Alois Nebel - Film d'animazione (2011)

Alois Nebel
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Titolo originale: Alois Nebel
Anno: 2011
Genere: animazione (bianco e nero)
Cast: (animazione)
Note: Lungometraggio animato in bianco e nero al rotoscopio, basato sulla trilogia a fumetti di Jaroslav Rudiš e Jaromír99 (pseudonimo di Jaromír Svejdík)

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 14/04/15 DAL BENEMERITO DANIELA
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Daniela 14/04/15 09:08 - 12621 commenti

I gusti di Daniela

Alois Nebel, capostazione in una sperduta località montane, è un uomo triste e solitario, tormentato dagli incubi del passato... Film spiazzante: se la qualità dell'animazione è superlativa, riuscendo a fondere in modo originale una forte stilizzazione grafica con la naturalezza rotoscopica dei movimenti, la trama rischia di essere incomprensibile a chi non conosca almeno a somme linee la storia cecoslovacca del periodo che va dalla cacciata dei tedeschi nel dopoguerra alla caduta del muro di Berlino. Comunque, opera di grande fascino visivo.
MEMORABILE: I giochi di luci/ombre riflessi sulle pareti al passaggio dei treni

Cotola 26/06/15 15:11 - 9009 commenti

I gusti di Cotola

Bel film di animazione girato in un fumoso bianco e nero, così come fumosa è un po' tutta la storia. Le cose si chiariscono gradualmente grazie ad una serie di flashback ma va detto che le nebbie non si diradano completamente. Difficile capire appieno certi avvenimenti privi di chiari riferimenti storici: alzi la mano chi ha riconosciuto nella scena del treno, la cacciata dei tedeschi dai Sudeti. Eppure la pellicola ha una forza stilistica che si impone sul resto e non è detto che sia un merito. Ma le buone qualità ci sono ed il risultato finale è buono.

Saintgifts 10/02/16 10:17 - 4098 commenti

I gusti di Saintgifts

La prima impressione, confermata durante tutto il film, è che il rotoscope sia un ottimo enfatizzatore non solo dei particolari, ma anche delle espressioni e di conseguenza dei sentimenti umani, lasciando solo ciò che veramente serve alla visione e togliendo ogni elemento di disturbo alla scena. In questo modo la storia di Alois, Kveta e Nemý diventa più pregnante e acquista spessore a confronto con immagini fotografiche realistiche, come la favola libera più la fantasia che non la comune prosa. Un merito va anche agli attori che sono alla base.

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  • Discussione Cotola • 16/04/15 01:05
    Consigliere avanzato - 3842 interventi
    Daniela, questo lo avevo adocchiato e messo in carniere. Le tue tre pallozze e mezzo gli fanno guadagnare posizioni nell'infinita lista dei film da vedere.
  • Discussione Daniela • 16/04/15 08:45
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    L'ho trovato straordinario dal punto di vista visivo, ma, come accenno nel commento, ostico dal punto di vista narrativo, tanto è vero che la mattina dopo sono andata a cercare notizie in merito, non avendo ben compreso certi passaggi.
    In particolare: nel film si vedono scene di una deportazione. Si tratta dell'espulsione di massa dei tedeschi dai Sudeti, avvenuta nell'immediato secondo dopoguerra, che riguardò circa tre milioni di persone. Evento traumatico, dato che la maggior parte era radicata nel territorio da secoli.
    Qualche notizia qui:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Tedeschi_dei_Sudeti

    Fammi un fischio quando inserirai il tuo commento, ok? :o)