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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Un poliziesco tutta azione che prova a proporre tre diversi segmenti narrativi destinati ovviamente a incrociarsi: da una parte una coppia di killer venuti dall'Est a scoprire il sogno americano e a tentare di diventare famosi con le loro gesta e il filmino amatoriale che uno di loro si ostina a girare in ogni situazione (mescolando in pratica il filone di ASSASSINI NATI con quello dell'OCCHIO CHE UCCIDE, IL CAMERAMAN & L'ASSASSINO eccetera), dall'altra la solita coppia di...Leggi tutto supersbirri (quello famoso, De Niro, e il giovane apprendista); infine la variante televisiva, con l'immancabile reality show pronto a tutto pur di fare audience. Le componenti, insomma, sono tra le più abusate del genere, e infatti 15 MINUTI non si può certo ascrivere tra i polizieschi più originali degli ultimi tempi. Il killer russo che con la sua handycam segue ovunque il collega più pratico non riesce a rendersi sufficientemente credibile, e sembra che le sue riprese siano solo un espediente usato dal vero regista John Herzfeld (autore unico pure della sceneggiatura) per inserire prevedibili giochi cromatici altrimenti poco giustificabili. De Niro e il suo compare non vanno oltre una stereotipata interpretazione di due personaggi tagliati con l'accetta, e ci vuole la classe immensa di De Niro per uscire, ogni tanto, dai canoni. La sua, comunque, è la figura che riserva le maggiori sorprese, perché per il resto non si va al di là di un teso poliziesco che comincia a prendere forma e a farsi a suo modo interessante solo nella seconda parte. Le due ore sono assolutamente eccessive, e per reggerle c'era bisogno di ben altra mano in regia.

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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B. Legnani 5/07/07 18:13 - 5532 commenti

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Può sorprendere il trovare un grande attore come Robert De Niro in un filmettaccio come questo, la cui risultante è inversamente proporzionale alla velleità (più che alla volontà…) di volare alto: ma se prendiamo la filmografia di qualunque grande attore, si trovano ”buchi” come questo. Vicenda resa in maniera inverosimile, nella quale troppo spesso ciò che dovrebbe dare suspense sfocia nel grottesco. Inguaribilmente brutto, da evitare.

Caesars 6/07/07 15:04 - 3790 commenti

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Poliziesco potabile che deve il suo motivo d'interesse principale all'interpretazione di Robert De Niro e alla critica ai mass-media, cosa peraltro non certo originalissima. Il titolo prende spunto dall'asserzione di Andy Warhol secondo il quale chiunque può ottenere il proprio quarto d'ora di celebrità. John Hezfeld dirige senza eccellere e il cast degli attori (escluso De Niro, ovviamente) non si fa troppo ricordare.

Redeyes 17/03/08 20:27 - 2449 commenti

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Difficile esprimersi su questo film senza evitare di dare non tanto cattivi giudizi ma perfino pessimi. È a tratti improponibile, grottesco, noioso, forzato. L'idea mutuata da un certo Waters è qui sfruttata nel senso più dispregiativo del termine. De Niro non solo non eccelle ma indispone, risultando, addirittura, il peggiore del cast! Iper evitabile!!!

Galbo 22/09/08 12:39 - 12392 commenti

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Film poliziesco piuttosto pretenzioso e con velleità di critica sociologica ai mass media, in realtà non nuova nè originale. Il resto è per l'appunto un film action realizzato senza una grande cura per il dettaglio e per la sceneggiatura e nobilitato dalla presenza di una star come De Niro, che non riesce a sollevare il film da una stanca routine. Da evitare.

Markvale 2/09/11 09:48 - 143 commenti

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Tentativo inqualificabile di riesumare un certo tipo di cinema poliziesco d'azione in voga negli anni Settanta, senza il nerbo, la grinta e la spontaneità del passato, con tanto di finalone "giustizialista". Ripetitiva, scontata, priva di colpi di scena - se si esclude la morte dello sprecato coprotagonista De Niro a metà pellicola - si lancia in un'ipocrita e falsa invettiva - e niente affatto originale - sul sensazionalismo dei mass media e della società dello spettacolo. Naturalmente per un pubblico senza troppe pretese...

Piero68 5/09/11 10:41 - 2957 commenti

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Buon film, purtroppo poco apprezzato e forse capito, sul potere devastante dei media e dei reality e di come hanno la possibilità di cambiare la realtà a loro piacimento. Peccato che la bella sceneggiatura non sia supportata da una regia adeguata e da un De Niro, questa volta, più svogliato che incisivo. Anche Burns, praticamente mono espressivo, sembra non credere nel progetto. Anche l'eccesiva durata non giova troppo nel complesso ma sono sicuro che con una regia esperta ed un cast diverso sarebbe stato un filmone. 3 pallini all'intenzione...

Rambo90 25/08/12 19:50 - 7697 commenti

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Non eccezionale, ma vedibile. Un action thriller sicuramente dalla buona confezione, ma troppo lungo e con poche sorprese. De Niro è sempre De Niro, ma purtroppo è relegato in una parte stereotipata (ed esce di scena troppo presto), mentre Burns lo affianca come può. Discrete le scene d'azione.

Furetto60 11/08/14 08:27 - 1194 commenti

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Non un capolavoro, ma un film onesto, thriller anche inconsueto e con un finale dal carattere forte. Il leit motiv è la mania di uno dei due criminali, il russo, di voler girare un film amatoriale e firmarlo, un'idea così stravagante da essere realistica se applicata a certi soggetti. Oltre a De Niro, da segnalare la prova pregevolmente sopra le righe del pazzo-insane omicida.
MEMORABILE: La trappola dell'appartamento incendiato.

Daniela 1/12/14 08:45 - 12660 commenti

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Una bella coppietta venuta dall'est: il primo psicopatico, il secondo, grullo con l'ambizione di emulare Frank Capra, che riprende con la videocamera gli omicidi dell'amico... Lo spunto poteva essere stuzzicante, ma il risultato è un thriller d'azione dozzinale, effettistico, che spara banalità sul ruolo dei media con l'ambizione di voler dire chissà cosa. Se i due "cattivi" più o meno funzionano, la coppia dei "buoni" deprime: De Niro col pilota automatico si affida alla maniera, Burns nulla apporta ad un personaggio fasullo.

Saintgifts 23/02/17 10:02 - 4098 commenti

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Herzfeld scrive una sceneggiatura non poi così male: lega tra loro polizia, pompieri, una certa televisione a due sciroccati venuti dall'est Europa in cerca di notorietà e ricchezza; scena della vicenda è naturalmente New York. Se l'idea è discreta, Herzfeld però commette l'errore di fare di tutti i personaggi caricature poco credibili, andando ben sopra le righe sia nel bene che nel male. Il personaggio più azzeccato, anche perché trova la giusta faccia in Kelsey Grammer, è quello del conduttore televisivo che ha sempre l'ultima parola.
MEMORABILE: La breve apparizione di Charlize Theron come tenutaria dell'agenzia "accompagnatrici".

John Herzfeld HA DIRETTO ANCHE...

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Minitina80 25/11/17 20:27 - 2984 commenti

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Uno scialbo poliziesco a cui nemmeno De Niro riesce a dare un minimo di personalità. Tutti i personaggi sono tremendamente artefatti da farlo sembrare quasi una pantomima. Superfluo aggiungere quanto ciò si rifletta nell’assurdità di alcune sequenze a cui non crederebbe nemmeno un bimbo o un cinefilo in erba. Herzfeld si addentra in un campo minato decidendo di muovere delle critiche sociologiche, dimostrando, però, di non avere le capacità e rendendo il tonfo ancora più rumoroso. Meglio far finta di non averlo notato e passare oltre.

Rigoletto 11/01/19 11:55 - 1786 commenti

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Severa critica nei confronti di mass media, star system e avvocatura, il film ha per vero protagonista il successo personale e mette in luce come troppo fumo negli occhi faccia alterare la realtà a persone che cercano smaniose i loro 15 minuti di gloria (spesso postuma). Sotto accusa anche sistema legale e mondo dell'informazione (vedi Grammer) che, in nome del denaro e dell'audience, non esita a vendersi la madre pur di rendere cornuto il padre. De Niro di mestiere a mezzo servizio, Burns non schioda un muscolo facciale manco a pagarlo. Meglio i cattivi.

Enzus79 26/07/23 22:22 - 2895 commenti

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New York: un poliziotto e un detective dei vigili del fuoco indagano su due killer venuti dall'Est Europa. Mediocre. L'idea di filmare gli omicidi non è male (seppur non originale) e neppure quella di criticare in un certo qual modo i media. A tratti il tutto sembra un po' banale, ma nel complesso intrattiene. Robert De Niro mediocre. Meglio il cattivo Roden. Regia piuttosto efficace.
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