La forma dell'acqua - The shape of water - Film (2017)

La forma dell'acqua - The shape of water
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Lei non sarà bella ma che lui sia una bestia è indubbio: il mostro della Laguna Nera appena rivisitato e corretto, per la precisione. Incapsulato da un ente americano in piena Guerra Fredda (siamo nel 1962), da studiare per trarne vantaggi a livello di funzioni respiratorie soprattutto, viene stupidamente maltrattato da un certo Strickland (Shannon), che l'ha in custodia e che lo incatena all'interno di una pozza sotterranea. Finché non muove a compassione una donna delle pulizie muta (Hawkins), che lavora all'ente, vive sola con un artista omosessuale e ha tanto bisogno di sfogare con qualcuno le proprie pulsioni affettive e...Leggi tutto sessuali. Il sentimento di compassione nato a fronte delle cattiverie cui viene sottoposta la creatura le fa provare verso quest'ultima una forte solidarietà che lentamente si trasforma in un'impossibile amicizia, quindi in complicità e andando avanti persino in qualcosa di più intimo. Una storia che il cinema fa sua da sempre, che unisce i reietti e li riscatta in un'unione che oltrepassa i limiti imposti dalle differenze fisiche. Perché l'amore non ha confini, si sa, ed è una vita che ci insegnano come possa superare ogni barriera. Il problema è che il film non sa dirci molto altro, perché al di là di una puerile caccia al mostro condotta da un Michael Shannon di cristallina crudeltà si esplorano territori già ampiamente battuti puntando a colpire con la forza delle immagini; da sempre l'arma in più del cinema di Del Toro, è noto, che qui però si ferma a qualche notevolissima ripresa subacquea (fin dal'incipit), all'efficacia innegabile di una fotografia assai ricercata, a qualche carrellata d'effetto e alla simpatica ironia di Giles (Jenkins), l'unico personaggio in grado di distruggere gli schematismi dati da un'impostazione dichiaratamente favolistica. L'altro, ovvero la collega (Spencer) di Elisa, non si segnala che per qualche risposta sdrammatizzante mentre Shannon, attore eccellente, pensa a caricare di perfidia e sottile sadismo il suo personaggio. E' però a Sally Hawkins che spetta com'è ovvio il compito fondamentale, quello di infondere umanità e calore alla vicenda: straordinariamente espressiva, non si può dire che non sappia entrare nella parte, così come non si può negare il fascino regalato alla creatura dagli ottimi (pur se non certo fantasiosi) effetti speciali. Ci si aspettava però un maggiore sforzo creativo nella messa in scena, tutto sommato didascalica e incapace di dare un vero carattere di singolarità al tutto. E' difficile pensare a come possa lasciare il segno un film così, che si avvia in direzione di un finale già scritto e goffamente melodrammatico, sintomatico dell'approccio facile facile intuibile fin dalle prime scene e da dialoghi elementari con qualche raro picco che rischia di apparire forzato. Per cui va bene la favola, va bene il messaggio positivo ma la pioggia di premi appare francamente sproporzionata, nonostante l'ottimo lavoro a livello estetico del regista.

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Paulaster 22/03/18 10:45 - 4375 commenti

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Creatura subacquea viene attratta da una inserviente muta. Partenza favolistica che pur non essendo niente di nuovo scorre per l’approfondimento dei personaggi e le loro diversità. Esaurita questa fase, la sceneggiatura diviene più dinamica solo per avvicinarsi a un epilogo lacunoso. I comprimari danno umanità e Shannon la cattiveria, ma diversi momenti risultano inutili (i russi, il bar con le torte, i pruriti erotici, l’omaggio musicale). Parecchie citazioni, omaggio ai vecchi musical.
MEMORABILE: Il gatto sbranato; Le violenze col manganello.

Il ferrini 22/03/18 16:09 - 2337 commenti

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Estetica ineccepibile: ogni inquadratura, ogni movimento di macchina, sono una festa per gli occhi, effetti speciali di grande impatto. Shannon straordinario e Stuhlbarg sempre apprezzabile (già visti insieme in Boardwalk empire). Tuttavia la forma di quest'acqua è di gran lunga superiore alla sua sostanza, che è una storia ricalcata da un cortometraggio australiano del 2015 (Lo spazio tra di noi) che, appunto, si racconta in 10 minuti e non in 120. Come ogni fantasy ha incongruenze e momenti insulinici ma una sua innegabile poetica.

Rebis 19/03/18 23:02 - 2331 commenti

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Venezia esulta, la critica incensa, l'Academy suggella. Cosa succede al cinema? Forse che è giunta l'ora per i mostri della rivalsa sul pubblico d'essai? Del Toro dispiega il suo immaginario teratomorfo, lussureggiante e cinefilo su un amore fiabesco, increspa la superficie piatta dei personaggi, perlustra le profondità della vasca da bagno, trova la complessità di una molecola d'acqua: l'informe è forma, la sostanza è la forma stessa. Freak show per platee assetate di amore liquido: ma per lo spettatore avvezzo è solo un risciacquo dei vecchi panni nel mare magnum dell'industria culturale.

Galbo 14/03/18 05:53 - 12372 commenti

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Una fiaba fantasy particolarmente adatta alla sensibilità di Guillermo Del Toro. Un film che mostra qualche incongruenza della sceneggiatura ma di cui è indubbio il valore visivo, con alcune delle immagini più affascinanti viste sullo schermo negli ultimi anni. Ottima la scelta del cast, a partire dall'ottima protagonista fino al perfido e sadico agente ben reso da Michael Shannon, sempre più bravo. Nonostante le accuse (pare fondate) di plagio, un’opera meritevole di visione.

Pinhead80 13/03/18 13:15 - 4715 commenti

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L'incontro tra due anime bisognose d'affetto genera un'amore così grande da superare ogni razionalità. La bellezza risiede nel sentimento più dolce e puro che esista, l'amore senza riserve che non bada alla forma ma alla sostanza. La mostruosità invece è celata dietro a una finta normalità che nasconde un mondo malato e perverso. La trama è talmente semplice che era quasi impossibile sorprendere, eppure del Toro ci riesce con una raffinatezza e una delicatezza unica. Chapeau.

Taxius 1/09/17 01:35 - 1656 commenti

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Favola d'amore tra una donna muta e uno strano tritone catturato dal governo e destinato alla vivisezione prima della grande fuga. Del Toro alla sua fiaba mescola politica e ambientalismo ma senza esagerare e mantenendo sempre un'aura di magia. Amore, passione e sesso sono il cuore di questa favola, sicuramente non adatta a un pubblico infantile. La cura nei particolari è di alto livello. Bellissima la creatura e strepitoso Shannon nella parte del cattivo.

Josephtura 12/03/18 11:09 - 188 commenti

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Storia che più che fantasiosa è onirica. Storia di attrazioni improbabili raccontata in modo molto elegante con un deciso gusto retrò. Buone tutta l'atmosferma e la confezione del film. La vicenda però ha poca vitalità, quasi si svolgesse al rallentatore. Un po' forzate alcune scene messe forse per non ridurre il film a un racconto per bambini. Nel complesso un film piacevole e poco più.

Nancy 11/03/18 17:42 - 774 commenti

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Un film dai tocchi grotteschi che racconta in modo tutto sommato noioso la storia di una donna muta che si innamora di una creatura a metà tra un umano e un pesce, una divinità acquatica venerata dagli aborigeni sudamericani. Non è fotograficamente vincente la scelta di ambientare il tutto in un covo militare americano della Guerra Fredda. I richiami agli anni 60 sono grossolani e rimangono sullo sfondo. La retorica spicciola del machismo incarnato dal generale non dà nulla alla trama, che rimane scopiazzata da Splash e sa di già (assai) visto.

Zio bacco 10/03/18 22:21 - 240 commenti

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A memoria credo uno dei film più sciocchi che abbia mai visto. Il genere fantastico non mi appaga, ma questo film sciorina un sentimentalismo altamente emotivo che sfocia alla lunga nel grottesco. Il cast non è malvagio, buona la fotografia, ma a mio avviso da cestinare è tutto il resto. Le pretese di dare un contenuto amoroso alla liaison con l'anfibio-umanoide fanno scadere ogni minima pretesa di lirismo, per non parlare delle scene di fantasia della protagonista, al limite del ridicolo. Ho faticato ad arrivare alla fine...

Daniela 15/01/18 02:33 - 12606 commenti

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La bella, la bestia ed il mostro. Lei è una ragazza muta che fa le pulizie in un laboratorio governativo (Hawkins dolcissima), lui il fratello dello splendido anfibio della Laguna nera, il mostro un tizio che non si lava le mani dopo aver fatto pipì (Shannon versione matto da legare), il film una fiaba che regala immagini bellissime intrecciate ad una miriade di omaggi cinefili. Forse la storia è troppo didascalica e semplicistica ma la creatura, interpretata da Jones, elegante e sinuoso come sempre accade nei film del regista, è una meraviglia di cui ogni donna si potrebbe innamorare.
MEMORABILE: Il bagno trasformato in un acquario

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Puppigallo 17/02/18 01:29 - 5250 commenti

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Troppa ingenuità; e non c'è neanche tutta quella poesia, anzi. La confezione non è male, ma se si analizzano i dialoghi (con o senza segni), si va proprio sul facile facile e sul banale. Qua e là ha qualche momento interessante, più dal punto di vista visivo. Resta però quel retrogusto di trita favoletta dei diversi, degli emarginati, che nulla aggiunge a altre pellicole del genere. Anche il finale (furbetto) fa in modo che, chi non è per le favole possa pensare che sia andata in un modo più realistico, mentre gli altri possono tranquillamente continuare a sognare con la musichetta.
MEMORABILE: La creatura, ben realizzata (il volto con palpebre laterali è notevole); Il marito dell'amica della protagonista (da "Oscar" il suo comportamento).

Cotola 18/02/18 23:16 - 8998 commenti

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Scandaloso Leone d'oro a Venezia! Sospendendo pure, non solo per il suddetto premio, l'incredulità (ma la logica non dovrebbe mai andare a spasso), ma la banalità no. Va bene è una fiaba romantica, ma certe cose possono essere considerate intollerabili, come le romanticherie da cioccolatini. Tra l'altro molte idee sono riciclate, a partire dalla creatura. Il talento visivo di del Toro è indiscutibile (esaltato tra l'altro da una bella fotografia), così come il suo amore per il cinema che è evidente nei tanti omaggi e nel farne quasi il motore di alcuni momenti fondamentali. Cocente delusione.

Matalo! 18/02/18 17:08 - 1378 commenti

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Un Leone d'Oro che prova la pochezza dell'offerta alta del cinema d'oggi. Il film è grazioso ma non è niente di speciale. Spiace remare contro i trionfali recensori professionisti ma questa rivincita di Gill Man e della muta "Mosè" ha in più l'esplicitazione dei bisogni della carne. Ma la storia non ha sorprese e non basta l'amorevole cinefilia esibita (uffa) a rendere complessa una storia che complessa sembra ma non è. Lode agli interpreti e alla confezione ma preferisco Hellboy: meno pretese e più personalità.

Thedude94 21/02/18 02:19 - 1084 commenti

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Raccontare bene questa favola come fa Del Toro non è per niente semplice; il regista messicano, attraverso una serie di scelte registiche, di scenografia, di sceneggiatura, riesce a entrare nel cuore dello spettatore e a farci vedere le caratteristiche basilari di un mostro, accettato soltanto da chi dalla società è ripudiato. Una grandissima Sally Hawkins domina il film, nonostante non sia una strafiga (e dunque non si può parlare della bella e la bestia); notevole il cast intero, con Shannon e Jenkins in grande spolvero.

Belfagor 22/02/18 21:34 - 2689 commenti

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Dopo decenni, anche il mostro della laguna nera (o un suo consimile) riesce a trovare l'amore. Attore-feticcio di Del Toro, Jones dà vita ancora una volta a un personaggio alieno ma sorprendentemente umano, straripante di personalità nonostante o forse grazie al trucco e al silenzio, in una deliziosa alchimia con l'altrettanto muta Hawkins. Convince meno il contorno, annacquato tra facilonerie politicamente corrette e un cattivo che non va oltre il capitano Vidal riciclato. Notevole la fotografia su toni del verde.
MEMORABILE: Il sogno galleggiante; Il balletto in bianco e nero.

Deepred89 23/02/18 00:51 - 3701 commenti

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La bella e la bestia (della laguna nera) che incontra Mermaid in the manhole, il tutto avvolto in un'indisponente patina semiseria alla Wes Anderson. Non mancano, a tratti, momenti di tenera empatia (i capelli) e intuizioni felici, ma la love-story su cui poggia il film scivola presto nel grottesco, le cui porte sono spalancate da imbarazzanti siparietti (chiamiamoli così) erotici. Piuttosto riuscita invece la linea narrativa fanta-thriller, seppur non priva di inverosimiglianze. Confezione nella media, protagonista perfettamente in parte.

Rambo90 23/02/18 22:01 - 7661 commenti

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Film sentimentale camuffato abilmente da fantascienza. Del Toro riesce così a imbastire uno spettacolo coinvolgente ma che tocca anche il cuore. Si ragiona sul diverso, sulla volontà di potenza e sull'amore che può nascere tra solitudini, tra buoni di cuore. Il ritmo c'è, la morale affascina. L'ironia è presente in abbondanza e funziona, il reparto effetti fa del suo meglio per rendere la creatura empatica. Ottimo cast: Shannon una spanna sugli altri, ma tutti bravi e ben scelti. Ci sono momenti imperfetti, ma è anche questo il bello del film.

Xamini 24/02/18 01:33 - 1244 commenti

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Più che La bella e la bestia (anche se il tema è quello), ci ho visto Il mostro della laguna nera che incontra Amelie, specie in principio. Volendo c'è anche un po' di La la land o, meglio, di una serie di citazioni d'antàn. Ma sopra a tutto c'è del Toro, con la sua regia dinamica, le sue intuizioni visive, supportate da una fotografia carica. Quello che manca è l'imprevedibile: situazioni scontate, personaggi senza spessore (ricorderemo giusto la protagonista), canovaccio che non sorprende. Sbuca anche qualche sbadiglio.
MEMORABILE: L'intro; il tip tap gamba a gamba; il bagno.

Ultimo 25/02/18 20:59 - 1652 commenti

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Pellicola francamente difficile da valutare. Certo, l'impegno del regista nella scenografia è indubbio, ma nel complesso non mi ha convinto. La protagonista (una ragazza muta che si innamora di una strana creatura anfibia) si impegna e regala una buona prova, ma l'eccessiva volgarità presente in più scene non permette alla pellicola di rendere al meglio e inoltre il tutto confluisce in un finale piuttosto telefonato. Mediocre nel complesso, non adatto a tutti.
MEMORABILE: La prima apparizione della creatura.

Ryo 25/02/18 22:31 - 2169 commenti

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Una favola molto lineare e senza particolare sorprese. Disturba un po' la faciloneria di alcuni aspetti, la poca sicurezza all'interno di una base militare, il bagno allagato senza mandare in corto l'impianto elettrico a esempio. Ma se ci si dimentica del realsimo e ci si lascia trasportare in una bizzarra storia d'amore, atipica, per certi versi disgustosa (anche se ha un senso), la visione può essere piacevole. La forza dei personaggi forniti di una caratterizzazione potente è il punto di forza.
MEMORABILE: Il ballo in bianco e nero.

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Didda23 27/02/18 10:20 - 2424 commenti

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L'inizio con le riprese subacquee e una composizione dell'immagine ricercata facevano ben sperare; peccato che con lo scorrere dei fotogrammi il tutto si affossi in una trama banale e prevedebile con elementi che ben poco ci azzeccano (tutte le parti legate alla sessualità) con il resto. Manca una vera e propria empatia con i personaggi principali, colpa da imputare a una totale assenza di profondità di questi ultimi, relegati a macchiette stracolme di cliché. Qua e là qualcosina si salva (la figura di Jenkins), ma la sensazione è quella di un filmetto poco interessante.
MEMORABILE: Le torte al lime nel frigorifero; Le dita mozzate e ricucite; Il cinema sotto l'appartamento della protagonista.

Capannelle 1/03/18 08:49 - 4394 commenti

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La storia può apparire semplicistica, quasi un cartoon degli anni in cui viene ambientato il film, però è abbastanza godibile e la venatura romantica cercata da Del Toro funziona, soprattutto grazie ai personaggi di Jenkins e della Hawkins. A ben vedere tutti i protagonisti sono in difetto di amore ma sono loro due i più empatici. Fotografia personalissima e mirata a sottolineare certi stati d'animo o fili conduttori della storia: a parte la digressione in b/n sul palcoscenico mi è piaciuta.

Giapo 4/03/18 16:30 - 242 commenti

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Fiaba romantica che non racconta nulla di nuovo (l'amore che si pone al di sopra di ogni discriminazione e diversità), ma non è tanto importante cosa dice una storia, quanto il modo in cui la si racconta. Bisogna dire che il racconto scivola via molto piacevolmente, esaltato dal talento visionario di Del Toro, che ci regala grandi momenti di lirismo e suggestione. Peccato che i frequenti riferimenti sessuali spezzino l'illusione e i sogni dopo un brusco risveglio spesso appaiono ridicoli. Come la creatura, questo film non è né carne né pesce.
MEMORABILE: La scena erotica con la creatura è una cosa che non si può vedere.

Noncha17 7/03/18 14:00 - 87 commenti

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Proposto come continuum ideale - anche cronologicamente - della cattura (senza fuga!) del fu mostro della Laguna Nera. Qui è una donna ad aver bisogno del contatto con l'essere di sesso opposto. Con l'aiuto del simpatico vicino che tiene la TV sempre accesa (anche lui bisognoso di "riempire" la sua solitudine...) e attraverso i messaggi scritti dietro ai giorni staccati dal calendario la donna capirà che: non siamo liberi da noi stessi (coi nostri "difetti") né possiamo esentarci dal futuro che verrà (che, volenti o nolenti, sarà sempre diverso da come ce lo aspettavamo).
MEMORABILE: L'uovo (in tutti i sensi); Il frigo pieno di fette di torta; La starnazzante alla timbratura; Piove sul cinema; Sequenza in bianco & nero; Il finale.

Bruce 5/03/18 10:18 - 1007 commenti

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Del Toro realizza una fiaba per adulti poetica, sensuale, romantica e fortemente politica che riesce a coinvolgere ed emozionare. Un quartetto di attori straordinari, tutti perfettamente in parte, sono protagonisti di una storia d'amore "diversa" e fantastica, seppur collocata nel mondo reale, mai noiosa, raccontata con ritmo, un po' di suspense e ironia. Momenti lirici, con parole e immagini, di grande intensità. Scenografia, fotografia, luci e musiche sono straordinarie. Un meraviglioso omaggio al Cinema e all'Amore, in ogni sua forma.

Fromell 8/03/18 10:30 - 77 commenti

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Certe storie non m’incantavano da bambino, figuriamoci adesso, nonostante visivamente le immagini non abbiano una pecca. Purtroppo la stucchevolezza della vicenda e lo stanco messaggio che anche per i diversi c’è una speranza d’amore mi hanno spinto a non provare empatia verso una storia che è già stata raccontata in cento modi diversi. La formula funziona, ma la formula è ammuffita. Ha le alghe, puzza di pesce. Oscar al miglior fish.

Darkknight 30/04/18 11:18 - 353 commenti

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In un contesto retrò/fantasy (tra Burton e Jeunet), una fiaba sull'amore e la diversità, condita con parolacce, sesso e guerra fredda. Avrebbe pure il suo fascino, ma è fin troppo esplicito l'intento di arruffianarsi il pensiero unico politically-correct dominante, con neri, gay e handicappati - rigorosamente buoni - che sconfiggono i cattivi rappresentati dai Russi e dall'America di destra (militarista, con la cadillac e la famiglia tradizionale). La critica ha ovviamente apprezzato, chi cercava una storia interessante un po' meno.
MEMORABILE: La stanza allagata.

Myvincent 30/04/18 07:53 - 3722 commenti

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Il mostro della laguna nera aveva raccontato meglio il contrasto fra le diversità che in questo caso ingloba ruffianamente (fino alla nausea) portatori di handicap, orfani, omosessuali, gente di colore e via dicendo. E c'è anche spazio per il risvolto politico della guerra fredda come sfondo (ma il film si sa avvalere di tutti quei mezzi tecnici americani a cui siamo abituati). Insomma, una specie di Disney product con poche idee, peraltro di seconda mano. Si salvano le interpretazioni di Sally Hawkins e Michael Shannon.

Von Leppe 30/05/18 23:27 - 1256 commenti

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Ennesima donna alle prese con uno spasimante mostro, ma stavolta lei è consenziente e tutto sfocia in una storia d'amore spinta al massimo del sentimentale, con risultati neanche originali, così come le dinamiche tra buoni e cattivi. Da salvare la fotografia e le scenografie, mentre gli effetti speciali sono utilizzati male. Le cicatrici sul collo della ragazza sin dall'inizio fanno pensare a Dagon di Stuart Gordon e infatti il finale non smentisce (senza scomodare minimamente Lovecraft).

Lou 6/06/18 13:00 - 1119 commenti

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Pluripremiato ma non straordinario. Americanissimo nella confezione spettacolare, nella caratterizzazione netta dei personaggi, nella semplificazione dei messaggi (bene contro male, il riscatto della diversità), il film attinge ai più classici cliché cinematografici senza aggiungere nulla di nuovo. L'ambientazione in epoca di guerra fredda rende poi ancor più inutilmente grottesco il quadro complessivo. Ottima la prova della Hawkins, molto espressiva e commuovente.

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Jandileida 25/06/18 17:13 - 1558 commenti

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L'ameliezzazione di del Toro ha dell'inquietante: da onesto cantore in chiave horror-fantastica della guerra civile spagnola a insulso foglietto dei baci Perugina il passo sembra essere breve. Siamo infatti di fronte alla solita banale storiellina in cui due "diversi" (qui un mostro pesciolone e una ragazza muta) si trovano e si amano alla faccia del mondo tutto e soprattutto del cattivone di turno. L'ambientazione anni '60 risulta del tutto accessoria. Per fortuna il comprato tecnico di ottimo livello salva la pericolante baracca. Insignificante.

Tarabas 27/06/18 12:14 - 1878 commenti

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La Bella e la Bestia meets L'uomo di Atlantide. A furia di mischiare generi, Del Toro si perde tra fantasy, romance, spionaggio, scene di violenza (e di sesso) un po' gratuite. Ne Il labirinto del fauno l'ibridazione convinceva, dato che consentiva una lettura della storia su diversi piani. Qui la narrazione è unidirezionale, tutto avviene sullo stesso piano narrativo e mi ha convinto molto poco. Resta un film girato con grande abilità e indubbio gusto visivo, ma piuttosto superficiale e abbastanza scontato.

Mtine 21/08/18 08:42 - 224 commenti

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Al netto delle discussioni su quanto abbia meritato o meno l'Oscar, si resta basiti per quanto Del Toro non si sia minimamente preoccupato di scrivere un soggetto e una sceneggiatura che abbiano qualcosa di originale. La storia è, infatti, una delle più abusate di Hollywood e in più si aggiunge la ruffiana scelta di protagonisti "emarginati" (siamo negli anni '60), contrapposti al cattivo maschio bianco occidentale. Il film, nonostante tutto, si lascia vedere e colpisce soprattutto per una veste grafica ricercata, che salva il film dall'oblio.
MEMORABILE: I particolari splatter delle dita incancrenite.

Bubobubo 24/09/18 00:13 - 1847 commenti

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Dimenticabile storiella sentimentale ridotta ai minimi termini ma corredata, come da abitudine, di un eccellente apparato grafico, il solo motore di due terzi del film. Gli elogi sperticati di per sé non si spiegherebbero, se non fosse che un apologia così manifesta del "diverso" (perché affetto da handicap, appartenente a un'altra razza, corrente politica od orientamento sessuale) è tagliata su misura per blandire i cuori di chi non si riconosce nelle intolleranti foschie della contemporaneità. Furbettino, ma tutto sommato piacevole.

Piero68 7/01/19 10:19 - 2955 commenti

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Ennesima rilettura della fiaba "La bella e la bestia" che però, nonostante l'incetta di premi, risulta noioso e smaccatamente posticcio. Anche la scelta di ambientare il tutto nel bel mezzo della guerra fredda sembra più un vezzo che una necessità narrativa. A salvare la baracca, unicamente la fotografia del danese Laustsen e l'ottima ricostruzione del "diverso" di turno. Qualche discreto effetto sparso qua e là e poco altro. L'eclettismo e la bravura di Del Toro non si sicutono. Alcune scelte penso proprio di sì!
MEMORABILE: L'unica scena veramente d'effetto: il bagno pieno di acqua a mo' di piscina.

Nando 8/01/19 20:12 - 3806 commenti

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Il genio visionario di Del Toro ci regala questa pellicola favolistica che narra un amore impossibile tra una donna muta (eccellente la Hawkins) e una creatura acquatica. Piacevole realizzazione che si dipana tra spionaggio da Guerra Fredda e i teneri e appassionati incontri tra i due particolari amanti. Probabilmente ripreso da altri idee ma comunque dotato di una propria forza narrativa che lo erge a pellicola da vedere e ricordare.

Muttl19741 13/01/19 01:13 - 162 commenti

I gusti di Muttl19741

Ottimo film che ci immerge nell'essenza dei colori giallo e verde. Fotografia di esempio per le opere a venire e movimenti di macchina sublimi. Storia fantastica mai scontata, condita di misurata ironia, scenografia curata al minimo dettaglio, anche il più apparentemente insignificante, attori meravigliosi: sono tutti gli ingredienti per ottenere un film di esempio, da tenere ben in vista nella propria videoteca.

Giùan 10/02/19 07:58 - 4528 commenti

I gusti di Giùan

Paradossalmente quel che è più seccante alla visione e per un film fantastico direi che è alquanto disdicevole, è l'assoluto controllo registico di Del Toro. Una "ispezione" che si esercita tanto a livello formale: la perfetta (onestamente fin pedissequa) ricostruzione ambientale, la qualità nella composizione dell'inquadratura, quanto a livello narrativo, con la mono dimensionalità dei personaggi risarcita solo parzialmente dalla loro direzione ostinata e contraria. Il risultato è un empatia mai suscitata, un gioco di prestigio umido e slavato. Ok Shannon.
MEMORABILE: Il rituale della doccia mattutina con masturbazione della Hawkins; L'infatuazione per il pasticcere che si rivela poi infido e razzista.

Jdelarge 1/04/19 12:51 - 1000 commenti

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Un film fiabesco e piacevole nel suo sviluppo, anche se la durata risulta eccessiva. A colpire sono le location estremamente curate, mentre la regia appare piuttosto compassata. La trama, che condensa love e spy story, non aggiunge molto alla tematica sulla guerra fredda, perciò a funzionare è semplicemente l’intrigo e non il suo sottotesto. Molto belle le musiche, praticamente onnipresenti.

Anthonyvm 24/03/19 18:23 - 5615 commenti

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Una bella favola nera in pieno stile Del Toro: crudele, commovente, spaventosa, dolce e decisamente umana. Certo, la storia in sé non fa dell'originalità il proprio punto di forza, la morale sulla rivalsa dei diversi, sull'amore che vince su tutto, in fin dei conti è sempre la solita. Ma Del Toro è un abilissimo narratore, certe immagini sono di un'incontestabile bellezza e, bisogna dirlo, ogni tanto qualche rispolverata ai buoni vecchi temi non dispiace affatto. Ottimi e ben sfaccettati i protagonisti, bravissima la Hawkins. Visione piacevole.
MEMORABILE: La creatura si mangia un gatto; L'unione subacquea fra la Hawkins e la creatura; La guancia dello scienziato "arpionata" con un dito.

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Chi è il vero mostro, quello con le pinne o quello in carne e ossa? Sorta di fiaba (firmata Guillermo Del Toro, che non è nuovo a progetti del genere) incentrata sul tema della diversità e dell'amore ambientata durante la guerra fredda, dove una donna muta si innamora di un anfibio. Buon film anche se sopravvalutato (l'Oscar e il Leone a Venezia paiono eccessivi). Perfetto Michael Shannon nel ruolo del cattivo.
MEMORABILE: Il rapimento dell'anfibio.

Redeyes 4/11/19 08:09 - 2442 commenti

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Dopo una intro quasi Ameliana scivoliamo nella quotidianità della nostra eroina fra mostri marini e "umani" (un eccellente Shannon). L'atmosfera fiabesca è aiutata da un'ottima fotografia, ma poco supportata da una sceneggiatura leggera che non solo niente nova ma annichilisce anche il romanticismo con trovate troppo telefonate. Del Toro ha talento, non lo scopriamo adesso, ma ancora una volta confeziona un incompiuto. Di difficile comprensione la pioggia di premi.

Lupus73 15/02/20 12:41 - 1485 commenti

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Anni '60: storia d'amore del Mostro della Laguna Nera. Ancora una fiaba per Del Toro, con diversi piani di lettura: la diversità (il più scontato se vogliamo) e quello principale. In una società del progresso (in piena guerra fredda) emergono forze ataviche provenienti dall'acqua, liquido primordiale della vita, qui metafora dell'amore come forza motrice e generatrice della vita stessa. Curatissimo nei dettagli, scenografia con elementi verde acqua (arredi, vestiti). Stavolta il regista crea il suo mostro senza CGI, in maniera tradizionale e d'effetto.
MEMORABILE: La scoperta del potere "taumaturgico" della creatura acquatica, che sottolinea il tema metaforico principale.

Noodles 12/05/20 15:55 - 2196 commenti

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Film che non manca certo di una buona originalità, sia a livello di narrazione che a livello visivo. Originalità, si badi bene, che poggia però su metafore e significati già visti diverse altre volte. Purtroppo a una prima parte veramente degna di nota fa seguito una seconda troppo dolciastra, in cui vi sono alcune scene che si potevano evitare, specie quella simil-musical, inutili come poche. Da segnalare un grande cast, con una straordinaria Sally Hawkins. Bello ma sopravvalutato.

Pigro 8/10/20 09:14 - 9623 commenti

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Il mostro della laguna nera finisce in laboratorio, ma l’addetta alle pulizie se ne innamora e lo salva, come nel corto The space between us. Una favola morale che si innesta fortemente sulla tradizione del b-movie, tinteggiando il fantasy con la spy-story, riservando una cura eccezionale alle ambientazioni evocative (notevoli scene, costumi e fotografia) e affondando lo sguardo nel tema contemporaneo delle differenze (la protagonista muta, l’amico gay, la collega nera e naturalmente il mostro sono buoni, gli altri tutti cattivi). Delizioso.

Giufox 24/04/21 09:44 - 324 commenti

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Verdastro (più che noir), binario e grossolano, potrebbe essere il Leone d'oro più generoso della storia, ma Somewhere della Coppola vince a mani basse. Nelle acque torbide di questa creatura da drive in 50s non navigano né sinceri paralleli storici, né altri sotterranei sentimenti. Tutto è statico, plastificato e storyboardato come un buon fumetto. A Del Toro va dato merito di saper rispolverare vecchi generi miscelandoli in ibridi turbolenti, con risultati accettabili sul lato del mero e totalmente disimpegnato spettacolo (Pacific rim docet). Aziendalista e figlio dei tempi.
MEMORABILE: L'amore subacqueo.

Modo 5/07/21 02:13 - 948 commenti

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Buona narrazione per questa fiaba dark dallo stile onirico che riprende Il mostro della laguna nera. Visivamente ineccepibile e affascinante, è coadiuvato dall'azzeccata scelta del cast: dalla delicata la ragazza muta delle pulizie Sally Hawkins passando per il perfido agente fino alla forza non solo bruta della creatura. Di contro manca un po' di originalità e il finale scivola via senza poi troppi colpi di scena.

Gugly 15/05/22 23:19 - 1184 commenti

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Una favola acquatica con tutti i topoi nessuno escluso, Cenerentola fa le pulizie in un sotterraneo di esperimenti segreti e trova l'amore malgrado gli ostacoli, cattivone compreso; il tema è solo questo e non ci sono sviluppi, a ravvivare la trama concorrono la fotografia e qualche momento particolare che descrive la profondità (ehm...) del rapporto tra la protagonista e la creatura. Un film per sognare "in modernità", l'amore arriva quando meno te l'aspetti e può essere molto, molto particolare; meglio essere pronti a una bolletta dell'acqua un po' più sostenuta...
MEMORABILE: Il bagno che diventa piscina (e alcova).

Furetto60 24/01/24 19:13 - 1192 commenti

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La favola de la bella e la Bestia si reinventa all’epoca della guerra fredda: ecco una bella non bellissima (tant’è che nessuna se la fila per cui ricorrere a mezzi autarchici, il coraggio del film qui si esaurisce), una bestia tipo mostro della Laguna Nera e un cattivo tosto (bravo Shannon). Il risultato è una favola sì capace di regalarci qualche sano momento di ironia e assistita da un’ottima fotografia, comunque didascalica nello svolgimento e nell’epilogo.
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  • Discussione Zender • 23/02/18 08:42
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Beh, allora anche il famoso corto ha plagiato da questo... Diciamo che è una storia talmente elementare che non c'era bisogno di plagiare qualcuno per farsela saltare in testa.
  • Discussione Matalo! • 24/02/18 23:25
    Call center Davinotti - 614 interventi
    È che il corto è uguale anche nella forma
  • Curiosità Cotola • 5/03/18 03:11
    Consigliere avanzato - 3841 interventi
    Oscar al miglior film, alla regia, alle scenografie ed alla colonna sonora.
  • Discussione Daniela • 8/03/18 00:14
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    Matalo! ebbe a dire:
    È che il corto è uguale anche nella forma

    Vero, troppi punti in comune.
  • Discussione Daniela • 8/03/18 00:19
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    Sposto qui una replica a Cotola, dato il soggetto:

    Cotola ebbe a dire:


    D'altronde ci sono casi peggiori: vedi il modestissimo film di Del Toro (so che però a te è piaciuto e non manca di qualità che anche io gli riconosco) che ha vinto gli oscar più importanti, e visto il tipo di film e le logiche dell'Academy ci può stare, ma che incredibilmente ha vinto un prestigioso festival come Venezia.


    Altro caso di successo al di là dei meriti, anche se personalmente l'ho gradito come una fiaba romantica con alcune sequenze suggestive infarcita di piacevoli link cinefili - vabbé, diciamo la verità nuda e cruda: mi è garbato tanto il lucertolone acquatico col pisello a scomparsa ;o)

    Non ho visto tutti i film candidati per l'Oscar, ma dubito che la scelta offrisse quest'anno qualcosa di meglio di Tre manifesti, che era presente in concorso anche a Venezia.

    Comunque, sempre pensando alla competizione lagunare, pensa caro Cotola che poteva andare peggio, allora sì che si sarebbe potuto alzare le mani al cielo gridando: "Mamma mia!" anzi "Madre!" ;o)
  • Discussione Capannelle • 9/03/18 09:20
    Scrivano - 3471 interventi
    Il lucertolone non mi ha fatto impazzire ma ha delle qualità che non fanno gridare allo scandalo per la vittoria. Ci sono parti noiose e stereotipate ma anche accenti fiabeschi e visivi notevoli.

    Volevo riprendere il paragone cotoliano tra Hollywood e Venezia: ora forse Hollywood è un po' troppo commerciale e infarcita di politically correct ma se scorro i vincitori di Venezia dal 2010 ad oggi, non li ho visti tutti, ma c'è della roba tafazziana:
    (Somewhere, Faust, Pietà, Sacro GRA, Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza, Ti guardo, Ang babaeng humayo)
    Ultima modifica: 9/03/18 09:21 da Capannelle
  • Discussione Daniela • 9/03/18 11:20
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    Il lucertolone non mi ha fatto impazzire ma ha delle qualità che non fanno gridare allo scandalo per la vittoria. Ci sono parti noiose e stereotipate ma anche accenti fiabeschi e visivi notevoli.


    Se il lucertolone non ti ha fatto impazzire, potresti provare se ti attizza la lucertolina... visto ieri sera e appena inserita la scheda di Cold Skin, regista il francese Xavier Gens che mi aveva così poco convinto sia con il modaiolo Hitman che con il post-apocalittico The Divide: fra i meriti del suo ultimo film, a mio parere imperfetto dal punto di vista narrativo (troppo affastellamento di temi) ma visivamente ancora più affascinante del film di de Toro, c'è pure il look della creatura anfibia, verdastra e senza squame, dalle movenze eleganti e sensuali.
    Ultima modifica: 9/03/18 11:22 da Daniela
  • Discussione Galbo • 10/03/18 16:41
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    Il lucertolone non mi ha fatto impazzire ma ha delle qualità che non fanno gridare allo scandalo per la vittoria. Ci sono parti noiose e stereotipate ma anche accenti fiabeschi e visivi notevoli.


    concordo, una piacevole fiaba romantica, di certo meno bello di altri film candidati all'Oscar ma negli anni scorsi di vincitori di Oscar (e palme e leoni) ne abbiamo visti a mio parere di ben peggiori....
  • Discussione Raremirko • 10/11/20 23:15
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Film dolce e fine che, recuperando certo cinema del passato (Il mostro della laguna nera) mischia Jeunet ed Allen, con qualche spruzzata di Cameron (non a caso ringraziato negli end credits).

    Oscar meritato per un film ispirato e ben interpretato (bene il cattivo di Shannon, sadico e razzista), molto intenso a livlelo emotivo, che qua e là semplifica e velocizza al fine di non appesantire la visione, che regge per tutte e 2 le ore.

    Del Toro si dimostra coerente con il suo cinema.