Il giardino delle vergini suicide - Film (1999)

Il giardino delle vergini suicide
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Sofia Coppola esordisce rubando al padre le atmosfere sognanti del suo PEGGY SUE SI E’ SPOSATA (facendo anche invecchiare terribilmente Kathleen Turner, che passa avanti di una generazione e si trasforma in madre imbolsita) e prendendo come spunto la storia realmente accaduta di cinque giovanissime sorelle suicide (nessuna rivelazione, il finale lo anticipa il film già nel prologo). L'educazione ultracattolica - per non dire bacchettona - di una madre opprimente (la Turner) e di un padre assente (James Woods, ma per quello che fa si sarebbe potuto chiamare chiunque altro) porta le figlie a una situazione di emarginazione e disagio,...Leggi tutto un po' sulle orme della Carrie di De Palma (richiamata alla mente dalla lunga scena della festa da ballo, nella quale pure si viveva in un'atmosfera surreale di immanente disgrazia). La Coppola gira con delicatezza e leggerezza tutte femminili, mette in mostra qualità non comuni (palese eredità del padre), si disinteressa di chiarire molti interrogativi presenti nella storia lasciandoli cadere come foglie morte, giusto per regalare alla vicenda un ulteriore alone di mistero. Ottimo e ben diretto il cast giovane, con un Josh Hartnett pronto a spiccare il volo per la parte del rubacuori di inizio millennio (lo sguardo e l’appeal ci sono, senza dubbio). Resta però la sensazione di un film inconcludente, superficiale nella sua feroce critica al cristianesimo intransigente e più composto da flash(back) e spunti non concretizzati che da una storia ben strutturata. Qualche lungaggine di troppo. Di gran gusto l'uso delle musiche. Danny DeVito si concede una comparsata nel ruolo dello psicanalista di Cecilia, verso l’inizio.

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Flazich 20/12/07 08:08 - 667 commenti

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Atmosfere quasi bucoliche, irreali caratterizzano la pellicola di Sofia Coppola. Chiaramente anticlericale il film evidenzia, anche in forma abbastanza banale e stereotipata, le estreme conseguenze che una rigida cultura religiosa può portare. Nella sua semplicità il film si contraddisitingue per un'ottima regia che non disdegna, nei momenti di maggiore pathos, una certa vena di humor nero come, ad esempio, l'idrante che si aziona in una delle scene più signifficative del film. Complessivamente un buon film.

Galbo 31/12/07 12:34 - 12380 commenti

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Ottimo esordio alla regia per la figlia di FF Coppola. Il giardino delle vergini suicide è chiaramente un duro e forse troppo rigido atto d'accusa contro l'educazione reazionaria di stampo cattolico. La regista (anche sceneggiatrice del film) dimostra una grande sensibilità nel trattare il tema e nei confronti del dolore dei suo personaggi ai quali si accosta con notevole capacità introspettiva. Molto bravi tutti gli attori.

Supervigno 1/01/08 17:52 - 229 commenti

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Il film colpisce sia per la storia, certamente non banale, sia per l'atmosfera di ovattata angoscia che lo pervade, sia perché, al di là delle motivazioni derivanti dall'educazione familiare sessuofoba e bigotta, non fornisce allo spettatore una spiegazione completamente soddisfacente e definitiva del motivo per cui le cinque sorelle decidano di farla finita. Merito probabilmente anche della scelta di far narrare la storia in prima persona da uno degli amici delle ragazze, escamotage romanzesco giustamente mantenuto dalla regista.

Giacomovie 18/07/09 08:38 - 1397 commenti

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Il film costituisce una descrizione introspettiva di un delicato argomento, con un incedere volutamente lento che favorisce la riflessione. Le inquietudini adolescenziali e le repressioni familiari sono analizzate con garbo ed efficacia. Sofia Coppola ha collaudato i "ferri del mestiere" con una bella prova d'esordio, servendosi di un'elegante impostazione scenica. Brava Kirsten Dunst in un ruolo impegnativo. ***1/2

Renato 13/11/09 16:51 - 1648 commenti

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A Sofia Coppola, se togli il cognome, resta giusto la patina. Prendiamo questo suo esordio nel lungometraggio: cinque belle figliuole destinate a fare una brutta fine, ok, questo lo si era capito anche dal titolo. Tolto l'elemento voyeuristico/pruriginoso, non c'è nulla. Ma proprio nulla, e quindi qualcuno ha definito questo film lo specchio perfetto per una generazione che bla bla bla. Io l'ho trovato accademico nel senso peggiore del termine, e perdipiù da una regista di nemmeno trent'anni.

Cotola 28/11/09 19:38 - 9009 commenti

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L'esordio di Coppola jr è un interessante ritratto adolescenziale di cinque sorelle che cerca mirabilmente, riuscendoci solo parzialmente, di allontanarsi dai cliché del genere. A colpire è soprattutto uno stile già abbastanza maturo e personale e per nulla ruffiano. Non tutto funziona alla perfezione trattandosi di un'opera prima i risultati sono incoraggianti.

Stefania 21/01/10 05:07 - 1599 commenti

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Anomalo dramma adolescenziale. Non una storia di violenza e degrado: un veleno più subdolo insidia le cinque splendide sorelle, suicide perché si sentono già morte. Perché né lo sguardo incantato dei compagni di scuola, né quello severo della madre, né quello distratto del padre riescono a vederle per quello che sono: ragazze normali. Eppure, tanti anni dopo, per i loro ex-compagni, sono ancora luminose icone, eterei oggetti di desiderio, sui quali si fantastica, come di fronte a un mistero mai svelato.

Capannelle 27/01/10 15:36 - 4399 commenti

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Buon film che racconta drammi adolescenziali e incapacità genitoriali con piglio sufficentemente originale. Si concede qualche pausa ma ha un approccio interessante e coinvolge grazie ad un'atmosfera costruita assai bene, con sensibilità e senza ricorrere alle solite scene madri. Si può discutere sull'efficacia della parte per così dire voyeuristica o su una madre resa esageratamente dura ma rimane interessante e vanta una notevole colonna sonora.

Saintgifts 3/02/10 00:11 - 4098 commenti

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Il fatto che prenda spunto da una storia realmente accaduta, è un punto a favore, altrimenti ci sarebbe stato da imputare anche l'esagerazione del plot, ma si sa, la realtà supera sempre anche la più fervida fantasia. Per il resto il film mi sembra realizzato mettendo assieme tante idee ed effetti già visti, come dire, se hanno fatto colpo là, io ne metto tanti qua e faccio il colpaccio. Invece mi sembra che sortiscano proprio l'effetto contrario e si ha sempre la sensazione di vedere cose già viste nelle ordinate e borghesi casette americane.

Vstringer 25/03/10 20:14 - 349 commenti

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Opera prima (e come tale imperfetta) che suggerisce ed evoca, più che narrare. Pochi film sono stati capaci di catturare con tanta sensibilità e tanto gusto per l'immagine cinematografica le mille sfaccettature dell'adolescenza, quella negata alle sorelle Lisbon da un'educazione troppo repressiva, quella innocente e tenera dei ragazzi che le venerano, fino alla patologica immaturità di Fontaine/Hartnett. La giovane Coppola dirige bene un cast funzionale al compito, con una padronanza assoluta nella gestione della traccia audio.
MEMORABILE: Il tema musicale degli Air.

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Manowar79 10/06/10 17:08 - 309 commenti

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Niente di trascendentale, anzi come debutto appare persino un po' presuntuoso. È evidente che l'analisi psicologica "di gruppo" ha creato non pochi problemi allo sviluppo della trama, che di fatto si incarta dando vita ad un frettoloso e poco convinto finale. Eppure la narrazione gode di una certa delicatezza, tenedosi a debita distanza da forzature melodrammatiche e recuperando diversi luoghi comuni, ampiamente collaudati, del cinema degli anni 80. La Dunst fa la differenza nel cast femminile; Hartnett gioca al Val Kilmer di The Doors.
MEMORABILE: Si contano almeno 5 o 6 scene in cui compare il logo dei Kiss.

124c 11/06/10 17:12 - 2914 commenti

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Primo film di Sofia Coppola, figlia di Francis, con una Kirsten Dunst appetibile ed adolescente. Un film drammatico, forse con un titolo italiano un pochino gonfiato. Notevole anche il supporing cast, composto dall'ottimo (e poco sfruttato da Hollywood) James Woods e dalla sempre brava Kathleen Turner, qui in veste di genitrice severa e, ahimè, assai lontana dalla sua perfetta forma fisica sfoggiata vent'anni prima in Brivido Caldo. Ho sempre visto questo film come il passaggio di consegne fra la Turner e la Dunst.
MEMORABILE: Kathlenn Turner distrugge i dischi della collezione di sua "figlia" Kirsten Dunst.

Fabbiu 17/08/10 16:15 - 2136 commenti

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Come esordio siamo a livelli alti e la Coppola dimostra di essersi formata dal padre in modo molto promettente; il racconto - storia vera, viene narrato bene ma in una maniera talvolta contrastante nelle scelte. Molto bene fino al primo suicidio; dall'entrata in scena del ragazzo figo però (la cui "figosità" e decisamente fine a se stessa) il film sembra perdere d'un tratto la voglia di distaccarsi dagli stereotipi e clichè molto comuni nei drammi del genere e a volte qualcosina sa un po' di patetico. Ma come primo film non è affatto male.

Belfagor 17/09/10 12:09 - 2689 commenti

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Nella sua opera prima, Sofia Coppola mostra di possedere già uno stile personale che ben si combina con l'atmosfera del romanzo di Eugenides. La tragedia attende ovattata nella suburbia, pronta a scatenarsi su quelle che paiono inarrivabili femmes fatales e che invece sono normalissime ragazze, vittime di idealizzazioni immature (l'onanismo voyeuristico dei ragazzini) o reazionarie (i genitori perfettamente interpretati da Woods e dalla Turner). Cast ben scelto e colonna sonora notevole per un film non perfetto ma che lascia il segno.

Domino86 6/04/11 21:03 - 607 commenti

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Sofia Coppola firma un film che è il ritratto di una famiglia i cui componenti escono totalmente dalla normalità. La costrizione e la forte limitazione della libertà sono temi portanti della pellicola, il messaggio trasmesso è sicuramente importante. Forse il film non scorre in maniera leggera dall'inizio alla fine ma il risultato lo ottiene.

Mickes2 23/05/11 19:32 - 1670 commenti

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Grande esordio! La Coppola dimostra di avere già uno stile personale riuscendo ad imprimere al film, fin da subito, un’atmosfera di tenue angoscia; il film ne è pervaso perché racconta un dramma, tanto invisibile quanto infido, accusando duramente il modus operandi delle famiglie cattoliche e rivolte al bigottismo. L'ottusità, l'assoluta cecità dei genitori sarà fatale alle cinque sorelle (esaminate su diversi punti di vista), inconsapevoli prigioniere della vita e che dalla vita scapperanno. Regia di pregevole gusto estetico, efficacia e leggerezza.
MEMORABILE: Lo score musicale. Kirsten Dunst.

Buiomega71 31/07/11 14:09 - 2901 commenti

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Uno degli esordi più straordinari degli ultimi anni. Un film dolorosissimo, poetico, commovente, spietato che tocca i nervi più scoperti e colpisce al cuore come una pugnalata. Le vergini suicide che ascoltano nella loro cameretta dischi in vinile, l'immaginazione del gruppo di ragazzini (surreale il finale con maschere antigas), il viso della Dunst che si affaccia linchyanamente tra le nuvole, la stupidità cieca dei genitori (immensi Woods e Turner), sesso rubato in un campo da rugby. Il finale arriva e fa male da morire. Capolavoro assoluto.
MEMORABILE: Il paesello e gli interni color pastello, da fare invidia a David Lynch; il finale davvero doloroso e spietato, le lacrime escono a fiume!

Myvincent 8/08/11 22:22 - 3727 commenti

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Cosa avrà mai spinto cinque bellissime sorelle adolescenti a suicidarsi in un lasso di tempo piuttosto breve? Il film suggerisce delle motivazioni e descrive gli stati d'animo e l'ambiente delle ragazze, indugiando sul mistero del loro mondo indecifrabile, apparentemente normale, ma in fondo isolato dal resto di una società disattenta. Senza trarre conclusioni o drammatizzare. Suicidio ed estetica, ma sganciate tra loro. Musiche giuste, grande sensibilità registica, sorriso irresistibile di Kirsten Dunst.

Didda23 21/05/13 20:12 - 2426 commenti

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La sconcertante semplicità del concetto causa-effetto rende la sceneggiatura troppo elementare e ciò non giova al coinvolgimento emotivo. Per quanto concerne la regia la Coppola non regala chissà che inquadrature, ma perlomeno è centrata e concreta non come nelle opere successive alquanto evanescenti. Nonostante i nomi di richiamo del cast, non si assiste a una prova convincente di nessun elemento (forse la Dunst meno detestabile del solito). Visto 10 anni dopo la prima volta, conserva quel sapore amaro di incompiutezza. Mediocre.

Paulaster 9/07/13 09:56 - 4391 commenti

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Film d’esordio in cui inizia già a definirsi lo stile che caratterizza il modo di girare della Coppola. Frammentato al limite di una evanescenza narrativa in cui, prima con la voce fuori campo e poi con scelte musicali che accompagnano le scene, tenta di riempire i vuoti quando scarseggiano le idee. Comunque le scene rallentate e con giochi di luce sono notevoli, come del resto la festa finale. A volte infantile, leggero, tiene sulle spine come in attesa di un bacio che non arriva mai. Nota di merito per Woods.
MEMORABILE: Le immagini che scorrono quando leggono il diario; In negativo: il fumo del camino che esce dalla porta di casa.

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Pigro 8/01/14 11:51 - 9635 commenti

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La famiglia è come l’albero davanti casa: sembra intatto ma dentro è marcio e va rimosso. Una madre bigotta opprimente, un padre assente, 5 sorelle segregate e destinate al suicidio. Echi di Bernarda Alba e inevitabile tragedia, tutta delicatamente femminile, ma anche tutta soffertamente adolescenziale. La voce off sembra allontanare nel tempo e nella percezione quel dolore, mettendolo quasi in vitro: ma lo sgomento delle teenager di fronte alla vita (e dei ragazzi che osservano dall’esterno) supera ogni barriera e ci interroga spietatamente.

Luchi78 2/04/14 00:36 - 1521 commenti

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Adolescenziale racconto, orchestrato dalla regia di Sofia Coppola che non sbaglia praticamente niente. Le tinte rosa e nere si mescolano per ritrarre le evanescenti ma irresistibili sorelle Lisbon. Nel contempo vivono accanto a loro un gruppetto di ragazzi che tenta di avvicinarle nel vano tentativo di abbattere la barriera dell'egoismo e dell'ottusità che le difende. Le tonalità calde della fotografia rimandano all'autunno che vedrà la caduta delle giovani ragazze, le musiche delicate fanno eco a una triste spensieratezza. Piccolo capolavoro.

Redeyes 27/10/14 11:27 - 2443 commenti

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Barely e unbarely legal teen per una storia che mette a nudo l'America perbenista e bigotta. La Coppola parte col piglio giusto a metà strada tra il racconto adolescenziale che vira verso il dramma, il grottesco e il videoclip a montaggio lento. La storia piace abbastanza salvo iniziare la discesa a partire dall'inutile Hartnett. Assolutamente ottimi Woods e la Turner, ammiccantissima la Dunst, che per ruolo spicca sulle sorelle. Musiche riuscite. Ben lontano dall'esser un esordio coi controfiocchi!

Daniela 7/04/15 14:48 - 12625 commenti

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Madre possessiva e padre al rimorchio allevano con i più severi principi cristiani le loro cinque figlie, adolescenti a cui è impedito di fiorire... Dal bel romanzo di Jeffrey Eugenides, un esordio registico promettente, in cui gli aspetti di denuncia del bigottismo si fondono in una rievocazione nostalgica del passato: le sorelle Lisbon, che la morte ha conservato nel ricordo eternamente giovani e belle, sono avvolte in un'aura mitica, oggetto di desideri e sogni proibiti. Film delicato e suggestivo, appena un poco troppo patinato.

Minitina80 1/08/15 23:03 - 2980 commenti

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Atmosfere sommesse e ovattate per un dramma adolescenziale riproposto con buoni risultati da Sofia Coppola. Dopo un inizio promettente il ritmo scende in qualche occasione sotto la soglia di attenzione ma il finale, crudele e privo di speranza, lascia senza fiato. Mirabile l’interpretazione delle ragazze, che sembrano accettare con un beffarda rassegnazione il loro destino, mentre un Woods così remissivo non si era mai visto prima. Un lavoro notevole arricchito da una buona colonna sonora.

Ryo 18/08/15 12:06 - 2169 commenti

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Un film per cui nutrivo grandi aspettative ma che, per quanto tecnicamente l'abbia trova impeccabile ed elegante nella sua confezione, mi ha lasciato emozionalmente imperterrito. Sarà forse perché il titolo inspiegabilmente spoilera il finale e la messa in scena regala poche emozioni. Che sia davvero questo il sentimento a cui puntava Sofia Coppola? La frustrazione di non potersi godere la vita e le cose esterne, bloccati in un apatia dal troppo controllo e segregazione? Se cosi fosse, con me c'è riuscita.
MEMORABILE: Lo scambio di vinili telefonico.

Il ferrini 23/12/15 02:18 - 2345 commenti

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Sofia Coppola colora questa pellicola con i toni tipici dei seventies e con gustose citazioni cinefile tra le quali spicca evidente la vena dark di James Dean in Gioventù bruciata, sebbene stavolta la protagonista principale sia una donna, una Kirsten Dunst particolarmente in forma. La sua spirale di distruzione, alimentata dalla brava Turner nel ruolo di madre integralista cattolica, non verrà arginata dal "dottor" DeVito. La storia raccontata è realmente accaduta nel 1974 in un paese vicino Detroit. Colonna sonora memorabile degli Air.

Pinhead80 30/04/16 15:34 - 4719 commenti

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La storia delle sorelle Lisbon raccontata da chi le ha voluto più bene (alcuni ragazzi del quartiere) è di quelle che angosciano fin nel profondo. Questi corpi in procinto di sbocciare e di prendere il volo verso la vita vengono contenuti in un ambiente insalubre che castra e uccide. Le atmosfere sono ricreate bene e così il senso di disagio dilaga nello spettatore che si ritrova inerme, come i narratori, ad assistere alla morte come unica speranza per poter tornare alla vita.

Fedeerra 7/12/17 08:23 - 770 commenti

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Bellissime lolite, in completo disorientamento per il mondo che sta cambiando, pregne della loro prima (e unica) primavera interiore. La Coppola costruisce un picnic ad Hanging Rock dove il presente è un fiore apatico e il futuro un giardino che vede decomporsi ogni sua forma di vita. Sembra che tutto venga assimilato con molta leggerezza, ma negli sguardi di quelle creature del cielo ormeggia un'intercapedine talmente profonda da lasciare ferite dolorose, incurabili. Bravissima Kirsten Dunst.

Lou 17/04/18 18:16 - 1119 commenti

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Al debutto alla regia, la figlia d'arte Sofia Coppola sceglie una storia tragica, il suicidio di cinque sorelle nel Michigan anni '70, per descrivere con tocco personale l'ambiente bigotto e repressivo in cui le giovani sono costrette a crescere. In realtà non c'è grande scavo psicologico, mentre prevale una visione complessiva, distaccata e alienata, del mondo adolescenziale negli Anni Settanta.

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Modo 14/11/20 12:51 - 948 commenti

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Rivisto dopo molti anni il film non fa che ribadire l'ottimo esordio dell'allora giovanissima regista. Ritratto adolescenziale anni '70 che mostra quattro sorelle avvicinarsi a un triste e ineludibile fato. Buone le atmosfere come le prove dei due ossessivi genitori. Il tutto accompagnato da una splendida colonna sonora, anzi due: l'originale, con vari pezzi e solo due degli Air, e un'altra contenente esclusivamente brani del duo francese.

Enzus79 31/01/23 22:42 - 2874 commenti

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Tratto dall'omonimo romanzo di Jeffrey Eugenides. Storia abbastanza angosciante ma che ha un sottofondo molto interessante. Le cinque sorelle rinchiuse in casa per volontà di una madre bigotta vivono una vita in un certo qual modo fuori dall'ordinario. A tratti un po' forzato. Ritmi non proprio alti. Convincente il cast, così come la regia di Coppola. Colonna sonora così così.

Thedude94 13/06/23 23:47 - 1089 commenti

I gusti di Thedude94

Sofia Coppola realizza quest'opera dura e riflessiva su una famiglia composta per lo più da ragazze adolescenti, che devono fare i conti con momenti drammatici che condizionano la loro esistenza e le loro amicizie. Nonostante la cupezza dei temi trattati, la parte centrale riesce ad essere incisiva e ritmata, poiché la regista si concentra sulle vite di questi ragazzi alle prese con i classici eventi da scuola americana. Buone le interpretazioni dei giovani attori, tra i quali spiccano la Dunst e Hartnett; di contorno invece Woods e la Turner. Non male anche la fotografia cangiante.
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  • Discussione Jandileida • 23/05/13 11:35
    Addetto riparazione hardware - 431 interventi
    Fino all'ultimo con Dorff non se l'era cavata male: questo è un gran bel film
    Ultima modifica: 23/05/13 11:35 da Jandileida
  • Discussione Dusso • 23/05/13 11:38
    Archivista in seconda - 1830 interventi
    io ricordo che alla fine del film (visto parecchi anni fa) mi lasciò un senso di tristezza pazzesco come raramente mi è capitato
  • Discussione Buiomega71 • 23/05/13 11:54
    Consigliere - 25934 interventi
    Dusso ebbe a dire:
    io ricordo che alla fine del film (visto parecchi anni fa) mi lasciò un senso di tristezza pazzesco come raramente mi è capitato

    Stesse mie sensazioni. Raramente un film mi ha "devastato" l'anima come l'esordio della Coppola.
  • Discussione Rebis • 23/05/13 14:46
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Col senno di poi è l'unico film della Coppola veramente salvabile... Fu un vero e proprio abbaglio.
  • Discussione Didda23 • 24/05/13 09:26
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Bravo Rebis. Somewhere è senza dubbio il film più inutile, superficiale, fintamente autoriale che abbia mai visto. Ha pure l'aggravante di avere delle parti ultra trash ( i telegatti) e ancora oggi non mi capacito di come abbia fatto a vincere il leone d'oro a Venezia. Lost in translation lo ricordo brutto forte e di una inutilità di fondo oltremodo evanescente. Questo è mediocre, ma almeno non irrita e scorre via leggero leggero. Forse aiuta la colonna sonora degli Air (un gruppo musicale che adoro. Marie- Antoniette prima o poi lo devo recuperare e aspetto con ansia l'ultimo film presentato a Cannes.
    Ti dirò, forse detesto la Coppola più di Von Trier (ed è tutto dire!). Formerebbero una coppia splendida...
  • Discussione Daniela • 24/05/13 15:19
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Col senno di poi è l'unico film della Coppola veramente salvabile... Fu un vero e proprio abbaglio.

    Io ho un buon ricordo anche di Lost in Translation, pur se più legato all'interpretazione di Murray che alla regia della Coppola.
  • Discussione Rebis • 24/05/13 19:42
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Secondo me la Coppola poteva prendere due strade dopo Le vergini, o quella dell'intimismo poetico o quella dell'autobiografismo d'autore: per un po' ha tentennato e Marie Antoinette è ancora salvabile, ha una freschezza abbastanza singolare considerato che si confronta con un mito storico stantio, Lost in Translation per me è al limite, tra brillantezza e snobismo... Poi ha preso risoluta la strada dell'autorilità con Somewhere che è di una bruttezza e di una molestia rare a trovarsi...

    Perché ha vinto il Leone d'oro? Semplicissimo: in giuria c'era il suo fidanzatino Tarantino :)
  • Discussione Capannelle • 24/05/13 19:50
    Scrivano - 3487 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Ti dirò, forse detesto la Coppola più di Von Trier (ed è tutto dire!). Formerebbero una coppia splendida...

    Sì, bella coppia anche perchè di registi maschi inutili se ne trovano, con le donne è più difficile.
  • Discussione Rebis • 24/05/13 20:02
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    Didda23 ebbe a dire:
    Ti dirò, forse detesto la Coppola più di Von Trier (ed è tutto dire!). Formerebbero una coppia splendida...

    Sì, bella coppia anche perchè di registi maschi inutili se ne trovano, con le donne è più difficile.


    :D
  • Musiche Paulaster • 28/06/13 13:00
    Controllo di gestione - 97 interventi
    Prodotte dagli AIR

    Tracce
    1.Playground Love - 3:32
    2.Clouds Up - 1:28
    3.Bathroom Girl - 2:24
    4.Cemetery Party - 2:35
    5.Dark Messages - 2:28
    6.The Word Hurricane - 2:31
    7.Dirty Trip - 6:11
    8.Highschool Lover - 2:41
    9.Afternoon Sister - 2:23
    10.Ghost Song - 2:14
    11.Empty House - 2:36
    12.Dead Bodies - 2:56
    13.Suicide Underground - 5:50