Bunny è una prostituta tossica che viene rimorchiata da un camionista, tramortita, rinchiusa nel cassone del tir parcheggiato nel deserto e sottoposta ad ogni sorta di sevizie ed umiliazioni... Film con palesi ambizioni autoriali, evidenti nell'uso del bn sgranato e ad alto contrasto, nell'effetto dissonante della colonna sonora e soprattutto nel montaggio flashato asintattico, ma non si discosta poi molto da un ordinario torture-porn. Aspira ad essere terribilmente disturbante, rischia di essere solo terribilmente noioso.
Estenuante torture-porn simile a un lungo videoclip degli eccessi. Interessante ma anche noioso nella tecnica esibizionistica (affiancata da un convincente bianco e nero straniante e da un ottimo commento musicale rumorista): emerge una sorta di godimento dell'artefice a sciorinare tutta una serie di virtuosismi nell'uso del mezzo per esaltare il clima profondamente malato. Alla resa dei conti resta poco: l'insieme non è a piombo nel governo del disturbante (aggravato da estremismi auto-compiaciuti che, alla lunga, sembrano mere leziosità).
La reificazione del corpo, poi dreyerianamente iconizzato così tanto per. Tutto qui? Tutto qui. Spacchettando il file: maledettismo coatto da Suicide Girl cresciuta a Pain e Kern & Zedd, fatui fuochi d'artyficio e percosse di editing (Vogel-Vague: l'assonanza è una danza), shock value misura di tutto il cinema scaldata nel porno a mirco-orge, degrado sfoggiato come un visone. Il tutto nell'insignificanza dell'épaterama, secondo cascami e dettami della più ingenua provocazione adolescenziale, quella convinta di farci chissà quale e quanta bua e ottiene spallucce in tutta risposta.
Adam Rehmeier pensa che per esorcizzare la misoginia interiorizzata dalla società di stampo patriarcale basti giocare con gli stereotipi: una prostituta e un camionista. Con un incipit che sfiora la pornografia e un gioco di insistita e reiterata violenza si arriva a un finale agognato, furioso ma inconcludente. Il regista lascia fuori dalla porta l’empatia e sterilizza il suo film rendendolo un egocentrico esercizio di stile. Molto bella la fotografia in bianco e nero.
Cosa c'è di peggio di una sagra paesana dell'exploitation che si vergogna di essere tale? Se solo bastassero le contemporanee meraviglie ateleologiche di uno schizofrenico montaggio taglia e cuci, un b/n di grande nitore fotografico, desertiche e presuntuose cristologie BDSM che rimandano a ben altre inquietudini esistenziali e un paio di scene di sesso non simulato per fare un grande film! Invece non basta: 75' interminabili al cui confronto Novecento sembra quasi un diorama d'annata. La noia infuria, lo shock ci manca, sul ponte sventola bandiera bianca.
MEMORABILE: Gli inserti black metal distribuiti alla rinfusa nei primi 15'; Una buona misura della pretenziosità del progetto.
Viaggio tra gli ambulacri più lordi del cinema indipendente, quello che punta all'effettivo destinatario in maniera diretta. Viaggio negli anfratti più torbidi di una mente distorta e volta alla ricerca della sublimazione del Male. Oggetti in carne e ossa, abusi che diventano elementi di un sistema di annientamento per autocontrappasso, quasi veicoli di un'espiazione malsana. Corse nel nulla del deserto, il medesimo che si fa sabbia di vuoto esistenziale nel protagonista. A capofitto in una catabasi senza fine, disperante. Devastante, non ce ne si avvicinerà più di una volta.
MEMORABILE: La fiamma ossidrica che odora di purificazione catartica; Il gioco del fiammifero.
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a dirla tutta non credo di averne mai sentito o letto un parere appena appena positivo o che almeno lo salvi in corner
DiscussioneDaniela • 27/07/15 13:26 Gran Burattinaio - 5926 interventi
Cotola ebbe a dire: Ma è quello che presenta qualche sequenza hard? In ogni caso mi sembra di averne sentito parlare male, molto male.
Ma, proprio "hard" non lo definirei, a meno di non voler considerare tale la presenza di qualche fellatio in primo piano ;o)
Scherzi a parte, la violenza è più suggerita che mostrata ed in ogni caso lo splatter è assente, tanto che avrei potuto vederlo ad occhi aperti se non mi fossero più volte calate le palpebre per abbiocco incipiente.
Le recensioni sono prevalentemente negative, ma ha i suoi estimatori, ho visto una videorecensione positiva che lo interpreta in chiave biblica, pensa te... E sai la cosa più buffa? E' una interpretazione tutt'altro che campata in aria, anzi.
Altra cosa curiosa: pare che l'attrice che interpreta la protagonista abbia passato una brutta esperienza simile, anche se per sua fortuna molto meno terribile, e che il ruolo le sia servito per superare il trauma.
Bah, se è vero, almeno ciò salva il film dalla più completa inutilità ;o).
DiscussioneTrivex • 27/07/15 13:57 Archivista in seconda - 1317 interventi
Ho visto il trailer, tempo fa.
C'era lei che correva nuda con una maschera...etc..
Devo dire che un po' "inquietante" lo era..
Schramm ebbe a dire: sì è una vecchia conoscenza tutt'altro che cara. mi sono più volte ripromesso, da anni 4, di sciropparmelo e benemeritarlo ma da ogni dove mi sono arrivati getti di vomito bilioso al posto di pareri da parte di chi ha avuto quella che ha tutta l'aria d'essere la sventura di vederlo. alla fine mi sono accontentato del sentito dire, e stando a quanto dici, mi dai ulteriore conferma che è meglio tenertmi i preconcetti rastrellati nel tempo...
Schramm, se ti ricordi te ne parlai "privatamente" sul Davibook (sperando che lo benemeritassi tu), essendo un film dai sapori "schrammiani", dicendoti che avevo il dvd francese (in quanto mai uscito in italia)
Insomma, per la "schrammedia" sarebbe stato un titolo mica male...
ma bene o male tra amicizie e conoscenze chiunque mi ha dissuaso dall'intraprenderlo. ce l'ho in saccoccia da un pezzo, prima o poi lo farò uscire dalla sala d'aspetto...
ho visto una videorecensione positiva che lo interpreta in chiave biblica, pensa te... E sai la cosa più buffa? E' una interpretazione tutt'altro che campata in aria, anzi.
beh si, lei viene praticamente ridotta a giovanna d'arco. a me è parsa una sovradeterminazione mistica dello stesso spessore di un martyrs. oun dora, ma senza i medesimi eccessi (neanche temporali, deo gratia, che già così mi pareva di aver ingollato per sbaglio torazina). mi ha comunque mosso a tenerezza per la voglia di scandalizzare a tutti i costi che trasuda a ogni minuto.
DiscussioneDaniela • 28/12/20 19:01 Gran Burattinaio - 5926 interventi
Schramm ebbe a dire:
Daniela ebbe a dire:
ho visto una videorecensione positiva che lo interpreta in chiave biblica, pensa te...
Ebbi a dire nel 2015. Nel frattempo il film non l'ho del tutto dimenticato però l'avevo felicemente riposto a prendere polvere nel ripiano più alto dello scaffale in fondo all'ultima stanza dell'archivio mentale, quella riservata alle pallosità con pretese autoriali il cui seppur vago ricordo suscita sbadigli.
DiscussioneRaremirko • 29/12/20 20:27 Call center Davinotti - 3862 interventi
Grazie Schramm per la chiamata, anche se il tuo insufficiente giudizio a riguardo del film ha smorzato i miei entusiasmi.