Sebbene il canovaccio sia quello classico del peplum (l'eroe forzuto contro il tiranno usurpatore che rapisce la figlia del legittimo sovrano), Margheriti ha modo di lasciare il suo inconfondibile segno nella rapidità dell'azione e nell'inserimento di una suggestiva sequenza nel dedalo degli specchi - poi ripresa altrove - e innovando certi tòpoi (la lotta contro l'animale di turno ha una svolta inattesa). In futuro il regista si specializzerà in esplosioni: qui certo non può, ma in compenso insiste con il fuoco, l'arma principale con cui Kirk Morris fronteggia e uccide i suoi nemici.
MEMORABILE: La congiura e l'assalto al palazzo; il mercato delle schiave; Morris vs Feliciani nella wellesiana sala degli specchi.
Bel peplum nel quale Antonio Margheriti esce un po' dai soliti cliché e riesce a rendere espressivo Kirk Morris, non certo sempre tale. L'ambientazione a Bagdad fa un po' ridere per chi conosce la storia, ma il film funziona lo stesso. C'è anche Beryl Cunningham nel piccolo ruolo di una schiava di colore, alle sue primissime prove in Italia. Divertimento assicurato.
MEMORABILE: Il prossimamente, in cui l'eroe è chiamato Antares (che è il nome della società che ha prodotto il film) mentre sul titolo si legge Anthar...
Margheriti qui si cimenta nel peplum arabeggiante, incentrando la scena su una Bagdad ricostruita, con tanto di furfanti, commercianti senza scrupoli e, naturalmente, un eroe forzuto e muscoloso rappresentante del bene. La storia è l'ennesima variante della lotta fra soprusi e giustizia, fra ricchi prepotenti e poveri ma onesti. Un film realizzato con l'usuale maestria, ma con una trama e un'ingenuità di intenti che sono rivolti a un pubblico perlopiù giovanile.
Peplum di ambientazione araba con l'aitante Bellini, un habitue del genere che sarà attore-feticcio di Tanio Boccia, nei panni del forzuto di turno. Lo script ricalca essenzialmente quello di altri prodotti simili del periodo, ma il film si distingue per la regia quadrata di Margheriti, capace di interessanti variazioni su situazioni standard e di superbi movimenti di macchina che donano un ritmo vivace al racconto. Piuttosto modesto l'apporto del cast, ma le scenografie credibili e i molti esterni ne fanno un prodotto dignitoso e, per gli appassionati del genere, più che godibile.
MEMORABILE: I primi validissimi salti di Roberto Dell'Acqua, uno dei più grandi stuntmen del nostro cinema, qui all'esordio; La lotta col rinoceronte.
Antonio Margheriti HA DIRETTO ANCHE...
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HomevideoXtron • 20/12/16 19:05 Servizio caffè - 2147 interventi
C'è il dvd CULT MEDIA
Audio italiano 2.0 e 5.1
Sottotitoli in italiano
Formato video 2.35:1 anamorfico
Durata 1h31m07s
Extra: Galleria fotografica
A Stracult Kirk Morris raccontò che dovevano girare in Tunisia una settimana, ma c'era maltempo e dovettero tornare a Roma per girare tutto nei dintorni.
A Stracult Kirk Morris raccontò che dovevano girare in Tunisia una settimana, ma c'era maltempo e dovettero tornare a Roma per girare tutto nei dintorni.
Veramente stando a quel che si legge su IMDb il film fu girato in Algeria. Può essere che Morris si confondesse con qualche altro film del genere (in quegli anni ne ha girati parecchi) anche perché le riprese del deserto mi sono sembrate piuttosto realistiche...
L'eroe mitotogico Anthar, completamente inventato, in America fu presentato dalla distributrice Embassy come "il figlio di Ercole" per sfruttare il successo della serie televisiva omonima (The sons of Hercules) prodotta dalla stessa Embassy.