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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Certo non si può negare a Shyamalan la padronanza di uno stile e di un'estetica che gli hanno permesso negli anni di attraversare immune una crisi d'ispirazione evidente. La cosa lo salva anche qui, naturalmente, e pur all'interno dell'usurata tecnica del filmino "live", girato questa volta da una giovane ragazza (DeJonge) con l'aiuto come "operatore B alla macchina" del fratellino aspirante rapper (Oxenbould), la tecnica e la qualità della messa in scena permettono di volare sopra la media. Poi però ci si accorge ancora una volta della pochezza che sottende al tutto, con una costruzione che muove in direzione dell'immancabile colpo di scena e che nel frattempo si diverte a giocare con i meccanismi...Leggi tutto classici del terrore non lesinando nelle apparizioni improvvise e gli show dei due vecchietti che corrono pericolosamente lungo il baratro del ridicolo. Come sempre in questi casi le telecamere dei ragazzini sono costantemente accese nei momenti in cui mai uno penserebbe di continuare a riprendere, mentre in più di un'occasione (per chi sta attento) si vede che a riprendere non potrebbe essere né l'uno né l'altro. Sottigliezze, se tutto funzionasse secondo logiche in grado di individuare i veri momenti di tensione comunicando l'orrore a cui un film del genere dovrebbe tendere. Invece, nonostante timidi accenni persino ai PARANORMAL ACTIVITY (con la telecamera accesa tutta notte per spiare che fanno i nonni), Shyamalan si perde in troppi dialoghi vuoti, in spunti che sembrerebbero promettere nuovi misteri da svelare ma si stoppano prima di precisare bene alcunché; così la visita in provincia dei due nipoti (senza madre al seguito) ai nonni che non hanno mai conosciuto diventa motivo di incontro/scontro generazionale, risolto però con l'annullamento di una psicologia credibile nei due anziani, solo sbiadite pedine da muovere come figure tipicamente da horror, prive cioè di un'autentica "tridimensione". Molto meglio infatti la performance dei due fratellini, con una menzione speciale per l'intensa DeJonge, meritevole dei tanti primi piani soprattutto per la profonda maturità che il suo sguardo comunica. Se comunque l'impianto del film, basato sugli orrori latenti esplicitati in poche occasioni e sull'approccio dei ragazzini al documentario sull'infanzia della madre fa ancora apprezzare in qualche misura il talento di Shyamalan per il "suggerito", quando la situazione precipita si raggiunge un finale in cui ogni qualità sembra essere annullata in favore di una rappresentazione da horror qualsiasi, tirata oltremodo per le lunghe. A tratti la visione personale del regista (e sceneggiatore) si avverte e una certa angoscia monta, ma non è sufficiente a giustificare una seconda parte in cui l'assenza di novità di rilievo (colpo di scena escluso) condanna il film alla monotonia.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 27/11/15 DAL BENEMERITO DIGITAL POI DAVINOTTATO IL GIORNO 5/12/15
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Vito 22/11/19 13:11 - 695 commenti

I gusti di Vito

Bell'horror di Shyamalan che riesce a mettere pura ansia nello spettatore con grandi picchi di terrore nelle scene finali. Girata in stile falso documentario, la pellicola gioca con paure infantili ricordando orrori kinghiani e persino in parecchie sfumature le fiabe feroci dei Grimm. Ottimi anche gli interpreti (soprattutto i due ragazzini, davvero affiatati e in parte).

Digital 27/11/15 12:46 - 1257 commenti

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Quella che doveva essere una piacevole vacanza a casa dei nonni si trasforma in un incubo quando gli anziani parenti iniziano ad avere comportamenti sempre più inquietanti. Si può rivitalizzare un genere abusato come il mockumentary? La risposta è affermativa, se a girarlo è uno come Shyamalan, il quale confeziona un film che pur pescando dalla classica fiaba dei fratelli Grimm riesce a creare una singolare miscellanea di situazioni divertenti alternate a momenti cupissimi, con un colpo di scena a effetto e una tensione crescente.

Daniela 27/11/15 23:43 - 12606 commenti

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Becca e Tyler trascorrono una settimana in campagna dai nonni materni che non hanno mai conosciuto prima di allora... Le premesse per la bufala c'erano tutte: una tecnica abusata come il found footage, un sacco di stereotipi da horror seriale tipo rumori sospetti, apparizioni sguiscianti e cose del genere, il tutto affidato ad un regista bollito. Ed invece la tecnica è qui funzionale alla scelta di adottare il punto di vista di due ragazzini e S.dirige una fiaba nera che, alternando ironia e brividi, riesce a divertire e intrigare, senza ovviamente rinunciare al twist nell'epilogo.
MEMORABILE: Nascondino sotto la casa; nel forno

Rambo90 1/12/15 01:20 - 7661 commenti

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Non male. Il ritorno di Shyamalan all'horror e con budget ridotto convince abbastanza, soprattutto nella prima parte, dove in un canovaccio quasi da commedia riesce a innestare elementi inquietanti e bizzarrie che suscitano ansia. Peccato che dopo il colpo di scena, notevole, la tensione cali sfociando in un finale prevedibile e nemmeno troppo spaventoso. Bene il lavoro sullo stile finto-documentaristico, discreto il cast.

Puppigallo 1/12/15 18:26 - 5251 commenti

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Meglio delle ultime Shyamalanate, ma non ancora al livello di una pellicola riuscita. Difficile sopportare il ragazzino rappeggiante con problemi di microbi. E anche la sorella, seppur più potabile, non aiuta molto una pellicola che, specialmente nella parte centrale, almeno ha il pregio di lasciare lo spettatore nel dubbio (che sia qualcosa di soprannaturale, maligno, o chissà). Persino la spiegazione, per quanto non certo geniale, non è male. Ma purtroppo, nel momento in cui si deve andare a concludere, il tutto viene comunque rovinata da un finale quasi ridicolo, con stucchevole parentesi.
MEMORABILE: La storia delle creature che sputano nello stagno; La nonna si scatena di notte; "Entra nel forno per pulirlo, Becca, più in fondo...".

Hackett 4/12/15 07:54 - 1865 commenti

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Shyamalan ha una grande capacità nell'uso delle immagini e nell'utilizzo della sceneggiatura per condurre lo spettatore dove vuole, senza farlo indugiare su questioni che possano distrarlo dalla sorpresa che gli ha preparato. Anche se la scelta del mokumentary poteva sembrare fuori tempo massimo, il regista è riuscito a confenzionare un ottimo film di tensione, usando come sempre ciò che si vede per spaventare e ciò che non si vede per cogliere lo spettatore di sorpresa. Eccellenti i due giovani protagonisti.

Lucius 4/12/15 13:10 - 3015 commenti

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Dopo una serie di film al limite dell'inguardabile, Shyamalan torna dietro la macchina da presa con un lungometraggio girato indiscutibilmente bene. The Blair Witch Project lancia, Shyamalan raccoglie: una steadycam inquietante accompagna la narrazione tra schizofreniche inquadrature e angoscianti movimenti di macchina in un'opera nera figlia anche di Fiori nell'attico. Eccellente risulta anche l'utilizzo delle suites strumentali, specie quella nel prefinale. Purtroppo l'inopportuna chiusa finale conclude molto male il film. Alzatevi sui titoli di coda.

Saintjust 4/12/15 23:50 - 159 commenti

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Un POV fuori tempo massimo di almeno dieci anni. Tutto il film è un'ignobile baracconata che gira attorno a due insopportabili bambocci; il risultato finale è di un pelo superiore a E venne il giorno. Non convince mai, la maggior parte delle scene suscita ilarità e gli spaventi sono azzerati dall'effetto telecamera traballante. Non parliamo poi del finale (discreto il twist) con odiosi bimbi supereroi e della ridicola appendice rap. Questo regista era morto e sepolto dopo le ultime pessime prove, è stato un errore resuscitarlo.

Deepred89 5/12/15 14:05 - 3701 commenti

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Anche Shyamalan cede alla tentazione del pov (in verità raramemte così forzato, con passaggi degni di Alan "continua-a-girare" Yates) e imbastisce un thriller orrorifico che piazza vari spunti stimolanti per cadere in un colpo di scena che banalizza ogni risvolto e ogni mistero trascinando il film verso una scontata parte conclusiva da Hooper per famiglie. Come spesso accade, l'insolito colpisce più delle apparizioni con esplosioni di decibel, ma manca una vera progressione e gli ultimi cinque minuti sono da rimborso del biglietto.

Blutarsky 8/12/15 17:07 - 360 commenti

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Quello che il nonno fa al nipote nella scena finale può essere letto come metafora di quello che Shyqualcosa fa a noi sventurati spettatori del film... Interminabile filmino delle vacanze con improbabili campi e controcampi e inquadrature perfettamente centrate sull'azione che ammazzano qualsiasi tentativo di immedesimazione. Qualche salto sulla sedia in mezzo a un mare di noia e i classici dieci minuti finali dei POV in cui finalmente viene mostrato qualcosa di interessante. Tremendo il ragazzino, buono il resto del cast. Da evitare.

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Markus 9/12/15 15:03 - 3680 commenti

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Ennesima dimostrazione che l'odierno cinema orrorifico pare avvitato su se stesso; nulla o quasi è una novità, al massimo il clone di un genere ormai ampiamente sfruttato in tutte le sue diaboliche sfaccettature. Riecco quindi la telecamera sempre accesa nelle mani di teenager dal finitissimo linguaggio forbito, la casa yankee di campagna e un paio di colpi di scena - decisamente fiacchi - messi al servizio di una vicenda poco coinvolgente.

Rebis 18/12/15 12:48 - 2331 commenti

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In fondo, dietro i canoni del cinema di genere rivisitati in chiave sociologica, Shyamalan nasconde sempre un grande melodramma familiare. Qui, rielaborando il paradigma e la funzionalità del POV, dà voce all'ambiguità delle immagini filmate: ciò che vediamo non è ciò che guardiamo, e viceversa. E in un'epoca di manipolazione e sublimazione del dato percettivo, suggerire orrori metafisici con la sintomatologia della demenza senile è un atto di coraggio e acume. Film piccolo, ansiolitico senza presunzione. Peccato per il bonus rap sui titoli di coda: davvero una brutta caduta di stile.

Capannelle 19/12/15 00:41 - 4394 commenti

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Bel film con una sapiente gestione dello stile mockumentary che non deraglia su binari contorti ma costruisce un crescendo narrativo sempre coinvolgente. Molto bravi i due ragazzi protagonisti, considerando che tutta la trama poggia sulle loro spalle. Shyamalan si permette anche un po' di sano distacco e non abusa mai di effetti truculenti o effetti sonori come fanno gli adepti del genere. Poteva essere più incisivo in alcuni passaggi del finale.

Cotola 24/12/15 18:03 - 8998 commenti

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Shyamalan continua a non convincermi per nulla. Stavolta firma una sorta di horror-documentario (si fa per dire) che offre poche idee e non certo ben sviluppate. Ad un certo punto (ma non subito) la curiosità inizia a montare, ma la crescita si arresta ben presto. E così si va avanti un po' stancamente fino al colpo di scena che è passabile. Ciò che non lo è invece è il finale che lascia basiti per inverosimiglianza, fretta e sciatteria. Almeno dura poco e ha il merito di non prendersi sul serio. Insopportabile il fratellino a tempo di rap.

Viccrowley 7/03/16 00:06 - 814 commenti

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Chi scrive non ha mai amato Shyamalan, nemmeno quando vedeva "persone morte". Eppure qui compie un piccolo miracolo, riuscendo a piegare la commerciale moda del found footage e trasformandola in un horror sceneggiatura-centrico. Il consueto twist del regista passa in secondo piano, oscurato da tutta una serie di sbeffeggi e da un ludico utilizzo delle regole non scritte dell'horror e dei suoi cliché. Il tutto ammantato da una vena dal sapore grottesco che cita le fiabe classiche con ironia senza dimenticare il gusto per il genuino spavento.
MEMORABILE: "Becca, potresti pulire il forno?"

Pumpkh75 3/04/16 17:52 - 1736 commenti

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Brividi e spaventi abbondano, con il pregio di una certa efficacia e genuinità, ma è l’unico motivo per i due pallini visto che il resto meriterebbe uno zero spaccato: i due adolescenti sono irritanti e insopportabili, le riscosse sociali e le introspezioni psicologiche semplicistiche e forzate, il post-twist crolla sulle proprie ginocchia e il finale è uno dei peggiori del decennio. Considerando anche che delle solite camere a mano se ne poteva benissimo far a meno, forse sono stato sin troppo generoso. Convincenti i due nonni.

Didda23 7/06/16 15:46 - 2424 commenti

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Leggerissimo passo in avanti per il regista indiano dopo le brutture del recente passato. Il pregio migliore dell'opera è il modo in cui si tiene vivo l'interesse fino al pagliaccesco colpo di scena, che delude tremendamente. Forse uno stile di ripresa più classico e meno modaiolo avrebbe giovato al risultato complessivo. Non male i dialoghi fra i due ragazzini, ridicole - invece - le rappate del ragazzino (quest'ultimo geniale unicamente a sciomiottare i movimenti notturni della nonna). Un film che poteva spiccare il volo, ma che si ferma al mediocre.
MEMORABILE: I pannoloni nel capanno; L'ossessione per la pulizia del forno.

Belfagor 24/06/16 17:27 - 2689 commenti

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Fratello e sorella vanno a trovare i nonni materni che non hanno mai conosciuto per scoprire che c'è qualcosa che non va, in quella coppia di affabili vecchietti. Dopo il brutto After Earth, Shyamalan tenta la strada del found footage riuscendo a conferire professionalità a una tecnica ormai associata a horror di infimo livello. Il dipanarsi del mistero offre buoni momenti di tensione, alternati però ad altri di tentata comicità decisamente fuori luogo (il bambino che rappeggia fa venire l'orticaria). Inquietante la Dunagan.
MEMORABILE: "Ti dispiace entrare nel forno e pulirlo per bene?"; L'inseguimento sotto la casa durante il nascondino.

Giùan 10/09/16 15:16 - 4528 commenti

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Rispetto a certi supponenti azzardi new (wave) horror stile It follows, il film del "vecchio" (e mai troppo amato) Shyamalan brilla per una ingenuità cinematografica che del tutto probabilmente sorge da un difetto di creatività, ma che fortunatamente sfocia in una voglia di affabulazione chiara, artisticamente consapevole, onesta. Così tutto il già detto, ormai visto del mockumentary ci viene riproposto sotto una forma ludico-fiabesca seriale certamente, riscattata però da una salvifica autoironia. Impressionante Deanna Dunagan, sopportabili i ragazzini.
MEMORABILE: L'inseguimento nei cunicoli della casa: ansiogeno e risolto col folle gesto nonchalance della nonna; I rap (bruttissimi in originale e doppiati) di Tyler.

Myvincent 6/11/16 07:16 - 3722 commenti

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La visita di due nipotini presso la casa dei nonni materni si traduce in una sinistra esperienza a prova di morte. Se non fosse per lo stile finto-documentaristico così fastidioso (le inquadrature sghembe sono usuratissime oggi) poteva anche essere passabile, questo horror con una trama arricchita da un colpo di scena quasi inaspettato. Purtroppo il regista non sa resistere alle mode stilistiche del momento.

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Lythops 7/12/16 15:42 - 1019 commenti

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Irritante e insopportabile filmetto del più becero, presunto "horror" made in Usa fatto di continue attese, rimandi e particolari assolutamente inutili, perlomeno nella prima parte. Un film di rara inconsistenza. Qui tutto è "passabile", tranne il ragazzino indigesto (anche se messo lì a bella posta). Sembra girato dallo stesso operatore de Il mistero della strega di Blair, ma senza originalità alcuna.

Almicione 26/03/17 03:31 - 764 commenti

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Shyamalan, maestro nel genere, lascia la mdp in mano a dei bambini varcando la soglia del found footage. L'idea è originale e apprezzabile, così come il riuscitissimo colpo di scena, ma per il resto lo sviluppo lascia a desiderare. Qualche cosa è stata messa in mezzo per poi essere lasciata cadere morta, così, ma probabilmente col solo fine di aumentare l'atmosfera di mistero; si sarebbe senza dubbio potuto sfruttare quel forno piuttosto che imbalsamare il bambino. A ogni modo, con questa storia si poteva fare di più.
MEMORABILE: La musica che accompagna l'arrivo della polizia.

Taxius 17/04/17 12:24 - 1656 commenti

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Dopo una lunga serie di film inguardabili Shyamalan torna ai fasti di una volta con un gran bell'horror/thriller. Una settimana dai nonni materni, dai protagonisti mai visti prima, si trasforma in un incubo indescrivibile. La tecnica è quella del found footage e i cliché del genere sono molti, quindi l'originalità non è il pregio del film che comunque è ben girato e ha un buon ritmo. Devo ammettere che mi ha spaventato ed era tanto che non provavo un brivido simile in un horror. Merita davvero!

Gabigol 23/04/17 11:57 - 569 commenti

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L'impegno nel costruire la tensione (da parte del regista) è lodevole, come anche l'indubbio valore del ristretto cast a offrire prove convincenti. Si paga dazio con l'impostazione da mockumentary, fuori tempo massimo e con la classica sceneggiatura che si sbriciola come un cracker quando chiamata a dare solidità al plot twist (non disprezzabile). Il finale, difatti, sfocia nel ridicolo involontario e la chiusura della madre rasenta la più insostenibile stucchevolezza. Vedibile, ma non parliamo della rinascita di Shyamalan.

Jdelarge 11/10/17 10:06 - 1000 commenti

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Interessante film che, pur fondendo horror, thriller, melodramma e commedia in unico prodotto, riesce nell'impresa di risultare comunque equilibrato. Dal punto di vista registico funziona praticamente tutto, mentre la sceneggiatura, soprattutto per quanto riguarda il tema de dolore legato all'abbandono da parte di una persona cara, lascia qualche perplessità. Il film, dunque, funziona se lo si considera nel suo aspetto nudo e crudo, ma se si comincia a pensare al sottotesto, forse si rischia di rimanere a bocca asciutta.

Homesick 23/10/17 08:03 - 5737 commenti

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Dopo essere giaciuti inerti per più di due terzi del film sotto la coltre di un flebile melodramma familiare - ridestandosi ad intervalli per seminare piccoli indizi e ambiguità e lanciare falsi allarmi - l'orrore e la macabra ironia di una fiaba nera infine si palesano, emergendo con il classico repertorio thrilling delle stanze chiuse e dei misteri in cantina. Fraternamente complici i due svegli ragazzini, novelli Hansel e Gretel dell'era digitale; impareggiabile, nella versione italiana, la voce di Carlo Valli, minacciosa e sarcastica come quando doppiava Ghostface.
MEMORABILE: L'impiccata; Il pannolino sporco in faccia; Tyler vince il trauma ed affronta l'assassino.

Kinodrop 5/11/17 18:12 - 2909 commenti

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Già il presupposto che dà l'avvio a tutta la vicenda è talmente cervellotico che subito fa sospettare in un colpo di scena che dia senso alla storia. I due fratellini (uno più saccente e più antipatico dell'altro), filmano la loro "vacanza" in casa dei nonni con tutta la sequela più ovvia di effetti per un thriller arruffato che non si sviluppa, ma procede per piccole aggiunte e per indizi artificiosi. Una sorta di favoletta noir senza che se ne possa trarre una morale, se non quella risibile del finale con tanto di ammonimento materno. Inutile.
MEMORABILE: Gli insopportabili siparietti rap del ragazzetto; L'insipienza e il vuoto della madre.

Buiomega71 18/11/17 01:37 - 2899 commenti

I gusti di Buiomega71

Uno Shyamalan che finalmente convince, cattivo (il pannolone sporco sbattuto in faccia), genuinamente terrificante (le folli imprese notturne della nonna tra vomitate, sgattaiolando a quattro zampe, nuda che graffia le pareti, le corse innaturali avanti e indietro, le risate) che dispensano inquietudine e disagio. Atmosfere bucoliche e incubotiche tipiche del regista, un colpo di scena raggelante (nello scantinato) e prefinale che sfocia nell'horror (l'impiccata, Becca, nella stanza, in balia della nonna). La casa nella prateria shyamalaniana mette davvero paura.
MEMORABILE: La nonna sulla sedia a dondolo, rivolta alla parete, che ride isterica; Telecamera sgamata e coltello in mano; Il gioco dei dadi; La webcam rovinata.

Galbo 18/11/17 07:12 - 12372 commenti

I gusti di Galbo

È innegabile un passo avanti rispetto al pessimo After Earth (e in generale ai suoi ultimi film) per il regista MNS. The visit non è tuttavia un film esente da difetti, anzi. La storia in stile Hansel & Gretel 2.0 non è male e tratta temi ancestrali come la vecchiaia e il rapporto con il corpo. L’espediente della camera a mano è tuttavia abusato e gestito con poca originalità, il tono è quello di un blando horror/thriller che non spaventa quasi mai, anche se gli attori convincono e il finale non demerita.

Fedeerra 25/12/17 06:45 - 770 commenti

I gusti di Fedeerra

Shyamalan abbandona per un momento gli orpelli metaforici e presuntuosi del suo cinema per concentrarsi su una storia dove il principale protagonista non è il racconto ma il personaggio. Un geriatric thriller dalla struttura narrativa semplice ma che riesce a trasmettere ansia e inquietudine per tutta la sua durata. Il twist finale risulta forse un po' telefonato, ma i volti dei quattro attori protagonisti non si dimenticano e in almeno un paio di scene si sobbalza dalla sedia. Bravissima Deanna Dunagan.

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Luras 12/05/18 17:57 - 146 commenti

I gusti di Luras

All'inizio sembra la solita robetta per adolescenti, ma il taglio amatoriale da documentario e una trama non banale creano una storia interessante, vissuta in presa diretta con i due giovani protagonisti all'altezza del compito, soprattutto Olivia DeJonge. La sceneggiatura riserva situazioni strane e alcune inquadrature inquietanti che conducono lo spettatore fino al finale; il quale perde sì un po' di tensione in luogo di una maggior violenza, seppur contenuta, ma permette di sbrogliare la matassa mostrando il perché di quelle stranezze.
MEMORABILE: La nonna sorpresa di notte a grattare la parete.

Ryo 13/07/18 09:14 - 2169 commenti

I gusti di Ryo

Shamalayan cerca di rilanciarsi dopo i precedenti flop con quest'opera girata con la tecnica del finto filmato amatoriale. Si conferma uno dei migliori creatori di plot-twist in circolazione e il risultato poteva anche essere decente, se non fosse che i due piccoli protagonisti sono imbarazzanti. Peccato perché i due vecchi invece funzionano e avevano la possibilità di apparire piuttosto inquietanti se il film fosse riuscito ad avere una parvenza di credibilità. Il doppiaggio italiano poi è terribile e non aiuta. Patetiche le canzoncine rap.
MEMORABILE: Il pannolone in faccia; La partita a Yatzee.

Pinhead80 24/07/18 21:19 - 4715 commenti

I gusti di Pinhead80

La parabola discendente di Shyamalan sembra non avere fine. Lontani anni luce sono i suoi primi successi, densi di ritmo e colpi di scena. Anche lui si fa stregare dall'assurda moda del found footage annegando in un mare di cliché triti e ritriti. Il telefonatissimo "colpo di scena" finale fa ulteriormente irritare e ci si domanda che fine abbia fatto il talentuoso regista del Sesto senso.

Il ferrini 2/10/19 16:29 - 2337 commenti

I gusti di Il ferrini

Shyamalan gira il suo hand-held shooting e lo fa piuttosto bene, facendo piombare due spensierati ragazzini videomaker in un vero e proprio incubo che col passare dei minuti diventa sempre più inquietante. Ci sono anche un paio di jumpscares, va detto, ma il soggetto è talmente intrigante che glielo si perdona. Memorabile l'interpretazione di Deanna Dunagan, formidabile attrice teatrale qui prestata al cinema. Se nella prima parte ci può essere qualche lieve cedimento del ritmo, il colpo di scena finale è di quelli che non si scordano.

Lupus73 1/01/20 17:16 - 1485 commenti

I gusti di Lupus73

Non è un found footage ma sfrutta l'idea del POV ai fini di una sceneggiatura piuttosto particolare. Una donna che fuggì di casa da giovane per ragioni sentimentali, ora vuole far conoscere i propri figli ai nonni (che non hanno mai visto) mandandoli da loro per qualche giorno; ma una volta lì le cose sono piuttosto strane. Reminiscenze di Hansel e Gretel, alcuni particolari disgustosi e una sceneggiatura che incuriosisce fino al colpo di scena finale. Un buon intrattenimento.

Anthonyvm 28/07/20 13:49 - 5615 commenti

I gusti di Anthonyvm

Shyamalan azzarda la carta del found-footage e, sorprendentemente, ne ricava un film più che dignitoso. Pur sviluppando una trama quanto mai inverosimile, che ricorda Grandmother's house in salsa Creep, l'autore indiano bandisce saggiamente i suoi abituali eccessi di dramma (a parte una piccola parentesi moralista nel finale) e spalanca le porte all'ironia macabra, fra over-acting delirante, pannolini sporchi e persino siparietti rap (questi francamente evitabili). In mezzo c'è pure spazio per un paio di jumpscare di buon effetto e un discreto colpo di scena. Imperfetto ma gradevole.
MEMORABILE: Il nascondino con la nonna; Il nonno aggredisce un passante; La nonna nuda graffia le pareti; Le riprese halloweenesche della videocamera nascosta.

Gestarsh99 19/02/21 15:43 - 1395 commenti

I gusti di Gestarsh99

Shyamalan si dà al fakeumentary, filmando col proprio lindore espressivo un "remake inverso" di Quella strana casa. L'autore si ritrova la strada spianata da un gran numero di docu-horror e, da lucido sintetizzatore di frequenze stilistiche, sa ottimamente valorizzarne funzionamento e struttura coi relativi addentellati di jumpscares e sballottamenti convulsivi. La sua regia è sobria di virtuosismi ma comunque all'altezza del compito primario: tener desta l'attenzione sino al disvelamento risolutivo (equazione a due incognite che per molti risulterà calcolabile già dai primi minuti).
MEMORABILE: La nonna, rivolta alla servizievole nipotina: "Ti dispiace entrare nel forno e dare una pulita?"; La profumatissima collezione di pannoloni "farciti".

Magerehein 9/03/22 15:27 - 977 commenti

I gusti di Magerehein

Shyamalan compie un buon passo avanti rispetto a certi suoi precedenti lavori confezionando una sorta di moderno Hansel e Gretel semplice ma tutto sommato indovinato. L'utilizzo del found footage è buono, le sequenze "strane" riguardanti i nonni crescono in angosciosità man mano che la storia prosegue (si annovera un riuscito jumpscare), il plot twist potrà anche essere intuibile ma cade proprio al momento giusto. La Dunagan è credibile nella parte della nonna non del tutto a segno e spicca sugli altri. Si potevano evitare soltanto gli insopportabili intermezzi rap di Oxenbould.
MEMORABILE: I vagabondaggi notturni della nonna; La nipote rinchiusa in camera al buio assieme alla nonna.

Teddy 11/05/22 06:22 - 808 commenti

I gusti di Teddy

Thriller pauroso e disperato, potente metafora della vecchiaia, in cui la gentilezza domestica si sprigiona in gesti abnormi e granguignoleschi. Dopo The village il miglior lavoro di M. Night Shyamalan, che dietro il dramma esistenzialista nasconde un horror geriatrico pervaso da un senso indefinibile di inquietudine. Deanna Dunagan, raffinata e primitiva, è un autentico veicolo emotivo.

Jena 2/11/23 14:52 - 1547 commenti

I gusti di Jena

Piccolo film di Shyamalan dopo le grandezzate della sua epoca d'oro che rimanda a un altro piccolo film ottantiano poco conosciuto. Stesso schema: i due nipotini in vacanza dai nonnini mai visti, poi le bizzarrie di questi che diventano sempre più inquietanti fino ai colpi di scena del finale (abbastanza prevedibili). Regia abile, giovincelli abbastanza simpatici (in particolare la DeJonge, già scream queen in un buon horror natalizio). Succede poco per due terzi di film, poi qualche brividino grazie alla nonna sbarellata. Purtroppo fatto coll'irritante found footage. Incide poco.
MEMORABILE: La nonna nuda che gratta sulle pareti; La stessa che corre a quattro zampe; Becca sola nella camera con la nonna al buio; Il pannolone in faccia.

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  • Discussione Rebis • 19/12/15 10:41
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Beh, però la valeva allegorica della fiaba non è mai del tutto slegata dal reale e spesso i suoi protagonisti escono dal percorso iniziatico mutati, in qualche modo morti dentro e rinati, non di rado con una cicatrice fisica o simbolica che sancisce un cambiamento di stato irreversibile. In questo caso il ritorno all'ordine mi è parso troppo farsesco ed edulcorato, e tradisce il senso di realtà che il POV vuole indurre nello spettatore. Ciò detto a me il film non è dispiaciuto, ma più per la riflessione sull'ambiguità delle immagini filmate e su ciò che ci impongono di guardare, eludendo ciò che in realtà vediamo, che per l'aspetto fiabesco, un tantino prosaico...
  • Discussione Daniela • 19/12/15 11:24
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    SPOILER - SPOILER sparsi

    Rebis ebbe a dire:
    Beh, però la valeva allegorica della fiaba non è mai del tutto slegata dal reale e spesso i suoi protagonisti escono dal percorso iniziatico mutati, in qualche modo morti dentro e rinati, non di rado con una cicatrice fisica o simbolica che sancisce un cambiamento di stato irreversibile.
    Infatti sono mutati: il bambino ha superato la sua germofobia e la paura di paralizzarsi nei momenti in cui dovrebbe agire, la ragazzina ora può guardarsi nello specchio.
    Rebis ebbe a dire:
    In questo caso il ritorno all'ordine mi è parso troppo farsesco ed edulcorato, e tradisce il senso di realtà che il POV vuole indurre nello spettatore.
    Si, contrasta, ma è questo contrasto che mi è sembrato la parte più originale del film: raccontare in modo (simil)realistico una classica storia fiabesca d'iniziazione.
    Rebis ebbe a dire:
    Ciò detto a me il film non è dispiaciuto, ma più per la riflessione sull'ambiguità delle immagini filmate e su ciò che ci impongono di guardare, eludendo ciò che in realtà vediamo, che per l'aspetto fiabesco, un tantino prosaico...
    Certo, anche questo è un punto di vista interessante ed il fatto che il film si presti a più approcci mi pare sia una buona prova che - gradimento a parte - non si tratta di uno dei soliti horrorini fatti in serie, ma di un film su cui vale la pena di discutere, come infatti stiamo facendo :o)
    Ultima modifica: 20/12/15 00:51 da Daniela
  • Discussione Rebis • 19/12/15 12:05
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    SPOILER SPOILER SPOILER!!!

    Verissime le tue osservazioni, e in effetti il mutamento c'è stato nei protagonisti. Quello che per me rimane stridente rispetto ai fatti accaduti e al realismo del pov è l'idea di una guarigione integrale, di un miglioramento dell'individuo dopo che di fatto ha ucciso e pure in modo efferato. Per questo dico che il finale è eccessivamente edulcorato, consolatorio e idealistico. Poi va da sé che il tutto può benissimo rientrare in una provocazione deliberata che mette in discussione certe convenzioni della narrazione di genere... ma ho dei dubbi sul grado di consapevolezza di tutta l'operazione ;)
    Ultima modifica: 19/12/15 12:08 da Rebis
  • Discussione Brainiac • 19/12/15 19:59
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    The visit mi ha notificato due news inaspettate: 1) M. Night è vivo e lotta con noi.
    2) Il POV è vivo e lotta con noi.
    Li davo entrambi per morti (il regista ed il Genere), e mi ha fatto piacere ritovarli rubizzi e gaudenti.
    L'atmosfera è buona, il twist è gustoso, la "formazione" dei bambocci è a suo modo delicata e si riaggancia alla grande con l'incipit di carriera "favolistico" del buon Shy, ribadendo con forza l'esistenza di una sua poetica stilistica che francamente pensavo avesse smarrito.
  • Discussione Daniela • 20/12/15 00:50
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    Toh chi si risente! Ma allora:
    3) anche Brainiac e vivo e lotta con noi... ;o)
  • Discussione Buiomega71 • 18/11/17 10:03
    Consigliere - 25896 interventi
    Finalmente uno Shyamalan che centra il bersaglio, e che convince appieno (almeno, nel lato oscuro e terrifico della vecchiaia)

    Ci voleva un piccolo budget e un idea non molto dissimile da quella di Quella strana casa e del racconto kinghiano La nonna perchè "l'indiano" sfornasse , finalmente, il suo mini-gioiellino

    Per chi scrive Signs è tremendo, Unbreakble non di meno, Il sesto senso una sonora delusione (ma che aveva momenti davvero spaventosi-la bambina avvelenata dalla madre della sindrome di Munchausen per procura, che mi e tornata in mente nelle vomitate notturne della nonna-), vabbè Lady in the Water (che amo) è una fiabetta con spuntinature horror/fantastiche, di un Shyamalan che vuole cambiare rotta e avvicinarsi al suo mentore Spielberg (riuscendoci alla grande)

    The visit ha tutti i crismi del cinema shyamalaniano (l'ambientazione bucolica, l'atmosfera cupa, la fattoria e lo scantinato di Signs, l'impiccata di E venne il giorno, il racconto fiabesco/fantascientifico della nonna stile Lady in the Water, l'isolamento di The village, i germi e le malattie di Unbreakble, i momenti agghiaccianti del Sesto senso),e riesce a incutere vera inquietudine, la paura e l'ansia che striscia sottopelle.

    Tralasciando l'odioso bambinetto, l'inutile intervista alla madre in coda e le "rappate" (la chiusa finale è si atroce, ma non inficia più di tanto sul risultato finale), questo incubotico viaggio nella senilità inchioda allo schermo e regala ottimi momenti da brividi sulla schiena

    Su tutti la nonna, vera quintessenza della follia e cariatide quasi inumana , tra rantoli animaleschi e ferinità quasi stregonesca/demoniaca da far impallidire buona parte dei "possession movie" (le vomitate per casa, a gattonare come un animale, correndo istericamente e innaturalmente, avanti e indietro per la stanza, nuda a graffiare le pareti della casa, a giocare a nascondino sotto la casa che le fà assumere tratti anormali e spaventosi, ridendo sulla sedia a dondolo rivolta verso la parete, le posizioni inquietanti, il forno da pulire, i racconti folli di alieni nel pozzo, telecamera sgamata e coltello da cucina in mano, verso la camera dei nipotini, con inquadratura sghemba come nel miglior "geriatric movie") e il nonno che si deve vestire per andare al ballo in maschera, si mette la canna del fucile in bocca, vede omini bianchi con gli occhi gialli, aggredisce i passanti, colleziona i pannoloni sporchi di escrementi (sequenza di raro disgusto, più di ogni amputazione o squartamento).

    L'abilità di Shyamalan a mischiare le carte e confondere (a metà credi di avere capito dove si voglia andare a parare, ma poi pensi che la follia sia una tara familiare-il ragazzino e la fobia per i germi, la ragazza che non si specchia mai-, diversamente si hanno barlumi di qualche invasione stile Ultracorpi-il racconto della nonna, il pozzo, la nonna "seducente" seduta al tavolo che fuma una sigaretta, accogliendo qualcuno che noi non vediamo con un Tesoro), per poi svelare il tutto in quel prefinale che sfocia nell'horror puro (la ragazza impiccata all'albero, il gioco dei dadi, lo scantinato che rivela l'orribile verità, Becca nella stanza in balia della nonna, il pannolone zeppo di merda sbattutto in faccia-altra sequenza di raro disgusto), così puramente anni '80, così inaspettatamente feroce

    ATTENZIONE MEGASPOILER

    E nel finale si realizzerà del perchè la nonna, "inavvertitamente", ha macchiato la webcam del PC, tentando di pulirla-rovinandola-col detergente per forno

    FINE MEGASPOILER


    Ottima anche la scelta di non mostrare le solite riprese amatoriali da mal di testa (la ragazzina/regista-o Cecil B.Demille come l'apostrofa la nonna-è l'alter ego di Shyamalan), bellissima la fotografia e la fattoria immersa nella neve, sovrastata da cieli plumbei o minacciosamente brumosi

    Cinema sulla follia, sulla demenza senile, sulle fobie, sulla decadenza della lucidità mentale, sul vero orrore che si nasconde dietro il viale del tramonto. Sorta di fiaba nerissima che conquista piano piano, tra dolorose confessioni davanti alla telecamera e momenti di puro terrore

    La casa nella prateria shyamalaniana mette davvero paura e mostra i lati più oscuri e raccapriccianti della vecchiaia

    Non mi sei mai piaciuto. Non mi sei mai piaciuta
    Ultima modifica: 18/11/17 14:33 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 18/11/17 10:12
    Consigliere - 25896 interventi
    Ottimo il dvd targato Universal

    Formato: 1.85:1

    Audio: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, turco, hindi (5.1)

    Sottotitoli: italiano, inglese (anche per non udenti), francese, tedesco, norvegese, spagnolo, danese, olandese, finlandese, islandese, portoghese, svedese, turco, arabo, hindi

    Come extra il finale alternativo (che non ho visto) e scene eliminate

    Durata effettiva: 1h, 30m e 04s
  • Discussione Digital • 18/11/17 10:12
    Portaborse - 3973 interventi
    Recensione da incorniciare, sei troppo bravo, Buio!
  • Discussione Buiomega71 • 18/11/17 10:14
    Consigliere - 25896 interventi
    Digital ebbe a dire:
    Recensione da incorniciare, sei troppo bravo, Buio!

    Grazie Digital, troppo buono.

    Uno Shyamalan davvero notevole
  • Discussione Raremirko • 31/03/19 23:38
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Film non riuscito, tra i peggiori pov mai visti che non ha neanche un minimo di attrattiva di Blair witch et similia.


    Il peggior Shyamalan in assoluto: zero originalità, attori anonimi al massimo, pochi momenti riusciti.


    Interessante l'aver voluto legare un genere così ad un regista altrove dotato, ma questo è proprio un buco nell'acqua.


    Non capisco come gli si possa dare dalla sufficienza in sù; pochi momenti ansiogeni non ripagan la visione.