Pelle di sbirro - Film (1981)

Robusto poliziesco senza fronzoli, alla stregua dei migliori titoli del genere (Callaghan compreso): duro, cinico, spesso spietato, narrativamente complesso e impreziosito da momenti di muscolosa violenza. Un Burt Reynolds coriaceo e granitico (sia dietro che davanti alla macchina da presa) che immerge droga, prostituzione, spietati sicari (un Silva di dileiana memoria), battute fulminanti, squillo di lusso e carogne viscide sui generis (immenso Gassman) in una Atlanta paludosa e densa di pericoli. Schegge furenti del miglior nero metropolitano e score da brividi.

Trasferito dall'antidroga alla buoncostume, il sergente Sharky indaga su un giro di prostituzione che coinvolge i soliti pezzi grossi. Robusto poliziesco metropolitano che offre tutto il repertorio che ha fatto la fortuna del genere, magari con qualche rallentamento nella parte centrale ma forte di una buona sceneggiatura e di un incipit e un finale notevoli. Ovviamente perfetto nei panni dello sbirro granitico e indisciplinato ma in fondo idealista, Reynolds dimostra di sapersela cavare anche in regia. Ottimo cast di contorno e buone musiche.

Teso e violento, nelle scene quanto nella trama e nel suo approccio ai personaggi, diretto e interpretato da Reynolds in buona vena. Un poliziesco semplice nella storia ma ben sfaccettato, che si fa man mano incalzante senza rinunciare a qualche piccolo e riuscito momento umoristico. Bene il cast di contorno, con un bel Gassman villain, i "compari" del protagonista Durning, Casey e Keith e persino un Henry Silva meno monocorde del solito. Belle le scene action.

Atipico nel suo contesto, anche per una impostazione moderna per l'epoca, nonostante alterni periodi di ritmo tosto con altri frangenti alquanto moderati. Curiosa anche la presenza di un grande attore taliano, che "teatreggia" con maestria ed efficacia nel ruolo del subdolo fatale. Ci sono anche improbabili momenti ironici che non sfigurano perché cercano al massimo di essere credibili e finiscono per definirsi più che accettabili. Finale piu che premiante per un film da guardare con notevole rispetto.

Il sergente Sharky, degradato per motivi di servizio, si trova a spiare prostitute d’alto bordo allo scopo d’ incastrare il candidato governatore e tutto un giro losco di ruffiani e spacciatori. Pane per i suoi denti e naturalmente per l’irresistibile sorriso sexy di Burt Reynolds, ancora una volta nei panni del macho non privo di una contagiosa ironia. Polizieschi d’altri tempi, non c’è che dire, dove all’azione senza sosta si sposa un cast all’altezza, anche nei ruoli secondari. Indimenticabile Henry Silva nel ruolo di killer indistruttibile che “scoppia” di droghe.

Poliziotto degradato di ruolo indaga su un giro di squillo d'alto bordo. Poliziesco che ammicca al genere settantiano con Reynolds dai modi spicci e pochi ammazzamenti ma d'effetto. Nell'intreccio col governatore la carne al fuoco è anche troppa e, nonostante ciò, qualche lentezza affiora (la parentesi sentimentale...). La Ward ha una grande presenza e viene "resuscitata" per non scontentare il pubblico. Gassman fa il suo e Silva stavolta è il migliore, grazie a una maggiore varietà nella recitazione.

Ottimo poliziesco, ben diretto e ben interpretato da un eccellente cast (per citarne alcuni: abbiamo gli ottimi Burt Reynolds, Henry Silva, Charles Durning e il grande Vittorio Gassman insieme). L'azione non manca e per una volta abbiamo degli elementi che rendono il film "originale". Nonostante sia piuttosto lungo (due ore circa) non annoia per un solo minuto. Un'opera sicuramente da riscoprire.