Japonaise faisant sa toilette - Corto (1899)

Il cortometraggio di Gabriel Veyre mostra una donna giapponese (che sembra essere una geisha) intenta a truccarsi e a vestirsi, aiutata da altre due donne. Nonostante il tutto avvenga nella massima naturalezza, si nota, verso la fine, come la protagonista sia divertita dal fatto di essere ripresa. Interessante.

Il fidato operatore dei Lumière si avventura con lo sguardo del reporter curioso delle diversità culturali, come quella della toilette della geisha giapponese che si acconcia la pettinatura davanti allo specchio e si sistema il costume tradizionale, aiutata da due domestiche. La pellicola si limita a rappresentare una “stranezza” per gli europei della Belle Epoque, senza però riuscire a offrire nulla di più, a parte il sorriso divertito della protagonista: una fotografia, in questo caso, avrebbe sortito praticamente lo stesso effetto.

Il cortometraggio di Gabriel Veyre, specialista di riprese in zone asiatiche, ci fa vedere una donna giapponese (una geisha, si direbbe) che, con l'ausilio di due aiutanti, esegue la sua toilette. Non è certo il corto per il quale Veyre viene ricordato, costituendo più che altro una curiosità. Da notare però il corretto posizionamento della macchina che, con quella struttura che va verso destra in profondità, evita la banalità dell'inquadratura frontale, a ulteriore testimonianza del magistero di Veyre.

Una figura paradigmatica del Giappone di tutte le epoche, quella della Geisha colta dall'operatore dei Lumiere nell'atto della preparazione e della vestizione, coadiuvata in questo caso da alcune donne che l'assistono. Lo sguardo della protagonista verso la camera toglie spontaneità all'azione ed è arduo "vedere" in questa rappresentazione del quotidiano qualcosa di più della semplice documentazione cronachista.

Veyre si limita a riprendere una ragazza giapponese (presumibilmente una geisha) che, come da titolo, fa la sua toilette personale e finisce la vestizione. A parte l'intuizione di piazzare la macchina da presa in una posizione "decentrata", che permette di riprendere in modo meno ovvio le operazioni della ragazza e delle sue aiutanti, il filmato non offre grandi spunti d'interesse, limitandosi a documentare, presso il pubblico europeo, le usanze di una parte del mondo all'epoca non certo facilmente raggiungibile da tutti.