Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Cesare (Giachetti) abita ad Acqui Terme, al confine con la Liguria, e guida camion. Un lavoro duro, frustrante, che lo costringe a stare quasi sempre lontano da casa e trascurare Anna (Lotti), la bella moglie ventenne. Tanto che il rapporto s'incrina, i litigi sono all'ordine del giorno e quando lui, nei suoi frequenti viaggi verso Savona, incontra Piera (Ferida), finisce col tradire la moglie e cedere alle lusinghe di una donna allegra e solare, che in qualche modo riesce a far breccia nel suo carattere ombroso e schivo restituendogli un po' di entusiasmo. Trasferitosi a Savona per stare vicino all'amante, Cesare non conduce tuttavia con lei un'esistenza così diversa da quella precedente, e nuovamente...Leggi tutto la crisi si affaccia. Un dramma sentimentale duro, senza miele, che rispecchia la rude misantropia del protagonista, con pochissime parentesi da felice vita di coppia (giusto la serata al Luna park) e rapporti sempre difficili da gestire. Sorprende nella sua fiera rigidità così poco giovanile l'allora realmente ventenne Mariella Lotti, volto scultoreo e risposta pronta, contrastata tra il desiderio di fare ciò che i suoi anni le suggerirebbero e la volontà di non tradire il marito. Ma chi con lei si accompagna, un po' di gentilezza e disponibilità in più la richiede. E' l'amica a farglielo capire ("Vuoi divertirti? Qualcosa bisogna pagare, mia cara"), facendoci comprendere poi quanto la società di allora fosse diversa da quella di oggi ("Un marito non è una cosa facile, è una fortuna che tocca a poche, e magari quelle poche non sanno apprezzarlo"). Non si sa se sia davvero questo a far riflettere profondamente Anna portandola a un malinconico ripensamento, ma di sicuro l'essersi voluta separare sembrerebbe farla guardare all'avvenire con ansia e preoccupazione. E così nella coppia al centro della storia nessuno pare soddisfatto. Del mestiere sulla strada di Cesare il regista non molto ci mostra: qualche passaggio per la città, un continuo inquadrare i cartelli di Acqui e Savona a indicare i viaggi incessanti tra una città e l'altra, le corse improvvise con l'acceleratore premuto e il compagno di viaggio terrorizzato, i silenzi spezzati dalla spigliatezza di un'amante così diversa da lui... Non c'è nulla di particolarmente imprevedibile nello svolgimento della storia, ma l'apprezzabile rigore della messa in scena, i toni seriosi con cui è raccontata la vicenda ci regalano un pregevole spaccato di vita nei Quaranta, con la guerra in corso ma lasciata fuori della porta: nessun accenno al fascismo per un approccio sorprendentemente moderno e lontano da certi patetici melodrammi coevi.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 25/03/16 DAL DAVINOTTI
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Rufus68 24/05/18 22:37 - 3842 commenti

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Sorprendente per l'epoca: un melodramma realista e popolare, di rara asciuttezza formale. Non vi è mai compiacimento, in nessun senso, né sentimentale né tragico obbedendo la sceneggiatura alla naturale cronaca degli alti e dei bassi dell'esistenza colti nel loro incedere sincero e sanguigno. Anche gli attori si uniformano a tale umore eliminando dalla recitazione ogni accesso divistico (bravo Giachetti, cupo e disilluso, ma pronto a cedere al perdono).

Noodles 10/07/19 16:33 - 2228 commenti

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Dramma con vaghe tinte noir del regista Franciolini, qui lontano dalle atmosfere spensierate dei suoi ultimi film. Nonostante si tratti di una pellicola datata, l'invecchiamento non si avverte mai. I personaggi vengono analizzati in maniera forte e moderna e sono tutti efficaci, anche grazie al buon livello recitativo. Il grande merito del film è però quello di non scadere mai nel patetico, nè in un senso nè in un altro. Ottimo aspetto, visto che il genere si prestava a questo tipo di cadute.

Pessoa 15/11/20 17:06 - 2476 commenti

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Dramma familiare molto attuale di Franciolini, nonostante la veneranda età, grazie soprattutto alla splendida sceneggiatura densa di realismo, garantita dalla prestigiosa penna di Corrado Alvaro, fra gli altri. Il mondo dei trasporti viene reso in modo credibile contribuendo a coinvolgere lo spettatore nelle vicende narrate. La confezione di livello si avvale di grandi professionisti nel cast tecnico (spendida fotografia di Tonti). Recitazione non enfatica, in linea con i personaggi, tenuti in piedi da un valido cast ben diretto. Una bella sorpresa, che consiglio senz'altro.
MEMORABILE: La discesa spericolata sui tornanti con l'autotreno di gasolio; La vita dei camionisti; Lo sguardo alla sveglia, l'attimo rivelatore che cambia tutto.

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