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TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/11/15 DAL BENEMERITO DANIELA
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Galbo 23/04/16 05:28 - 12392 commenti

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Una piacevole scoperta questo western atipico, interpretato da un ottimo cast nel quale spicca il grande Richard Jenkins. Non è quello che si dice un film d'azione, sebbene questa non manchi specie nella seconda parte, dove si assiste anche ad un'escalation di violenza e di brutalità, mai comunque fine a sé; stessa. Molto curate sia l'ambientazione che la caratterizzazione dei personaggi.

Daniela 11/11/15 10:36 - 12662 commenti

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Uno sceriffo guida una piccola posse sulle tracce di una tribù di indiani trogloditi cannibali che ha rapito una donna e due uomini... A leggere la trama, pare la revisione con cast di serie A di The Burrowers ma questo nuovo incrocio western/orrifico risulta inferiore a quello, pur palesando maggiori ambizioni. Il ritmo, assai disteso, non è sufficientemente sostenuto dai dialoghi e, quando si arriva al dunque, tutto si risolve in una manciata di scene. Peccato per Russell, splendido sceriffo, ed anche per Fox che, biancovestito, fa la sua elegante figura. Vedibile ma inferiore alle attese.
MEMORABILE: Il fischietto incorporato; lo squartamento prima del pranzo (unica scena in effetti raccapricciante)

Schramm 15/12/15 12:02 - 3495 commenti

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Zahler è bravissimo nel far naufragare nel rien de rien a ogni minuto l'ambiziosa ibridazione tra Leone e Carpenter: 90' di soporifero antefatto (sbrigarlo in 10' no, eh?) preparatorio (sempre che non vi siate assopiti) a una finale mezzoretta che avrebbe dovuto selvaggiamente presiedere la totalità dell'opera, durante la quale accade poco o punto. Il perché di una narrazione col contagocce resterà uno sfingeo indovinello, dato che epos, corposità e carismatico spessore dei characters potete sognarveli. E dire che le premesse per un horrstern di livello non mancavano. Dura lex sed Tex.

Herrkinski 18/12/15 04:26 - 8112 commenti

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L'esordio di Zahler è certamente un film difficile, dalla durata (oltre 2 ore) allo stile, che vorrebbe ibridare il western crepuscolare con il cannibal-movie (chi si ricorda più L'insaziabile?); ma la parte cannibal è relegata all'ultima mezz'ora e non eccede in troppe brutalità, mentre la maggior parte del film è un "road-western" incentrato sul difficile viaggio dei protagonisti nel deserto. Formalmente molto ben fatto e di una certa atmosfera, ma assai sbilanciato nel ritmo, gode però di discreti dialoghi e prove attoriali accattivanti.
MEMORABILE: Lo squartamento.

Rambo90 11/01/16 17:26 - 7697 commenti

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Un western atipico, dal ritmo lentissimo e con una prima parte fitta di dialoghi, che serve a entrare bene nella psicologia dei personaggi e a farci affezionare a loro. La seconda parte diventa poi insolitamente brutale e si sconfina quasi nell'horror, per un film che tutto sommato cattura e appassiona. Regia e fotografia sono di livello, ma a farla da padrone sono le buone prove degli attori (in particolare di Russell e Jenkins, in un duetto di recitazione che da solo varrebbe la visione). Avrebbe giovato forse una durata minore.

Saintgifts 20/01/16 17:58 - 4098 commenti

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L'inizio e la fine mostrano le "qualità" dell'uomo, con la differenza che almeno i trogloditi (definiti uomini senza Dio) hanno la scusante di essere appunto trogloditi. Diviso in tre parti: l'antefatto scatenante, dove si comincia a conoscere i protagonisti; il lungo viaggio, pieno di insidie esterne e interne al piccolo gruppo; e infine il brutale epilogo. La durata a questo punto non disturba, non ci sono cadute e tempi morti; i dialoghi, scarni, sono però di un certo spessore. Buon cast, un ottimo Russell esce da un set ed entra nell'altro.

Pumpkh75 13/10/16 14:00 - 1749 commenti

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Sotto l’egida di un elegante western dinamitardo e dopo un incipit di respiro ampio e foriero di chissà quali promesse (Sid Haig sempre gradito), il film si splitta in due tronconi netti, necessari l’un l’altro ma divisibili: troppo dispersivo il viaggio nel deserto con dialoghi non illuminati ma funzionali e divertenti, meglio la sbirciata cannibalica finale con qualche colpo da maestro. Ottimo il lavoro sui personaggi, Jenkins su tutti. Colpa forse della presenza nel cast di Wilson e McClarnon, ma qua e là soffiano spifferi alla Fargo. Buono.
MEMORABILE: Il richiamo sonoro dei trogloditi.

Jandileida 27/11/16 07:56 - 1565 commenti

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D'accordo l'ibridazione tra western e horror; d'accordo i richiami a Leone, a Carpenter, a Tarantino e a chi più ne ha metta; d'accordo la rarefazione delle atmosfere delle grandi praterie. Ma, sinceramente, dopo un'ora mi sono chiesto che cosa avevo visto fino a quel momento. La risposta è stata: "niente". L'incipit ipertrofico è in sostanza inutile: i personaggi non hanno tutto questo spessore, i dialoghi seguenti lasciano il tempo che trovano. E poi c'è l'ultima mezz'ora con i cannibali, anche interessante, ma ormai il danno era già stato fatto. Soporifero.

Decimamusa 14/06/17 12:41 - 102 commenti

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Devo confessare un debole per film come questo: pseudo western, pseudo horror, pseudo splatter, pseudo filosofico. Tiene desta l'attenzione dall'inizio alla fine e non è poco; viene voglia di non perdere una battuta, sempre viva è l'empatia con i personaggi. Un improbabile quartetto si cimenta con un'improbabile impresa: penetrare nel covo degli orchi per salvare la bella. Ritmo lento e avvolgente, con qualcosa di straniante e allucinato, nei dialoghi e in talune soluzioni scenografiche. Bravi i protagonisti: su tutti il leone Kurt Russell.

Rufus68 12/12/17 22:00 - 3842 commenti

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Basta un attore vero (Russell), un gruppo di buoni comprimari e dialoghi di buona lega per sollevare di una spanna il livello dell'horror attuale. L'originalità, però, latita (appartiene al filone "degenerati nella provincia", stavolta western) e il regista la tira troppo per le lunghe pur manipolando una storia esilissima. Rimangono i pregi di cui sopra e l'essenzialità di certe soluzioni (i fulminei duelli con i trogloditi). Una boccata d'ossigeno più che un film riuscito.

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Jena 29/09/19 13:27 - 1555 commenti

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In pratica il western incontra Le colline hanno gli occhi. Però non è solo questo, perché lo scontro con i trogloditi cannibali (e relative truculenze) è relegato all'ultimo quarto di film; per il resto assistiamo a un'originale e fresca rivisitazione dei luoghi comuni western. Più di due orette che scorrono via senza accorgersene, per la brillantezza dei dialoghi e la bravura degli interpreti (in particolare Jenkins, vicesceriffo petulante e saggio e Mathew Fox dandy killer elegantone). Zahler è da tenere d'occhio. Cameo di Sid Haig.
MEMORABILE: Haig e Arquette sciacalli.

Taxius 11/12/19 12:50 - 1656 commenti

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Uno sceriffo con un piccolo seguito parte alla caccia di un gruppo di indiani cannibali colpevoli di aver rapito alcuni loro compaesani. Western classico e non particolarmente innovativo almeno per l'80% della sua lunga durata, salvo poi verso la fine dare una netta sterzata verso lo splatter con sangue e sbudellamenti. L'atto finale è molto divertente e veloce, ma il film paga un'eccessiva durata della prima parte, quella della ricerca, che porta via la maggior parte dei minuti disponibili. Nel complesso non male.

Pesten 21/01/20 09:47 - 790 commenti

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Cast di livello per un film che è una sorpresa. La rarefazione e le dilatazioni tipiche del genere western, assieme a un sapiente uso delle riprese per sfruttare le location e a un senso dell'humor spesso dark e decisamente adatto, avvolgono la classica storia della spedizione in viaggio per liberare i propri cari dalle grinfie degli indiani. La brutalità che irrompe, con puntate nel gore, mischia le carte in tavola e rende il film molto interessante, nonostante la lunghezza. Peccato solo per la scena finale, ci si aspettava si aggiungesse qualcosa.
MEMORABILE: L'incipit con il grande Sig Haid; Le prove degli attori, con Russell strepitoso seguito a ruota da Fox e Jenkins.

Myvincent 2/03/20 08:03 - 3741 commenti

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Western intriso di componenti horror che dà il meglio (o il peggio) di sé nella seconda parte, indugiando in squartamenti e affini. Il cast è buono, ma senza la carismatica presenza di Kurt Russel varrebbe la metà di quello che poi in effetti risulta. C'è spazio naturalmente per umorismo, eroismi, vigliaccherie e quant'altro per arricchire la resa complessiva del quadro finale.

Jdelarge 10/08/20 18:23 - 1000 commenti

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Buon film caratterizzato dalla prova convincente del cast e da un'intrigante fotografia in cui prevalgono toni cupi e malinconici. Se da un lato funzionano i personaggi, dall'altro la trama, seppur interessante, è mal distribuita, risultando prolissa quando non serve e sbrigativa nei momenti che sembrano cruciali. Nel complesso il film è riuscito, ma avrebbe potuto dire molto di più.

Anthonyvm 9/02/21 16:13 - 5689 commenti

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Interessante ibrido fra Sentieri selvaggi e il cannibal-movie all'italiana (di quello meno propenso all'elucubrazione sociologica), che sfodera nell'ultimo atto momenti di sadismo e brutalità tali da mandare a nanna il Green inferno elirothiano. Ciò che convince meno è la tranche centrale, una lunga e lenta marcia che, per quanto consenta un esauriente studio dei protagonisti, lascia adito a fasi di stanca che un ripassaggio in sala di editing poteva risparmiare. A ogni modo, cast di prim'ordine (Russell perfetto) e atmosfere penetranti (stupendo il prologo con Arquette e Sid Haig).
MEMORABILE: Il fischietto nella gola dei trologiti; Lo scalpo e la macellazione del prigioniero (vivo); La fiaschetta di whisky incandescente piantata nel ventre.

Minitina80 31/08/21 17:40 - 2984 commenti

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Un’opera divisa nettamente in due tronconi, contingenti in pochi punti che fungono da raccordo per uno stile narrativo che d’improvviso cambia in maniera drastica. Quelle scene di violenza, una in particolare, risultano piuttosto pesanti e non trovano una collocazione adeguata al resto. La trama è ridotta all’osso, viene da dire, e le due ore e più di metraggio di pellicola sembrano un po’ eccessive. Si poteva condensare qualcosa, acquisendo maggiore vigore filmico, senza rimetterci nulla. Si notano le influenze di registi celebri, ma smuovono poco nella visione d’insieme.

Zardoz35 4/11/21 17:51 - 290 commenti

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Western soporifero dalla durata abnorme, salvato soltanto da una magistrale interpretazione di Kurt Russell. Non che la pellicola manchi di momenti interessanti, ma sono tutti condensati in pochi minuti, mentre la marcia del piccolo drappello a caccia dei selvaggi si rivela davvero estenuante sia per i partecipanti che per lo spettatore. Sul finire spuntano anche scene splatter, ma è un po' troppo tardi per rimediare. I trogloditi ricordano vagamente quelli visti in La montagna del dio cannibale del 1978.
MEMORABILE: Jenkins nel ruolo del vecchietto che gioca a fare il vice sceriffo, logorroico e filosofo, alla lunga stanca.

Puppigallo 3/01/22 08:49 - 5275 commenti

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A decretare la riuscita di una pellicola solitamente contribuiscono alcuni fattori, tra i quali la capacità di evitare il superfluo, ripetendo un concetto e il dare vita a personaggi più naturali e credibili possibili. Queste due caratteristiche qui mancano, perché ci si dilunga eccessivamente nella marcia di avvicinamento; e perché alcuni personaggi sembrano troppo costruiti a tavolino (il pacato ma ciarliero Cicoria e il pistolero in bianco). Resta comunque vedibile, grazie anche all'escalation finale, ma non dimorerà molto nella memoria.
MEMORABILE: "Ci sono ventisei grandi vene nel collo e tu devi tagliarle tutte"; La macellazione con pubblico; Il sistema di comunicazione.

Magerehein 2/04/23 00:44 - 1002 commenti

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Uno strano western. Troppo lungo per il tipo di vicenda mostrata e si vede, in quanto alcuni dialoghi paiono messi lì senza un apparente motivo all'infuori del fare minutaggio. Quando però si arriva finalmente nella "tana del lupo" non si può non rimanere impressionati, tra nativi singolarmente mostruosi e un non indifferente carico di truculenze. Si sarebbe potuto sottrarre del tempo alla prima metà aggiungendolo alla seconda, e l'opera nel complesso ne avrebbe giovato assai. Cast e atmosfere sono all'altezza, la presenza dello zoppo è un po' forzata. Imperfetto ma non malvagio.
MEMORABILE: I richiami degli indiani, che talvolta somigliano ai versi degli Yautja; Il tizio aperto in due davanti agli altri prigionieri.

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Buiomega71 23/09/23 01:02 - 2910 commenti

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Il lungo viaggio picaresco ha momenti di gran cinema western (i grandi spazi fordiani, l'avventura sarafiana, i bivacchi e gli agguati aldrichiani), poi Zahler (dopo un teaser di raro cinismo con i due sciacalli) fa incontrare Ultimo mondo cannibale con gli scotennamenti di Salò e gli smembramenti romeriani. La gamba che Wilson si trascina con dolore come se fosse un martirio, i ferini e selvaggi scontri splatter, una disumana tribù di indiani cannibali tra le più mostruose e feroci mai viste al cinema e impressionati SFX gore saviniani di David Abbott di incredibile iperrealismo.
MEMORABILE: "Non mangiano i negri", risposta: "Le saranno indigesti"; Le donne della tribù cannibale accecate con i bastoni, amputate dagli arti e gravide.

Luluke 31/03/24 09:01 - 48 commenti

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L'esordio di Zahler alla regia si fa ricordare per una delle scene più realisticamente cruente degli ultimi 50 anni di cinema, ma anche per uno stile molto originale. L'azione, che pure non manca, si fa lungamente desiderare senza che per questo ci si annoi, grazie a un uso sapiente dei dialoghi. E dei rumori d'ambiente, che aiutano molto più della musica a dilatare i tempi di scena. Secco e sporco come deve essere un vero western moderno, dai tempo almeno in cui è uscito "Meridiano di sangue" di Cormac McCarthy. Buone le prove attoriali.
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  • Discussione Daniela • 11/12/15 22:45
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Magari si è abbioccolato pure lui durante la traversata del deserto ;oP
  • Discussione Herrkinski • 13/12/15 21:25
    Consigliere avanzato - 2632 interventi
    Lo vedrei solo per il mitico Kurt, ma i vostri commenti mi scoraggiano assai.. Vediamo se in questi giorni mi viene la volontà, che se lo vedo stasera mi sa che dormo entro 10 minuti :-)
  • Discussione Schramm • 13/12/15 22:53
    Scrivano - 7694 interventi
    ...ma anche se lo vedi nel pomeriggio, credimi. occhio che sono 130', quasi tutti e 130 leggeri come una flebo di peperonata. io l'avvisaglia l'ho data. augh.
  • Discussione Herrkinski • 18/12/15 04:46
    Consigliere avanzato - 2632 interventi
    Visto.
    Capisco i colpi di sonno, dato che anche a me la palpebra ha leggermente vacillato in un paio d'occasioni; non sono però del tutto negativo a riguardo del film. Il fatto è che secondo me se visto in un'ottica horror è chiaramente fallimentare, dato che di horror c'è ben poco e tutto nell'ultima mezz'ora; secondo me l'idea era di fare una sorta di western crepuscolare e d'atmosfera, quasi tutto basato sul viaggio e sull'attesa. In quest'ottica il film non m'è dispiaciuto e i dialoghi li ho trovati ben scritti fin dall'inizio (in versione originale, s'intende), ben recitati da un cast per me molto buono (non solo Russell). Certo, si potevano tagliuzzare una ventina di minuti almeno e distribuire meglio ritmo ed eventi per renderlo più scorrevole, ma ha un non so che d'accattivante che tutto sommato ha catturato la mia attenzione; forse la cura di ambienti e fotografia, tra le altre cose. Diciamo che se a uno non piace il western e lo vede per il lato horror, rimarrà ampiamente deluso; nel caso contrario invece potrebbe gradire, specialmente se come me ama certo spaghetti-western oscuro e gotico (per intenderci roba tipo E dio disse a Caino.. o La notte dei serpenti) oppure cose di Eastwood tipo Lo straniero senza nome o Gli spietati.
    Per il momento ho l'impressione che oltreoceano stia venendo molto sopravvalutato, ma credo che la verità stia nel mezzo; il regista ha talento e una certa classe ma deve rivedere un po' i ritmi in futuro, a mio modestissimo parere.
    Su un tema non dissimile forse è più papabile L'insaziabile a livello di puro entertainment, ma nel film di Zahler il respiro è del tutto differente.
  • Discussione Schramm • 18/12/15 15:29
    Scrivano - 7694 interventi
    Herrkinski ebbe a dire:
    Il fatto è che secondo me se visto in un'ottica horror è chiaramente fallimentare, dato che di horror c'è ben poco e tutto nell'ultima mezz'ora; secondo me l'idea era di fare una sorta di western crepuscolare e d'atmosfera, quasi tutto basato sul viaggio e sull'attesa.(...) Diciamo che se a uno non piace il western e lo vede per il lato horror, rimarrà ampiamente deluso; nel caso contrario invece potrebbe gradire

    no no a me il western piace in tutte le sue forme e anzi il western che la prende ampia larga e profonda mi fa morire. ma zahler a leone non arriva manco a lucidargli gli stivali ed è proprio in quanto western che l'ho trovato una maionese continuamente impazzita. come accennavo sopra, del western gli posso tutt'al più riconoscere la sola mono-dimensionalità da cartolina, l'accontentare e accontentarsi della stereotipia più plastificata, nella quale rientra proprio tutto, fotografia compresa, che assolve al compitino ben fatto e nulla più. non ha respiro epico, non ne rilancia l'epos, i personaggi non lambiscono nemmeno il taglio da fumetto. zero spessore, zero carisma, di loro e delle loro sorti te ne frega presto picche, anzi non vedi l'ora di vederli macellati. io di crepuscolarità e atmosfera ne ho avvertite ben poche, mi è quasi venuta nostalgia di bonanza, per dire. poi certo, il danno raddoppia se in tutto ciò si innesta pure l'horror in un modo così sperequativo. perché capisco fare un film sull'attesa e sul viaggio, ma non puoi sbilanciarmi così gli ingredienti, con 100' dell'uno e soli 20' dell'altro, se possibile quasi più fiacchi e implosivi dei primi 100. l'insaziabile è davvero tutt'altro cosmo, e non dico che doveva per forza farmi un vampires misto straniero senza nome (e se avesse fatto una cosa simile, ancora mi tergerei la bava col dorso della mano), però che cacchio, mi estrai dal cilindro un antagonista così fantasmatico e invincibile, oserei dire carpenteriano da sembrare la versione woodoo di distretto 13 in salsa cannibal ferox, e me la bruci e sprechi così? no no, non ci siamo davvero. e poi sui ritmi sì, c'è da ripensare molto bene tutto da zero (m'hai detto bruscole, eh). perché anche un leone era diluito che più non si poteva, ma le pause determinavano e preparavano il resto, incantando il doppio. felice per te che non ti sei tenuto su schiaffeggiandoti, comunque...
    Ultima modifica: 18/12/15 15:32 da Schramm
  • Discussione Daniela • 20/12/15 02:00
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Beh, Herr, anche io non l'ho valutato negativamente, e non solo per la presenza di Kurt - anche se, come ha subito sospettato maliziosamente Schramm, il suo peso l'ha avuto eccome.
    Però, se le potenzialità di Craig Zahler come regista mi paiono assodate, è anche indiscutibile che il film sia fortemente sbilanciato nei tempi: praticamente ha girato un'ora e mezzo di prologo. Può darsi che, come scrivi, il regista fosse più interessato al viaggio che al suo scopo, ma allora perché andare a scomodare indiani trogloditi cannibali?
    Ho visto e a suo tempo anche apprezzato L'insaziabile, ma non mi è venuto di accostare i due film: i cannibali di Antonia Bird sono uomini indistinguibili dagli altri, pienamente consapevoli della loro condizione ed in grado di esercitare capacità seduttive per reclutare altri confratelli, mentre questi qui sembrano i cugini infarinati degli omarini di Descend.
    Casomai, come ho scritto nel commento, il film mi sembra potersi accostare a The burrowers, altro western con esseri che prediligono la carne umana (questi però decisamente non antropomorfi, per cui non si tratta di cannibalismo). Fra l'altro il prologo è molto simile: anche qui è il rapimento di una ragazza a spingere alcuni uomini, fra cui il fidanzato, ad affrontare un viaggio alla sua ricerca.
    PS: A proposito, se non l'hai visto, prova a darci un'occhiata, credo ti potrebbe garbare
    Ultima modifica: 20/12/15 02:05 da Daniela
  • Homevideo Pumpkh75 • 24/02/16 20:04
    Addetto riparazione hardware - 433 interventi
    In uscita a noleggio, sia DVD che BR, ad Aprile:

    http://www.prvideosrl.it/index.asp?mode=film&id=41693
  • Homevideo Pumpkh75 • 8/10/16 10:29
    Addetto riparazione hardware - 433 interventi
    Il Blu-Ray italiano dura 126 minuti contro i 132 delle edizioni estere.
    E' tagliato oppure, da ignorante della materia, può dipendere dal fatto che anziché a 24fps è interlacciato a 25fps?
  • Discussione Buiomega71 • 23/09/23 09:46
    Consigliere - 25998 interventi
    Per il sottoscritto la perfetta fusione tra western classico fordiano e l'horror/survivor cannibalico più viscerale (Zahler è forse l'unico , talentuoso, regista ad avere davvero compreso l'animo del cannibal movie deodatiano e a renderle sincero tributo).

    Teaser di raro cinismo e crudeltà (i due sciacalli di Sig Haig e David Arquette), poi la presentazione dei personaggi nella cittadina di Nuova Speranza, il viaggio picaresco dove Zahler unisce l'ariosità di John Ford, l'avventura di Uomo bianco và col tuo Dio , il crepuscolo walterhilliano di Wild Bill, e i bivacchi e gli agguati del Robert Aldrich di Nessuna pietà per Ulzana

    Si entra così nella psicologia dei personaggi tratteggiati magnificamente (lo sceriffo di uno straordinario Kurt Russell, il dandi pistolero di Matthew Fox-spietato ma intuitivo all'occorenza, l'uccisione a freddo dei due messicani al bivacco notturno, e straziante quando deve sopprimere la sua amata cavalla-il ciarliero Richard Jenkins che stempera un pò la tensione e soprattutto Patrick Wilson sulla via del martirio che si deve trascinare su una gamba ferita che le procura dolore e impedimenti), dove la lunga attesa dello scontro finale viene ripagata con veloci, fulminanti e sbalorditive schegge splatter (le frecce che scoccano dal nulla, le mani che saltano, i tomahawk che spaccano teste, il sangue che imbratta i vestiti e la terra che si tinge di rosso).

    126 minuti di intenso inizio del cammino fino alle sequenze estreme nella grotta della mostruosa tribù antropofaga come non se ne vedavano dai cannibal movie deodatiani e dagli smembramenti romeriani del Giorno degli zombi (e a questo proposito un plauso a David Abbott e ai suoi  impressionanti SFX gore saviniani di incredibile iperrealismo) dove Zahler sposta l'asse dal western selvaggio/classico ad un pseudo remake di Ultimo mondo cannibale, tra scotennamenti alla Salò (o alla Maniac), corpi denudati, villipesi e tranciati in due come un quarto di bue (con fluviale fuori uscita delle viscere), stomaci aperti dove infilarci fiaschette roventi, dita dei piedi tranciate di netto, decapitazioni in puro stile Pamela Voorhees del primo Venerdì 13, rozze tracheutomie (geniale lo strumento del richiamo animale installato nella trachea dei cannibali) e le donne della tribù ridotte a freak con bastoni infilati negli occhi, gli arti amputati e gravide.

    Basterebbe l'ultima parte nella terra dei cannibali a fare di Bone Tomahawk uno dei migliori western-horror mai realizzati (se non il migliore) con quei mostruosi e disumani indiani cannibali, davvero spaventosi (se la giocano con i mutanti delle nuove Colline hanno gli occhi di Alexandre Aja), feroci e spietati, dal look quasi predatoresco, esseri ancestrali e terrificanti che fanno davvero paura. E per quanto possa sembrare paradossale, visto che stuprano e divorano le loro madri (cit.) con una loro etica primitiva (vanno a riprendersi ciò che era loro e che le è stato sottratto, mettono pericolose e macabre avvisaglie sul loro territorio, non stuprano le loro prede femminili bianche).

    Lusinghiero biglietto da visita di uno dei registi emergenti più talentuosi degli ultimi anni (e tra un dialogo tarantiniano e l'altro salta fuori una perla, quando la guida indiana afferma che la tribù di antropofagi-temuta anche dai "normali" nativi americani-non "Mangiano i negri"- riferendosi allo stalliere di colore trovato sviscerato nella stalla dei cavalli-e la risposta di Cicoria: "Forse le staranno indigesti!") dove si respira aria di gran cinema della frontiera e parentesi gore/splatter quasi insostenibili per crudezza e efferatezza.

    Ruoli cameo per Sean Young (la moglie del sindaco che assomiglia alla Boldrini), Michael Parè (sinceramente non l'ho riconosciuto) e un ritrovato James Tolkan (il pianista da saloon dormiente).

    Al netto di ogni considerazione il vero omaggio a monsieur cannibal (con buona pace di inferni verdi, insaziabili e cannibali canterini) dove le gole dei canyon, le cavità delle grotte e  l'antropofagia e i suoi crudeli rituali primordiali mettono davvero a disagio e la sensibilità a prova durissima.

    In soldoni un gran film e che gran regista che è S. Craig Zahler!

    Entra di diritto nella lista delle personali palme d'oro annuali (giocandesola, per ora, con Ex-machina e Hostile).
    Ultima modifica: 23/09/23 16:01 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 23/09/23 10:32
    Consigliere - 25998 interventi
    Il dvd edito dalla Blue Swan/Eagle Pictures

    Formato: 2.35:1
    Audio: italiano, inglese
    Sottotitoli: italiano
    Come extra: Dietro le quinte (9 minuti di interviste al regista e agli attori del film), Interviste (33 minuti di conferenza stampa con gli attori e il regista del film), Scene tagliate (2 minuti, accampantosi davanti ad un fuoco, di notte, Samantha-Lili Simmons- medica la ferita alla gamba del marito Arthur-Patrick Wilson-mentre lui le legge una lettera d'amore a lei indirizzata), Trailer.
    *Extra solo inglese senza sottotitoli italiani
    Durata effettiva: 2h, 06m e 32s

    Immagine al minuto 1.19.24

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images66/PDVD-335.jpg[/img]
    Ultima modifica: 23/09/23 10:47 da Zender