Danza macabra - Corto (2015)

Un pianista esegue la "Dance macabre" da Saint Saëns-Liszt, ossessionato dalle Parche e, di conseguenza, dalla Morte (la Morabito), che arriva con falce regolamentare. Il corto (meno di quattordici minuti) non ha una parola, ma solo la musica al pianoforte e le immagini che la accompagnano. Alcune funzionano (l'iperrealismo del pianoforte), altre no (il trucco, alcune accelerazioni da film muto). Stringi stringi, rimane decisamente poco.

Molto deludente. La storia (se così si può chiamare) è abbastanza banale, con parche, morte e relativa partita a scacchi. Per nobilitarla ci voleva una resa scenografica di alto livello, cosa che questa non è. Ci sono alcuni momenti più riusciti, ma sostanzialmente il corto non trasmette grandi emozioni. Da Bido ci si può aspettare molto di più.

Curiosa l’idea di creare un videoclip sulla Danza macabra di Saint-Saëns con gusto anni 80: il problema è che, quasi 40 anni dopo, l’immaginario cinematografico da pionieri della ‘maraviglia’ a base di cromakey, ralenti, trucchi pesanti, riprese ad effetto, è decisamente retró, anzi vecchio. E ridicolo. A questo si aggiunge la storiella naif del pianista circuìto dalle tre Parche e dalla Morte, che raggiunge vette inarrivabili di puro kitsch. Il make-up dei personaggi e certi gruppi plastici e trovate visive condannano il corto allo sberleffo.