Spring - L'amore è un mostro - Film (2014)

Spring - L'amore è un mostro
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/04/15 DAL BENEMERITO HERRKINSKI
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Herrkinski 8/04/15 04:43 - 8112 commenti

I gusti di Herrkinski

Sorprendente e bizzarro mix di fantascienza, horror e love-story. Un plauso innanzitutto ai due protagonisti, specialmente la Hilker, affascinante e di notevole bravura; non da meno i registi, capaci di movimenti di mdp sinuosi ed eleganti intorno agli interpreti e agli splendidi paesaggi del sud Italia dove si svolge la vicenda, vero valore aggiunto del film. Lo script, seppur nella sua complicatezza possa risultare pretenzioso e prolisso a qualcuno, è originale e intrigante; il messaggio di fondo conquista e permane anche dopo la visione.
MEMORABILE: Il finale.

Daniela 13/12/15 22:48 - 12662 commenti

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Un ragazzo americano, trasferitosi in Europa dopo esser rimasto solo al mondo, si innamora di una ragazza italiana piena di segreti... La scienza c'entra poco, nonostante gli astrusi tentativi di spiegazioni biochimiche: si tratta piuttosto di un film romantico con venature horror, suggestivo nella prima parte, grazie alla bellezza dei luoghi e alcune sequenze disturbanti, ma a rischio di ridicolo involontario dopo la scoperta del mistero, quando anche la buona alchimia fra i due protagonisti non riesce a rendere accettabili dialoghi che assomigliano troppo a battibecchi amorosi qualsiasi.

Pumpkh75 10/02/16 23:16 - 1749 commenti

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L’oscuro uso delle bellissime location naturali pugliesi, l’alchimia magica dei due protagonisti, la regia delicata ed enigmatica: in queste componenti lo spettatore ammaliato si perde e si estrania purtroppo solo per tre quarti, perché lo svelamento del mistero e il passaggio in Campania sono accompagnati da un cambio di registro che sgonfia bruscamente il sufflè e gli fa perdere in parte anche il sapore. L'applauso arriva comunque, ma non fosse stato per la buccia di banana ne avrei cantato le lodi per gli anni a venire.

Homesick 11/03/16 09:02 - 5737 commenti

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Sin dai primi metri di pellicola si respira aria di caducità della vita, che dopo un breve intervallo nel road-trip investe l'improvvisa svolta del racconto in una fiaba d'amour fou intrisa di romanticismo nero fanta-orrorifico. La tensione emotiva è tenue e il messaggio finale un elementare carpe diem, ma la regia ha pieno controllo sugli spazi (una Puglia insolitamente oscura e notturna) e sugli attori, persuasivi sia nei ruoli principali (i sentimenti di Taylor Pucci e il fascino misterioso e magnetico della Hilker) che di contorno (Duke amica disponibile e Carnelutti laconico contadino).
MEMORABILE: La visita a Pompei.

Schramm 28/03/16 16:28 - 3495 commenti

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Se Hughes e Duesberg canticchiano Dadaumpa istigati da un Darwin con un debole per Zulawski, Jordan e tutto l’horror di (tras)formazione, converrete che a egemonizzare è un’enorme stranezza. Che ammalia, destabilizza, rincuora e disturba ora come doccia scozzese, ora tutto in una volta. Per chi sceneggia è un gioco più grande del giocatore, a giudicare da 20’ finali che lungi dall’essere decisivi e far sedere l’opera nel trono degli horror più sorprendenti del quindicennio, la fanno sfracellare per l’infinita scala a chiocciola di una frusta metafora dell’Aids come troppe se ne son sorbite.

Giùan 25/04/16 16:12 - 4559 commenti

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Più curioso che bello, interessante ancorché non riuscito. Benson e Moorhead calano il loro protagonista in uno spazio-tempo certo inconsueto ma dopo il convincente incipit rozzamente provinciale, l'espediente dell'autoesilio di Evan, la prima parte del viaggio italico e l'incontro a Polignano con quel gran tocco di vampira post moderna di Louise, appaion più che un filo pretestuosi. Film che si nutre delle distese atmosfere dell'arsura pugliese, lontano dai clichè della baresità ma con idee di cinema dalle alchimie mal dosate. Non horror (o neo-horror?)

Taxius 11/05/16 15:04 - 1656 commenti

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Spring è principalmente un film d'amore con venature horror, quindi quando si guarda questo film bisogna essere consapevoli di ciò che si guarda; se state cercando un horror con scene di violenza e sangue avete sbagliato film. La storia è accativante e molto originale, anche perché ci si mette un po' a capire cosa non va nella ragazza. Gli sfondi pugliesi sono una meraviglia con scogliere, uliveti e paesini mozzafiato. Si vede che è un film a basso budget, ma è girato molto bene e, ripeto, la trama è veramente originale. Merita.
MEMORABILE: Una signora in chiesa: ho visto uno zombi farsi di eroina.

Almicione 1/09/17 01:04 - 764 commenti

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Di "body horror" ne stanno uscendo molti negli ultimi tempi e questo non è neanche il primo ambientato in Italia. Lo sviluppo della trama risulta sorprendentemente ben pensato, laddove Polignano a Mare riesce a regalare scorci favolosi. Il soggetto in sé non è granché: renderlo più mistico (qualche antico culto latino?) avrebbe forse giovato e se si celava una metafora non sono riuscito ad apprezzarla. Pucci, il fratello minore di Guy Pearce, non soddisfa. A ogni modo la prima visione può essere interessante.

Kinodrop 1/10/17 18:53 - 2950 commenti

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Un inconsistente pseudo horror dall'andamento favolistico che lascia perplessi già dalla prima parte, la quale sembra un pretesto per giustificare la fuga del protagonista verso terre lontane (Polignano a Mare), con la sottintesa idea dell'Italia come luogo di fantasticherie mitologiche e misteriche. Che dire della sceneggiatura maldestra all'inizio e sentimentaloide e stucchevole soprattutto nel finale? Salvo qualche ripresa "turistica" dei luoghi (del resto eterogenei alla storiella) ben poco resta. Sconcertante e imbarazzante.
MEMORABILE: Un vulcano a Polignano?; Le schermaglie e le spiegazioni per le vie del paese.

Jena 23/12/17 18:44 - 1555 commenti

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Non molto riuscito, a conti fatti. Si parte con un boy meets girl accompagnato dai bellissimi paesaggi italici. Poi la girl si rileva essere una specie di gorgone o mostro lovecraftiano, con uno scarto parecchio bizzarro e forzato. Purtroppo il ridicolo è dietro l'angolo e non aiutano certo dei dialoghi da Baci Perugina o le astruse spiegazioni "scientifiche". La parte finale sempre più astrusa e tirata per le lunghe non aiuta. La conturbante bellezza italica è... un'attrice tedesca (Nadia Hilker).
MEMORABILE: Per ridicolo: la faccia dell'americano quando vede sul pavimento la sua bella trasformata in mostro.

Aaron Moorhead HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina ResolutionSpazio vuotoLocandina The endless - Viaggi nel tempoSpazio vuotoLocandina SynchronicSpazio vuotoLocandina Moon Knight

Buiomega71 8/09/18 01:01 - 2910 commenti

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Disturbante e al tempo stesso toccante love story che pare diretta da Brian Yuzna o dal Stuart Gordon di dagoniana memoria. Carcasse di animali decomposte un po' ovunque, ragni, vespe, lucertole (quasi a sottolineare le mutazioni insettose/polipose/antropomorfe), squarci di impressionante body horror (con bottiniane metamorfosi orchestrate da sua maestà Todd Masters), immersi in un sud italia arcano e straniante. Grandissimi i primi venti minuti da cinema scorsesiano, intensa la storia d'amore, avvolgente l'atmosfera. Quando Prima dell'alba incontra Decoys.
MEMORABILE: La madre morente; Il sacrificio dei coniglietti; "Quanto vuoi per succhiamerlo?" e mal gliene incolse; L'improvvisa crisi mutante e di corsa in bagno.

Deepred89 16/11/18 21:31 - 3706 commenti

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Commistione tra romantico e fanta-horror sulla carta stimolante ma in fin dei conti piuttosto insipido. Buona partenza in medias res da noir stile fratelli Coen, poi il film prende strade insolite senza però riuscire a destare autentico coinvolgimento. Una visione assolutamente non disdicevole, ma né il romanticismo, né l'orrore, né le potenzialmente curiosissime ambientazioni pugliesi riescono veramente a incidere. Inoltre, visto il piglio piuttosto esangue del regista, l'effetto Twilight è dietro l'angolo. Credibili gli attori.

Cotola 18/02/20 20:06 - 9043 commenti

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Bizzarra storia d'amour fou che non fosse per gli innesti soprannaturali, sarebbe la solita storiellina sentimentale. La script è già visto, anche nei suoi aspetti più weird. Il peggio è però rappresentato da dei dialoghi che spesso sono da latte alle ginocchia e che collezionano perle involontariamente trash (si veda sotto) che strappano risate convinte. La prima parte ancora regge, ma nella seconda crolla miseramente sotto il peso di scelte scellerate. Anche il finale è stravisto.
MEMORABILE: Lei: "La mia soglia del dolore è concepita per il parto, figurati per la lava"; Il vulcano attivo a Polignano a mare!

Teddy 20/01/23 04:41 - 825 commenti

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Tra il fantascientifico e il body-horror c’è una pedantissima love story che non si perita di amalgamare volti internazionali e scorci paesani. Privo di pathos e di paura si nasconde dentro un estetismo succhevole da serie tv senza approdare a nulla di significativo. Classico progetto indie dove la sfrontata ricercatezza narrativa rivela più passi falsi che pregi.
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  • Discussione Schramm • 26/03/16 16:24
    Scrivano - 7694 interventi
    Herrkinski ebbe a dire:
    Ricordo che calava un po' nel finale ma non l'avevo trovato così mieloso, magari un po' troppo "rassicurante"

    il problema vero non è per me stato di natura glicemica, che data l'ibridazione posso anche accettare. è che da una certa in poi si inceppa e va in loop, senza uscirne più, sempre sui soliti concetti/discorsi, diventando fastidiosamente interlocutorio, e quel che doveva essere gran finale regredisce a premessa. tutti minuti -e parliamo di circa 25', e di una parte conclusiva- che avrebbero potuto esser spesi in ben altre evoluzioni. speriamo che il duo faccia tesoro di quest'erroraccio per la prossima volta.
    Ultima modifica: 26/03/16 16:27 da Schramm
  • Discussione Daniela • 26/03/16 16:34
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Herrkinski ebbe a dire:
    Beh se non altro mi fa piacere aver smosso interesse attorno a questo bel film, al di là dei giudizi più o meno positivi mi pare che abbia lasciato qualcosa a tutti quelli che l'han visto finora.

    Su questo hai ragione al 100%, al di là dei giudizi finali non concordanti, non è certo un film che lascia indifferenti: in un genere che pullula di pellicole sfornate con lo stampino o di remake di remeke di remake, questa capacità di colpire e suscitare discussioni, costituisce un titolo di merito a prescindere.
    Meglio un'opera "sbagliata" (a parer mio, è sottointeso) ma che cerca strade meno battute che un horrorino ben confezionato, ben interpretato, ben tutto quanto, ma banale e stravisto.
    Ultima modifica: 26/03/16 23:01 da Daniela
  • Discussione Pumpkh75 • 31/03/16 13:29
    Addetto riparazione hardware - 433 interventi
    Mi allineo integralmente a Schramm, come si evince già dal commento...anche per me l'ultima parte rovina quanto di buono (anzi, ottimo...) messo in scena fino ad allora e ne faccio proprio una questione di scelta artistica, visto che il cambio di registro è così palese che non si può giustificare se non come una precisa intenzione, per me incondivisibile e anche un pò nebulosa, del duo in regia.
    Resta il fatto che indubbiamente mi è sorto un certo interesse per questi ragazzi e che ho già messo nella mia wish list il precedente Resolution, che Herrkinski ha già meritoriamente davinottato.

    P.S. purtroppo confermo il doppiaggio insufficiente...per ora è l'unico problema della Midnight Factory, anche se non per tutti i titoli.
  • Discussione Schramm • 31/03/16 14:38
    Scrivano - 7694 interventi
    Pumpkh75 ebbe a dire:


    P.S. purtroppo confermo il doppiaggio insufficiente...per ora è l'unico problema della Midnight Factory, anche se non per tutti i titoli.


    devo ribadire che vedere doppiata quest'opera -proprio per l'esotico plurilinguistico gioco di scambi sulla quale si fonda- equivale a prenderla in visione già ampiamente fallata... sarei davvero curioso di sentire come se la sono risolta (ammesso si possa parlare di risoluzione) a livello segnico, in quel girotondo di lemmi e accenti diversi...
  • Discussione Digital • 31/03/16 15:25
    Portaborse - 3997 interventi
    Pumpkh75 ebbe a dire:
    anche se non per tutti i titoli.
    Per i titoli che "teoricamente" (dico ciò perchè poi son sbarcati direttamente in home video) dovevano essere distribuiti al cinema si son serviti di doppiatori bravi, per i film da "cassetta" (ovvero distribuiti unicamente in home video) sono andati, per così dire, al risparmio..
  • Discussione Pumpkh75 • 31/03/16 15:39
    Addetto riparazione hardware - 433 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    sarei davvero curioso di sentire come se la sono risolta (ammesso si possa parlare di risoluzione) a livello segnico, in quel girotondo di lemmi e accenti diversi...

    Purtroppo non si sono minimamente posti il problema: il doppiaggio è monocorde, piatto, senza inflessioni o accenti particolari.
    Mi rendo conto che me lo dovrei rivedere in originale, ma tempus fugit e la lista di prime visioni personali si allunga sempre più...
  • Discussione Schramm • 31/03/16 15:53
    Scrivano - 7694 interventi
    sìsì, qui comunque il problema non stava tanto nell'essere dei bravi o mediocri doppiatori, ma nel restituire il senso di esotismo ed estraneità che la molteplicità linguistica offriva, non solo al protagonista ma anche allo spettatore (che poi è metafora del protagonista, come/quanto lei lo è del film). è perciò che ho ribadito che vederlo uniformato in una sola lingua (quale che sia, ripeto) brucia tutto.
  • Discussione Ruber • 13/07/16 14:58
    Formatore stagisti - 9248 interventi
    Che boiata! Visto ieri sera mi ha talmente deluso che più volte ero tentato di cambiare canale, e poi quale horror? al massimo un drammatico, ma per horror io intendo ben altro; inoltre la storia è talmente leggera e banale che appena finito non si ricorda neanche.
  • Discussione Buiomega71 • 8/09/18 10:04
    Consigliere - 25999 interventi
    Una delle più belle e intense storie d'amore (e sottolineo d'amore) viste negli ultimi tempi

    Atmosfere arcaiche e stranianti che sprigiona un sud Italia mai così succoso e arcano , dove i vicoli, il mare, i ristoranti all'aperto e le campagne trasudano di magia e di inquietudine

    Carcasse di animali morti in decomposizione ovunque (il bovino in via di putrefazione con la serpe che le divora quello che rimane della testa, il gatto con la testa mozzata, uccellini spiaccicati, i poveri coniglietti sacrificati al rito occulto, i polipazzi serviti al ristorante) e insetti che strisciano (il ragno che imbozzola la mosca, le scolopendre, le lucertole, le vespe, quasi a simboleggiare le terrificanti mutazioni/insettifere/polipose/antromorfe che avvengono durante il film (improvvise, impellenti, nei momenti meno oppurtuni, che sia preparando una cenetta romatica, dopo aver fatto l'amore, al ristorante, all'ambulatorio Cos'è questo odore orribile? Io non sento proprio niente), bottiniana "pornografia dell'orrore" orchestrata da sua maestà Todd Masters (poca CG, parecchio body horror anni 80, per sfociare pure nel licantropico), che spiazza e mette davvero i brividi, finanche il disgusto (repellente tentacolosa creatura lovecraftiana , a metà tra il viscido e poliposo mostro zulawskiano e lo Stuart Gordon di Dagon, sotto gli occhi dell'esterefatto ragazzotto americano)

    Comincia come un film di Spike Lee (straordinari i primi 10' con la madre malata e l'incontro/scontro con il balordo strafatto al bar, con l'amichetta nel letto che paiono il primo Scorsese), poi si muta una specie di Hostel ma senza torture (a zonzo con gli amici gallesi conosciuti all'ostello), infine riechieggiano gli echi della Moglie del soldato (che segreto nasconde la donna di cui ci siamo innamorati a parte l'eterocromia? Sapremmo accettare la sua "diversità"?), e come se il romanticismo "europeo" visto da un'americano di Prima dell'alba si fondesse con le metamorfosi delle aliene di Decoys e di Specie mortale

    Difficile parlare di horror in senso stretto, perchè Spring , in fondo, non lo è, ma un miscuglio di generi , dove prevale l'aspetto sentimentale (che non solo ho apprezzato, ma mi ha scaldato anche il cuore, nello struggente finale all'ombra del Vesuvio mentre albeggia, dove il film si fregia di poesia e tenerezza),con spizzichi di humor macabro (l'alterazione facciale in chiesa), ma che riserva anche attimi feroci e puramente predatori (nel vicolo, Quanto vuoi per succhiarmelo? E mal gliene incolse)

    Anche tutta la parte con il saggio e taciturno contadino brilla di luce propria , dove si stemperano i soliti luoghi comuni sugli italiani visti dagli yankee (il giovane ciancia di riti voodoo e di teschi di cane da seppelire per guarire le piante malate, il contandino lo spiazza con un "Vai a prendere lo spry antimuffa che stà nel capanno"

    Opera intensa, a suo modo originale, dove il duo registico dimostra di saperci davvero fare e sorprende con ardimentosi virtuosisimi quasi depalmiani (il piano sequenza sulla piazzetta, il muro imbrattato di sangue, per poi librarsi in mare), tenendo sempre altissima la tensione (anche amorosa), scombussolando gli intestini con rapide e incubotiche trasmutazioni , per finire in un invito al viaggio che scalda l'anima (ma la tensione regge fino all'ultima inquadratura) in una Napoli fuori dal tempo (a parte lo spacciatore marocchino), tra chiese e mummie, fino al sorgere del sole (non poi così dissimile dalla chiusa di 30 giorni di buio)

    Perfetti i due protagonisti e la loro alchimia si espande e contagia facendo faville, con la pervenza reale di due che si stanno innamorando.

    Forse un pò troppo chiaccherato (ma d'altronde l'amore e soprattutto comunicazione e parlare di sè all'altro e viceversa) e in qualche passaggio alla spiegazione delle mutazioni mi ci perdevo, ma poco importa, perchè Spring è sopratutto l'accettazione della persona amata, anche con la sua "diversità", amare anche quello che non possiamo comprendere e che agli occhi degli altri paiono delle mostruosità inaccetabili (pensavo, ad esempio, al transgenderismo, ecco perchè della Moglie del soldato)

    E sarà un caso che ci sia una citazione (involontaria?) a una delle storie d'amore orrorifiche da me più amate, quella di Storie di fantasmi (nella foto Louise esce sfuocata e mossa, come Alma Mobley nel capolavoro di John Irvin)

    Una piccola gemma da preservare con cura, che apre la mente e riscalda le emozioni, proprio come quei fiori che si dischiudono (o appassiscono) a seconda dell'umore di questa creatura ora mostruosa, ora tenera, ora seducente, ora bisognosa di qualcuno che la ami veramente.

    La fiaba assume i contorni di tentacolose mostruosità, regalando non poche trepidazioni in qualcosa di completamente diverso dai soliti "monster movie"

    Anch'io sono un mistero per me stessa
    Ultima modifica: 8/09/18 14:57 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 8/09/18 10:38
    Consigliere - 25999 interventi
    Ottimo il dvd edito dalla Midnight Factory (Koch Media)

    La mia copia non è la steelbook, ma quella un pò più spartana

    Formato: 2.35:1

    Audio: italiano (5.1), inglese (5.1)

    Sottotitoli: italiano

    Come extra: intervista ai due registi (durata 1 minuto e 7 secondi), scene eliminate (tutte superficiali, tra cui una girata a mò di comica da film muto), finale alternativo (Nove mesi dopo) SPOILER nulla di che, Evan, che da una cabina pubblica, in una piazzetta italiana, chiama l'amico dicendole che ha conosciuto una ragazza che è un fottuto mostro FINE SPOILER, un doppio finale inutile che rovina gli intenti romantici di quello originale, Effetti visivi: un minuto per presentare anfibi e altri animali che hanno ispirato le mutazioni di Louise

    Durata effettiva: 1h, 44m e 51s

    Immagine al minuto 00.26.47. Evan e Louise mentre visitano il museo al loro secondo incontro

    Ultima modifica: 8/09/18 13:47 da Zender