Southbound - Autostrada per l'inferno - Film (2015)

Southbound - Autostrada per l'inferno
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Titolo originale: Southbound
Anno: 2015
Genere: horror (colore)
Note: Cinque episodi connessi tra loro, senza interruzioni. "The Way Out" (Radio Silence), "Siren" (Roxanne Benjamin), "The Accident" (David Bruckner), "Jailbreak" (Patrick Horvath), "The Way In" (Radio Silence).
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/03/16 DAL BENEMERITO HERRKINSKI
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Herrkinski 7/03/16 04:38 - 8052 commenti

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Horror a episodi basati (presumibilmente, dato che il plot di fondo che lega le storie è nebuloso) su una sorta di purgatorio/inferno rappresentato da una desolata cittadina nel deserto Usa, dove si svolgono tutte le vicende. Tra echi di Lynch e di Il seme della follia (Carpenter è pure omaggiato nella discreta Ost elettronica), un'antologia di discreta fattura, con un cast decoroso e una serie di episodi abbastanza uniformi per stile e qualità; spiccano quelli di Benjamin e Bruckner, pur se già visti, il resto è tra il mediocre e il potabile.

Daniela 10/06/16 01:30 - 12606 commenti

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Cinque episodi concatenati con in comune l'ambientazione desertita, la voce di Larry Fessenden come DJ, il tema del senso di colpa. Come spesso accade quando gli spezzoni sono girati da diversi registi, il valore è assai diseguale: se il testa/coda dei Radio Silence spreca il bel look dei mostri alati e tentacolari, quello di Bejamin disperde nel finale la suggestiva atmosfera all'american gothic, mentre l'episodio diretto da Horvath risulta confuso e derivativo. Ad alzare la quotazione ci pensa Bruckner: il suo "Accident" è un piccolo gioiello insanguinato che da solo avrebbe meritato 3+.
MEMORABILE: Ospedale in abbandono, operatori del numero di emergenza (tipo il nostro 118) poco affidabili ed ecco che il protagonista deve improvvisarsi chirurgo

Hackett 29/01/18 18:15 - 1865 commenti

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Horror a episodi di ambientazione desertica-on the road con alcune buone trovate (gli inquietanti esseri volanti) e altre idee non del tutto portate a termine. Il difetto maggiore sta nell'impressione di voler creare un legame tra i differenti racconti e il risultato finale, che invece li vede alquanto slegati. Tutto sommato cattura lo spettatore ma lo delude in parte per colpa della mancata compiutezza delle trame.

Jena 3/02/18 16:58 - 1547 commenti

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L'horror odierno è veramente alla frutta e questo film ce lo dimostra una volta di più. Un impianto poveristico/amatoriale che fa sembrare roba come Videokiller un blockbuster. Attori assolutamente inesistenti. Cinque storielline tenute insieme con lo sputo senza capo né coda che si diemnticano un minuto dopo averle viste; si salvano solo l'introduzione e la chiusura con creature lovecraftiane abbastanza ben fatte. L'inconsistenza del tutto fa veramente rimpiangere certi sgangherati film di serie Z degli anni 80.

Pesten 4/02/18 09:03 - 785 commenti

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Horror a episodi che finalmente riesce a essere di buona fattura, al contrario di molti simili usciti in tempi recenti. Ottimi la location (la desertica parte californiana della Route 66) e il modo in cui i vari episodi vengono collegati tra loro fino a chiudere il cerchio nel finale. Le storie si intrecciano bene pur nella loro diversità e sono supportate da una eccellente colonna sonora. Carpenter e Lynch sembrano i punti di riferimento di un lavoro che con semplicità offre una visione molto interessante.
MEMORABILE: Il Roy's Motel, davvero inquietante come lo si vede in pellicola.

Giginho 21/02/18 23:16 - 3 commenti

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Nulla di nuovo ma "sporco" al punto giusto, grazie anche all'ambientazione calda e asfissiante dei primi minuti. Cinque episodi con un unico filo conduttore che intrattengono, nonostante alcuni buchi di sceneggiatura. Il pregio è senza dubbio quello di mescolare i generi senza forzare troppo la mano. Ho adorato specialmente il terzo episodio dal titolo "The Accident". Film tutto sommato godibile.

Pumpkh75 17/04/18 14:53 - 1736 commenti

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Girone dantesco su asfalto, da apprezzare perché tratta gli episodi non come cieche strade senza uscita bensì come veri e propri incroci di percorsi magari con qualche buca, ma guidando comunque al centro della carreggiata. Nell’ingorgo, due splendori: l’episodio centrale di Bruckner (da spellarsi le mani) e le quasi panoramiche apparizioni degli esseri fluttuanti che presagiscono espiazione e vendetta. Il solito assedio in casa con i tizi mascherati è la gomma forata: se ne poteva far a meno. Più che valido.

Fedeerra 20/05/18 22:05 - 770 commenti

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Tutte le chimere macabre e le fantasticherie dell'orrore moderno racchiuse in un'unica scatola cinese. Un film a episodi (ir)razionale e schematico, dove ogni tassello aiuta il successivo a prendere una forma, una logica. Impressionante l'episodio che vede protagonisti una ragazza gravemente ferita, un automobilista e un ospedale deserto. Da applausi la colonna sonora.

Myvincent 12/10/18 17:24 - 3722 commenti

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Se è vero che i sogni sono figli della realtà, figurarsi gli incubi! Cinque episodi per mano diversa (pur se incollati benissimo) nei quali si naviga in una dimensione fra l'onirico e lo stregonesco, ma i cui difetti di approssimazione, improvvisazione narrativa, eccesso di gore, adeguano il risultato ai prodotti horror contemporanei e stereotipati, senza speranza di elevazione alcuna.

Minitina80 22/11/18 08:38 - 2976 commenti

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Dietro i singoli episodi si nasconde l’ambizione di voler concatenare il tutto in un unico insieme funzionale al testo. Il punto di contatto sembra una sorta di anticamera dell’inferno in cui i diversi personaggi si ritrovano intrappolati. Nessuno degli eventi appare collegato al successivo, se non in maniera fortuita o casuale. È più un horror di concetto in cui la penitenza e l’espiazione vengono attuate tramite atroci sofferenze, spesso rese con molta efficacia. Irrazionale, adimensionale e violento, tre aggettivi che bene lo descrivono.
MEMORABILE: La gamba che si stacca all’altezza del ginocchio.

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Pinhead80 5/12/20 21:38 - 4715 commenti

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Lungo una strada deserta il tempo e lo spazio diventano preda di creature demoniache che perseguitano i malcapitati di turno. Un film folle che esplora un mondo allucinato e allucinante da cui è impossibile uscire indenni, nel corpo e nell'anima. Non funziona tutto come dovrebbe e alcuni passaggi non sono semplici da afferrare, ma nell'insieme il film produce un discreto effetto di spaesamento che spiazza e convince. Apprezzabile anche il fatto che gli episodi siano concatenati l'uno all'altro sino ad arrivare al finale, che è più che soddisfacente.
MEMORABILE: L'episodio girato all'interno del pronto soccorso fantasma.

Schramm 3/03/21 13:30 - 3490 commenti

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Quattro storie, un pentacolo. L'equipe narrante sarebbe anche bravina nel condurti a capocchia nell'inatteso, ma tra loro nessuno s'è scomodato a cercare sul dizionario il significato delle parole raccordo e coesione, e qui hanno inizio i guai seri. Convinti che immotivato e Mistero, gratuità e profondità di campo siano sinonimi, e che tre mosse dei singoli arti valgano più della vita del corpo intero, s'illudono di toglierci il sonno e invece ci privano di ogni incredulità sospesa. Che sappiano il figurativo fatto loro raddoppia la stizza per una bustina di the infusa nell'oceano.
MEMORABILE: Riscossione; Telefonico pronto soccorso fai da te; Occhiolino; Masquerade.

Teddy 1/09/22 00:01 - 808 commenti

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Attraversato da un angosciante senso d’inquietudine e legato a un fil-rouge che unifica il narrato, è diretto da un’équipe di registi con una forte propensione al grottesco e un’ispirata geometria dell’orrore. Strepitoso il sound design, che scivola su tutte le immagini come un allarme che annuncia l’insorgere di un nuovo terrore a metà strada fra il reale e l’irreale. Ottimo il cast.

Anthonyvm 16/09/22 01:27 - 5615 commenti

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Basta un televisore che trasmette Carnival of souls per capire sin dalle prime scene dove il film andrà a parare. Appurato il "mistero", ci si può concentrare sugli episodi (simpaticamente concatenati fra loro) che compongono questo atipico portmanteau: purtroppo, sono proprio le storie a deludere. Fatta eccezione per l'ottimo "The Accident" (sorta di Compliance in salsa medical-gore), il resto del mucchio macera nel banale (la home invasion) e nel ripetitivo (si susseguono sette, demoni e indemoniati). Il finale, tuttavia, offre una visione d'insieme appagante che riscatta il tutto.
MEMORABILE: La strada in loop in stile Il seme della follia; Guida telefonica alla compressione dei polmoni; L'emersione dei demoni scheletrici alati dal terreno.
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