Il conte Greven ruba una statuetta del Budda in India: la paura per la vendetta del sacrilegio lo dannerà spiritualmente. Una regia senza particolari trovate o soluzioni stilistiche, inoltre appesantita dall'interpretazione di Decarli, più isterica che enfatica. Si salva solo lo sguardo magnetico di Veidt e l'ambiguità nel ritrarre il sentimento abietto del conte: paura di un terrore reale o solo paranoia? Anche questo film ordinario conferma Wiene quale autore di un'unica grande opera: il Caligari.
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DiscussioneZender • 25/05/16 07:40 Capo scrivano - 47804 interventi
Rufus, non ho capito questo passaggio:
Il conte Greven ruba una statuetta del Budda in India: la paura per la vendetta del sacrilegio lo perderà.
credo che intendesse dire che per la colpa e la paura perderà se stesso, si smarrirà spiritualmente / psicologicamente
DiscussioneZender • 25/05/16 16:43 Capo scrivano - 47804 interventi
Era un'opzione, ma si presta all'equivoco.
DiscussioneRufus68 • 25/05/16 22:21 Contatti col mondo - 220 interventi
Ha già risposto Schramm per me.
Però hai ragione, è una espressione ambigua e desueta.
Si può cambiare in "lo dannerà spiritualmente" o "perderà la sua anima".
Un saluto
Rufus
DiscussioneZender • 26/05/16 07:44 Capo scrivano - 47804 interventi