Among the living - Film (2014)

Un torvissimo incipit a mo’ di À l'interieur, un affascinante e decadente studio cinematografico abbandonato, soffici brezze ribelli da Stand by me: sono l’orrore, la nostalgia e l’amicizia che i due registi francesi musicano su ricordi e paure. I maldestri difetti (vedi Livide) di fuggire con il fiatone, di troncare e di arrotondare lo fan tuttavia approdare a forzature sciagurate, a un estemporaneo home invasion sanguinario, all’au revoir drastico e disinvolto. I mille frantumi splendono, la coesione è un pozzo oscuro. Instabile bellezza.

Il duo francese torna ad aiutare le donne incinte ad attraversare la strada lastricata dalle peggiori intenzioni e, almeno nell'incipit insideoso, a toccarla tutt'altro che piano riservendosi della Dalle. Poi la follia dell'iperprotettività spetta a padri-scudo di semi-indistruttibili baby killer mutanti; di mezzo, tre discolacci che paiono riemersi di prepotenza dai migliori paragrafi di IT, destinati a finire sotto le macerie di una sismica coming of age. Ne risulta una somma dispari data da addendi pari di un film che saetta per tigmotassi, zigzagando tra suadenti imprecisioni.