Riviera - Serie TV (2017)

Un facoltoso uomo d'affari muore in seguito all'esplosione dello yatch su cui si era imbarcato. La giovane moglie, poco persuasa dalla presunta fatalità, proverà a risalire ai responsabili. Ottima serie inglese che riesce fin da subito a intrigare fortemente restituendoci un'impietoso spaccato della vita solo apparentemente luccicante delle famiglie benestanti della Costa Azzurra. Gli episodi si contraddistinguono per una ricercatezza formale (ottima la fotografia) e un cast di qualità, con menzione d'onore per Julia Stiles e la giovane Duran.

Colpiscono in questa fiction le sfolgoranti location nella zone più "in" della Costa Azzurra e la lussureggiante fotografia di panorami e interni. Trama complessa e un po' macchinosa, ma avvincente con dovizia di personaggi scaltri e ambigui e spesso crudeli, multimilionari dediti ai traffici internazionali tra arte, riciclaggio e mafie assortite. Disturbano un po' i dislivelli di registro e sceneggiatura tra momenti di alto cinema e stilemi da soap opera con tratti sentimentalistici. Nell'insieme funziona e conserva appeal di puntata in puntata.

Per carità, la fotografia è smagliante, le location da sogno, la confezione extralusso. E poi c'è Lena Olin, nella parte di una tardona da urlo (ve la ricordate nella Insostenibile leggerezza, decadi fa? Sembra che abbia patteggiato con il diavolo...). Però dieci puntate sono troppe, gli sceneggiatori non sanno come uscirne o, meglio, non sanno come sciogliere i troppi nodi che hanno annodato per tirare in lungo. E alla fine, inevitabilmente, si resta delusi; l'oversize è la tara di questi prodotti. E' un po' come il BigMac: per bulimici.

Un viaggio estetico essenzialmente. Comunque la si riprenda, la Costa Azzurra riempie lo schermo di bellezza. A tenerle compagnia ci sono splendide opere d'arte, lusso e ville sfarzose come da copione (ça va sans dire!). Sembrerebbe banale. Eppure. Il thriller scorre bene, cattura e sorprende. Buono il cast: la Duran sembra reciti se stessa, dunque non sembra nemmeno che reciti. Non sono da meno la Olin, Naor e gli altri. Una serie ricercata, manierista talvolta, ma non artificiosa al punto da risultare sgradevole. Tolgo un pallino per il finale...

Elegante e raffinata, la mano del veterano Neil Jordan supervisiona questa storia dalle tinte spy che potrebbe essere uscita dalla penna di Le Carrè. Tra sfarzo, ville e gli eccessi di cui i nuovi ricchi amano circondarsi, viviamo le vicende concitate di una famiglia di magnati della Costa Azzurra: intrighi, truffe, rancori... Ben delineati i personaggi, serie avvincente e della giusta durata.