Il pianeta degli uomini spenti - Film (1961)

Il pianeta degli uomini spenti
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Secondo film di fantascienza firmato da Antonio Margheriti dopo il deludente SPACE MEN. E’ innanzitutto un gran bel titolo, evocativo quanto lo sarà l’ultima parte, in cui la modestia degli effetti speciali (i soldi erano proprio pochini) viene mascherato da un'ottima padronanza delle luci e dei colori. E’ in quest'ultima parte (15-20 minuti al massimo) che la fantasia sa restituire ciò che ci si può ragionevolmente aspettare da un film così. L'originalità del soggetto, fin lì abilmente nascosta da uno svolgimento piuttosto prevedibile, esplode in tutta la sua...Leggi tutto forza fino al degno epilogo. Margheriti, prima, si era limitato a dirigere con un certo gusto, lasciando ampio spazio all'istrionismo del buon Claude Rains il quale, nei panni dello scienziato eccentrico e saccente, aveva dominato la scena anticipando con la matematica tutto ciò che i suoi colleghi alla base scoprivano con l'osservazione: un pianeta misterioso (“lo straniero”, viene definito) sta avvicinandosi minacciosamente alla Terra e i razzi esplorativi decollano per studiarlo da vicino. Raggiuntolo, vengono attaccati da decine di dischi volanti con i quali ingaggeranno una battaglia in cui l’estrema miseria degli effetti speciali raggiunge il culmine (le esplosioni sembrano disegnate a mano sulla pellicola!). Lunghi dialoghi parascientifici, qualche faccia nota agli esordi o quasi (Renzo Palmer e Giuliano Gemma, in piccoli ruoli), costumi spaziali risibili (i caschi oblunghi ognuno di diverso colore) e, come detto, un Claude Rains gigionissimo abbondantemente sopra le righe e già malato. Soprassedendo sugli ovvi difetti, un film gustoso, valorizzato dall'intuizione che aleggia giustamente già nel titolo.

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Flazich 13/08/08 18:13 - 667 commenti

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Un pianeta appare improvvisamente vicino alla Terra e non è disabitato. Gli ostili alieni infatti attaccano il terzo pianeta del Sistema solare. Lo scienzato però riuscirà a trovare il modo per salvare tutti. Tra gli attori Claude Rains interprete de "L'uomo invisibile"; tocca proprio a lui il ruolo del matematico. Film low-budget girato praticamente tutto in interni! Il risultato è sin troppo... introspettivo.

Undying 14/06/09 19:21 - 3807 commenti

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A seguito del buon successo riscontrato con il precedente Space men, Margheriti replica, l'anno seguente, con un altro film fantascientifico. Cambiato lo pseudonimo per questioni legate ad inconvenienti "omosessuali" (Daisies è un noto termine utilizzato dagli americani per definire i "diversi") utilizza qua il nickname più famoso: Anthony M. Dawson. La modernità del film diretto da Margheriti è confermata da una seconda edizione, uscita negli anni '70 dopo il clamoroso successo di Guerre Stellari. Eccezionale l'uso del colore e l'intreccio visionario conclusivo. Più che indovinato il cast.

Enzus79 27/06/09 10:14 - 2874 commenti

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Film di fantacienza catastrofico ambiguo. Si alternano scene e situazioni interessanti ad altre noiose (vedi le due storie d'amore). Anche se gli effetti speciali latitano e gli attori sono quelli che sono, comunque l'idea è buona e cade solo perché mediocramente portata sullo schermo e se Margheriti è bravo, onestamente in questo film lo si nota poco.

Rickblaine 27/06/09 10:02 - 635 commenti

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Opera buona che va in una direzione oltre la fantascienza e che tende ad evidenziare quanto l'uomo sia ingordo ed egoista. Morale che gli si può attribuire facilmente. L'idea è buona e come nello stile del periodo, tali film erano molto lenti tanto da spegnere la buona logica dell'iniziativa. Il cast è ottimo. Il vecchio se la cava più che egregiamente e fra i tanti si scopre un giovane Giuliano Gemma.

Puppigallo 27/06/09 15:43 - 5259 commenti

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Oggi, un film come questo risulta ovviamente più che datato, con i suoi dischi volanti modello base, le sue astronavi sigaro, gli effetti al limite del cartone animato e l'utilizzo dei filtri colorati (arancione per lo spazio, chissà perchè, blu e verde). Eppure, nonostante una classica costruzione narrativa (invasori contro terrestri), questa pellicola finisce per risultare comunque vedibile, grazie a un personaggio, il professore, scorbutico, cocciuto, genialoide e bramoso di conoscenza, soprattutto aliena. Il resto del gruppo attorico è più che altro contorno, come le patate per l'arrosto.
MEMORABILE: Il professore a un collega che espone il suo pensiero: "C'è una sola opinione che può interessarmi...la mia"; I video collegamenti con i capoccioni.

Sadako 3/08/09 22:13 - 177 commenti

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Le idee c'erano tutte. Un corpo in collisione con la Terra, lo scienziato pazzo, la grande organizzazione mondiale che preferisce raccontare balle perché suonano meglio, soldati e scienziati votati alla morte prematura, storie d'amore travagliate. Peccato che le risorse fossero poche e, forse, le idee su come incastre le varie trame ancora meno. Imbrarazzanti gli effetti speciali, anche per quegli anni. Gli attori fanno il possibile, ma non rendono, come se non gli avessero spiegato bene ci si aspettava da loro.

Matalo! 14/09/09 19:47 - 1378 commenti

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Interessante sci-fi di Margheriti, soprattutto nel rapporto tra Rains e l'equipe scientifica, improntati sul classico contrasto tra genio solitario e burbero e opportunità politiche. Gli effetti speciali ridicoli (le esplosioni dei dischi volanti) inficiano un miglior risultato di questo, certamente superato ma curioso, esperimento nostrano. Rains spadroneggia con la sua abilità, il resto del cast è mediocre. Da notare le musiche di Migliardi, compositore vicino all'elettronica e al contemporaneo, già sentito al lavoro su A come Andromeda e Matalo!

Cotola 16/10/09 23:23 - 9009 commenti

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Lento e noioso fantascientifico margheritiano caratterizzato da una trama quasi del tutto piatta e priva di interesse cui si aggiunge una farraginosità di fondo che impedisce di capire bene la storia e di appassionarsi ad essa. Il budget è scarno e così anche gli effetti speciali non sono il massimo: tuttavia si sopperisce alla cosa con una certa ingengosità. Ma è l'unica cosa positiva assieme alla bella prova di Rains.

Galbo 19/10/09 15:30 - 12380 commenti

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Mediocre prova fantascientifica firmata da Antonio Margheriti, in arte Anthony Dawson. Basato su una serie di archetipi narrativi del genere (scienziato pazzo, pianeta ostile etc.), il film è lento e noioso e per di più gli effetti speciali sono realizzati in povertà e con pochissima fantasia.

Pigro 7/08/10 09:09 - 9635 commenti

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Un pianeta entra minacciosamente in rotta di collisione con la Terra: non è questo il vero punto di interesse di questo film (e tantomeno i troppo insistiti effetti speciali, trascurabili), quanto le reazioni. Da una parte è l'esercito che punta a una risposta muscolare, dall'altra uno scienziato cinico e misantropo (ottima caratterizzazione di Rains) che trova una logica nell'apparentemente illogico, approdando a una scoperta amara di grande suggestione. Da evidenziare la particolare cura dei colori.

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Homesick 18/08/10 18:55 - 5737 commenti

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Il secondo film sci-fi di Margheriti incontra gli stessi limiti del primo, ossia una sceneggiatura logorroica, contorta e fumosa che compromette un soggetto dalle valide idee (il conflitto esterno tra scienza e gli «alti papaveri» della politica e dell’esercito e quello dello scienziato diviso tra sete di conoscenza e finalità umanitarie). Restano il fascino di un’artigianalità perduta – oggi incompresa o disprezzata dai fanatici del digitale – in scenari e luci spaziali e la vigorosa interpretazione di Raines, vecchio scorbutico e sarcastico che si erge solitario sopra gli scialbi colleghi.
MEMORABILE: Il cagnolino bussa alla finestra della casa vuota del suo padrone, che mai più tornerà.

Rebis 3/02/11 11:38 - 2332 commenti

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Concettualmente modernissimo, ambizioso nella caratura di dialoghi e personaggi (il Dr. Benson), ardito nelle pretese filosofiche (lo strapotere della conoscenza a discapito dell'uomo stesso), il film di Margheriti appare oggi semplicemente folle nelle soluzioni visive e narrative che all'epoca dovettero apparire avveniristiche. Verboso, monotono, inesorabilmente lento ma, a suo modo, ricco di un fascino irrinunciabile, ha brillanti invenzioni scenografiche (l'interno del pianeta). Perché questi Signori siano spenti l'hanno capito solo i titolisti. Pare che 2001 abbia piantato qui le sue radici.
MEMORABILE: Gli scienziati si danno allo spiritismo!

Caesars 17/02/11 08:35 - 3779 commenti

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Piccolissimo film di fantascienza diretto dal buon Margheriti. Siamo di fronte ad un prodotto che può ispirare tenerezza, tanto è ingenuo e improponibile al giorno d'oggi. Dialoghi pseudo scientifici che fanno sorridere, professori che fanno calcoli sui vasi delle piante, scienziati che per sapere se un pianeta distruggerà la terra fanno una seduta spiritica e altre amenità del genere. Lento nello svolgimento con effetti speciali ben poco speciali, è poco salvabile. Diciamo un pallino e mezzo per l'impegno.

Giùan 5/03/13 20:35 - 4539 commenti

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Buttata completamente alle ortiche dell’iperspazio la verosimiglianza scientifica e passando sopra (a mo' di camminata lunare) alla caduca povertà degli effetti speciali, va dato atto allo script di De Concini e all’artigianato registico di Margheriti di aver approntato un meccanismo drammaturgico di discreta intensità e coerente professionalità. Il valore aggiunto, in tale pauperistico contesto, è il guittesco istrionismo del vecchio Rains, in grado di dar vita ad un saturnino “carattere”. Bravi pure i satelliti che gli giran attorno (Orsini e la Brent).

Furetto60 26/05/13 20:20 - 1193 commenti

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Fs con pochissimi esterni reali e battaglie galattiche da videogame dell'epoca, ha il pregio di non essere noioso e di presentare un protagonista, il professore, che quasi da solo regge la scena. Questo, però, è anche il limite del film, che lascia così poco spazio alle altre figure, tra cui i giovanissimi Orsini, Palmer e Gemma, quest'ultimo irriconoscibile. Il finale indefinito è una scelta coraggiosa e premiante, anche se sembra un po' affrettata, come a voler chiudere il sipario con l'uscita di scena del mattatore.

Myvincent 24/02/14 08:09 - 3727 commenti

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Un pianeta entra nel sistema solare e minaccia di precipitare sulla terra, in un'epoca futurissima ma le cui acconciature femminili sono rigorosamente anni '60! Filmetto che abusa di plastici e della pazienza dello spettatore, propinando temi usuratissimi, senza vivacità e ritmo. Margheriti ha fatto buca!

Xabaras 6/01/15 03:14 - 210 commenti

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Secondo fantascientifico di Margheriti. Equamente diviso tra importanti reminescenze letterarie (la mente va al magnifico racconto di Wells "La stella" in cui anche lì il passaggio di un pianeta molto vicino alla Terra provocava nubifragi e catastrofi) e paranoie da guerra fredda (come non vedere nello "straniero" il riferimento alla Russia comunista). Al suo interno è anche possibile notare pioneristici rimandi all'attualità più recente: quei "naufraghi dello spazio" trasportati dal pianeta che è necessario distruggere sono associabili ai moderni clandestini.

Minitina80 13/03/15 04:46 - 2980 commenti

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È una testimonianza di quando il cinema italiano osava lanciarsi in sfide importanti puntando sul mestiere e l’arte di arrangiarsi. Margheriti non è agli esordi nella fantascienza e riesce a dare vita a una sceneggiatura che funziona, risaltando le responsabilità tra i mondi della scienza e della politica di fronte una emergenza. Ad oggi può sembrare datato, ma non bisogna dimenticare l’anno di nascita di un prodotto che merita di essere apprezzato anche per conoscere l’evoluzione del genere.

Rufus68 19/02/17 00:05 - 3825 commenti

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Fantascienza poverissima e senza rimedio. A parte la confusione dell'insieme, ciò che risalta negativamente è l'inconsistenza dei personaggi e l'improbabilità d'alcune situazioni (c'è pure una seduta spiritica fra scienziati). E poi si conferma l'effetto boomerang degli effetti speciali: se questi risultano datati portano a picco il film (la battaglia cosmica è, infatti, di un ridicolo straziante). Rains, seppur petulante, è una spanna sopra tutti e tutto; a dir la verità, vista la concorrenza, un'impresa non proprio impossibile.

Ronax 9/06/19 18:44 - 1248 commenti

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Precedente alla quadrilogia di Gamma 1, di cui sembra anticipare temi e stile, non si discosta molto da questi ultimi quanto a ingenuità della trama e artigianalità degli effetti speciali. La nota dissonante è piuttosto nella figura dello scienziato scorbutico, folle e geniale ottimamente interpretato da Rains. Per il resto calma piatta: fra modellini di dischi volanti di plastica e tute spaziali alla Mago Zurlì si muovono distratti e sbiaditi un giovane Orsini e la sua graziosa fidanzatina, l'ignota Maya Brent mai più vista nè prima nè dopo.
MEMORABILE: Lo scienziato che si rifiuta di abbandonare il misterioso pianeta prima che venga fatto esplodere.

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Noodles 2/05/21 18:24 - 2204 commenti

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Bisogna essere dei fan sfegatati della fantascienza per apprezzare questo genere di pellicole, che ci provano ammirevolmente a rendersi godibili ma quasi mai ce la fanno. Anche questo film del buon Margheriti non fa differenza. Brutti effetti speciali (giustificati però dal periodo), recitazione affettata, ricerca del linguaggio tecnico a tutti i costi ma soprattutto coinvolgimento zero sono i suoi lati più negativi, anche se la presenza di qualche buona scena va segnalata. Ma arrivare alla fine risulta difficile. Consigliato solo ai completisti del genere.
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  • Discussione Zender • 18/01/08 19:56
    Capo scrivano - 47728 interventi
    Il film è del 1961. Qualcuno riesce a spiegarmi come diavolo è possibile che in una delle locandine del film campeggi pacchianamente quanto clamorosamente, in mezzo alle stelle e alle astronavi, Jeeg Robot d'acciaio??? Il cartone è di molto successivo, la locandina a questo punto anche. Ma è molto vintage, possibile che risalga all'epoca del Jeeg? O forse non era ancora arrivato in Italia e lo si è sfruttato per appiccicarlo lì in mezzo spudoratamente? La locandina in questione è questa, che è poi la stessa presente nel sito ufficiale di Margheriti. Non gli conveniva sceglierne un'altra? Molto cheap...
  • Homevideo Buiomega71 • 23/10/13 17:54
    Consigliere - 25935 interventi
    In dvd per 01 Distribution, disponibile dal 18/12/2013

    http://www.kultvideo.com/DVD/DVD.aspx/aid18608aid-DVD-Il-pianeta-degli-uomini-spenti-18-12-Il-pianeta-degli-uomini-spenti?__lang=it-IT
  • Homevideo Xtron • 14/07/14 20:44
    Servizio caffè - 2147 interventi
    Consiglio il dvd francese ARTUS (custodia digipack)

    Audio italiano e francese
    Sottotitoli in francese ( si tolgono senza problemi)
    Formato video 1.85:1 anamorfico (master francese)
    Durata 1h33m24s
    Extra Trailers, diaporama, intervento di Alain Petit

    Un'immagine dal dvd (si trova al min. 21:06)

    Ultima modifica: 15/07/14 08:29 da Zender
  • Discussione Panza • 29/10/22 20:17
    Contratto a progetto - 5200 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Il film è del 1961. Qualcuno riesce a spiegarmi come diavolo è possibile che in una delle locandine del film campeggi pacchianamente quanto clamorosamente, in mezzo alle stelle e alle astronavi, Jeeg Robot d'acciaio??? Il cartone è di molto successivo, la locandina a questo punto anche. Ma è molto vintage, possibile che risalga all'epoca del Jeeg? O forse non era ancora arrivato in Italia e lo si è sfruttato per appiccicarlo lì in mezzo spudoratamente? La locandina in questione è questa, che è poi la stessa presente nel sito ufficiale di Margheriti. Non gli conveniva sceglierne un'altra? Molto cheap...
    Sì, risale ad una riedizione del 1978.

    https://www.cinematerial.com/movies/il-pianeta-degli-uomini-spenti-i54950/p/ptvoakt1

  • Discussione Zender • 30/10/22 08:35
    Capo scrivano - 47728 interventi
    Ma Jeeg già era arrivato da noi nel 1978? Non mi sembra, era l'anno della prima trasmissione di Goldrake... O l'hanno messo pigliando a caso un robottone jap senza immaginare che in Italia avrebbe avuto un clamoroso successo?