Piuma - Film (2016)

L'arrivo di un figlio, momento importante per chiunque in qualunque momento, viene affrontato con gli occhi di due giovani adolescenti alle prese con la maturità. Ero partita prevenuta aspettandomi una pellicola scialba, ma devo dire che invece il film riesce a toccare tematiche importanti senza mai sfociare nel patetico. Valore aggiunto il ruolo di Sergio Pierattini, qui padre di Ferro.

Una commedia giovanile piacevole in cui tutto ruota intorno alla gravidanza di due adolescenti. Una bella sorpresa, con intermezzi simpatici realizzati da interpreti poco conosciuti ma indubbiamente ispirati. Si sorride spesso ma nel contempo si riflette e si osserva una situazione comunque veritiera. Bravi Pierattini e Fedele.

Finalmente una discreta commedia adolescenziale che riesce a raccontare con seria schiettezza e modernità le vicende di due minorenni senza scadere nelle situazioni posticce e inesistenti stile Moccia o Muccino. L'intreccio non è esaltante e le parti realmente comiche alla fine sono affidate quasi unicamente ai genitori dei due ragazzi, ma il prodotto si lascia vedere senza troppe cadute (tranne i minuti finali) e con uno spirito positivo. Il cast senza i soliti volti noti ne guadagna non poco e i dialoghi funzionano più di prodotti simili.

Johnson in salsa adolescenziale: un film che gira a vuoto su una sceneggiatura che parte con grandi ambizioni disvelando poi una pochezza miserabile di ispirazione. Ambientato nella Roma popolare, non salva sé stesso neanche attraverso la direzione (gli attori recitano in un raccapricciante accento romanesco) o la composizione (nemmeno un'inquadratura che sia vagamente bella). L'ispirazione poetica della paperella lascia spazio al vuoto cosmico di personaggi che mai evolvono. Voleva essere una piuma, ma è la pesantezza senza possibilità di scampo.

Piacevole commedia che racconta un episodio che potrebbe capitare a chiunque (la gravidanza in età adolescenziale). Leggera come una piuma (appunto) e tutto sommato ben recitata soprattutto da Fedeli e Pierattini, a volte risulta difficile da capirsi per la parlata romanesca, ma va bene così. Splendida la canzone portante ("Almeno tu" di Francesca Michielin). Non è un capolavoro ma una visione la vale tutta.

Vale perlopiù a livello emotivo/sonoro, con scene oniriche notevoli e musiche indicate. Il resto è la classica storia di giovani con bravi interpreti (Fedele e Pacitto su tutti) ma situazioni già viste. Di impianto più americano che italiano, poteva marcare ancora di più l'aspetto fantasioso a discapito di quello reale che, per un motivo o per l'altro, è già risaputo e incorreggibile. Comunque un film discreto, che vale una visione.

Una commedia molto ben fatta sulla tragicomicità della vita familiare, istituzione in perenne crisi, specie se alle prese con un evento inaspettato e mastodontico ma in fin dei conti, pur nella sua bizzarria, imprescindibile, presente ed efficace. Notevole l'ironia del regista - sceneggiatore che riesce a inventare situazioni non banali e divertenti. Ottima l'interpretazione degli attori, azzeccatissimi, ognuno nella propria parte.

Commedia giovanile che porta una ventata di aria fresca grazie a un cast di nomi non altisonanti; proprio questo è probabilmente il valore aggiunto. Sicuramente Sergio Pierattini è quello che se la cava meglio di tutti, ma anche gli altri non sfigurano. La sceneggiatura è gradevole seppur con qualche cedimento. La regia di Johnson non presenta sbavature.

I due ragazzi aspettano un figlio e questo cambia molte cose, per loro e per le rispettive famiglie. Bella commedia ambientata non nel mondo pariolino ma tra ragazzi di borgata mantenendo però prevalenti i toni della commedia. Roan Johnsn ci sa fare, ma la vera scoperta del film è Sergio Pierattini, decisamente spassoso nel ruolo di un padre brontolone. Era in concorso a Venezia, con ovvio scandalo dei critici "impegnati".

Due giovani studenti diventeranno genitori ma non sanno dove sbattere la testa. Lei lavora insieme al padre ad un centro scommesse ma il genitore è uno scapestrato. I genitori del ragazzo accolgono la ragazza in casa loro, ma questi devono fare anche i conti con un nonno che si sente male e deve ricorrere alle cure di una fisioterapista un po' fuori di testa. Commedia leggera che assurge (dal nome del film) a qualcosa di leggero e per buona parte vi riesce. Molto valido Sergio Pierattini nel ruolo del padre di Ferro. Ottimo il montaggio.

Una commedia riuscita, divertente e a tratti emozionante, diretta ottimamente da Roan Johnson che riflette su una situazione difficile da affrontare per due ragazzi molto giovani alle prese con un'inaspettata gravidanza. Nonostante la drammaticità della situazione, la storia è piena di situazioni molto simpatiche, in particolar modo tutte le scene che vedono coinvolti Pierattini e Colella sono ricche di ilarità e goliardia. Bravissimi i due ragazzi, molto credibili nei panni di adolescenti spensierati ma che dimostrano di avere la testa salda sulle spalle. Da vedere.