Deserto rosso sangue - Film (2016)

Deserto rosso sangue
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 27/08/17 DAL BENEMERITO HERRKINSKI
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Hackett 23/05/18 07:56 - 1865 commenti

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Parte come un horror zombesco abbastanza convenzionale, poi però ci troviamo di fronte a un piccolo on the road a piedi tra la protagonista e il suo improvvisato e non vivo compagno di viaggio. Ironia e una certa leggerezza nella narrazione rendono questo piccolo racconto qualcosa di diverso da ciò che si vede di solito. Pur non parlando di un capolavoro si può sicuramente definirlo originale e gradevole. Buona la prova della protagonista.

Herrkinski 27/08/17 21:20 - 8052 commenti

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Curioso survival-horror che ambienta la vicenda nel deserto del Nevada dopo un'apocalisse zombi, con la protagonista perseguitata da un testardo morto vivente. Tra commedia e horror, una variazione sul tema che si fa vedere piacevolmente; ben fotografato, con una brava Allen (che fa anche i propri stunts) e SPFX di livello (pur nella media), il film ha ritmo e il rapporto tra la protagonista e lo zombi riserva risvolti inaspettati. La parte finale forse si perde un po' e delude le aspettative, ma nel complesso merita di certo una possibilità.

Pesten 30/05/18 08:20 - 785 commenti

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Esperimento particolare per questo film, che unisce zombie-movie e road trip-movie in un risultato abbastanza unico. Il lato ironico della/nella storia è preponderante, forse troppo e in parecchi momenti si ha la sensazione che sia tutto un po' troppo forzatamente ironico, tanto da far perdere credibilità al tutto. A parte questo, complice anche le location desertiche e il duettare continuo tra gli unici due personaggi, si crea quella curiosità che fa rimanere incollati allo schermo fino al finale, che purtroppo è un déjà vu di retorica.

Pumpkh75 4/05/18 13:20 - 1736 commenti

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L’indomita traversata del deserto da parte di Brittany Allen e dello zombi suo personale predatore (quest’ultimo evoca ricordi di Faccia di Cuoio... un omaggio?) sa di percorso di redenzione: l’arrivo che lo porta a compimento lascia in eredità però un lungo finale già masticato che cozza delittuosamente con quanto già espresso. Evviva comunque la grandiosa prima ora, perché al netto di una preventiva diffidenza è ricavata da pochissimi personaggi. Il podio del miglior zombie movie degli ultimi anni gli scivola da sotto i piedi.

Taxius 20/05/18 21:13 - 1656 commenti

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Brittany Allen è una spogliarellista mezza drogata inseguita da uno zombi attraverso il nulla del deserto americano; il problema è che lei prima o poi dovrà fermarsi, mentre lo zombi no. Zombie-movie molto particolare perché incentrato quasi solo unicamente sul rapporto tra la ragazza e il cadavere ambulante, rapporto che poco a poco andrà oltre quello tra semplice inseguito e inseguitore. Il film di Minihan comincia come un horror ma lentamente si trasforma in un road movie a tinte horror/comedy. Impossibile non affezionarsi ai due protagonisti.
MEMORABILE: La ragazza che inveisce contro lo zombi per averle rovesciato per terra tutta la cocaina.

Minitina80 21/11/18 08:03 - 2976 commenti

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Horror di rara monotonia a cui vanno riconosciute poche sequenze riuscite, nessuna delle quali memorabile. Gran parte di quello che si vede è stato ampiamente già proposto in altre occasioni, se non l’ambientazione desertica il cui effetto svanisce dopo poco. Manca anche la sostanza e quali siano i messaggi insiti nell’opera, resta davvero un mistero. Difficile da comprendere il ribaltamento improvviso tra lo zombi e la ragazza, anche se non è l’unica zona d’ombra del film. Da bocciare, ma senza infierire troppo.
MEMORABILE: La ragazza allo zombi: "Sei un fottuto stalker!"

Schramm 10/12/18 15:55 - 3490 commenti

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Se all’ascolto c’è chi non ne ha ancora abbastanza di zombi, Minhan gli regala un’ulteriore lacuna colmata: quella del roadivivo che stringe affettuosa alleanza col proprio manicaretto. Non sapendo bene come fare la differenza, fotografa deserti paesaggi a tutta pomposità cromatica (salvo poi cadere in macroscopici falli di raccordo), e si affida a buffi saliscendi di humour nero. E poi diciamolo, uno zombie bodyguard ci mancava davvero, mica Bubole. Va tuttavia reso noto che una volta avviato l’inedito ménage, fino alla fine si reitera per autistica lallazione quasi sempre la stessa sillaba.
MEMORABILE: Il tampax; Il simùn

Daniela 14/08/19 11:12 - 12606 commenti

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L'apocalisse zombica è data e non raccontata, breve prologo e poi parte l'attraversata a piedi del deserto di una squinzia bionda tampinata da uno zombi stalker in un rapporto che evolve dal gastronomico al tenero, regalando qualche sprazzo d'humor nero. Stringi stringi, poca sostanza ma l'ambientazione fa la sua polverosa parte, Allen è più tosta e meno scema di quel che si potesse immaginare dalle prime sequenze, lo zombi in versione "difensore fanciulle in pericolo" è inedito: insomma, chi si contenta (di poco) può anche godere (abbastanza).
MEMORABILE: L'uso creativo dell'assorbente

Gestarsh99 26/09/19 17:02 - 1395 commenti

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Breve è la strada che da Las Vegas porta a La Sfigas. E così la sgargiante lap dancer Molly si trascina sola nel deserto, tampinata da uno zombi un po' stalker e un po' facchino, un po' bodyguard e un po' damigello di compagnia, un po' confessore e un po' surrogato filiale. Questo l'asso nella manica vincente di un sand-trekking romeriano in cui l'anomalo rapporto d'implicita simbiosi che s'instaura fra inseguita e inseguitore nient'altro è che metaforizzazione del recupero lento ma necessario di affetto umano e istinto materno. Ironia, orrore, budella e nostalgia. E sabbia, tantissima sabbia.
MEMORABILE: Il tampax mestruato dato in pasto allo zombi; Lo zombi sfruttato come mulo da soma...

Fedeerra 30/10/21 09:30 - 770 commenti

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Lei è una madre tossica, stravagante e alienata, lui è uno zombi goffo, affamato e caratterizzato da una sorta di purezza infantile. Il palcoscenico che li vede prima scontrarsi e poi incontrarsi è un deserto post-apocalittico, un mondo sconfitto dal male dove chi si salva - o si è salvato - non ha più nessuna coordinata morale su cui aggrapparsi. Un horror semplice, lineare e luminoso, in cui il regista non si risparmia in splatter, nefandezze e immancabili cliché narrativi. Brava la Allen, ierofante di se stessa.

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Buiomega71 10/06/23 00:41 - 2899 commenti

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Piccoli Bub crescono (e da Il giorno romeriano si saccheggiano trapani conficcati in fronte e pezzi di giornale), Le colline dovrebbero avere gli occhi (però i caccia sfrecciano sulla testa di Molly) con la strana coppia che regala una ventata di aria fresca in un genere ormai stantio. Confessioni, accompagnamenti nel viaggio desertico kerouachiano (mancava solo Kowalski), scorpioni, brutali stupri da tergo e pasti antropofagi. Simpatico finchè c'è il putrido e "fraterno" Piccolo, poi la si tira per le lunghe, si scade nel più trito déjà vu zombesco e chiude lasciando con un mah!
MEMORABILE: Lo stupro con il sangue mestruale che cola tra le gambe di Molly; Il canotto e il copertone "rassicurante"; L'amputazione del dito previo sassate.
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  • Homevideo Pumpkh75 • 23/02/18 14:16
    Addetto riparazione hardware - 432 interventi
    Arriva ad Aprile per la Midnight Factory con il titolo "Deserto Rosso Sangue":

    https://www.amazon.it/dp/B07B13BJ1G/ref=sr_1_3?s=dvd&ie=UTF8&qid=1519391788&sr=1-3&keywords=deserto+rosso
  • Discussione Schramm • 10/12/18 16:16
    Scrivano - 7693 interventi
    va ammesso, uno zombie prode destriero che salva la propria dulcinea da stupro e morte certa e che finisce, riumanizzato poco alla volta, con l'avere del tenero per il proprio boccone - e un boccone deve essere tenero per natura - dovevamo ancora vederlo (ma alzi la mano a chi è sfuggita l'allusione al romero de il giorno degli zombi), così come a minhan va dato atto di una traiettoria originale allo specifico (ancora morti viventi nel 2016! ebbasta!), di una fotografia eccellente (usata però per rappezzare e rimpolpare una sola idea di fondo, nemmeno così pregnante) e non è niente male la pensata del simùn, come anche si fanno in finale voler bene le sparate simpatiche a tutto humour noir.

    il film mi è parso traballare per troppa indecisione sull'umore da inforcare (mi ha fatto l'impressione di chi sulle strisce, pur avendo ragione e vedendo la macchina in arrivo rallentare, tentenna sull'attraversarle) ma più ancora il giocattolo mi si è rotto senza più possibilità di riparazione con un paio di madornalissimi errori di raccordo narrativo.

    uno in particolare, il più imperdonabile OVVIAMENTE SPOILDEAD

    è quello in cui lei viene soccorsa dai due ovvi malfattori. mentre la portano alla jeep, vediamo chiaramente che uno dei due le prende tutto il bagaglio, glielo porta e arrivata alla vettura glielo porge. poco dopo la udiamo lamentare che ha perso la borsa che gli è appena stata passata. FINE SPOILDEAD

    essendo il film un lavoro di squadra mi domando sempre come possa non esserci almeno una persona in mezzo a una crew di almeno 500 persone che non si accorga di strafalcioni così manifesti. al montaggio, poi, dovrebbero essere evidentissimi il doppio.

    ciò bacchettato, si lascia vedere anche con simpatia, ma a patto di chiudere un occhio e socchiudere l'altro.
    Ultima modifica: 10/12/18 16:16 da Schramm
  • Discussione Buiomega71 • 10/06/23 10:04
    Consigliere - 25892 interventi
    Sulla cover dell'ottimo blu ray targato Midnight si legge "Il film zombie più originale dai tempi di 28 giorno dopo".

    Avrei delle riserve (anche se con il piccolo capolavoro di Boyle ha poco da spartire) ma è indubbio l'originalità che resiste per quasi tutta la pellicola (anche se, dopo il Bub romeriano, si tentava già di "addomesticare" i morti viventi in Fido trasformandoli in animali domestici e da compagnia)

    Inizio col botto (lo skyline di una Las Vegas in preda all'apocalisse), a seguire tamarrata pseudotarantiniana della coppia in fuga su una Porsche (lui il classico cafone alla Fast and Fourious, lei la tipica pupa tutta tette, culo e superficialità). Poi, all'orizzonte infuocato, ecco arrivare un damerino claudicante e piuttosto malmesso, scartato dal set delle Iene, che sembra non avere buone intenzioni (uno zombi visto da lontano. Stanno venendo a prenderti Molly?).

    Da quì in poi il film ingrana la marcia, diventa un survivor movie per miglia di deserto madmaxiano, dove le colline sembrano avere gli occhi (i caccia che sfrecciano sulla testa di Molly) e tra scorpioni, tempeste di sabbia, case abbandonate in mezzo al nulla, sole a picco e scorte d'acqua che scarseggiano, la strana coppia si prende in simpatia (lei che confessa i suoi crucci, lo zombi che pare ascoltarla senza giudicare).

    Mancava solo Kowalski a bordo della Dodge Challenger e l'uso del Tampax potrebbe rivaleggiare con quello di Pornocrazia (a debite differenze).

    Un brutale stupro da tergo dove i carnefici non si curano del sangue mestruale che cola tra le gambe di Molly, la scoperta dei due lestofanti presa di peso da un momento twist di Identità, dal Giorno romeriano non solo Bub, ma il topico trafiletto di quotidiano che annuncia che I MORTI CAMMINANO, il trapano piantato nella fronte e i miltari bastardelli.

    Sul versante truce qualche pasto antropofago di estrazione intestinale e almeno il momento più insostenibile: quando Molly si amputa il dito infetto a furia di violente sassate.

    Simpatico finchè "Cazzo piccolo" , poi abbrevviato con "Piccolo" (lo zombi fraterno reso con ottima mimica ferina e animalesca da Juan Riedinger) resta in scena a dividere le pantomime da manuale di sopravvivenza con Molly che le vomita addosso monologhi femministi e lo invita al viaggio con il canotto e il copertone (mettendolo alla catena come un cagnolino), bizzarri e inusuali angeli custodi uno dell'altra (lui la salva da un rape jenniferiano, lei lo nasconde al convoglio militaresco).

    Poi il film frana nella più totale convenzionalità e nel più trito clichè zombesco, allungando il brodo e girando a vuoto nell'inutilità (all'aeroporto, la lotta con gli zombi per recuperare le chiavi della macchina, il figlio da salvare, la corsa in auto, la cittadina devastata e spettrale dopo l'ecatombe) fino a un'improvvisa chiusa monca che fa storcere parecchio il naso e che pare giusto buttata lì.

    SPOILER
    Nel marasma del visto e stravisto, però, fa colpo il cadavere carbonizzato della sorella di Molly, che si è data fuoco, presumibilmente, dopo essere stata morsa-lascia il triste messaggio scritto sulla finestra-
    FINE SPOILER

    Ottimi gli SXF gory e il make up tomsaviniano di Ryan Nicholson e per un pò ci si diverte (e perchè no, si resta anche in appressione per il destino dei due) restando in attesa di dove Minihan voglia andare a parare.

    Purtroppo va a parare nel retaggio zombesco più banale che si potesse immaginare

    Peccato, perchè, tirando le somme, il potenziale per un piccolo diamante grezzo c'era tutto e la coppia balzana più necrofora del mondo ha un affiatamento tanto coinvolgente da sfiorare la tenerezza.

    Curioso come il titolo originale (che suona, più o meno, come Colora le sabbie di rosso) sia, per Il Mereghetti, sconveniente e piuttosto di cattivo gusto, visto che dovrebbe (sempre secondo Il Mereghetti) fare riferimento al sangue mestruale di Molly.

    Ultima modifica: 10/06/23 18:50 da Buiomega71