L'isola del diavolo - Film (1940)

Un gruppo di criminali, al quale si uniscono una donna e un misterioso individuo, fuggiranno dalla celebre isola-penitenziario del titolo: dialoghi fulminanti, ottima messa in scena, personaggi che non si dimenticano interpretati da un cast in forma. Plot sporco e metafisico, con sottigliezze psicologiche. Tutto tenuto insieme da una regia solida, al servizio (nobile) della sceneggiatura a orologeria sino al coerente finale. Una storia sulla malvagità, la redenzione e la ricerca della libertà (con un po' di melodramma).

L'isola del diavolo è una colonia penale da cui riescono a fuggire alcuni detenuti ai quali si unisce una prostituta. Fra di loro si trova anche un individuo misterioso che sembra prevedere in anticipo tutto quel che sta per accadere... Prima parte d'avventura, insaporita dagli scambi verbali della collaudata coppia Gable-Crawford, poi gli elementi mistici prendono il sopravvento ed il film diventa soprattutto una storia di redenzione dalle proprie colpe con una forte connotazione religiosa. Nel cast, Gable bel ruvidone, Crawford melodrammatica, Lorre al solito viscido, Hunter ambiguo.

Inizia come un classico avventuroso dell'epoca ma poi cambia rotta pian piano, in modo abbastanza prevedibile e affascinante. Anche se con toni un po' troppo melò, nella seconda parte del film si assiste a una interessante incursione metafisico-biblica che rende strano e coinvolgente al tempo stesso il destino dei protagonisti. Bene il cast, con bei duetti Gable-Crawford e un "illuminato" Hunter. Finale un po' strascicato ma senza dubbio una pellicola anomala e da vedere.