato anche lo schiacciante ladoni ed è stata una doppietta i cui pallettoni m'hanno lasciato traforato settimane. ti rimando però al relativo topic/scheda.
  • Discussione Daniela • 5/10/18 18:54
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    con questo il suicidio a visione ultimata si direbbe garantito.

    In effetti, un pensierino ci può scappare...
  • Discussione Schramm • 9/01/22 20:27
    Scrivano - 7694 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Schramm ebbe a dire:
    con questo il suicidio a visione ultimata si direbbe garantito.

    In effetti, un pensierino ci può scappare...
    e invece non ha provato neanche a ipotizzare l'evasione. non so dire bene perché ma l'ho vissuto assai imperturbabilmente. trovandolo per conseguenza algidissimo. e a dirla tutta anche non privo di foschia narrativa. non ho infatti ben capito se
     
    SPOILER TUTT'ALTRO CHE LESS
    nel confronto finale il cadavere trovato corrisponde effettivamente al figlio e la loro reazione è più dalla parte della negazione difensiva che del sollievo o se sia effettivamente il corpo di tutt'altro bambino lasciando irrisolto il caso (a proposito, che passaggio rischio di essermi perso con quella striscia divisoria tra i rami che il pupo maneggia nell'incipit?)
    ENDLESS

    ciò enunciato, per me leviathan botta di ben altro spessore che è andata a colpirmi su altri piani, ahimé biograficamente convergenti. e dire che questo me lo son tenuto in panchina per anni proprio perché lo temevo tantissimo, a ridosso del ricordo emotivo e del contraccolpo psichico del precedente...
  • Discussione Daniela • 9/01/22 22:06
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Non posso fare confronti con Leviathan, ma questo Loveless me lo ricordo come se l'avessi visto ieri sera, segno che l'impatto emotivo è stato non solo notevole ma anche persistente. 
  • Discussione Schramm • 10/01/22 12:45
    Scrivano - 7694 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Non posso fare confronti con Leviathan, ma questo Loveless me lo ricordo come se l'avessi visto ieri sera, segno che l'impatto emotivo è stato non solo notevole ma anche persistente. 
    appunto perciò magari sai gentilmente delucidarmi su quei minuti finali(rivedi spoiler soprastante). ;)

  • Discussione Daniela • 10/01/22 18:01
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    sai gentilmente delucidarmi su quei minuti finali(rivedi spoiler soprastante). ;)
    SPOILERISSIMO
    Il finale è volutamente ambiguo e quindi l'interpretazione molto personale. A mio parere, Il mancato riconoscimento non è un rifiuto come difesa dal dolore - atteggiamento che ce li avrebbe fatti sentire umanamente più vicini - ma conseguenza dell'indifferenza di quei genitori verso un figlio che non l'hanno mai (ri)conosciuto  come proprio.  Il mancato riconoscimento evita sensi di colpa (ed infatti la loro vita sembra proseguire come prima) e lascia noi spettatori nel dubbio, privati di una fine che, per quanto tristissima, avrebbe posto un punto fermo ad una vicenda tanto angosciante. Invece, così cosa resta? Solo il fragile segno del breve passaggio terreno - quel nastrino (lo ricordo rosso, ma su questo potrei sbagliarmi) - di un bambino che nessuno ha mai amato.
    FINE SPOILER  
    Mannaggia a te, Schramm, ma lo sai che adesso provo un gran magone? Già ero triste per aver riposto il presepe e gli addobbi perché ripenso ai Natali passati e a chi nonc'è più - il ricordo del film sul bimbo scomparso ha aggiunto tristezza a tristezza.  La prossima volta chiedimi il parere su un film comico,ok?
  • Discussione Schramm • 10/01/22 20:00
    Scrivano - 7694 interventi
    grazie per lo spoilerissimo. ma sai che anche così interpretata a me il film non ha proprio ritorto un pelo... sarò arido come il mondo che racconta, non so... se penso che l'ho rinviato anni proprio perché timoroso della mandata a effetto di una crisi depressiva...

    >>>Mannaggia a te, Schramm, ma lo sai che adesso provo un gran magone? Già ero triste per aver riposto il presepe e gli addobbi perché ripenso ai Natali passati e a chi nonc'è più - il ricordo del film sul bimbo scomparso ha aggiunto tristezza a tristezza.  La prossima volta chiedimi il parere su un film comico,ok?

    vedrò di farmi perdonare con un altro post come quello di what keeps you alive.. però effettivamente un parere su un film comico l'avrei. ovvero: tra gli altri film parcheggiati da anni in panchina avevo anche bachelorette, e ho un certo ricordo di essermelo procurato ai tempi sotto tuo consiglio. ma dopo averlo visto tenderei a escluderlo, dato che nemmeno kirsten durst (che ho venerato in elizabethtown) me ne ha giustificato la visione e che non ho riscontrato un qualche motivo tematico per cui tu possa avermi indirizzato da quelle parti. ho chiaro che sto confondendo con un altro horror sui generis dal titolo più o meno affine sparito dal mio hd ext che era più o meno qualcosa a cavallo tra l'educazione fisica delle fanciulle e pic nic ad hanging rock. c'entrava la danza, c'entrava il collegio e aveva un cast quasi interamente femminile (da cui il mio sovraimprimere bachelorette)..sono certo che me lo drittasti tu e dovrei averlo ancora su un pc fisso fermo da 5 anni... ti suona alcun sonaglio?
  • Discussione Daniela • 10/01/22 20:43
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    ti suona alcun sonaglio?
    Mi spiace, mi vengono in mente due o tre titoli ma niente di tanto strambo/esclatante che possa giustifiare il consiglio.
  • Discussione Schramm • 10/01/22 21:37
    Scrivano - 7694 interventi
    trovato!! e non c'è dubbio né sbaglio, me lo drittasti tu.
    mi resta oscuro l'averlo mescolato a bachelorette...
  • Discussione Daniela • 10/01/22 23:02
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    trovato!! e non c'è dubbio né sbaglio, me lo drittasti tu.
    Davvero? Era uno di quelli a cui avevo pensato ma non ricordavo la dritta. Comunque, per tornare in argomento, a giorni recupero Leviathan così posso verificare se impatta più o meno di questo Loveless.