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Titolo originale: Head of the Family
Anno: 1996
Genere: horror (colore)
Regia: Robert Talbot (Charles Band)
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/05/15 DAL BENEMERITO MCO
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Una delle innumerevoli stravaganze Full Moon. Nel caso di specie la regia di Charles Band si focalizza su una storiella tutta sesso e ricatti. Molto accentuato soprattutto il primo aspetto, con una Lovell praticamente sempre nuda e pronta "all'azione". Bizzarro il protagonista "testone" che rimanda a tanto fanta-horror del passato. Un modo ingenuo e fracassone per passare del tempo in compagnia con le serie minori del cinema di genere.
MEMORABILE: La lingua del "capo famiglia" assaggia il gustoso seno di Jacqueline Lovell.
Weirdissimo film con cui scende in campo direttamente il gran patron della Full Moon, che nelle sue regie meno recenti ha dimostrato di saperci fare. Vicenda assai strana che vede contrapposte una strana coppia di truffatori e una famiglia di freaks capeggiata da un macrocefalo in carozzella e mostri schiavi in cantina. Buon ritmo, il film diverte per le sue bizzarrie (a un certo punto viene messa in scena la tragedia di Giovanna D'Arco, vedere per credere), le mostruosità artigianali, parecchi spunti erotici. Attori quasi amatoriali ma la Lovell al top della forma è uno schianto.
MEMORABILE: il tipo con gli occhi giganti; il Macrocefalo lecca voglioso il seno, perfetto, della Lovell.
Stramberia targata Full Moon a base di freak e di operazioni di fanta-medicina, che ricorda le varianti weird degli horror familiari in stile Scannati vivi. Nonostante una certa verbosità di fondo e la quasi totale assenza di sangue, lo spettacolo è sufficientemente godibile e garantisce la giusta dose di insano divertimento, fra nudi integrali e gratuiti, un notevole lavoro di make-up e una vicenda deliziosamente amorale. Il villain del titolo, un testone deforme con piccole braccia e gambe su una sedia a rotelle, è tanto bizzarro nel suo design che vale da solo la visione del film.
MEMORABILE: Gli occhi enormi del fratello Wheeler; Ernestina si spoglia; La "testa" srotola una lingua eccezionalmente lunga e lecca i seni della protagonista.
Produzione minore della Full Moon che meriterebbe una riscoperta. Ottimi tutti i freak, con il capobanda che certamente si fa ricordare sia per l'aspetto, sia per la scena madre del film. La Lovell è una delizia per gli occhi e il film in fin dei conti è una gustosissima e spassosa storiella horror a base di mostri, anche se i veri mostri sono gli umani approfittatori. Plauso al tema di fondo e alla regia briosa. Un B-movie solido che fa di necessità virtù: difficile pretendere di più, impossibile non volergli bene.
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- Personalissimo cult che meriterebbe una riscoperta ad iniziare dal creazione del più strano dei componenti della famiglia.
Il capo che dona il titolo alla pellicola stessa è un mostro nuovo, frizzante. Con un suo background e poteri non indifferenti.
Perfetto per il 1996 sarebbe fuori luogo oggi come oggi. è questo è fortunatamente un pregio.
