Aspettando il re - Film (2016)

Aspettando il re
Media utenti
MMJ Davinotti jr
Titolo originale: A Hologram For The King
Anno: 2016
Genere: commedia (colore)
Regia: Tom Tykwer
Note: Soggetto da "Ologramma per il re" (A Hologram for the King), romanzo dello scrittore statunitense Dave Eggers pubblicato nel 2012.
Lo trovi su

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

L'americano medio nel mondo, nuovo capitolo; che possiamo lontanamente apparentare a quello che aveva raccontato Sofia Coppola nel suo LOST IN TRANSLATION, dai toni a tratti ugualmente prossimi al surreale. Una terra sconosciuta e per alcuni versi incomprensibile, l'Arabia, il cui re dà un appuntamento per poi rinviarlo sine die. Il povero Alan (Hanks), lì per piazzare un rivoluzionario sistema di videoconferenza con proiezione di ologrammi, viene rimbalzato dalla segretaria ogni volta che chiede appuntamento con chi dovrebbe riceverlo e che invece sembra stia sempre in altro luogo del mondo. In una prima parte che punta...Leggi tutto con decisione alla commedia il film trova una sua cifra stilistica soddisfacente e personaggi all'altezza. L'autista in primis, Yousef (Black): ossessionato dall'idea che il marito della donna con cui ha una relazione possa piazzargli una bomba in macchina, spaventa ripetutamente il povero Alan nei numerosi tragitti che i due faranno insieme dall'albergo alla sede lavorativa, dove l'americano deve organizzare la presentazione insieme ai suoi tre colleghi senza poter disporre di un collegamento internet decente e lavorando in una tenda! Yousef spiazza Alan con risposte inattese (spesso legate alle usanze arabe) e il loro divertito rapporto, a metà tra il serio e il faceto, dà luogo ai momenti più comici, che lasciano intravedere le ampie potenzialità dello script. Poi però, mentre comunque Alan si ritrova a combattere in situazioni giorno dopo giorno più improbabili (e Hanks è al solito bravo a rendere lo spaesamento del protagonista), comincia a manifestarsi il sospetto di una malattia celato in una grossa cisti cresciutagli sulla schiena. Il film vira lentamente verso lidi più drammatici introducendo la figura di Zahra (Choudhury), la dottoressa che cura Alan con crescente affetto. Lo straniamento dello straniero in terra straniera viene abbandonato e la storia affronta temi diversi crogiolandosi in un sentimentalismo che si fonde con tracce da americano in vacanza: una splendida casa sul mare e un bagno nella convenzionalità che si era cercato fin lì di rifuggire. Ogni spunto da commedia viene gradatamente bandito e l'Arabia si fa provincia anonima del mainstream a stelle e strisce in attesa di una chiusura frortunatamente non del tutto consolatoria. I flashback relativi ai precedenti problemi lavorativi ed economici, al matrimonio passato, al conseguente divorzio e al rapporto con la figlia (Fairaway) servono a ispessire il personaggio ma finiscono col togliere spazio a ciò che più dà carattere al film (mentre son più centrati quelli col padre, un estroso Tom Skerritt). Tykwer dirige senza brillare, Hanks trova il modo di coprire molte falle. E così, nonostante tutto, il film si fa vedere e l'alienazione del protagonista si percepisce a dovere.

Chiudi
TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/10/16 DAL BENEMERITO DANIELA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 25/06/17
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Josephtura 31/10/19 11:31 - 188 commenti

I gusti di Josephtura

Film che purtroppo si perde nel nulla. Incomincia in modo interessante, sembrerebbe poter affrontare i problemi e le conseguenze nel lungo periodo di un modello economico impostato sul massimo guadagno e al massimo risparmio. L'ambientazione è anomala e curiosa, ma poi invece di approfondire il problema si lascia che un'attrazione sentimentale di contorno diventi la strada principale che porta alla fine della storia.
MEMORABILE: Le frasi del tassista, solo che anche queste alla fine si perdono nel nulla...

Daniela 26/10/16 08:18 - 12662 commenti

I gusti di Daniela

Cinquantenne in crisi viene spedito in Arabia Saudita per vendere al Re il sistema informatico per una nuova città che sta sorgendo in mezzo al deserto... Nel percorso del personaggio del bravo Hanks, stanco e demotivato, che soltanto attraverso l'apertura verso persone di una cultura diversa (l'autista, la dottoressa) riesce a riprendere il controllo della sua vita, è difficile non vedere una metafora dell'Occidente e del suo porsi nei confronti del resto del mondo. Film che forse non mantiene tutte le promesse dello stuzzicante prologo ma si fa comunque seguire con curiosità ed interesse.
MEMORABILE: L'avviamento del taxi; Le sedie cedevoli: c'è a chi manca il terreno sotto i piedi e chi non trova un posto dove poggiare il sedere

Markus 26/06/17 09:57 - 3687 commenti

I gusti di Markus

La trasferta per affari di un cinquantenne americano in Arabia Saudita diventa teatro, anche psicologico, per una vicenda sentimentale. Il limite maggiore dell’opera di Tykwer è che colpisce più per l'inusuale location che per i messaggi che vorrebbe lanciare, ma gli va dato il merito di una discreta scorrevolezza corroborata da alcuni momenti ironici che smorzano quell'aria un po' amara di fondo che si avverte. La prima parte decisamente meglio sviluppata e interessante della seconda, quando il film verte a un sentimentalismo un po' da cartolina.

Galbo 28/10/17 06:03 - 12393 commenti

I gusti di Galbo

Commedia ambientata in Arabia Saudita, è una buona metafora della solitudine dell’individuo e della “ricostruzione” di una persona capace di ritrovare una ragione di vita e riscoprire il significato dei rapporti umani. Hanks alle prese con una sceneggiatura non esaltante (la storia non è particolarmente ricca di eventi) è autore di un’ottima prova d’attore in un film che riesce a valorizzare una ambientazione di per se già suggestiva. Molto affascinante la coprotagonista femminile, già apprezzata in Homeland.

Rambo90 27/04/19 02:10 - 7697 commenti

I gusti di Rambo90

Scontro culturale e occasione di rinascita in un film semplice ma interessante, soprattutto perché il tutto è presentato con simpatica ironia, anche le situazioni potenzialmente più drammatiche. Hanks ricopre alla perfezione il suo ruolo ed è il fulcro della vicenda, tenendo in piedi anche una seconda parte un po' più prevedibile del previsto. Ritmo svelto, regia buona.

Enzus79 11/10/20 21:45 - 2896 commenti

I gusti di Enzus79

Un'affarista viene mandato in Arabia Saudita per vincere un appalto per la fornitura di servizi elettrici. Commedia che delude, pur avendo nel personaggio interpretato da un bravo Tom Hanks l'unica nota degna di interesse: la storia col passare dei minuti diventa meno interessante e quasi banale, pur non annoiando. Consigliabile, ma senza aspettarsi chissà che cosa.

Cotola 21/09/21 16:11 - 9043 commenti

I gusti di Cotola

Dipendente demotivato ed in bolletta viene inviato in Arabia Saudita per chiudere un importante affare, niente meno che con il re in persona. Difficoltà e beffe non mancheranno. Classico film americano che prova a remare contro il sistema ma che alla fine non riesce a non conformarsi ai soliti cliché del cinema commerciale a stelle strisce e non solo. Sotto questo aspetto il finale, telefonatissimo sotto ogni aspetto, specie quello sentimentale, è assolutamente sintomatico. Peccato, perché il materiale per fare qualcosa di diverso c'era. Comunque un suo perché ce l'ha.

Capannelle 6/11/22 00:32 - 4411 commenti

I gusti di Capannelle

Nella parte iniziale sembra un film alimentare, per Hanks: il mestiere lo sorregge e qualche battuta va a segno, ma nel complesso il quadro risulta prevedibile e tendente al bidimensionale. Quando subentra qualche elemento di incertezza (i mancati appuntamenti, la città fantasma, la cisti) si fa più interessante e gli stessi personaggi ne benficiano. Non per molto però, perché nel finale le cose ritornano abbastanza prevedibili, seppur raccontate con un certo garbo. Può definirsi un film potabile, con qualche elelmento particolare ma senza alte pretese.

Jane Perry HA RECITATO ANCHE IN...

Spazio vuotoLocandina DiavoliSpazio vuotoLocandina Fatal errorSpazio vuotoLocandina Caccia al ragno assassinoSpazio vuotoLocandina Foster - Un regalo inaspettato
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.