La notte del giudizio - Election year - Film (2016)

La notte del giudizio - Election year
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Gli Stati Uniti (in un futuro prossimo immaginario) proseguono nel celebrare ogni anno la notte dello "sfogo": 12 ore in cui tutto è permesso, omicidio compreso; ma le persone con un briciolo di cervello in grado di capire che la cosa non ha molto senso “curiosamente” aumentano e una senatrice che ha perso i genitori durante una di queste belle serate di molti anni prima si fa promotrice di una proposta per dare uno stop definitivo alla scemenza (anche perché sono in molti ormai a credere che la speciale nottata sia stata concepita esclusivamente per permettere ai meno intellettualmente dotati di eliminarsi a vicenda lasciando il campo libero a chi "merita" di vivere più di loro). Occorre fermare...Leggi tutto la donna, ormai lanciata verso la Casa Bianca; così i “Nuovi Padri Fondatori” decidono che, per l'imminente sfogo, tutte le coperture per i politici saranno revocate, in modo da sorprendere la senatrice in casa e farla fuori senza problemi. Parallelamente seguiamo la storia del proprietario di un bar che non ha i soldi per pagarsi l'assicurazione e decide di difendere il suo locale personalmente. Si accorciano i giorni d'attesa: -2, -1... via! Quando le strade di Washington si trasformano d'improvviso in una sorta di inferno in Terra il film mostra tutta la sua potenza evocativa, la forza di un'idea indubbiamente vincente che unita a una fotografia notturna d'effetto e a una regia tecnicamente capace sembra sempre promettere più di quanto poi manterrà. Era successo con il numero 2, ci si ripete ora: finché l'azione resta sulle strade, tra ralenti e primi piani sulle macabre maschere dei killer legalizzati, il lavoro di DeMonaco funziona al meglio, poi quando tocca rifugiarsi in casa o sfuggire dagli agenti governativi per mettere in salvo la senatrice il film torna altamente convenzionale, farcito da dialoghi eroici e un impianto carpenteriano cui manca il necessario coinvolgimento; e più ci si avvicina al finale più le cose peggiorano, con messe profane interminabili, sacrifici e sparatoria a chiudere. Cinema di genere anche solido, costruito con tutti i crismi, ma che quando si allontana dalle migliori idee alla base della saga si fa anonimo e si spegne. La violenza comunque non manca, le facce son quelle giuste e il film non sfigura rispetto ai predecessori: ne mantiene la linea, segue l'ovvia scelta del numero 2 di uscire allo scoperto per sfruttare al meglio le sfide sanguinarie sulle strade, azzecca qualche personaggio e - almeno fino a un certo punto – non annoia.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 17/07/16 DAL BENEMERITO CAPANNELLE POI DAVINOTTATO IL GIORNO 6/08/16
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Puppigallo 6/08/16 23:15 - 5259 commenti

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Ormai si gira su se stessi; e l'aver dato una connotazione politica al tutto non contribuisce a infondere nuova linfa rivitalizzante. Se poi si aggiungono alcune forzature, come il fischio di riconoscimento della gang (anche piuttosto ridicolo), o "Piccola morte" che torna a far danni, ecco che la pellicola non supera la mediocrità. Persino le uccisioni, a parte alcuni flash di folli che giustiziano a modo loro, si riducono a scontri a fuoco, come ce ne sono da sempre nei film. Il barile ormai è vuoto, inutile raschiare.
MEMORABILE: "Ho lasciato qui la mia merendina"; Rimozione e smaltimento vittime; "Grazie Cicciobello"

Piero68 23/08/16 14:41 - 2955 commenti

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Al terzo capitolo The Purge mostra definitivamente tutti i suoi limiti nelle idee e nella sceneggiatura. Troppo simile al secondo episodio e poche e ripetitive le situazioni. Lo scontro ideologico e politico e l'inserimento di qualche caratterizzazione in più che dovevano dare più ampio respiro alla storia alla fine risulteranno una specie di boomerang, vista la poca cura messa nella loro realizzazione. Come già successo nel capitolo precedente il piatto forte saranno i "figuri" che si aggirano per le strade in cerca di sfogo. Cast deludente.

Capannelle 17/07/16 00:26 - 4399 commenti

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Se i primi due film, pur avendo le loro debolezze, mantenevano una minima freschezza e forza di racconto, col terzo De Monaco si avventura nello scontro istituzionale gonfiato contro ogni logica (tutta la seconda parte fa ridere), dove anche gli attori si smarriscono (salvo il sacerdote officiante la messa) tra dialoghi didascalici, banali contrapposizioni buoni-cattivi e action convenzionale. Scritto proprio male.

Digital 29/07/16 09:08 - 1257 commenti

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Il terzo capitolo della notte del giudizio si caratterizza per un sottotesto politico ancora più marcato dei precedenti, con la candidata alla presidenza degli States a rischio della vita per la sua posizione anti-purga. Il piatto forte di questo franchising rimane come sempre la violenza, scaturita da atti criminali di ogni tipo. La prima parte è, come da prassi, utile a presentare i personaggi principali (molti dei quali squisitamente sopra le righe), poi si scatena l'inferno e il divertimento aumenta esponenzialmente. Usuale ma godibile.

Rambo90 2/08/16 22:59 - 7679 commenti

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Ormai decisamente puntato all'action (ma con ancora piccoli sprazzi d'orrore), questo terzo capitolo è un ritmato attacco ai nervi dello spettatore, sballottato in una fuga senza rifugio apparente. L'azione è tanta e ben gestita e la regia sa come confezionare un prodotto intrigante, violento ma anche ironico qui e là. Il ritorno del personaggio di Grillo funziona e funzionano i nuovi comprimari, in primis Williamson. Promosso.

Daniela 5/08/16 02:39 - 12625 commenti

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Dopo l'home invasione del capistipite, Il secondo capitolo della saga aveva portato lo scontro nelle strade, trasformandolo in un'anabasi guerranottesca. Questo terzo ne ricalca le tracce con un innesto alla "chi protegge il testimone", in questo caso una senatrice candidata alla Presidenza che vorrebbe abolire il "giorno del giudizio". Mentre il sottofondo politico già presente sottotraccia si fa esplicito, torna il personaggio interpretato da Grillo, bodyguard bello tosto. Ritmo sostenuto ma certo la formula appare un poco ripetitiva, nonostante la fantasia di alcune nuove mascherate.
MEMORABILE: I turisti dell'omicidio; La gang russa mascherata da icone della storia americana; il pendolo in mezzo alla strada

Markus 6/08/16 17:56 - 3682 commenti

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Terzo capitolo di una saga che volendo può continuare a vita, perché se è vero che la follia un po' malata di un ipotetico giorno in cui ci si può sfogare uccidendo impunemente è geniale ma limita, vero è anche che risulti formula replicabile con poche modifiche. Stavolta, nella consueta e giusta mattanza, come cornice c’è una candidata alla presidenza degli Usa da salvare; una variante che comunque non toglie spazio a qualche povero cristo con cui l'impiegatuccio al cinema possa provare empatia.

Rebis 9/08/16 15:41 - 2332 commenti

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Dal dietro le quinte dei Nuovi Padri Fondatori al delirio metropolitano, un incubo inzaccherato di allucinazioni horror e scorci apocalittici: DeMonaco realizza il film perfetto, il migliore della trilogia, carpenteriano nell'anima - l'azione culmina coerentemente all'interno di una chiesa - ossessivo nel ritmo e nel sound design, plumbeo, ideologico, politicamente schierato e manicheo, ma proprio per questo ancor più appassionante. I personaggi sono la quintessenza del cinema d'assedio: e se Leo Barnes non è certo Jena Plissken - ma si difende alla grande - il cuore batte per Laney Rucker.

Taxius 11/08/16 20:28 - 1656 commenti

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Con questo terzo capitolo DeMonaco esalta ancora di più la follia e la brutalità umana tanto da far passare i partecipanti allo sfogo non più come semplici assassini ma piuttosto come demoni sputati dall'inferno; pure il messaggio politico e sociale risulta essere più marcato. La trama di base non è cambiata rispetto al secondo film, il solito Frank Grillo dovrà portare in salvo un gruppo di persone tra cui la senatrice; nonostante tutto ci si diverte molto e le maschere sono bellissime. Qualche insensatezza c'è, ma ci si può passare sopra.

Pinhead80 24/08/16 18:49 - 4719 commenti

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Aumentano le notti del giudizio e magicamente pure la serie sale di livello. Il meccanismo viene calibrato sempre meglio e il risultato è un'ondata di violenza e di tensione che non risparmierà nemmeno le classi nobili della società. Gli spunti di riflessione, pure sociologici, sono enormi, così come lo sono le possibilità future di sviluppare altri seguiti del filone. La speranza è che si continui a offrire un prodotto di buona qualità. Buona purificazione.

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Pumpkh75 7/12/16 14:55 - 1740 commenti

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La radice rimane inalterata, ma senza ricorrere a particolari filtri aumenta la matrice politica fino a mostrarsi quasi spudorata (indovinate chi sono i repubblicani?). Non ne risente l’azione, anzi: lo spettatore desto e coinvolto non segnala cedimenti lungo la visione, al massimo può non essere convintissimo di alcuni personaggi troppo stereotipati sul versante action e di una parte finale schematica e intuibile. Lodevoli gli echi plisskeniani e qualche ingegnosa rappresentazione violenta dello sfogo. Ancora apprezzabile.

Redeyes 12/12/16 09:20 - 2443 commenti

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Ormai abbandonato il tema torture e sposato appieno l'impegno socio politico, questa purga va verso una deriva maggiormente curata sul piano del testo ma lo fa perdendo quegli sprazzi di follia che l'avevano esaltata nella sua genesi. Grillo (sufficientemente parlante) con la Mitchell non delude, ma se da un lato non ha l'appeal di uno Statham, dall'altro mantiene una certa credibilità. Alcuni momenti hanno necessità di qualche carnevalata cittadina per non annoiare, altri tendono un po' troppo alla auto-parodia.
MEMORABILE: Le squinzie alla ricerca di snacks; I geni con la ghigliottina; La "santa" messa.

Cotola 24/12/16 14:21 - 9009 commenti

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A parte le evidentissime coloriture socio-politiche (tra l'altro nemmeno loro particolarmente nuove), non c'è da chiedere particolare originalità alla pellicola. Qui contano il buon ritmo che si mantiene sempre abbastanza alto e le riuscitissime e gustose atmosfere notturne-ottantiane (impossibile non pensare a Carpenter). Il finale sembrerebbe aprire le porte ad un quarto capitolo. Nulla di che, ovvio, ma è un discreto intrattenimento.

Galbo 14/01/17 06:56 - 12380 commenti

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Terzo episodio dedicato alla "purge night" che rende sinistramente futuribile la società americana, Election year introduce il tema politico, con la figura della candidata che si oppone alla barbara usanza dello sfogo. Ciò consente al film di evitare il semplice effetto remake rispetto al secondo capitolo. Nondimeno la parte action risulta quella più godibile grazie al tosto Frank Grillo che ancora una volta risulta interprete credibile e che è affiancato da validi comprimari, sia dalla parte dei buoni che da quella dei cattivi.

Magi94 30/11/17 15:17 - 944 commenti

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Secondo sequel de La notte del giudizio, cambia in modo significativo lo script che assume una tinta politica: non bisogna più difendersi da pazzi aggressori che cercano di entrare o di ammazzarti per strada, ma salvare la vita alla probabile vincitrice "illuminata" delle successive elezioni. La sceneggiatura riesce quindi a ricevere nuova linfa, sebbene tutti i personaggi siano tagliati con l'accetta nelle accezioni buoni o cattive. Fastidiosa invece la regia, che abusa della macchina a mano e brutto il doppiaggio da reality show americano.

Ryo 12/07/18 18:09 - 2169 commenti

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Il terzo capitolo della saga dello sfogo annuale risente, forse, di una mancanza d'idee. L'impressione è che il soggetto abbia sparato tutte le sue cartucce; per non scadere nella monotonia, si inserisce una storyline che vede protagonista una candidata alla presidenza che vorrebbe abolire il giorno dello sfogo. Purtroppo non basta. Non avendo più molto da dire si finisce per ricadere in scene violente, in uno sfoggio di maschere sempre più fantasiose, sparatorie ed esplosioni.

Buiomega71 5/11/18 00:59 - 2901 commenti

I gusti di Buiomega71

Anche se l'ombra del primo svanisce, DeMonaco scintilla molto meglio che nel secondo. Più compatto narrativamente (ansiogena tutta la parte nella dimora della senatrice), impreziosito da follie assortite (i russi mascherati, le psicopatiche schoolgirl in stivaloni, reggicalze, mitragliatori e motosega, i clown assalitori), da sprazzi horror (l'incipit) e onirici (l'albero degli impiccati e le ninfee danzanti) sino a preti sadici e sanguinari con cerimonie che stanno tra l'inquisizione, la messa nera con echi finali. Gran spargimento ematico, odori romeriani e botte di adrenalina.
MEMORABILE: Il ministro delira frasi sconnesse modello Max Cady; La sacrestia piena di "poveri cristi"; Pugnalando il tossico sull'altare; Uxorcidio in strada.

Anthonyvm 29/04/19 00:05 - 5640 commenti

I gusti di Anthonyvm

Il primo si concentrava sull'intimità domestica, il secondo si spostava sulle strade cittadine, questo terzo episodio si amplia ulteriormente andando a toccare la nazione intera e i suoi governanti. La solfa non è molto dissimile dal precedente film (inseguimenti, sparatorie, guerriglie fra ribelli giusti e ricchi cattivi), ma talvolta si ha la sensazione che lo Sfogo passi in secondo piano lasciando spazio a scene d'azione sempre più esuberanti e a un plot esagerato. L'horror è limitato alle maschere. Qualche idea vincente comunque c'è. Buono.
MEMORABILE: L'attentato alla senatrice; La svolta fanatico-religiosa presa dai potenti sostenitori dello Sfogo; La sanguinosa battaglia finale nella chiesa.

Lupus73 30/05/21 16:10 - 1487 commenti

I gusti di Lupus73

Intrattenimento ancora alto in questo terzo capitolo che veste di nuovo suggestioni carpenteriane, in una metropoli notturna e distopica tra bande di pericolosi teppisti bizzarri e mascherati. Siamo ai vertici con i nuovi padri fondatori e si recupera Leo, l'eroe del precedente. Lo sfogo investe anche il lato religioso americano con "sacrosanti" sacrifici umani. Spostarsi dalla critica del capitalismo sfrenato ad un'evidente faziosità politica fatta di temi buonisti facendo un falò della sana contrapposizione scorretta al sistema, rende il lavoro concettualmente più banale.
MEMORABILE: Il venditore di maschere: "Lo sfogo è l'Halloween degli adulti"; Gli stranieri purificatori mascherati da zio Sam, Statua della Libertà e Washington.

Enzus79 29/05/22 23:06 - 2874 commenti

I gusti di Enzus79

Terzo capitolo dedicato allo "sfogo". Intrattiene il giusto, pur avendo una trama non del tutto convincente. Ritmi più che buoni. Le atmosfere dark coinvolgono discretamente. Escluso il personaggio interpretato da Grillo, gli altri risultano poco empatici. Le scene d'azione sono girate egregiamente da DeMonaco: efficiente la sua regia. Discreta la fotografia.

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Thedude94 17/04/23 00:09 - 1089 commenti

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Terzo capitolo della saga dedicata alla notte dello sfogo, incentrato nell'anno delle elezioni in cui una senatrice è pronta a cambiare per sempre una legge che ormai condiziona il popolo americano da troppi anni. Il tono è sempre quello degli altri film, si passa dall'assurdità di alcune scene action a riti e sette macabri già visti in opere simili utopistiche, rimanendo in uno stato di mediocrità che ha tuttavia il suo perché; il cast è ben affiatato e fisicamente in parte, in particolare le new entry oltre al solito Grillo. A tratti interessante nei temi sociali.

Teddy 16/07/23 00:29 - 811 commenti

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Terzo capitolo con un risultato esaltante dal punto di vista commerciale ma certo non da quello narrativo. Action-road movie con una cornice comunicativa che alterna confusamente chiese istituzionali, magioni politiche e sotterranei proletari, insoddisfacente nel rendere credibili le motivazioni dei personaggi ma con uno stile visivo pop e affascinante. Tensione non pervenuta.
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  • Discussione Raremirko • 14/12/17 00:25
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Si, la serie è già confermata.

    Island comunque è un prequel.
  • Discussione Buiomega71 • 5/11/18 10:17
    Consigliere - 25937 interventi
    Grande sorpresa e impennata per DeMonaco, che fa molto meglio che nel secondo , anche se la furia e la brillantezza del primo sono ormai un pallido ricordo.

    L'intelaiatura è quasi identica ad Anarchia, ma c'è più compatezza narrativa (l'attentato imboscata nella dimora della senatrice è ansia cinematografica allo stato puro), schegge impazzite di gran cinema exploitation, sprazzi horror (l'inaspettato e ferocissimo incipit psycho thriller torturepornesco), invenzioni visive e bric-à-brac di maschere, costumi, icone americane, cianfrusaglie estetiche come se Ken Russell dirigesse 1997 Fuga da New York

    Grandissimi momenti di violenza grafica (i colpi in arrivo lasciano senza fiato, con quei ralenti peckinpahniani dove il sangue sprizza sulle pareti e dai corpi che è un piacere impiacentito), le sparatorie sono al fulmicotone, lotte a mani nude in garage sotterranei, la sacrestia piena di "poveri cristi" come se fossero zombi romeriani (e Romero, soprattutto quello della Terra e dei Crazies torna spesso e a più riprese), uxoricidi con pentimento immediato, donne che intonano una nenia mentre davanti a loro bruciano i cadaveri

    DeMonaco alza il tiro : la scalinata con George Washington che diventa il simbolo dell'apocalisse (PURGE scritto col sangue sui pilastroni), lampi onirici e grotteschi (la ghigliottina nel vicolo, l'albero degli impiccati con delle ninfee biancovestite che danzano attorno e accoltellano alla bisogna, la gang "cannibalica" dei russi travestiti con i massimi simboli americani-la statua della libertà luminosa e fluorescente è un tocco di genio assoluto-, i clown assalitori), omaggi colti (il Poe del Pozzo e il pendolo o il Fulci di I guerrieri dell'anno 2072), flash indianrunner (la frecca conficcata in testa), una portata messianica che stà tra la messa nera, la sacra inquisizione e la camera delle torture , via di mezzo tra La corte notta delle bambole di vetro e la follia pandemico/satanica di Conflitto finale, con preti sadici e sanguinari e ministri che delirano frasi sconnesse come il Max Cady scorsesiano di Cape Fear

    Ma su tutto le psicopatiche schoolgirl e le "merendine", che sembrano uscite da un video di Cindy Lauper andato in acido corrosivo (d'altronde, le ragazze, vogliono solo divertirsi), sbroccando in pura follia uterino/degenerata, con massacro dei genitori, stivaloni, scarpe col tacco, maschere demoniache e bizzarre, reggicalze e sculettamenti, mitragliatori dorati, auto conciate ad albero di natale e motoseghe, costumi mascotte da piggy piggy teddy teddy, pornostar appena cresciute con tanta voglia di uccidere (e di merendine), così come è fulminate la loro violentissima dipartita SPOILER l'investimento con furgone, BANG ciao ciao bella faccetta FINE SPOILER

    Per DeMonaco lo sfogo annuale diventa vero e proprio inferno sulla terra, e i partecipanti (che arrivano pure dalla vecchia europa per far fuori un pò di yankee) assumono i tratti di feroci demoni sputati dalle fiamme dell'Ade, pantomima allucinata e apocalittica della bestialità umana che diventa macabra carnevalata.

    Poi ci stanno gli eroi buoni e la task force cattivona (capitanata da un grande Terry Serpico), le rese dei conti, i salvataggi, la chiusa speranzosa, che fanno parte di questo adrenalinico gioco della morte.

    Le due schoolgirl provette troiette che rubano barrette di cioccolata, agghingate come le scolarette giapponesi dei manga (stesso look che aveva la figlia di Ethan Hawke nel primo capitolo), la tensione costante su chi tradirà chi (la posta in gioco è troppo alta, ne và del futuro degli Stati Uniti e del governo dei nuovi-e sanguinari-padri fondatori)

    Che l'anno sia il 2022 (lo stesso del Soylent Green) la dice lunga sullo stato ferino, pessimistico e disumano dell'opera demonachiana. Così come Washington appare invernale, cupa e plumbea, vero antinferno come la New York del capolavoro fleischeriano, nonchè accomunato dal trasporto urbano della raccolta dei cadaveri.

    Il primo resta insuperabile (ma il meccanismo era differente, molto più affine ai miei gusti), spanne sopra al secondo (dove aveva più difetti e rimarcava troppo l'omaggio hilliano di andare dal punto A al punto B con relativi pericoli), questo terzo capitolo non solo presenta idee spiazzanti e geniali, ma piazza senza remore il punto di vista prettamente politico di DeMonaco (oltrechè visionario)

    Buon cinema di intrattenimento (ma nemmeno troppo, perchè l'annuncio televisivo dello sfogo e delle sirene che danno il via alla mattanza mettono sempre angoscia), robusto b movie, tra botte di defribillazione e belluina violenza grafica.

    Queste armi sono state purificate con l'acqua santa, e ora sono diventate strumenti di distruzione
    Ultima modifica: 5/11/18 15:03 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 5/11/18 10:37
    Consigliere - 25937 interventi
    Sempre ottimo il dvd Universal

    Formato: 2.40:1

    Audio: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo (5.1)

    Sottotitoli: italiano, inglese (anche per non udenti), francese, tedesco, spagnolo, portoghese.

    Come extra: Scene eliminate, Dentro la notte del giudizo (5 minuti in cui attori e regista parlano del film e del modo di lavorare a esso), Un personaggio sotto esame: Leo (3 minuti dove Frank Grillo, il regista, il produttore e Terry Serpico parlano del ruolo di Leo Barnes e della preparazione di Grillo al personaggio)

    Durata effettiva: 1h, 42m e 21s

    Immagine al minuto 00.46.39. Nella notte dello sfogo, come cantava Cindy Lauper, le ragazze vogliono solo divertirsi.

    Ultima modifica: 5/11/18 14:01 da Zender
  • Curiosità Buiomega71 • 5/11/18 13:47
    Consigliere - 25937 interventi
    * Originariamente la terza parte doveva essere un prequel che raccontava la storia della primissima epurazione. Questa idea fu scartata quando Frank Grillo accettò l'offerta di James DeMonaco di riprendere il personaggio del sergente Leo Barnes. L'idea del prequel è stata utilizzata per il successivo film della serie La prima notte del giudizio (2018).

    * Il titolo provvisorio del film era The Purge: Assassins. E'è stato cambiato in Election Year solo a metà della post produzione.

    * DeMonaco avrebbe voluto ancora nel cast Carmen Ejogo, che avrebbe dovuto riprende il suo personaggio di Eva Sanchez del secondo film della saga. L'attrice, però, ha rifiutato.

    * Laney Rucker (Betty Gabriel), la terribile capo/gang delle schoolgirl è stata ribattezzata dalla troupe "la piccola morte".

    Fonte: IMDB
  • Discussione Raremirko • 6/11/18 20:43
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    E di Grillo e della Mitchell che pensi?
  • Discussione Buiomega71 • 6/11/18 20:45
    Consigliere - 25937 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    E di Grillo e della Mitchell che pensi?

    In realtà guardo poco gli attori in un film, concentrandomi più sull'aspetto registico/narrativo.

    Comunque Grillo ha buon carisma e la Mitchell funzionale nel ruolo della senatrice.
    Ultima modifica: 6/11/18 20:46 da Buiomega71
  • Discussione Raremirko • 6/11/18 20:46
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:
    E di Grillo e della Mitchell che pensi?

    In realtà guardo poco gli attori in un film, concentrandomi più sull'aspetto registico/narrativo.

    Comunque Grillo ha buon carisma e la Mitchell funzionale nel ruolo della senatrice.



    Ok; dai aspetto di leggere la tua su The first purge allora.
  • Discussione Buiomega71 • 6/11/18 20:48
    Consigliere - 25937 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:
    E di Grillo e della Mitchell che pensi?

    In realtà guardo poco gli attori in un film, concentrandomi più sull'aspetto registico/narrativo.

    Comunque Grillo ha buon carisma e la Mitchell funzionale nel ruolo della senatrice.



    Ok; dai aspetto di leggere la tua su The first purge allora.


    Lo trovi appena sotto, nelle discussioni generali. Ma non credo apprezerai
  • Discussione Raremirko • 6/11/18 20:55
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:
    E di Grillo e della Mitchell che pensi?

    In realtà guardo poco gli attori in un film, concentrandomi più sull'aspetto registico/narrativo.

    Comunque Grillo ha buon carisma e la Mitchell funzionale nel ruolo della senatrice.



    Ok; dai aspetto di leggere la tua su The first purge allora.


    Lo trovi appena sotto, nelle discuioni generali. Ma non credo apprezerai



    Eh gia,; comunque interessante; da quanto ho letto dalle tue curiosità la trilogia, come proprio per quella di The human centipede di Six, ha avuto luogo da una sparata, da una frase un pò facilona detta in un momento di sfogo.
  • Discussione Schramm • 13/05/21 15:48
    Scrivano - 7694 interventi
    de monaco torna a "metter giudizio" spostando il franchise nel cartello messicano. la quinta purga sarà eterna: approda infatti negli u.s.a. col titolo forever purge. come lo ribattezzeranno i nostri distributori?
    chi non ne ha ancora piene le notti, prenda nota.