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TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/08/15 DAL BENEMERITO COTOLA
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- Un film straordinario, quasi perfetto!:
Lythops - Grande esempio di cinema:
Redeyes - Quello che si dice un buon film:
Dusso, Cotola, Rambo90, Piero68 - Non male, dopotutto:
Daniela, Galbo - Mediocre, ma con un suo perché:
Ira72 - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Schramm, Undying
La trama? Una costellazione di contorcimenti di filo spinato e nodi gordiani che per seguirla ci vuole il tom-tom e per riassumerla un complesso di alambicchi. I personaggi? Non uno che traspiri quel residuo di sindacale magnetismo o che rechi seco qualsivoglia cosa che possa indurre in astinenza. Restano (anche impressi) due tre momenti che urlano al megafono la parola Qualità ma li si paga salatissimi con 10 ore di giri attorno al nulla che si proseguono senza capirne il perché e senza sapere con quali forze. L'impressione ultima è quella di una stagione affetta da malcelato bovarismo.
MEMORABILE: Ovviamente la sigla (e le sue alterazioni metriche), ma vince troppo facile: Leonard funziona favolosamente a prescindere da dove lo si colloca.
Una serie in 8 puntate che - specie all'inizio - arranca un po' nonostante in ogni episodio ci siano scene singole di grande valore (favolosa la sparatoria della quarta puntata, per dirne una). Alla fine chi sia il killer non interesserà più di tanto, dal momento che l'enigma è immerso in tante altre vicende. Ottime le prove dei protagonisti.
Storia, personaggi e protagonisti sono completamente diversi dalla prima serie, mentre identico è il tono assolutamente pessimista con cui vengono trattate le vicende, i loro sviluppi ed i destini dei protagonisti. Forse la pecca maggiore è proprio quella di soffermarsi troppo sul loro privato, sebbene siano molto ben delineati ed approfonditi psicologicamente, e dare poco spazio alla detection.
L'altro problema è che non ci sono particolari novità sotto il sole né nella descrizione dei protagonisti (tutti traumatizzati, chi più e chi meno) né nella storia (tutto è marcio). Buono ma deludente.
Radicalmente diverso dalla prima stagione a parte i titoli di testa, trova il suo pregio in una narrazione e sviluppo molto solidi a patto di superare il primo episodio, per quanto necessariamente (?) lento. Avvincente, regala momenti da manuale di tecnica cinematografica ed effetti (la sparatoria coi raffinatori di metanfetamine), di tensione emotiva (il dialogo in cui vengono tenute le armi sotto banco) e una recitazione perfetta. Molto reale anche per la descrizione del potere corrotto: da noi una serie così non l'avrebbero mai prodotta.
MEMORABILE: Le canzoni quasi insopportabili della cantante nel bar/pub.
Dopo il follemente perfetto Detective che fu, il rischio di fare la fine delle "varie storie americane" era altissimo, eppure dopo una partenza al ralenti è difficile non apprezzare questo nuovo capitolo. Ero piuttosto diffidente, specie su Farrell, ma devo ricredermi e grazie a un crescendo, lento sia chiaro, si raggiunge il cupo finale, in una doppia puntata (o quasi) che dipana la matassa. Le musiche sono addirittura superiori, nel complesso, a quelle del primo e Lera Lynn ci ammalia con le sue ballate. Unica pecca una certa lentezza iniziale. Ottimo!
E'solo grazie al cappello di Cohen se questa seconda stagione si becca almeno la metà dei pallini della prima, da cui eredita il pessimismo cosmico ma non la qualità di scrittura. Trama scombinata faticosa da seguire e poco avvincente, protagonisti schiacciati dal peso degli stereotipi che finiscono per deprimere anche le prestazioni attoriali, una pletora di personaggi spesso inessenziali, dialoghi sentenzioni e/o troppo letterari. Certo la confezione è buona e qualche sequenza emerge dalla routine, ma non basta ad evitare la delusione.
Il livello è molto più basso rispetto alla prima stagione, ma se si superano le prime due puntate (davvero lentissime) si resta piacevolmente coinvolti in una storia di corruzione dove nessun personaggio è completamente buono e dove l'intreccio è intricatissimo e affascinante. Certo l'ambientazione da metropoli perde il confronto con le paludi e i paesi afosi della prima stagione, ma la confezione resta ottima e i caratteri delineati molto bene. Ottimo il cast, in cui risaltano Farrell e un Vaughn finalmente di nuovo serio.
In comune con la prima serie solo il titolo è l'autore. Poliziesco "urbano" con forti connotazioni noir ha, come spesso accade a produzioni di questo genere, una trama ai limiti del comprensibile, con qualche "buco" narrativo di troppo. La serie vive delle atmosfere e della caratterizzazione del privato dei personaggi, che viene ampiamente sviscerato ma che non si rivela sempre particolarmente interessante. Non molte ma ben realizzate le scene d'azione per una serie che comunque procede in crescendo verso un buon finale.
Incasinato, contorto, per nulla comprensibile: una sorta di riempitivo televisivo privo di spessore. Rimangono in memoria la sigla iniziale, di nuovo opera del talentuoso T Bone Burnett e pure quei cinque minuti con sparatoria in mezzo a un autobus con marea di sangue svolazzante... ma è un po' troppo poco per la lunghissima durata e, soprattutto, per la poco significativa incidenza di dialoghi che non sembrano affatto avere nulla da dividere con gli autori della prima serie. Davvero faticoso da seguire sino alla fine...
Decisamente inferiore alla prima serie, ha comunque un suo perché anche questa seconda stagione. Quello che gli fa perdere punti è una sceneggiatura contorta e difficile da seguire, visti anche gli innumerevoli personaggi sulla scena, in alcuni casi finanche inutili alla narrazione. Per il resto è comunque un noir che riesce a essere abbastanza teso anche con l'assenza quasi totale di scene action. Farrell riesce a dare magnificamente vita al suo personaggio così come Vaughn, convincente nel suo ruolo da duro. Inutile la Reilly/Jordan Semion.
MEMORABILE: L'unica scena davvero action: l'assalto al covo di Ledo Amarilla.
Vari HA DIRETTO ANCHE...
In comune con la prima, ci sono solo atmosfere cupe e detective "sui generis". Veri e propri casi umani, con tutte le debolezze che ne conseguono, stordite a suon di droghe e alcol. La sceneggiatura, invece, è farraginosa e contorta (troppo!), risultando piatta e senza guizzi. Il ritmo è lento, soporifero e l'ambientazione grigia, monotona: cemento ovunque. Ne consegue una serie senz'altro superiore per qualità rispetto alle tante in circolazione (non fosse che per i protagonisti, in parte. Anche se un problema è proprio la parte che non brilla per originalità).
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- per rifarmi ho deciso di dedicarmi a una serie che ho sempre tenuto in panchina, ma che mi ha sempre più che mediamente incuriosito, cioè i sopranos, sperando che non sia tutta alambicchi e contorcimenti di filo spinato come questa.
- Schramm ebbe a dire:
per rifarmi ho deciso di dedicarmi a una serie che ho sempre tenuto in panchina, ma che mi ha sempre più che mediamente incuriosito, cioè i sopranos, sperando che non sia tutta alambicchi e contorcimenti di filo spinato come questa.
io la ho in programma da tempo immemorabile ma non sono mai riuscito a vederla..... - Mi spiace Schramm: da quello che avevi scritto circa
le prime puntate (che condividevo quasi in toto), avevo capito che non ti sarebbe piaciuta ma visto il
numero limitato di puntate hai fatto bene a finirla.
A me in fondo non è poi dispiaciuta, ma siamo a livelli siderali dalla prima serie. Chiaramente uno potrebbe dire che non si devono fare confronti poiché sono due "cose" del tutto diverse. Ma si chiama comunque True Detective e quindi un po' il pensiero alla prima è fisiologico
Ma soprattutto: anche presa singolarmente è una serie non del tutto soddisfacente. - coty caro, ho provato a ripensarla anche a freddo, ma proprio non c'è verso. quel poco di pregevole che ha lo si paga troppo caro. se una serie la si deve seguire col blocco degli appunti sulle ginocchia c'è qualcosa a monte -cioé in fase di adattamento/scrittura- che proprio non va. l'ho finita per vedere dove andava a parare, ma malgrado la bontà delle vie crucis dei protagonisti snodantesi nell'ultimo ep, continuo a sentirmi tardo di comprendonio al suo cospetto.
vediamo che verrà fuori con la terza. - Schramm ebbe a dire:
se una serie la si deve seguire col blocco degli appunti sulle ginocchia c'è qualcosa a monte -cioé in fase di adattamento/scrittura- che proprio non va
A me tutto il Noir fa quest'effetto, eppure lo adoro. Davvero, gli eventi e le indagini del Noir (vedi tutto Chandler) sono così piani, privi di spigoli che della trama non capisco mai nulla. Quello che cerco nel Noir sono le caratterizzazioni, i dettagli, il mood generale. In questo TD2 fallisce per 2/3. Il mood è giusto, dolente, fallimentare, depresso, no-future. I comprimari sono squallidi (nel senso di tratteggiati male). Penso al chirurgo plastico, al commissario-corrotto che sembra uscito dal cast dei Robinson, dal detective latin-lover che pare una copia tarchiata di Poncharello. Per quanto riguarda i dettagli mi sono sembrati pregnanti solo nel rapporto padre-figlio di Farrell ed in quello con la mamma sboccata del poliziotto motociclista. In definitiva un **! per me, di meno non posso dare ad un impianto televisivo così qualitativo, anche se la serie ha delle grosse cadute di tono e si lascia seguire con molto, molto meno interesse della prima. - non so, carissima materia caleidoscopica, sarà stata la calura stronzarella che mi ha decimato, sarà stato il mio stato di salute difettoso con insonnia di riporto, sarà stata la testa piena di 300 film in soli 4 mesi e mezzo, ma ti giuro che con nessun altro noir mi era mai capitato di riavvolgere e rivedere singoli pezzi più e più volte isolando per iscritto i singoli dialoghi o gli accadimenti e non capirci un kaiser ugualmente. per me, come ho giustamente letto altrove, c'è proprio un problema midollare di adattamento abborracciato in poco tempo e alla meno peggio di 500 pagine laddove con le oltre 800 della prima stagione se la son presa comoda e mirata lavorandoci sopra degli anni prima di rispondere a strangolanti (e a quanto si vede con evidenza, invalidanti) logiche-ritmiche produttive. per il resto mi trovi concorde, ma molto meno riconciliato, sulle caratterizzazioni che proprio non vanno manco per sbaglio per scherzo o di straforo, sul tono ingessato generale che di rado ti fa inarcare un sopracciglio. anche la disperazione del mood non trova mai il suo giusto e dirompente equilibrio atmosferico, guastata com'è dalla malmostosità ritmica come anche -soprattutto- narrativa. è tutto tropo paludoso, ma intendi davvero una palude di resina. tutto troppo miscasted. tutto troppo qualcosa, insomma, come la giri. e gli ammiccamenti a lynch, a questo giro di boa, fanno davvero meschina figura.
certo ci vuole malafede per non intravedere della qualità, ma ben sappiamo di cosa è spesse volte lastricata la strada per il peggio, no? - Schramm ebbe a dire:
ti giuro che con nessun altro noir mi era mai capitato di riavvolgere e rivedere singoli pezzi più e più volte isolando per iscritto i singoli dialoghi o gli accadimenti e non capirci un kaiser ugualmente
non lo faccio mai col Noir: ho seri limiti d'attenzione quando il ritmo non è forsennato quindi nel giallo-tenue e nel succitato Nero mi lascio trasportare solo dalle immagini e dall'atmosfera. Dell'intreccio poco mi interessa. Capisco d'essere un caso patologico, eh.
tutto troppo miscasted
E' il Regno del miscasting ehehehe...
gli ammiccamenti a lynch
quelli li ho colti solo nel pezzo di Caspere rinsecchito in macchina (mi ha rimembrato il viaggio in limo dei vecchiarelli-riderelli di Mulholland Drive) e devo dire che erano una delle poche cosucce che gradivo.
certo ci vuole malafede per non intravedere della qualità, ma ben sappiamo di cosa è spesse volte lastricata la strada per il peggio, no?
Non ci vedo come te un'highway to hell ma certo che TD2 delude abbastanza.Ultima modifica: 23/08/15 19:43 da Brainiac - Quentin Tarantino, in un'intervista sul magazine Vulture.com, nell'agosto del 2015 ha bocciato la serie, dichiarando: «Ho provato a vedere la prima puntata di True Detective, prima stagione, e non l’ho capita. L’ho trovata noiosissima. E la seconda stagione mi sembra pessima. Solo il trailer – tutti questi attori belli che cercano di non essere belli e vanno in giro come se portassero il peso del mondo. È così serio, sono così torturati, cercano di sembrare miserabili coi loro baffi e i vestiti sdruciti»
- Disponibile in bluray e DVD. Qui si tratta del cofanetto DVD slipcase a 3 dischi targato Warner Bros e contenente gli 8 episodi della seconda stagione.
Ottima la qualità del riversamento con video anamorfico 1.78:1 e traccia audio dolby 5.1, in grado di dare degno risalto alla stupenda soundtrack opera di T Bone Burnett (peccato sia l'unica cosa interessante!)
Da segnalare anche il buon reparto extra che offre interviste al cast, agli attori e pure commenti audio ad un paio di episodi. - Nel mese di agosto 2017 è stata annunciata una terza stagione con protagonista Mahershala Ali e Wayne Hays.
La stagione si svolgerà nell'altopiano d'Ozark e sarà sviluppata su tre diversi periodi.
La sceneggiatura sarà interamente curata da Nic Pizzolatto eccezion fatta per l'episodio 04 scritto assieme a David Milch.Ultima modifica: 17/10/17 10:50 da Redeyes
