Il cittadino illustre - Film (2016)

Il cittadino illustre
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/09/16 DAL BENEMERITO TAXIUS
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Taxius 23/09/16 15:32 - 1656 commenti

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Premio Nobel torna nel suo paese natale dopo lungo tempo venendo accolto come un eroe; poco a poco però la supponenza dello scrittore aggravata dall'arretratezza culturale dei cittadini incrineranno questo rapporto fino a farlo scoppiare. Commedia a tratti molto divertente e spassosa che ha come unico difetto di perdersi in eccessivi stereotipi e luoghi comuni. Il film è girato molto bene rivelandoci uno spaccato di un'Argentina remota. Ottima la prova degli attori, dal protagonista ai comprimari.
MEMORABILE: Il momento in cui Daniel Mantovani scopre chi è la ragazza che si è portato a letto.

Thedude94 8/03/17 01:39 - 1084 commenti

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Tra realtà e immaginazione, questa sorta di viaggio interiore/ritorno in patria di un premio Nobel per la letteratura vive di momenti comici davvero brillanti, alternati da ottime divagazioni sul senso dell'essere. Stupenda interpretazione di Martinez nei panni di un uomo che non aveva il coraggio necessario per ritornare nel proprio paese nativo, ma che riesce ad affrontare una situazione del genere dopo aver vinto il premio più importante per uno scrittore o forse, come egli afferma, un premio che è una sorta di tomba per la creatività.

Daniela 12/03/17 23:10 - 12606 commenti

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Dopo aver accettato il Nobel come pietra tombale sulla sua carriera artistica, uno scrittore argentino da 40 anni in Europa accetta l'invito del sindaco del paese natio: un ritorno alle radici da cui sono nate tutte le sue creazioni letterarie costellato di incontri/scontri dall'esito inaspettato. Riflessione sul rapporto fra arte e vita, narrata con un'ironia che talvolta sfiora il grottesco, ma senza alcuna pesantezza e, contrariamente all'atteggiamento del protagonista (magnificamente interpretato da Ramirez), senza supponenza: film caustico e solleticante, da vedere.
MEMORABILE: Il discorso di accettazione del Nobel e quello alla premiazione della mostra di pittura; La pubblicità alla radio; L'inaugurazione del busto

Kinodrop 4/04/17 19:11 - 2909 commenti

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Raggiunti i vertici della cultura e vincitore del Nobel per la letteratura, un romanziere vuole ricucire il gap tra la finzione letteraria e la vita reale accettando l'invito del suo paese natale in Argentina. L'impatto sarà meno lineare del previsto, sia per il carattere aspro e spocchioso dello scrittore, che per i limiti culturali e sociali della cittadina. Magnifica l'interpretazione di Martinez sospesa tra integrazione ed estraneità, alta cultura e necessari compromessi. Soggetto particolare, profondo, riflessivo non privo di humor sottile.
MEMORABILE: Il camminare per le vie di Salas; L'accoglienza un po' naif; La mostra di pittura; La scultura; La caccia finale.

Capannelle 6/04/17 21:23 - 4394 commenti

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Un prologo grottesco, dove prenderesti a schiaffi lo scrittore, introduce a un ritorno dello stesso nella terra natia, dove lo aspettano tante sorprese di ogni colore. Scrittura sapiente, attori decisamente in tono, eventi caustici ma senza diventare melodrammatici. Peccato per il responsabile della fotografia, lasciato fuori dalla porta per tutte le riprese in nome di uno stile realista non così necessario.

Galbo 25/04/17 07:06 - 12372 commenti

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Scrittore premio Nobel torna nel paese natio ma l'accoglienza non sarà quella che si aspettava. La vicenda raccontata in questo bel film argentino è paradigmatica della fragilità della gloria e degli onori rispetto alla personalità umana. Si parla di cultura contrapposta all'ipocrisia provinciale, di andare contro le convenzioni contro il perbenismo. Tutto ciò sotto forma di commedia satirica con qualche elemento noir. Da applausi Oscar Martinez.

Pigro 31/05/17 19:49 - 9624 commenti

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Non è solo la storia dell’amaro ritorno di un Premio Nobel nel paesino natale da cui era fuggito 40 anni prima. Evitando che la semplice (e prevedibile) narrazione del plot si appesantisca di contorcimenti intellettualistici o complessità stilistiche, il film trasforma la vicenda in uno snodo di complesse riflessioni: sulla memoria, sull’identità, sulla cultura, sulla responsabilità, sulla morte, sul sottilissimo rapporto tra arte e vita, tra verità e menzogna. Sembra una storiella dalle tinte dark o farsesche; è un concentrato di stimoli.

Nando 17/10/17 14:58 - 3806 commenti

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Commedia satirica di ottimo impatto visivo in cui le capacità e le riflessioni di uno scrittore argentino insignito del Nobel si scontrano con il becero provincialismo dei suoi concittadini che non vedeva da circa quarant'anni. Dialoghi sulla vita, sulla morte e sull'esistenza della parola cultura. Alcune situazioni strappano il sorriso, come il buffo balletto del compagno di bevute nel Volcan Bar. Ottima l'interpretazione di Martinez, ben coadiuvato dal resto del cast.

Il ferrini 3/11/17 23:53 - 2337 commenti

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Un'idea molto semplice e una realizzazione minimale per un risultato notevole. Il film è completamente incentrato sul personaggio di Martínez ma è sorprendente come anche tutto il cast secondario concorra alla buona riuscita dell'opera. Dialoghi sempre ficcanti e qualche buon colpo di scena permettono di non annoiarsi mai spingendo a più di una riflessione. Coraggioso nel puntare il dito contro il deleterio provincialismo di una di quelle piccole comunità generalmente raccontate in modo nostalgico e romantico. Da vedere.
MEMORABILE: Il popolo africano che non ha una parola per definire la libertà perché è già libero e quindi non ne ha bisogno.

Giùan 28/07/18 07:12 - 4528 commenti

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Film che indovina con sarcastica naturalezza, trovando nel cinema degli ultimi anni ugual forza solo nella precipitosa drammaticità de La terra di Rubini, il rapporto squilibrato tra la presunta emancipazione dinamica di chi parte e l'atavica inerzia di chi resta. E' dalla coscienza di questa impossibile dialettica che Cohn e Duprat suggono la forza propulsiva della narrazione, mentre più succedanei paiono i discorsi sul rapporto tra artista e pubblico. Bravo Martinez nella sua liminarità antipatia/simpatia ma splendido Vicente, il sindaco di Salas.
MEMORABILE: Il pubblico sempre più rado alle lezioni di Mantovani; La camurria artistica impersonata da Florencio Romero; Julia.

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Paulaster 18/07/19 09:45 - 4375 commenti

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Premio Nobel tornerà al paese d’origine. Diviso in capitoli sulla breve permanenza, mostrerà le diverse facce (opportunistiche, nostalgiche, ipocrite) di chi non è profeta in patria. Ritmo non elevato in cui si possono apprezzare i vari ragionamenti su cultura e arte, purtroppo contrapposti a quelli di chi non ha gli elementi per capire e desidera al massimo andarsene. Epilogo che suona eccessivo, ma funzionale al cinismo del protagonista.
MEMORABILE: Il succo pubblicitario durante l’intervista; Gli scagnozzi che sgasano; Le testine di agnello; La parata sul camion dei pompieri.

Cotola 24/08/19 23:28 - 8998 commenti

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L'enorme merito che ha il film è quello di trattare temi seri ed interessantissimi, senza mai prendersi sul serio e sfociare in tirate intellettualoidi ma anzi, dando ampio spazio all'ironia e suscitando sorrisi e risate. Si parla del rapporto tra arte e vita, tra verità e creazione artistica ma anche tra chi resta (spesso con oggettivi limiti) e chi va via e, pur nella sua spocchia, si apre ad altri punti di vista. Buona la progressione drammaturgica; situazioni e ritmi che tengono sempre desta l'attenzione dello spettatore. Splendida la prova del protagonista.
MEMORABILE: Il pittore rifiutato ed infuriato; Lo spot del succo di frutta; Il discorso di accettazione del Nobel.

Anthonyvm 13/04/21 00:58 - 5615 commenti

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I due autori adottano uno stile semi-documentaristico (fotografia smorta, lunghi piani sequenza) per delineare l'ironico ritratto di un artista esule in ogni senso, caduto in crisi creativa e preda di un'insoddisfazione perenne, ostile ai fasulli ambienti colti europei e attratto nelle grinfie di una realtà sempliciotta e arretrata, che si rivelerà un'altra faccia della medesima ipocrisia. Personaggi tragici, buffi, surreali, per un'opera che riesce a far ridere aprendo le porte a numerose considerazioni sull'arte, sulla cultura, sulle loro contraddizioni e sul loro effettivo valore.
MEMORABILE: Giro sul camion dei pompieri con la reginetta di bellezza; La presentazione naif; Selezione dei dipinti; La figlia dell'amico; Il finale "a sorpresa".
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  • Curiosità Daniela • 6/03/17 17:15
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    Mostra del cinema di Venezia 2016:
    Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile a Oscar Martínez.

    Goya Awards 2017
    Miglior film straniero in lingua spagnola .

    Nominato per l'Oscar 2017 al miglior film straniero.