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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ben Stiller riprende in mano uno dei personaggi più celebri della sua nutrita filmografia per dare un sequel a ZOOLANDER, guadagnatosi col tempo lo status di cult in virtù di un'innegabile singolarità. L'idea della coppia di modelli particolarmente idioti (Owen Wilson è ovviamente confermato come partner) aveva saputo generare sì qualche gag memorabile, ma nel complesso aveva prodotto un film piuttosto scadente, che al di là di pochi momenti riusciti s'impantanava in una povertà d'idee di fondo a volte imbarazzante. Ebbene, con il sequel Stiller (di nuovo anche regista) riesce a fare di peggio, riunendo un'accozzaglia di scenette senza capo...Leggi tutto né coda appiccicate faticosamente per un risultato ancor più frammentario e insostenibile. Perché va bene eludere gli stanchi cliché della commedia utilizzando un linguaggio cinematografico moderno e particolare, ma se poi dietro non c'è uno straccio di sceneggiatura in grado di reggere il gioco è inevitabile che il tutto si sfaldi dopo pochi minuti. Persino le rade gag del primo capitolo sembrano qui un miraggio, con costumi e montaggio che provano a gettare fumo negli occhi, la Cruz che sfodera un seducente, profondissimo sguardo immerso nel Rimmel e la coppia protagonista a ripetere stancamente i rispettivi personaggi tra battute (quando ci sono) altamente prevedibili in attesa che salti fuori il Mugatu di Will Ferrell a regalare un briciolo di verve. Fin lì Derek (Stiller) e Hansel (Wilson) erano finiti nel dimenticatoio lontani dal mondo per diversi motivi e s'eran riuniti per rintracciare il figlio del primo, confinato in un orfanotrofio a Roma. Un soggetto peraltro piuttosto intricato, con pure qualche felice intuizione comica, sulla carta, ma sfilacciato tra le maglie di un copione caotico quanto la sua messa in scena, in cui le figure dei due modelli ritornati in prima fila tendono a svanire, nonostante la costante presenza sul set. E l'arrivo di una personalità accentratrice come quella di Ferrell non migliora le cose, anzi aumenta l'ipertrofia minando la scorrevolezza minima della storia, anche se finalmente qualche gag va a segno (“Non è una bomba qualunque, è un ordigno disegnato da Philippe Stark in collaborazione con Al Qaeda!”). Colonna sonora ingombrante, montaggio “creativo”, solito affollamento di comparsate celebri, location romane riprese con la caratteristica fotografia dai colori sparati oggi irrinunciabile ma sotto il vestito niente; e non basta aver scelto l'ambito della moda per giustificare una simile vacuità. Le potenzialità dell'idea rimangono ancor più inespresse che nel già poco riuscito prototipo. Magari con un regista diverso e uno script più ponderato, chissà...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 17/02/16 DAL BENEMERITO PUPPIGALLO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 28/06/16
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Puppigallo 17/02/16 11:32 - 5273 commenti

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E' rischioso rimettere in gioco simili personaggi, perchè non c’è più la sorpresa, che è tutto in queste allegre cavolate. La pellicola dà comunque quello che ci si aspetta, ovvero una masnada di assurdi sciroccati (Mugatu meglio di Zoolander) capeggiati dal bel beota Stiller. Le gag (più o meno riuscite) piovono in maniera costante; e alcune frasi restano, come Zoolander che domanda al figlio come mammina faceva gli spaghetti morbidi (non sa che si cuociono). Ma se non si è amanti del personaggio, meglio girare subito al largo. E anche per chi apprezza, la minestra è inevitabilmente la stessa
MEMORABILE: Le maschere "realistiche" fatte da Mugatu ("Tanto i secondini sono ex modelli"); La stanza realizzata da Mugatu per il figlio grasso di Stiller.

Daniela 7/05/16 09:11 - 12660 commenti

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Partito in sordina, col tempo Zoolander è diventato un piccolo cult di comicità demenziale. Questo sequel delle avventure del super modello con il QI di segno negativo presenta lo stesso difetto, aggravato dall'inevitabile deja vu: i personaggi grotteschi, le comparsate illustri, le gags sono disseminati all'interno di una sceneggiatura sfilacciata che ne disperde il potenziale. Gli attori sembrano divertirsi, ma non basta. Per Stiller regista un deciso passo indietro rispetto alle prove più articolate di Mitty e soprattutto Tropic Thunder, a tutt'oggi il suo film migliore.

Fabbiu 3/09/16 19:51 - 2144 commenti

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Il primo non era granché, ma per alcune trovate sapeva farsi amare. Questo sequel è invece demenziale senza limiti: le trovate migliori sono quelle in cui Ben Stiller (regista) ne è consapevole e non lo nasconde affatto, il che è molto evidente in tutta la parte finale delirante di stramberie pazzesche; Stiller e Wilson non sembrano affatto invecchiati (il film stesso peraltro narra di una fonte della giovinezza). L'ambientazione italiana (Roma) dona un discreto fascino alla trama, comunque poco fluida per via di una sceneggiatura troppo pasticciata.

Didda23 13/10/16 11:55 - 2426 commenti

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Mediocre sequel di un mediocre capostipite. Il budget a disposizione sembra letteralmente sprecato per una sequela di gag che vanno raramente a segno, con personaggi imprigionati in una sceneggiatura fiacca e quasi priva di idee. L'inizio non è male, ma quando in scena arriva Ferrell l'opera invece di decollare precipita rovinosamente, con una seconda parte di una sciatteria fuori dal comune. Ci si diverte qua e là per qualche cameo simpatico (Sting, Sutherland), per il resto si rimane delusi, perché Stiller ha dato dimostrazione (altrove) di essere un valido regista.
MEMORABILE: L'incontro fra Stiller e Wilson all'areoporto; Il prediletto; L'evasione di Ferrell.

Il ferrini 14/10/16 03:07 - 2357 commenti

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Se si è amato il prototipo questo sequel non deluderà, anzi, dal punto di vista prettamente visivo è perfino superiore (costumi, scenografie, effetti speciali); se invece non si è fan di Derek e Hansel probabilmente si troverà il tutto piuttosto prevedibile. Molte le collaborazioni illustri, per la maggior parte fugaci apparizioni: divertente quella di Sting, al quale Owen Wilson chiede se sia vera la leggenda sulle sue prestazioni sessuali. Determinante tenere basse le aspettative.
MEMORABILE: L'incidente in auto con Derek Jr.

Piero68 20/10/16 09:05 - 2957 commenti

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Anche se il primo non era stato molto apprezzato da critica e pubblico, era comunque un film fresco, divertente e con trovate addirittura geniali, a tratti. Questo sequel, oltre a soffrire dell'inevitabile assenza di novità, perde quasi tutti i punti forti del primo risultando alla fine noioso, zeppo di luoghi comuni e di citazioni filmiche. Come Sting a Hansel: "Sono io tuo padre!". Odioso il baby Zoolander e non tutti i camei risultano azzeccati. Dopo Mitty e Tropic, Stiller regista fatica a mantenere gli stessi livelli. Deludente.
MEMORABILE: Mugatu scappando di prigione si libera delle sue tante "pelli".

Galbo 21/04/17 20:15 - 12392 commenti

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Sequel di un film diventato un cult per misteriosi motivi, Zoolander no. 2 rappresenta un passo indietro del Ben Stiller regista, che arriva dopo un'opera convincente. L'autore commette l'errore di ritenere che basti assemblare un corposo cast e un gruppo di personaggi per realizzare una commedia divertente. Manca purtroppo un ragionevole filo conduttore (nel senso di una storia) e la qualità delle gag è di livello medio/basso. Non si va oltre la stanca parodia nonostante l'impegno profuso dagli attori.

Pinhead80 3/04/17 18:32 - 4758 commenti

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Non mi era piaciuto il primo e tantomeno mi è piaciuto questo inutile sequel. Non vedo come fosse necessario, a distanza di tanti anni, ripescare questo soggetto che aveva già detto tutto in precedenza. Non si ride mai perché non c'è nulla di cui ridere veramente vista la sterilità della sceneggiatura, che non si cura di cambiare di una virgola quanto mostrato nel primo capitolo. Stiller ai minimi storici.

Belfagor 13/06/17 19:20 - 2690 commenti

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Se il primo Zoolander è invecchiato bene e sta prendendo la via del cult, questo seguito arranca già in partenza, pur seguendo un percorso già tracciato e non arriva da nessuna parte. Anche il primo film era pieno di "scemenze", ma c'erano ritmo e inventiva, mentre qui tutto è buttato alla rinfusa nella speranza che il pubblico si accontenti dei singoli pezzi al posto del risultato complessivo. Qualche personaggio (soprattutto il Mugatu di Ferrell) si salva e un paio di scene raggiungono i livelli del primo film, ma nulla di più.
MEMORABILE: L'evasione di Mugatu; La prigione-mangiatoia per Derek jr.

Taxius 21/08/18 11:52 - 1656 commenti

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Zoolander 2 non è un film malvagio ma non riesce minimamente a reggere il confronto col capostipite in quanto viene a mancare quell'effetto sorpresa che lì aveva tanto colpito. Ben Stiller è bravissimo sia come attore che come regista, ma resuscitare certi personaggi non è mai facile e infatti il risultato finale è non è del tutto convincente. Comunque il film (anche se a tratti) diverte ed è impreziosito da tantissimi cameo e dai bellissimi vestiti. Nulla di particolare ma una guardata se la merita.

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  • Homevideo Mco • 6/06/16 18:43
    Risorse umane - 9970 interventi
    Dal 15 Giugno 2016 in DVD e BD per Paramount.
  • Discussione Raremirko • 20/05/18 21:57
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Praticamente è sullo stesso piano del primo film, quindi mi stupiscono tutti questi voti bassi.

    Divertente, non annoia neanche un minuto; ritornano vari attori dle primo film, come Zane, mentre altri, in effetti, sono relegati a camei brevi (Cumberbatch stranisce pure conciato così e la Wigg quasi manco la si riconosce...) e brevissimi (ma quelli della Wintour e di Valentino mi hanno stupito molto, denotando pure umiltà e voglia di stare allo scherzo).

    La vicenda delle pop stars ammazzate è pretestuosa e solo abbozzata ma tante trovate valgon comunque la visione e la morale de "la vera bellezza è quella interiore" è sempre valida e attuale.

    Comunque il film funziona anche solo come denuncia (all'acqua di rose) contro il mondo della moda.

    Sempre bellissima la Cruz.
  • Discussione Galbo • 21/05/18 05:55
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Per me era una mezza "ciofeca" anche il primo, quindi....
  • Discussione Zender • 21/05/18 07:20
    Capo scrivano - 47778 interventi
    Anche per me il primo è sopravvalutatissimo, ma questo mi è parso ai limiti dell'inguardabile, con tutto che adoro Ben Stiller e Will Ferrell. Difficile trovare un film più sgangherato e caotico (che per una commedia è difetto non da poco).
  • Discussione Raremirko • 21/05/18 20:13
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Son film puramente demenziali, senza filo conduttore.
  • Discussione Galbo • 21/05/18 20:18
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    Son film puramente demenziali, senza filo conduttore.

    Serve talento anche nella demenza...
  • Discussione Zender • 22/05/18 07:57
    Capo scrivano - 47778 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    Son film puramente demenziali, senza filo conduttore.
    Se guardi La pallottola spuntata il filo conduttore lo segui e non hai proprio questa sensazione, per quanto siano comunque sketch. Non hai l'impressione che sia un'accozzaglia rumorosa di gag (la cui qualità poi, almeno a parer mio, è bassa assai). Il primo aveva dalla sua almeno un'ottima idea, per quanto mal sfruttata, e qualche trovata geniale, qui non l'ho trovata.
    Ultima modifica: 22/05/18 07:57 da Zender