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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

I disagi giovanili esistono ovunque: anche ad Åmål, cittadina svedese come tante, dove nelle scuole trovate quello che già si è visto nei corrispondenti prodotti americani: il gruppo di ragazzine petulanti, i maschi rissosi, teneri o ubriachi, e naturalmente il personaggio particolare che dà il senso alla storia; si tratta di Agnes (Rebecka Liljeberg), quattordicenne dolcissima e complessata, incapace di stringere amicizie, asociale e segretamente innamorata della compagna più estroversa e "diva", Elin (Alexandre Dahlström). Sono le loro vicende, inizialmente ben separate, a costruire l'ossatura del film, ma è il rapporto che le lega...Leggi tutto a costituirne il sale. Ed è bravo il regista Lukas Moodysson (che oltre all'enorme successo in patria si guadagna pure una nomination all'Oscar) a raccontarlo senza mai eccedere, usando una grazia insolita (che si rispecchia nello sguardo tenero e innocente della bravissima Liljeberg), affrontando un argomento "scabroso" (il lesbismo in età adolescenziale) senza concedere inutili spettacolarismi e tirando fuori dal cilindro un finale perfetto, al quale si aggiunge uno stranito epilogo. Ma è chiaro che gran parte dei meriti va all'aver scelto due protagoniste eccellenti, capaci di incarnare intelligentemente due stereotipi precisi del loro tempo. Bravi tutti quindi, compreso chi ha scelto di utilizzare una speciale pellicola invertibile per conferire alle immagini quel senso di squallore che si voleva dare per rendere con precisione il clima di “abbandono periferico" di Åmål, cittadina che raccoglie le maledizioni della "ribelle" Elin e che si guadagna così con facilità l'appellativo del titolo. Una storia già vista, ma gradevolmente raccontata.

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Renato 1/07/07 14:59 - 1648 commenti

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L'opera che ha fatto conoscere il talento inconsueto di Lukas Moodysson al mondo del cinema... un "piccolo" film, in fondo, ma solo dal punto di vista produttivo. La storia di Elin e Agnes, adolescenti nella sonnacchiosa provincia svedese, è resa con una delicatezza notevole, soprattutto visto il tema trattato. Anche la distanza siderale tra il mondo dei ragazzi e quello degli adulti è un tema preso di petto dal regista, che riesce a trattare la materia senza sembrare falso... Un ottimo esordio.

Deepred89 6/03/08 13:24 - 3704 commenti

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Film svedese assolutamente degno di considerazione. Il tema trattato (problemi adolescenziali, omosessualità in primis) non è certo inedito, ma il regista riesce ad affrontarlo con sincerità e senza troppi peli sulla lingua, mantenendo un tono in bilico perfetto tra dramma e commedia. Il film scorre benissimo, le attrici sono straordinarie e il finale è memorabile. Peccato che l'eccessiva trasandatezza della confezione non sia sempre funzionale, risultando a tratti un po' fastidiosa. Comunque da non perdere.

Supercruel 14/10/08 13:32 - 498 commenti

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Se si sorvola sulla sciatteria piuttosto evidente della confezione filmica, l'esordio dello svedese Moodysson è buon prodotto. Fucking Amal si barcamena in maniera convincente tra dramma e commedia, raccontando una storia adolescenziale che ha il pregio di essere "leggera", godibile e realistica. La carne al fuoco è parecchia (l'omosessualità femminile, il rapporto coi genitori, i primi amori, la solitudine) ma è facile riconoscersi nelle dinamiche raccontate, proprio perché si rifugge ogni spettacolarizzazione e si punta al sodo con sincerità.

Pinhead80 22/12/10 22:57 - 4719 commenti

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Film molto bello che parla in maniera pulita d'amore. Un amore difficile che deve vincere i pregiudizi della gente (ma forse non è necessario) e gli impedimenti della nostra cultura. È un film che affronta un tema delicato dedicando la giusta attenzione agli stati d'animo dei protagonisti. Girato in stile amatoriale, il film appassiona e fa riflettere. Assolutamente da recuperare e vedere.

Domino86 15/05/10 13:59 - 607 commenti

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Il tema trattato è sicuramente delicato: l'amore lesbico scoperto e affrontato in età adolescenziale. Viene affrontato in maniera molto sensibile, senza dar vita a eccessi; il tutto ambientato in una cittadina svedese, dove si può notare che le logiche e i comportamenti dei "gruppi" sono gli stessi che si incontrano altrove.

Belfagor 6/04/10 10:14 - 2689 commenti

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La confezione quasi amatoriale è l'unico difetto di questo film, che tuttavia espone il proprio messaggio con chiarezza e senza enfasi posticcia, mostrando una notevole capacità di introspezione e un coraggio inusitato nel narrare questo genere di vicende. Il contrasto fra l'inquietudine giovanile e il soffocante alone perbenista viene reso benissimo ed evitando ogni forzatura. Molto brave le protagoniste. Da notare che in lingua inglese il titolo è diventato un insipido "Show Me Love".
MEMORABILE: Il finale che riporta tutto alla dimensione quotidiana dopo l'escalation del bagno.

Mdmaster 18/12/10 22:51 - 802 commenti

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Moodysson ci racconta una storia di amicizia, amore e disagio giovanile. Insomma, niente di nuovo, però lo fa con una grazia e coadiuvato dalla bravissima Liljeberg capace, anche se in giovane età, di disegnare un personaggio unico (che tutti abbiamo la sensazione di conoscere o aver conosciuto). L'amicizia femminile con toni lesbici è argomento delicato che avrebbe potuto degenerare facilmente, ma Moodysson lo interpreta in chiave moderata, così da permettere allo spettatore di penetrare nella coinvolgente storia. Da vedere.

Lucius 19/12/10 18:11 - 3015 commenti

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Due ragazze si amano, contro tutto e tutti in una pellicola che emoziona ad ogni fotogramma, per il coraggio, per la descrizione della provincia gretta, per le ottusità respinte al mittente e per il sentimento delle due protagoniste, che emerge in tutto il proprio fulgore. Indimenticabile la sequenza delle due asserragliate nel bagno con un'intera scolaresca che chiede loro di uscire e la conseguente apertura della porta. Una di quelle sequenze che restano impresse nella memoria, per sempre. Ottimo.

Stefania 5/03/11 17:35 - 1599 commenti

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In linea generale, una toilette occupata è semplicemente una toilette occupata. Qui, è una fortezza assediata dove sono rinchiuse Elin ed Agnes, con i loro timori e i loro sogni. E' uno spazio libero in uno spazio chiuso, la cittadina di Amal, ove futuri meccanici e future estetiste consumano gli stanchi rituali dell'adolescenza suburbana. Ma Elin ed Agnes, amanti incerte e provvisorie, come incerta e provvisoria è l'adolescenza, dopo aver urlato al mondo "ora andiamo a scopare", sprofondano in due tazzone di cioccolata, facendoci stringere il cuore di tenerezza, di gioia e di angoscia.
MEMORABILE: "I wanna know what love is" nella radio dell'automobilista, "Show me love" sul finale: niente di strano, è un film d'amore!

Galbo 8/03/11 19:12 - 12380 commenti

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Film svedese che ebbe all'uscita in patria un grandissimo e meritato successo. La riuscita del film è tutta nell'approccio del regista al tema; spicca il contrasto tra la descrizione del cupo ed opprimente ambiente provinciale gretto e benpensante e la delicatezza del sentimento che nasce tra le protagoniste, benissimo intepretate dalle giovani attrici.

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Mickes2 14/04/11 15:12 - 1670 commenti

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Più debole per spessore narrativo, regia e contenuto, rispetto all'ultimo film della trilogia dell'adolescenza Lilja 4-ever, ma forse più per i meriti di quest'ultimo che per i demeriti dell'altro (anche perché Fucking Amal è opera prima). Con un taglio molto grezzo che quasi sfocia nell'amatoriale, il regista racconta con sensibilità e pudore una storia tanto semplice quanto delicata, utilizzando due interpreti molto brave, quasi opposte nel carattere ma accumunate da un sentimento che piano piano crescerà. Bellissima la sequenza finale.
MEMORABILE: Il finale. La sequenza nell'automobile.

Lupoprezzo 19/04/11 19:25 - 635 commenti

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Lukas Moodysson all'esordio dirige un film sui disagi adolescenziali, sull'amore, la diversità e l'insofferenza verso la provincia; il tutto con tocco sobrio e delicato (compreso L'efficace finale), senza esasperare mai i toni o eccedere in inutili e stucchevoli sensazionalismi. Sorprendenti le due giovani protagoniste: intense e convincenti; niente male il resto del cast. I temi non sono certo nuovi, ma vengono trattati in maniera coinvolgente.

Pigro 16/03/12 09:18 - 9635 commenti

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Gli adolescenti incontrano i sentimenti, le loro sirene e trabocchetti. È dolce senza sdolcinature e amaro senza forzature il racconto dello sbocciare dell’amore tra i banchi di scuola. Quando poi l’amore è tra due ragazze 14enni, con contorno di scherni e pregiudizi, allora il dolceamaro ha un sapore più intenso. Ma senza esagerare. Perché è proprio “vero” e universale quel pezzo di vita narrato dal film con eccellente misura e coraggio. Con l’unico difetto dell’inutile e fastidioso vezzo delle riprese mosse e sgranate in stile Dogma 95.

Nancy 17/10/12 01:17 - 774 commenti

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Bel film che tratta il tema dell'omosessualità in un'età delicata come l'adolescenza. Interessante l'effetto che il regista ottiene accostando una confezione quasi amatoriale e una regia piuttosto brusca (sicuramente per rendere il senso di desolazione della "fucking" città di Amal) con la delicatezza e la dolcezza della storia d'amore che viene raccontata. Brave le protagoniste e molto azzeccato l'uso della colonna sonora.

Disorder 19/12/13 11:56 - 1416 commenti

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Leggero e toccante come a volte solo i teen-movies sanno essere. La trama è quella classica dell'amore che sboccia a sorpresa fra il liceale "cool" e quello un po' sfigato, con pochi amici, coi soliti muri da abbattere costituiti da pregiudizi e convenzioni sociali. Molto belli i dialoghi, sempre naturali e mai forzati. Non mi ha invece convinto del tutto la regia, che indugia senza continuità fra stile asettico ed "emozionale" (alla John Hughes per intenderci). Comunque nel complesso funziona e rimane uno dei migliori del decennio, nel suo genere.

Giùan 18/01/14 07:24 - 4539 commenti

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Di una freschezza trascinante, dalla quale è difficile non lasciarsi conquistare. Moodyson mostra un'empatia già cinematograficamente sgamata e tuttavia profondamente sincera nei confronti del suo soggetto, rendendo indimenticabili le due protagoniste, ansiose di vita e stanche di omologazione. La presunta naivète stilistica (macchina a mano e fotografia sgranata), unita alla naturalezza di situazioni e recitazione, allontanano il film da tanto esecrabile giovanilismo d’accatto. Appiana a bella posta i conflitti nel finale, ma che bel film!
MEMORABILE: Agnes che scaccia di casa la sua amica in sedia a rotelle; Il colloquio sul letto tra Agnes e il padre; Elin e Agnes in autostop; Elin e Agnes in bagno.

Daniela 17/12/15 12:38 - 12625 commenti

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Agnes è una sedicenne introversa, complessata, senza amici, mentre la coetanea Elin, che si atteggia a spregiudicata, è popolare nella scuola e corteggiata dai ragazzi. Per scommessa, Elin bacia Agnes: uno scherzo stupido che avrà conseguenze impreviste... Film svedese incentrato sulla scoperta della sessualità da parte di adolescenti ancora alla ricerca della propria identità, affrontato con molto pudore e inserito in un contesto ambientale angusto. Alla riuscita del film contribuisce in maniera determinante la naturalezza delle due protagoniste, assai credibili nei rispettivi ruoli.

Paulaster 9/11/17 12:07 - 4389 commenti

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Agnes è segretamente innamorata della frivola Elin e questo scompaginerà i rapporti tra i ragazzi a scuola e gli adulti. Storia sui turbamenti dell’adolescenza associati a pulsioni sessuali poco accettate dalla massa (o mandria). L’approccio è un ritratto realistico (specie nei giudizi al veleno) senza la volontà di infierire troppo e dando il giusto peso ai microtraumi della pubertà. Finale che dà un esempio di comportamento e di attitudine. Regìa che richiama lo stile del cinema nordico del periodo senza arrivare alle punte del Dogma.
MEMORABILE: Il primo bacio in macchina.

Noodles 5/08/19 16:15 - 2204 commenti

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Film davvero degno di nota. L'esordiente regista Lukas Moodysson tratta un tema sempre difficile come quello dell'omosessualità in maniera semplice, veritiera e delicata, senza lasciar spazio a inutili forzature. Merito dell'ottima resa del film sta anche nella grande bravura delle due protagoniste (e nel resto del cast, tutto sommato). Alcuni occasionali tratti amatoriali rendono la regia ancora più interessante. Una piccola perla svedese.

Kinodrop 10/08/20 20:02 - 2921 commenti

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Il titolo è abbastanza fuorviante perché non siamo di fronte a ribellioni o insofferenze insanabili; anzi, in questa cittadina della provincia svedese si riscontrano le più comuni dinamiche psicologiche e sociali, anche in relazione a un tema delicato come quello dell'affettività tra due ragazze. Una specie di "tempo delle äpplen" in chiave femminile, in un clima di ordinarietà e di prevedibilità con tutti gli stereotipi della vita adolescenziale tra scuola, famiglia, veri e falsi amici, slanci e delusioni. Gradevoli le due protagoniste che fanno del loro meglio.

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