ATTENZIONE AD ALCUNI SPOILER
L'inizio immerge subito in un girone dantesco di follia e ferocia. Le voci disperate di alcune persone che sanno che non le resta molto da vivere, il sole che implacabilmente si avvicina alla terra, l'europa, l'asia, l'africa, gli stati uniti, inghiottiti nel nulla, la terra dei canguri è l'ultima rimasta, ma tra poco meno di 12 ore verrà investita da una tempesta di fuoco che tutto spazzerà via.
Un deejay, dalla radio, gracchia (come un disperato conto alla rovescia) il tempo che rimane (una specie di Lupo Solitario, anche se la nostalgia lucasiana si trasforma in apocalisse senza nessuna speranza)
La follia umana dilaga a macchia d'olio: gente impiccata sui lampioni lungo le strade assolate e cocenti, cadaveri disseminati un pò ovunque, pestaggi, fornicazioni agli angoli delle strade, un pazzo che gira col machete a fare a pezzi le persone, ultimi scampoli di fanatismi religiosi, eppoi una coppia di pedofili che vuole "divetirsi" con una bambina, portandola in una casa dove regnano pile di vhs (presumibilmente filmini pedopornografici) e squallore. E qui che James, un tossico che lascia la sua bellissima amante Zoe, per di più incinta, per recarsi ad una mega festa orgiastica a base di sex, drug and rock n roll e scopare con la sua fidanzata ufficiale Vicky, salverà la ragazzina dalle grinfie dei due sudici (uccidendoli a martellate) e intraprendendo con lei un viaggio on the road quasi eastwoodiano (mi veniva in mente
Un mondo perfetto, a volte), alla ricerca del padre della piccola. Forse, per James, proprio alla fine del mondo alle porte, è arrivato il momento di redimersi e fare qualcosa di buono...
Prende le viscere , scatena le emozioni, regala momenti visivi bellissimi, immerge in un turbinio di sensazioni e la tensione narrativa si fà palpabile e a volte insostenibile
Hilditch è una vera sorpresa, e in nuce ha tutte le potenzialità del grande regista
C'è
Melancholia (la bellissima e struggente chiusa finale è molto simile, dove lo schermo viene spazzato via con tocchi visivi straordinari-la tempesta di fuoco che arriva dal mare-. In Von Trier era un lungo matrimonio l'attesa, quì un party sfrenato)
The Road (un uomo e un minore in fuga dalle barbarie e da una possibile salvezza, anche se quì , la salvezza, non e contemplata "
Siamo già morti cazzo, e io non voglio morire, non voglio soffrire" dice James a Zoe)e
Last Night (la ricerca affannosa dei propri cari, il sesso come antidoto alla fine di tutto), ma amalgamati in un contesto di luce del sole perenne (la notte non esiste più) e quello che rimane da fare e drogarsi, scopare e divertirsi come dannati, aspettando l'armaggedon.
Il mega paty (tra roulette russe dove ci si sfida a farsi saltare le cervella , orge, sciroccate impasticcate, inutili bunker con provviste, balli scatenati e qualche cadavere) è la babilonia sfrenata messa in piedi da un tipo che sembra uscito da MAD MAX, per aspettare tutti insieme (appassionatamente) la fine del mondo
Da antologia, poi, la tossica di Sarah Snook, che scambia la piccola Rose per sua figlia Maddie e la impasticca, per poi beccarsi una pallottola in testa, in una grandiosa sequenza che fà il paio con quella analoga di
The Mist ("
Spara troia!", e bang, cervella sul muro).
Momenti dolorosissimi (James che trova la sorella e la sua famiglia suicida nella doccia, il poliziotto, in bibblioteca, che le chiede di uccidere lui e la sua famiglia, il suicidio finale di massa della famiglia di Rose), si alternano a scoppi di violenza (martellate, colpi di machete, teste esplose a colpi di pistola) e ad un atmosfera torrida, angosciosa e agorafobica (meravigliosa la fotografia ocra di Bonnie Elliot, che vira sempre più sul rosso quando il sole si avvicina sempre di più alla terra), un cartello pubblicitario che si prende beffa dell'umanità
Il futuro è la vita, mentre James (quasi un novello Mad Max senza eroismi) si affanna per compiere la sua disperata missione che darà un senso alla sua vita (anche se, ormai, a poco o nulla serve)
Il commovente incontro con la madre, l'auto che fonde e prende fuoco, la corsa diperata, il finale apocalittico di assoluta bellezza (
E' bellissimo esclama Zoe), ma soprattutto la profonda, struggente e intensa narrazione del rapporto padre/figlia tra Rose e James (l'addio finale tra i due, che si salutano fino a non vedersi più, spezza il cuore)
Hilditch sforna un mezzo capolavoro, e abbaglia la sua fine del mondo di attimi di grande cinema
Menzione speciale per la piccola (bravissima e bellissima, e vederla spaesata e abbastanza preoccupata al mega party, circondata dalla degenerazione totale tra sciroccati e fornicazioni di ogni sorta, non ha prezzo) Angourie Rice , vera rivelazione di questo apocalittico intimista e feroce che non dà speranze ma sa anche scaldare il cuore e regala momenti che sono una gioia per gli occhi. E dopo l'ecatombe, scorrono , in un silenzio agghiacciante disturbato da lievi rumori di fondo, i titoli di coda.