Che pensare di 3 nani leninisti telepatici e telecinetici (i cui dialoghi sono sottotitoli), incaricati da un performer di arte estrema importato in una centrale termica di fargli avere, appunto, La Distanza? Quando scopriamo che anche un barile fumante comunica per haiku giapponesi ed è innamorato di una ciminiera la distanza è quella che in un tripudio di trance, scherno e irritazione può instaurarsi tra opera e suo destinatario, e si sospetta che Caballero goda un mondo nell'affascinare la platea schiaffeggiandola, o più moralmente voglia educarla a un pensar molteplice. Magari riuscendovi.
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caballero davvero non si regola. non offre compromessi e non ne accetta. nel cercare di educare a una pluralità interpretativa non offre appiglio alcuno e si accolla il rischio di far credere allo spettatore di esser preso per i fondelli. a meno che questo non si abbandoni alla trance quasi tarkovskiana che il film a più riprese sprigiona (rimandando esplicitamente, qua e là, a lo specchio). dire che la trama è davvero folle non rende, la sua narrazione non contribuisce a razionalizzarla, anzi, sembra voler mettere a dura prova lo spettatore viziato a dover razionalizzare sempre tutto e comunque. i risultati possono essere tre: o ci si butta nel fiume col lettore dvd al collo, o ci si abbandona al koan senza starsi a chiedere i perché e i percome (che del resto sarebbero troppi da mettere in ordinata fila) o la si prende irrefrenabilmente sul ridere e non si smette più. oppure si resta in egual misura perplessi e ammirati dalla sua antispettacolare portata teorica, davvero micidiale.
Ormai a volte non ti avviso nemmeno più. Io segno tutto e questo autunno-inverno (ormai libero dal Cotola's) vedrò i film delle liste con film segnalati da te e Daniela. Ogni volta che ne vedrò uno cercherò di scrivere un post per dirti come la penso.
DiscussioneZender • 5/09/15 08:37 Capo scrivano - 47790 interventi
Grande Cotola! Segna tutto sul suo personalissimo taccuino e poi agisce. Darai sicuramente molta soddisfazione, a prescindere dal giudizio sui singoli film!
non so se accontentarmi del non aver saputo come prenderlo e restare smarrito tra posizioni contrastanti o ripromettermi di rivederlo. nel dubbio, per il coraggio, per la durezza teorico-maieutica e il rigore formale un *** lo lascio là dov'è.