The cuban Hamlet – Storia di Tomas Milian - Documentario (2014)

The cuban Hamlet – Storia di Tomas Milian

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/03/15 DAL BENEMERITO RUBER
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Ruber 4/03/15 01:00 - 703 commenti

I gusti di Ruber

A distanza di diversi anni Milian torna nella sua terra natia: Cuba. Un viaggio affascinante del "Monnezza" che ripercorre le sue radici più profonde nell'isola caraibica, dalla sua infanzia difficile con il padre generalissimo di ferro al suo suicidio che lo segnò a vita. Un viaggio solitario e affascinante in cui Milian mette al centro flash di vita che lo hanno segnato conditi da poesie e racconti malinconici. Le memorie e i ricordi di casa Milian sono tempi lontani che pian piano riaffiorano come quando la carta da parati scopre un vecchio muro. Traspare commozione ma anche tanta rabbia.

Homesick 14/03/15 16:42 - 5737 commenti

I gusti di Homesick

"L'Amleto cubano" è un ottantaduenne Tomas MIlian, che torna nella natia L'Avana raccontando con commozione ed (auto)ironia la storia della propria vita, confessandone le vicende più difficili e traumatiche come il pessimo rapporto con il padre tiranno e il suicidio di quest'ultimo. La regia di Sansonna si fa piccola e silenziosa lungo le viuzze dell'isola e davanti al grande attore, che apre il proprio «archivio» di sentimenti opposti che al cinema gli hanno consentito di calarsi in ogni tipo di personaggio, rendendolo insieme «ambiguo e seduttivo». Intenso, molto latinoamericano.
MEMORABILE: Il trauma del suicidio del padre cui assistette a dodici anni Tomas Milian; le scene da Tepepa; i balli con gli isolani.

Myvincent 25/02/18 08:45 - 3727 commenti

I gusti di Myvincent

Docu-film di poetico spessore sulla vita e soprattutto l'anima di un grande protagonista della scena internazionale, amato e vezzeggiato in primis dal pubblico romano. Tomas ritorna alle origini, nella odiata-amata La Habana, disperdendosi fra vicoli antichi e sguardi oltreoceano. In tal modo si dipana una tela che si arricchisce dei suoi sorrisi e dei suoi suggestivi racconti interiori. Peccato duri poco!

POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...

Spazio vuotoLocandina ZemanlandiaSpazio vuotoLocandina Jackass 3Spazio vuotoLocandina Young at heartSpazio vuotoLocandina Jesus Camp
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Discussione Deepred89 • 26/03/17 14:23
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Tarabas ebbe a dire:
    Didda23 ebbe a dire:
    Se ne va un grandissimo, forse il miglior volto cinematografico della cinematografia italiana di ogni tempo.

    Migliore, mi pare eccessivo.
    Mastroianni, Volonté, Servillo, Tognazzi, Manfredi per me sono molto più importanti per il cinema italiano. E me ne scordo sicuramente altri.


    Non penso che Didda volesse disquisire sulla sua importanza o sminuire quella di altri attori.
    Spostando un attimo l'asse dal concetto di importanza (che trovo difficile da quantificare oggettivamente) al più ampio e libero campo dei gusti personali (in quanto tali non confutabili), a mio parere Milian era davvero il più grande di tutti, compresi quelli che hai menzionato (Servillo poi, personalmente, lo trovo distante anni luce da simili vette).

    Una grave perdita (e lo scrive uno che raramente bazzica i necrologi vip).
    Ultima modifica: 26/03/17 14:31 da Deepred89
  • Discussione Tarabas • 26/03/17 18:20
    Segretario - 2069 interventi
    Che i gusti personali non siano confutabili, lo dicevano già millenni fa. Se però non si può discutere un'affermazione precisa ("miglior volto"), ci dovremmo limitare a cataloghi di manifestazioni di gusti personali, come tali inconfutabili. Ognuno scrive il suo e gli altri (al più) lo leggono.
    Non ha l'aria di una cosa molto interessante, almeno per me.

    Non penso che il buon Didda se la prenda se non sono d'accordo con lui, al massimo mi risponderà sul punto e io leggerò con interesse la sua risposta.

    Dopodiché, periodicamente ritorna questo tema dell'insindacabilità dei giudizi di valore. Personalmente non lo credo, altrimenti si potrebbero dare alle fiamme tutti i libri di storia delle arti in genere, visto che implicitamente contengono classifiche di rilevanza per cui Picasso ha uno spazio che altri artisti non hanno (e alcuni non ne hanno nè punto nè poco).
  • Discussione Deepred89 • 26/03/17 19:06
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Tarabas ebbe a dire:

    Dopodiché, periodicamente ritorna questo tema dell'insindacabilità dei giudizi di valore. Personalmente non lo credo, altrimenti si potrebbero dare alle fiamme tutti i libri di storia delle arti in genere, visto che implicitamente contengono classifiche di rilevanza per cui Picasso ha uno spazio che altri artisti non hanno (e alcuni non ne hanno nè punto nè poco).


    Non mi pronuncio sulle altre arti ma, per quanto riguarda il cinema, lo spazio che qualcuno (che sia critica, pubblico, Davinotti o chiunque altro) ha deciso di concedere a determinati film o attori anziché ad altri per me ha giusto il peso di un consiglio. Per valutare e gestire rilevanze varie non ho bisogno di punti di riferimento.
  • Discussione Graf • 26/03/17 21:23
    Fotocopista - 908 interventi
    Tomas Milian era un attore nella compiutezza dell’'accezione.
    Sapeva aderire al suo personaggio, incollarsi ad esso quasi cancellando la fisionomia personale. Era versatile e camaleontico.
    Totò, Charlot, Stanlio e Ollio sono invece delle maschere immutabili (quasi) sempre uguali a se stessi.
    Grande quello, grandi questi.
    Ultima modifica: 27/03/17 20:57 da Graf
  • Discussione Didda23 • 26/03/17 22:59
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Non è una classifica e non concordo per niente il pensiero che hai fatto successivamente. È tutto ciò che odio e che combatto da sempre.
    Non Ho detto che è il miglior attore, parlavo di volto cinematografico che non ha niente a che vedere con la bravura( Fermo restando che era pure un grande attore). Poi sai bene che non me la prendo.
    Merenda ha un bel volto, ma non è un grandissimo.
  • Discussione Fauno • 27/03/17 00:28
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    L'importanza di Tomas Milian per il cinema italiano di ogni tempo è innegabile, anche se in quegli anni il nostro cinema era letteralmente zeppo di talenti.

    Quanto al resto, per definizione, questo sito è pure detto "il correggibile", e di conseguenza più insindacabili di così i gusti personali non dovrebbero e potrebbero essere. Personalmente di contraddizioni ne potrei trovare tante, senza più bisogno di odiare, combattere o far dei roghi di niente e di nessuno; molto meglio sorvolare e valutare positivamente il fatto che almeno qui le offese non siano tollerate.
  • Discussione Tarabas • 27/03/17 09:30
    Segretario - 2069 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Non è una classifica e non concordo per niente il pensiero che hai fatto successivamente. È tutto ciò che odio e che combatto da sempre.
    Non Ho detto che è il miglior attore, parlavo di volto cinematografico che non ha niente a che vedere con la bravura( Fermo restando che era pure un grande attore). Poi sai bene che non me la prendo.


    Ma infatti non c'è niente per cui prendersela.
    Però a questo punto mi sfugge cosa intenda per "miglior volto".

    Sul resto, le opinioni personali sono ovviamente legittime, ma su un altro piano le cose stanno diversamente, non l'ho mica deciso io che nella storia del cinema Kubrick non equivale a Nando Cicero, a cui peraltro mi legano affettuosi ricordi di preadolescenza ;)
  • Discussione Didda23 • 27/03/17 18:53
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    È un po' complessa da spiegare.. un mix di carisma,espressività e immedesimazione a cui va sommato il lato puramente estetico. Non parlo di bravura e di recitazione.

    Gli attori che hai citato sono certamente dei grandi interpreti, ma per me non sono dei bei volti.

    Trattasi di metro di giudizio strettamente personale e correggibile.
  • Discussione Pessoa • 27/03/17 22:20
    Formatore stagisti - 417 interventi
    Credo che si tratti di un elemento iconico che va al di là del valore cinematografico di un attore, ammesso che esista un metro di giudizio. È come se si parlasse degli occhi di Bette Davis, delle sopracciglia di Jack Nicholson o del lavoro sul personaggio di Nadia Cassini. Si tratta di archetipi. E per Didda la faccia di Milian è un archetipo. Niente da dire! Anzi, in questo caso la penso quasi uguale...
  • Discussione Tarabas • 28/03/17 09:32
    Segretario - 2069 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    È un po' complessa da spiegare.. un mix di carisma,espressività e immedesimazione a cui va sommato il lato puramente estetico. Non parlo di bravura e di recitazione.

    Gli attori che hai citato sono certamente dei grandi interpreti, ma per me non sono dei bei volti.

    Trattasi di metro di giudizio strettamente personale e correggibile.


    Chiarissimo, diciamo che equivale all'espressione "faccia da cinema".