Assassinio sull'Orient Express - Film (2017)

V
Assassinio sull'Orient Express
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Murder on the Orient Express
Anno: 2017
Genere: giallo (colore)
Note: Basato sul celebre omonimo romanzo di Agatha Christie. Seguito da "Assassinio sul NIlo" (2022).
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Dal classico di Agatha Christie una trasposizione visivamente sontuosa che spinge in modo inatteso sul lato scenografico senza tuttavia riuscire a organizzare al meglio la storia, che si perde in una fase centrale caotica e faticosa. Descritto con grande gusto e caratterizzato in modo superbo l'Hercule Poirot di Branagh, dai folti baffi grigi e lo sguardo penetrante, vero punto di forza di un film non a caso diretto dallo stesso Branagh (e prodotto da Ridley Scott). Dopo un prologo a Gerusalemme, in cui l'investigatore belga mostra di che pasta è fatto risolvendo al volo un caso di fronte alla folla riunita al Muro del pianto, l'azione si sposta a Istanbul, dove il nostro sale sull'Orient...Leggi tutto Express all'ultimo momento invitato dal gestore della compagnia. Sul treno, inquadrato in splendidi campi lunghi mentre passa tra foreste e montagne, verrà ucciso chi a quanto pare si è fatto qualche nemico di troppo e il perché sembra coinvolgere anche il sequestro di una bimba avvenuto qualche tempo prima. Bloccato nella neve da una slavina, il lussuoso treno diventa il set entro il quale si consuma l'intera vicenda, saltuariamente spostata all'esterno per suggestive quanto brevi escursioni condotte con abili movimenti di macchina. Riprese di grande qualità, virtuosismi tecnici talvolta davvero notevoli (si pensi al lungo piano sequenza che dalla stazione si spinge fin negli scompartimenti accompagnando i protagonisti o al ritrovamento del cadavere con i protagonisti ripresi solo dall'alto), ampi voli della mdp che si aprono sugli incontaminati panorami solcati dal treno, con la cinepresa che si avvicina ed allontana, scruta dal finestrino, si tuffa nel gelo dei paesaggi innevati. L'impianto scenografico è di prim'ordine, il cast ricco di presenze importanti e dominato da un Poirot doppiato in modo eccellente da Marco Mete. Anche la ricostruzione storica e alcuni dialoghi denotano una cura non comune, così come la colonna sonora, avvolgente al punto giusto. In fin dei conti la debolezza sta nel manico, in uno dei romanzi della Christie più scarsamente credibili nella risoluzione e condotto con indecisioni, pause, evidenti difficoltà nel dare consistenza all'indagine, che si trascina nel solito affollarsi di nomi, sospetti, prime accuse, ribaltamenti, ammiccamenti, mezze confessioni... Tanto che il pre-finale - modesta quanto inevitabile concessione all'action - sembra arrivare quasi d'improvviso, inatteso, mentre eravamo assuefatti dal turbine di parole e ipotesi generato da una ricerca fumosa, difficile da seguire. L'epilogo alla stazione di (Slavonnski) Brod, al confine bosniaco, apre l'aggancio per l'imminente trasferta sul Nilo di Branagh.

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Taxius 20/03/18 11:06 - 1656 commenti

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Ennesimo remake del film tratto da quello che probabilmente è il romanzo più famoso di Agatha Christie. La storia ormai è risaputa quindi, in questo caso, è da analizzare più la confezione che il contenuto del prodotto (di ottima fattura). Sicuramente il cast stellare aiuta molto alla riuscita del film e la regia di Branagh è sempre una garanzia. Splendidi pure i costumi e gli interni del treno, mentre gli esterni risultano eccessivamente finti. Nel complesso un buon film.

Didda23 12/03/18 15:02 - 2424 commenti

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Considerato uno dei capolavori della produzione letteraria della Christie, pensavo di trovarmi dinnanzi a un'opera che, per quanto riguardava la scrittura, poteva regalare qualche soddisfazione... e invece arriva la somma delusione. Paradossalmente il film funziona per il mestiere registico di Branagh che eleva un plot di pochezza imbarazzante, suggellato da un finale che dire ridicolo è fargli quasi un complimento (senza considerare l'assoluta improbabilità di tutto ciò che si vede). Il peggior Colombo (Commodoro escluso) è centomila volte meglio, a livello di soluzione.

Thedude94 1/12/17 11:45 - 1084 commenti

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Un cast ricco di nomi capitanato e diretto lodevolmente da Branagh, il quale mette in scena un nuovo Poirot in maniera brillante, dando lustro al suo carattere e alla sua personalità. Regia ottima, buona sceneggiatura, ma il ritmo risulta un po' altalenante per via forse dei troppi personaggi coinvolti nel mistero. Comunque si tratta di una buona idea, anche a livello produttivo, che il regista sembra saper gestire bene e con sicurezza. Per chi ama il giallo un appuntamento al quale non mancare.

Digital 1/12/17 20:39 - 1257 commenti

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Meraviglioso adattamento del classico della Christie da parte di Branagh che, oltre a dirigere ottimamente, interpreta al meglio il famoso investigatore belga. Ciò che maggiormente colpisce sono l’accurata confezione (valorizzata da una fotografia di abbacinante bellezza) e il ben assortito cast sui cui svettano, oltre al summenzionato Branagh, una rediviva Pfeiffer, l’arrogante Deep e il simpaticissimo (ancorché inquietante) Dafoe. Un giallo senza sbavature, con dialoghi ficcanti, personaggi ben scritti, da vedere più e più volte, esattamente come il prestigioso film di Lumet.

Von Leppe 3/12/17 20:19 - 1256 commenti

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Kenneth Branagh dirige un Poirot classico, senza troppa azione come di moda oggi, ma inserendosi nel filone dei vecchi film dedicati al detective belga, a cominciare dalla presenza di vari celebri attori, come da tradizione, che interpretano molto bene le parti loro assegnate. Anche la trama segue quella del tipico giallo ed è girata ottimamente, se si esclude qualche calo in alcuni passaggi dell'indagine. I paesaggi montani sono ben realizzati, seppur abbastanza scontati e forse manca proprio un pizzico di originalità.

Belfagor 7/12/17 22:28 - 2689 commenti

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Branagh si cimenta con il mistero già trasposto in modo eccellente con Finney e Suchet ma il risultato non è del tutto all'altezza delle aspettative. Le sontuose carrozze del treno e i gelidi scenari innevati sono l'elegante confezione di un giallo che risente di una gestione poco oculata dei tempi (il prologo troppo lungo toglie il piacere di una risoluzione lenta e misurata come quella del '74) e dei sospetti, alcuni dei quali sono ridotti a mere comparse. Straordinaria la prova di Michelle Pfeiffer, che quasi adombra il pur degno protagonista.
MEMORABILE: La parrucca che rivela l'identità di uno dei sospettati.

Gabrius79 6/12/17 20:30 - 1420 commenti

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Un classico del filone giallo diretto da Branagh, che ne è pure protagonista nei panni di Poirot. Il suo personaggio è assolutamente perfetto e carismatico (praticamente da applauso), il resto del cast è decisamente in parte mentre la storia ha ogni tanto un certo calo di ritmo che viene sopperito da splendide riprese e da una fotografia infallibile. Azione quasi nulla e in qualche caso battutine al vetriolo.

Deepred89 10/12/17 18:17 - 3701 commenti

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Branagh affronta il classico della Christie nel modo più saggio possibile: stravolge le atmosfere (via i toni compassati e minimalisti da giallo classico, dentro ambientazioni spettacolari e inquadrature vertiginose), trasforma Poirot in uno Sherlock Holmes coi baffi, snellisce la vicenda investigativa e inserisce piccole dosi di azione e melodramma (con qualche sbavatura verso il finale). La base era di quelle vincenti e infatti il film vince: potente nell'intrigo whodunit, appagante nella forma, efficace nei pur basilari dilemmi etici.

124c 11/12/17 03:34 - 2911 commenti

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Kenneth Branagh si cimenta con uno dei gialli più famosi di Agatha Christie di cui è protagonista il baffuto investigatore belga Hercule Poirot. La trama non cambia di molto rispetto anche al noto film di Sidney Lumet e al film tv con David Suchet; però non tutti i bravi attori del cast hanno abbastanza spazio per esprimersi al meglio (Penelope Cruz, ad esempio, è praticamente una comparsa, come anche willem Dafoe e Derek Jacobi). Fra le novità, il Poirot di Branagh che si presenta in scena magro, capelluto e baffutissimo.

Ultimo 11/12/17 10:32 - 1652 commenti

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Kenneth Branagh si cimenta come regista e protagonista (è proprio lui Hercule Poirot) in questa buona trasposizione del famoso romanzo della Christie. Davvero validi sono la regia e la confezione (bellissima la scena della partenza del treno...), così come la prova generale del cast (bravi Depp e la Pfeiffer, su tutti). Non perfetta la gestione della vicenda, con una parte finale troppo sbrigativa (era stata meglio gestita, senza dubbio, nel classico di Lumet). Resta un buon film, con un Poirot diverso dal solito. Consigliato.
MEMORABILE: La notte dell'omicidio.

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Bruce 11/12/17 11:02 - 1007 commenti

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L'idea è buona: rifare uno dei più famosi gialli di Agatha Christie con il rispetto dovuto a un classico del genere e avvalendosi delle attuali tecniche cinematografiche. Il risultato è un film dalla confezione sfavillante, con fotografia e ambientazioni eccellenti, ben diretto e recitato dal protagonista Branagh ma che risulta un po' distante, quasi fosse un esercizio di stile fine a se stesso. Mancano il thriller, l'emozione, il colpo di scena inaspettato. Tanti gli interpreti famosi (su tutti Michelle Pfeiffer, non più giovane eppure affascinante).

Ryo 12/12/17 11:57 - 2169 commenti

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Adattamento molto piacevole, seppur in vari punti si distacchi dal libro prendendosi delle licenze piuttosto larghe sia dalla storia che dal personaggio di Poirot stesso, che nell'incipt si comporta quasi alla stregua di un supereroe ricalcando anche alcuni tratti del Sherlock di Cumberbatch. La storia prosegue fedelmente, con bellissime riprese e invenzioni registiche molto gradevoli, bellissimi piani sequenza ripresi dall'alto e dettagli fugaci. Adorabile il cast, composto da attori eccezionali e credibili.
MEMORABILE: "Non si può mischiare il bianco con il rosso" "A me piace questo rosé"; Il finale, che lascia presagire un prossimo film tratto da un altro capolavoro.

Puppigallo 14/12/17 13:35 - 5252 commenti

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Rivitalizzare il cinema di un tempo che fu, storie comprese, non è facile. Qui, costumi e ambientazione trenica ci sarebbero anche. Ma a parte una certa professionalità degli attori, resta ben poco di questa pellicola. Persino l'indagine, disseminata di cosiddetti colpi di scena, non coinvolge più di tanto. E il protagonista, per quanto accettabile, è fin troppo crepuscolare. A dare poi una discreta mazzata alla struttura ci pensa la soluzione dell'enigma, che per come proposta, sembra prestarsi più a una futura parodia, magari diversificando l'arma del delitto. Mediocre.
MEMORABILE: "Non capisco". E Poirot "Anch'io non mi capisco...non capisco nulla"; La pronuncia del fiero tedesco.

Galbo 15/12/17 05:52 - 12372 commenti

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Magniloquente rappresentazione del romanzo della Christie affidata ad un Keneth Branagh che convince sia come regista che come attore. Il film è un bello spettacolo visivo (la fotografia e le ambientazioni sono suggestive) e il fascino delle immagini riesce a nascondere una sceneggiatura un po’ troppo frettolosa e una vicenda narrativamente debole. Di rilievo la prova di tutti gli attori, tra i quali spiccano Michelle Pfeiffer e Judi Dench. Un buon film.

Victorvega 18/12/17 09:58 - 501 commenti

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Una bellissima ricostruzione: cast stellare, prodigi tecnici con campi lunghi suggestivi, piani sequenza efficaci a caratterizzare una costruzione extra lusso. Eppure, di fronte a tanta abbondanza, quello che manca è una certa sostanza: il film va avanti un po' stancamente e la noia fa capolino nella seconda metà. Bravo Branagh, anche se quei baffi non si possono vedere!

Zaratozom 17/12/17 11:18 - 63 commenti

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Branagh coglie nel segno perché omaggia il film del '74 solo per quanto concerne il romanticismo, per il resto qui siamo a teatro. Un teatro dove il regista-protagonista sguazza che è una meraviglia, spalleggiato da un cast all stars che sembra così calato nella parte da risultare più credibile della pellicola di Lumet e della brutta riedizione televisiva con Suchet. Sul palcoscenico gli attori sono credibili e interpretano con misurata eleganza, Pfeiffer e Dafoe su tutti. Troppa CG, ma bel film.
MEMORABILE: Un Poirot di carta non calpesterebbe mai due volte una deiezione di cammello, ma a questo Branagh si può concedere anche la gigioneria.

Daniela 27/01/18 12:57 - 12606 commenti

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Aggrappato al manubrio di baffi da domatore di leoni, Branagh propone un Poirot più atletico e con meno vezzi rispetto all'immagine tradizionale. Nessun reato di lesa Christie-maestà, però occorreva allora più coraggio nel riproporre una trama già tanto nota, senza limitarsi alla sola dinamicizzazione della messa in scena. Il film è certo dignitoso ma risulta piuttosto superfluo, essendo inevitabile il confronto con quello di Lumet: in assenza di tensione, la resa attoriale diventa decisiva e, pur avendo reclutato alcuni pezzi da 90, Branagh non può competere con il cast eccelso del 1974.

Samdalmas 26/12/17 18:53 - 302 commenti

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Branagh cerca di aggiornare il celebre giallo di Agatha Christie con scenografie moderne e sontuose. Si ritaglia anche il ruolo dell'investigatore belga con baffi improbabili. E' un regista teatrale e dà il meglio della storia, in questa chiave. Nel cast spiccano la Pfeiffer (nel ruolo che fu della Bacall nel classico di Lumet) e un Depp più contenuto del solito. Il risultato è un discreto esercizio di stile.
MEMORABILE: Il brano "Never forget" cantato dalla Pfeiffer.

Cotola 28/12/17 13:22 - 8998 commenti

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La storia è "risaputa", c'è però un prologo forse fin troppo lungo, e rispetta a grandi linee quella del libro. La fisionomia dell'investigatore belga è lontana dall'immaginario collettivo. Per il resto c'è un gran cast (con Branagh che se la cava egregiamente nei panni di Poirot), come già accadeva nel film di Lumet, e delle scenografie sfarzose e magniloquenti sublimate da una bella fotografia. Su tutto però resta negli occhi la mobilissima regia di un Branagh in gran forma che regala belle inquadrature e movimenti di macchina notevoli. Buon film.
MEMORABILE: La carrellata del treno alla stazione di Istambul; Le elucubrazioni di Poirot sulla giustizia; Poirot: "Nessuna avventura resta impunita".

Markus 28/12/17 23:53 - 3680 commenti

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Nuova trasposizione dell'omonimo romanzo di Agatha Christie. L'opulenza della confezione è sorprendente: eleganza, stile, ricostruzione e un po' di moderno "action" si fondono incredibilmente bene; perfino le musiche sono ben dosate e appropriate. Certo non tutta fila liscio, a partire dalle molte incongruenze (a venti gradi sottozero in calze di seta senza batter ciglio), ma siccome il cinema hollywoodiano ha il quasi innato compito di far sognare l'operaio e l'impiegato al cinema, allora ben vengano certe operazioni scacciapensieri.

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Azione70 1/01/18 00:59 - 167 commenti

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Film fotocopia dell'omonimo Orient Express Anni 70: tuttavia il confronto non regge, specie a livello di cast e nonostante le belle scenografie e alcuni effetti speciali. Probabilmente sarebbe stata opportuna una rivisitazione della trama, per esempio descrivendo una storia ambientata in epoca più recente (gli ultimi anni di servizio del famoso treno?). Bravo comunque Branagh, algido Poirot (meno guascone del precedente).

Viccrowley 6/01/18 17:25 - 814 commenti

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Preso atto che il film di Lumet rimane su un altro pianeta come resa generale, il qui presente nuovo adattamento rimane opera dalla grande ricercatezza formale. Branagh dirige e interpreta il suo Poirot con una vena autocelebrativa spiccata che ne fa l'assoluto mattatore. Sontuoso il cast, che in più di un'occasione appare però svogliato, a partire da un Depp che sembra saltar fuori da un appuntamento col chirurgo plastico. Il plot è quello noto, anche se il buon Kenneth aggiunge qualche scorcio action che stona col tono della vicenda. Solo discreto.

Rebis 28/01/18 13:18 - 2331 commenti

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Ehi Kenneth, è Agatha Christie, non William Shakespeare... Poirot è un freak e non un testosteronico agente del raziocinio. Se ammodernare la messa in scena di un classico - letterario e cinematografico - significa solo schiodare dall'interrogatorio con impennate alla Indiana Jones, dolly elaborati e pomposi effetti in CGI, allora teniamoci stretti l'originale e tante grazie. Ritmo pianificato a tavolino, tensione retorica, sospensioni sul dunque che generano solo diffidenza. Cast museale, inutilmente altisonante, in cui spicca solo una perturbante Michelle Pfeiffer.

Claudius 8/04/18 10:41 - 541 commenti

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Non convince del tutto questa nuova trasposizione del classico della Christie: se da un lato gli esterni e alcuni guizzi autoriali sono splendidi e il cast in ottima forma (soprattutto la Pfeiffer, Dafoe e la Ridley), dall'altro si notano troppe variazioni rispetto ai personaggi originali. Non demerita ma neppure può esaltare... temo il remake di Assassinio sul Nilo.
MEMORABILE: La ricostruzione dell'omicidio.

Il ferrini 10/04/18 22:50 - 2337 commenti

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Soffre dell'inevitabile confronto con la versione di Lumet. Va detto che il Poirot di Branagh è molto più sicuro di sé, complice anche la notevole differenza d'età con Finney, ma per il resto i personaggi sono senz'altro meno definiti, i Conti nel primo film interpretati da Michael York e Jacqueline Bisset qui sono poco più che abbozzati. Registicamente propone delle soluzioni visive molto suggestive, anche negli esterni, tuttavia la scena clou (quella delle pugnalate) non è particolarmente incisiva. "Soltanto" un buon film.

Rambo90 26/06/18 22:02 - 7661 commenti

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Insipido adattamento, che perde vistosamente il confronto con il libro e con il film di Lumet. Trasposizione d'epoca resa artificiale dall'abuso di digitale, dialoghi troppo spesso gridati e confusa la presentazione dei personaggi (con molte licenze). Branagh è un buon Poirot, ma (oltre a Depp) sembra l'unico a voler rendere reale il proprio ruolo mentre gli altri si riducono a interventi eccessivamente macchiettistici. Qualche buon movimento di macchina, ma è in primis la sceneggiatura a demeritare, rendendo piatto un gran testo di base.

Pumpkh75 26/04/18 13:16 - 1736 commenti

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Diamine, in fondo siamo negli anni 30: l’Orient non è il Polar Express o il treno di Snowpiercer né Monsieur Poirot un John Wick qualunque. La spettacolarizzazione selvaggia sommerge la materia di Agatha Christie che dovrebbe al contrario essere il fulcro: per quello c’è sì il film di Lumet, ma gli amanti del giallo classico imprecheranno a ogni vagone. Cast più simile a un album di figurine che a una parata di stelle, Branagh nel doppio ruolo però se la cava abbastanza bene. Luccicante ma sacrilego.

Caesars 25/06/18 11:42 - 3773 commenti

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Kenneth Branagh si cimenta con la trasposizione su grande schermo del romanzo di Agatha Christie. Purtroppo per lui non si può a far a meno di raffrontarlo col bellissimo film di Lumet, tratto della stessa opera e ciò gli nuoce assai. Qui si perde molto del fascino della pellicola precedente e anche il confronto attoriale vede tutti i nuovi interpreti perdere il confronto con i loro predecessori (pur fornendo, quasi tutti, buone prove). Comunque il film non è da buttar via, tutt’altro, valorizzato da una buona fotografia.

Pesten 29/06/18 12:57 - 785 commenti

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Mi aspettavo molto di più ma visti budget e cast, la versione di Lumet continua a essere la migliore. Sembra partire bene, ma andando avanti con la visione ci sono troppe caratteristiche mutate e troppe falle: le principali probabilmente sono il Poirot fin troppo "atletico" e la caratterizzazione dei personaggi praticamente inesistente. Il tempo a disposizione è lo stesso, eppure nella succitata versione ogni personaggio era ben definito, mentre qui di alcuni quasi non si scorge la presenza. Bene Depp, più bravo di quello che in molti pensano.

Piero68 2/10/18 09:38 - 2955 commenti

I gusti di Piero68

Eccessivamente caricaturale, questo secondo film tratto dal libro della Christie non è nemmeno lontano parente del film di Lumet, nel quale effettivamente si respirava l'aria da giallo e la soluzione arrivava inaspettata. Qui gli elementi per capire la dinamica del delitto ci sono già tutti almeno a metà film. Senza contare che questa volta Branagh dirige sotto le sue potenzialità buttando alle ortiche un cast ottimamente assortito. Oltretutto prova ancora una volta il taglio quasi fumettistico, ma non era questo il film adatto.

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Manfrin 5/10/18 19:41 - 391 commenti

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Coraggiosa operazione di Branagh che co-produce, dirige e interpreta l'ennesima versione di questo classico di Agatha Christie. Inizialmente un po' troppo "mentalist", il nostro Poirot è in realtà ben più attivo e intraprendente dell'originale, risultando alla fine bravo nell'interpretazione ma forse un po' personalizzato. Essendo il plot noto ai più si punta sicuramente sulle notevoli performance di un cast, così come in passato, di alto livello (molto bravo Depp).

Nando 12/10/18 23:04 - 3806 commenti

I gusti di Nando

Tratto dallo stesso rimanzo del celebre film onomino del 1974 offre un grande cast e atmosfere, indubbiamente, interessanti. La verbosità regna sovrana con le indagini del grande detective ma i colpi di scena appaiono sovente in agguato. Cast stellare che appare appropriato. Certo è il finale che regala al film una valenza di livello, nonostante la galleria si sceglie la migliore via.

Mutaforme 17/10/18 16:23 - 415 commenti

I gusti di Mutaforme

Il libro di Agatha Christie è un classico senza tempo e su quello nulla da dire, ma il film rischiava sicuramente di diventare una rilettura noiosa e fuori tempo. La bravura del regista in questo caso è proprio quella di riuscire a mantenere alta l'attenzione, anche con qualche piccola forzatura moderna (pure un po' di cgi quando il treno deraglia). Buona la prova del protagonista, che sta bene nella parte. Tutto sommato la visione è piacevole, ma il libro rimane di un altro pianeta.

Il Dandi 11/03/19 10:43 - 1917 commenti

I gusti di Il Dandi

Ha senso il remake di un film già perfetto di suo? Ovviamente no, specie se si tratta di un giallo dalla soluzione fin troppo nota. Branagh punta allora, prevedibilmente, sulla sontuosità dell'ambientazione e della grafica come regista e sul dimagrimento (manco svecchiamento) del personaggio come attore, facendo di Poirot uno Sherlock con erre moscia e baffi da hipster. L'ammodernamento (scorretto nei dialoghi e action nel finale) sconcerta e il resto del cast è ricalcato troppo imprudentemente sull'originale. Non brutto, ma peggio: inutile.
MEMORABILE: Il prologo a Gerusalemme.

Caveman 19/12/18 09:33 - 523 commenti

I gusti di Caveman

Branagh ci prova e in parte ci riesce, a fare un film che non esca con le ossa rotte rispetto al capolavoro di riferimento. Dal punto di vista della regia nulla da eccepire, spettacolare anche la fotografia; la trama poi, pur essendo nota ai fan dei gialli tiene incollati allo schermo. Il nuovo Poirot è forse il meno riuscito tra tutti quelli visti ma il film resta pur sempre di livello, a dimostrazione del fatto che non è un ruolo semplice e da tutti. Buonissimo il cast, con una meravigliosamente tragica Pfeiffer.

Anthonyvm 30/12/18 16:44 - 5615 commenti

I gusti di Anthonyvm

Sostanzialmente inutile questa nuova trasposizione del celeberrimo giallo di Agatha Christie, ma non male tutto sommato. Inevitabile il confronto con la nota versione del '74, rispetto alla quale non viene aggiunto nulla di significativo, eccetto elementi che, pur tentando di stupire in positivo, risultano freddi e forzati (l'eccesso di effetti visivi in palese CG, il cambio di etnia del dottore). A parte questi difetti evidenti, la regia briosa e la prova degli attori rendono la visione piacevole e forse più avvincente rispetto all'originale.
MEMORABILE: Il flashback rivelatore in bianco e nero, piuttosto ben riuscito dal punto di vista drammatico.

Pinhead80 1/03/19 22:26 - 4715 commenti

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Hercule Poirot pensa di riuscire a godersi un po' di riposo prima di tornare in Inghilterra a bordo dell'Orient Express, ma il destino lo porterà di nuovo a doversi mettere al lavoro. Grande cast e molta azione in questo ennesimo riadattamento cinematografico del celebre romanzo di Agatha Christie. La confezione è decisamente buona e, per chi non conosce ancora la vicenda, anche l'esito sarà sorprendente.

Lupus73 18/03/20 23:37 - 1485 commenti

I gusti di Lupus73

Sfarzosa e moderna restituzione del classico con carrellata di star hollywoodiane. Branagh dirige bene ma interpreta ancor meglio il ruolo di un nuovo Poirot caricandone i tratti salienti (a cominciare dai baffi barocchissimi a doppia volùta). Confezione curatissima ed elegante (con ausilio del digitale), suggestiva ambientazione del treno sui monti innevati e squisita cura dei particolari rétro con nuovo smalto. La sceneggiatura comunica bene i dettagli del giallo, ma la parte introduttiva si dilunga e il finale è troppo malinconico.

Nicola81 19/03/20 22:15 - 2831 commenti

I gusti di Nicola81

A conti fatti non è male, perché la storia è di quelle che tengono incollati allo schermo, ma il film di Lumet gioca in un altro campionato. Branagh (un Poirot non troppo riuscito) modernizza la messa in scena e sul piano visivo ottiene risultati degni di nota, ma le concessioni all'azione non c'entrano nulla con Agatha Christie, la risoluzione è più frettolosa, le modifiche apportate al carattere di alcuni personaggi stonano e il pur valido cast perde tutti i confronti con quello del '74. Leggermente meno sbrigative le ultimissime battute.

Pigro 20/03/20 08:43 - 9624 commenti

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Dopo l’eccellente versione di Lumet non c’era bisogno di un remake del capolavoro di Agatha Christie. A dispetto del suo barocchismo patinato, Branagh riesce comunque a fare un buon film, grazie a una trama inossidabile e alla grande cura tecnica. Il valore aggiunto è la personalità di Poirot, qui più sofferta di fronte ai grandi temi della giustizia e della verità. Per il resto, sfoggio (efficace) di virtuosismi, anacronismi e qualche inutilità (il prologo superfluo, il continuo sfondamento della claustrofobia in incongrue riunioni in mezzo alla neve).

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Paulaster 22/07/20 09:54 - 4375 commenti

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Il giallo di Agatha Christie viene riproposto da Branagh dando spazio alla confezione. Colorato, con qualche effetto in digitale per ravvivare le inquadrature, e cercando il ritmo negli spazi ristretti dei vagoni. La partenza è ottima nel descrivere il personaggio di Poirot come eccellente detective con una punta di humor. L'investigazione si fa seguire anche se è proprio l'ultima parte a deludere. Moralmente è accettabile ma manca il colpo a effetto e il cast, con qualche nome, non sembra ben diretto. Nel cast meglio le donne degli uomini (Depp il peggiore in assoluto).
MEMORABILE: L'introduzione col prete, rabbino e imam; Le dodici coltellate; Gli interrogatori in esterni che dovrebbero essere al gelo.

Jena 13/09/20 20:25 - 1547 commenti

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Ovvio il confronto col bellissimo film del 1974 e purtroppo è tutto in perdita. Innanzitutto fallimentare il Poirot di Branagh, lontanissimo dal personaggio originale, con risvolti action perfino imbarazzanti per il petulante investigatore belga (qui più simile al Sherlock Holmes manesco di Ritchie).  Manca poi completamente il "sapore" di giallo, tantoché l'aspetto investigativo è quasi marginale (!). Rimangono le interpretazioni attoriali, inferiori comunque a quelle del sublime cast del 74:  il migliore è il cattivo Depp, Dafoe ridicolo. Molto buone fotografia e scenografie.

Ira72 13/09/20 22:39 - 1305 commenti

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Astenendosi dal fare paragoni con il grande classico del ‘74, va detto che le due ore di visione trascorrono bene. Merito di un Poiret tra l’ironico e il cinico, fisicamente più scattante e dagli occhi molto empatici. Il cast è un buon contorno, anche se tutti recitano quel tanto, soprattutto quel poco, per non scalare in modo eclatante l’Olimpo delle interpretazioni. La fotografia é suggestiva, i costumi azzeccati, alcune riprese davvero ad effetto. Viene voglia di vedere una nuova avventura, ça va sans dire sul Nilo, come annunciato nel finale.

Giùan 19/02/22 10:05 - 4528 commenti

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Esempio quasi concettuale di spettacolarizzazione e "contemporeanizzazione" d'un classico, operazione in cui Branagh ha modo di dispiegare (come aveva già fatto per altri paralleli versi in Cenerentola, Iron Man e Thor) la sua splittata anima shakespeariana e mainstream. E' appunto il suo erculeo Poirot, ironico ma grottescamente ossessionato, rapido di sinapsi quanto supereroistico nell'azione (l'enunciazione nel prologo), la ragion essere della trasposizione, ad onta conviene dirlo dell'intero intreccio Christieiano per il quale conviene rimandare al più rispettoso canone di Lumet.

Silvestro 23/03/22 23:49 - 357 commenti

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Trasposizione cinematografica del celebre romanzo di Agatha Christie firmata da Kenneth Branagh (il quale interpreta anche il protagonista della vicenda, ovvero il detective Poirot). Se da un lato la pellicola si fa apprezzare per la cura del dettaglio e della fotografia, dall'altro  è penalizzata da una narrazione dal respiro un po' corto. Il risultato finale è un film discreto,  ma senza dubbio non indimenticabile.

Nick franc 24/03/22 19:18 - 507 commenti

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Non convince questo nuovo adattamento del classico di Agatha Christie: Branagh cerca di modernizzare il racconto ma se da una parte la cura della messa in scena è ottima e il film risulta visivamente appagante, dall'altra il risultato appare freddo e piuttosto superficiale, con un cast stellare che, tolti regista e Pfeiffer, non va molto oltre il compitino (anche perché alcuni personaggi sono a malapena abbozzati). Interessante Poirot che alla fine perde le sue certezze, ma l'epilogo è girato in maniera moscia e anche la ricostruzione del delitto è tutt'altro che memorabile.

Wulfgar 27/10/22 20:17 - 47 commenti

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Dopo un prologo che faceva presagire un Poirot quasi action si temeva quasi il peggio, invece il film ingrana ben presto e azzecca molto: il ritmo, compassato ma non soporifero, la confezione aggiornata ai tempi, ma anche il disegno dei personaggi (e la durata magnum non pesa affatto). E l'intuizione (già presente nel film tv) del dilemma morale insito nella conclusione che rende il finale cupo funziona. Cast quasi tutto ok, con Branagh con baffoni (!) che disegna un Poirot anomalo e riuscito, la Pfeiffer miglior Hubbard di sempre e Depp volgare e sinistro ma quasi cool.
MEMORABILE: Il Poirot ossessivo-compulsivo di Branagh/ Mete (doppiaggio ammirevole); L'asshole victim di Depp; La ricostruzione del delitto e il finale.

Reeves 30/10/22 12:28 - 2152 commenti

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Visto, rivisto e arcinoto, ma comunque intrigante e interessante soprattutto per chi al cinema cerca la bella recitazione e le ricostruzioni da manuale. C'è veramente poco giallo, però, e i toni da commedia sono decisamente accentuati mentre nel romanzo di Agatha Chhristie lo erano di meno. Ineccepibile, ma proprio per questo un po' freddo e di maniera, per quanto gradevole a vedersi.

Jandileida 29/11/22 13:52 - 1558 commenti

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Ennesima trasposizione del celebre, ma ormai abusato, lavoro della Christie. Branagh prova a sopperire alla quasi totale accessorietà del progetto spingendo sul pedale della ricostruzione curata (riuscita) e del cast di stelle: il risultato è un film oltremodo affettato e leccato, condotto a metà tra un giallo e una commedia sofisticata ma senza i pregi né dell'uno né dell'altra. Ci si deve così accontentare di vedere famosi attori affastellati senza troppa convinzione, spersi in una storia risaputa e, in fondo, anche poco interessante. Négligeable.

Minitina80 19/01/24 23:40 - 2976 commenti

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Non parte nel migliore dei modi, dando l’idea di essere il solito rifacimento raffazzonato che punta tutto su velocità e dinamismo. Col passare dei minuti, invece, rientra nei ranghi del giallo propriamente detto, rimanendo in superficie ma appassionando lo stesso un minimo. Il digitale, per quanto non fondamentale, fornisce il suo discreto contributo, senza esagerare. Riesce nel finale a donare enfasi e una profondità, forse inaspettata, alla storia, facendole assumere una prospettiva del tutto differente. Non è nulla di memorabile, ma un’occhiata disimpegnata se la merita.
MEMORABILE: I protagonisti seduti all’ingresso della galleria; “Never forget” cantata da Michelle Pfeiffer.

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  • Discussione Fauno • 3/12/17 23:27
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Già per Guerre Stellari ci ho durato a fatica per vedere il primo prequel, e gli altri non mi sono neanche azzardato.

    Il fatto è che quando un capolavoro come Rollerball, Il pianeta delle scimmie (di cui ci era stata già addirittura una saga) solo per dirti i primi due che mi vengono in mente, ha già lanciato un messaggio forte, chiaro e inequivocabile, è inutile andarlo a riesumare 40 anni dopo con altre facce e attori moderni che in quegli anni a momenti erano in fasce...Per me è ridicolo a priori; poi è chiaro che se si guarda agli incassi e agli spettatori va bene la minestrina già mangiata, per loro potrà essere il massimo, ma per me è un'agonia cinematografica.

    E come ho già detto altre volte la vita può esser breve ma anche molto lunga, può darsi che un giorno per curiosità lo veda anche, ma per ora mi fa storcere il naso e preferisco vedere centomila altri film che mi stuzzicano l'appetito. Non so se per Lucius sia la stessa cosa; è ovvio che io non lo dico anche per rispetto agli altri utenti, ma il più delle volte il solo pensiero del remake di un film anche soltanto buono mi dà il voltastomaco. Figurarsi per un capolavoro come Assassinio sull'Orient Express che mi incanta ancora al solo pensiero...
    Ultima modifica: 4/12/17 19:45 da Zender
  • Discussione Buiomega71 • 3/12/17 23:50
    Consigliere - 25896 interventi
    Adoro il film di Lumet, per l'atmosfera, il cast pazzesco, quella vena di humor cinico, quel twist finale (chi è l'assassino?) geniale, sorprendente e inaspettato

    Ma Branagh ha i numeri (vedi L'altro delitto o la straordinaria e fiammeggiante trasposizione del romanzo di Mary Shelley) e questa nuova versione mi ispira parecchio
    Ultima modifica: 4/12/17 21:48 da Buiomega71
  • Discussione Zender • 4/12/17 08:28
    Capo scrivano - 47700 interventi
    Veramente su Imdb dicono giustamente "adattamento" (ovvero "Version of") del romanzo della Christie, assieme a molti altri film. I romanzi della Christie ciclicamente riaffiorano al cinema e parlare di remake ha poco senso...
    Ultima modifica: 4/12/17 19:46 da Zender
  • Discussione Fauno • 4/12/17 10:06
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Anche 10 piccoli indiani l'han fatto in una miriade di versioni. C'è a chi fa piacere vederle tutte e c'è chi preferisce restare ancorato a una in particolare e non accettare le altre. Che poi siano remake o riadattamenti per lui poco importa...

    Nel mio caso figurati se ho voglia di vedere la Cruz o la Pfeiffer o Dafoe o anche solo di immaginarli in questo film pensando a quanto mi sia goduto il film di Lumet.

    Poi è fondamentale per me il discorso delle priorità: non ho neanche 10 secondi a disposizione, ma anche se avessi sei mesi ora come ora non lo vedrei mai.
  • Discussione Thedude94 • 4/12/17 11:56
    Call center Davinotti - 19 interventi
    Vorrei aggiungere che, quando si tratta di un remake, nella scheda di IMDB viene inserito tra gli autori accreditati o "based on the screenplay by ..." oppure "film by ...". In questo caso, oltre al nome dello sceneggiatore, c'è soltanto "based upon the novel by Agatha Christie", quindi non si parla di remake.
  • Discussione Ruber • 4/12/17 22:14
    Formatore stagisti - 9241 interventi
    Beh ma se non è un remake, cos’è una nuova versione? Non saprei proprio come configurarlo nel forum.
  • Discussione Cotola • 5/12/17 00:01
    Consigliere avanzato - 3841 interventi
    @ Ruber

    Un semplice rifacimento: come accade per moltissimi
    film tratti da opere famose.

    Mica ogni volta che esce un Amleto è il remake di quello con Lawrence Olivier, no?

    Per restare poi nel campo della Christie: quanti remake dovrebbero esserci di Dieci piccoli indiani?
  • Discussione B. Legnani • 5/12/17 11:01
    Pianificazione e progetti - 14940 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    Già per Guerre Stellari ci ho durato a fatica per vedere il primo prequel, e gli altri non mi sono neanche azzardato.

    Il fatto è che quando un capolavoro come Rollerball, Il pianeta delle scimmie (di cui ci era stata già addirittura una saga) solo per dirti i primi due che mi vengono in mente, ha già lanciato un messaggio forte, chiaro e inequivocabile, è inutile andarlo a riesumare 40 anni dopo con altre facce e attori moderni che in quegli anni a momenti erano in fasce...Per me è ridicolo a priori; poi è chiaro che se si guarda agli incassi e agli spettatori va bene la minestrina già mangiata, per loro potrà essere il massimo, ma per me è un'agonia cinematografica.

    E come ho già detto altre volte la vita può esser breve ma anche molto lunga, può darsi che un giorno per curiosità lo veda anche, ma per ora mi fa storcere il naso e preferisco vedere centomila altri film che mi stuzzicano l'appetito. Non so se per Lucius sia la stessa cosa; è ovvio che io non lo dico anche per rispetto agli altri utenti, ma il più delle volte il solo pensiero del remake di un film anche soltanto buono mi dà il voltastomaco. Figurarsi per un capolavoro come Assassinio sull'Orient Express che mi incanta ancora al solo pensiero...


    Fauno, grazie per la tua risposta. Tutto chiaro.
  • Discussione Lucius • 5/12/17 15:28
    Scrivano - 9063 interventi
    Fauno grazie davvero..
  • Discussione B. Legnani • 7/12/17 12:14
    Pianificazione e progetti - 14940 interventi
    Lucius ebbe a dire:
    Fauno grazie davvero..

    La tua idea corrisponde a quella di Fauno, quindi?