Sei come sei - Film (2002)

Sei come sei
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MMJ Davinotti jr
Anno: 2002
Genere: drammatico (colore)
Regia: [6e] Vari
Note: Aka "6 come 6". Registi ed episodi: "Ampio, luminoso, vicino metro" (Massimo Cappelli), "Appuntamento al buio" (Herbert Simone Paragnani), "L'ospite" (Guerino Sculli), "Una seconda occasione" (Anselmo Talotta), "Il sorriso di Diana" (Luca Lucini) e "Una specie di appuntamento" di Andrea Zaccariello.

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Sei come il numero dei corti contenuti in quest'antologia promossa da Cinecittà Holding per testare le potenzialità delle favolose telecamere Sony HD 24p: in digitale offrono una fotografia particolarmente contrastata che si esalta nelle scene a illuminazione ridotta (non a caso qui presenti in stragrande maggioranza) e fin dalle prime immagini di APPUNTAMENTO AL BUIO (diretto da Herbert Simone Paragnani) la differenza si nota. Una ragazza (Maggi) attende a casa un partner mai ancora visto, conosciuto via internet: sono in programma cenetta e film. Chi entra è però un topo d'appartamenti (Santamaria), accolto manco a dirlo come fosse l'uomo tanto atteso. Partono...Leggi tutto prevedibili equivoci, con il complice in auto (Fantastichini) che spinge l'amico a finire il lavoro. Poco più che una simpatica idea, condotta però con scarsa verve e un colpo di scena telefonato che coinvolge il poliziotto di turno, interpretato da Sermonti. A colpire subito, per l'appunto, luci e colori della notte, il resto scivola via anonimamente, finale compreso.

In AMPIO, LUMINOSO, VICINO METRO (di Massimo Cappelli) è Ivano Marescotti a prendersi la scena nel ruolo di un uomo che visita – per acquistarlo - l'appartamento del titolo, il quale sarà anche luminoso ma a noi appare immerso nell'oscurità, mancando la linea elettrica. Ci trova dentro una donna (Poli), lì per lo stesso motivo; dovrà pensare a qualcosa per eliminarne la concorrenza in attesa del venditore, che è in ritardo. Ma ci sono di mezzo un vecchio fatto di sangue e la solita trita coincidenza: nulla di nuovo e da segnalare resta solo la buona performance di Marescotti, attore spesso sottovalutato. Di nuovo però è la fotografia a farla da padrona, con bei giochi di luce e inquadrature che acquisiscono un bel sapore autoriale.

UNA SPECIE D'APPUNTAMENTO (di Herbert Simone Paragnani) è l'unico episodio che prova a cimentarsi con una narrazione complessa tirando in ballo la macchina del tempo, in questo caso applicata non si sa bene come alla sedia elettrica di un carcere da uno strampalato tizio con occhialini (Zingaretti): quando la corrente arriverà alla sedia su cui dovrà prendere posto il suo compagno di cella, lo scienziato verrà sbalzato nel passato, dove dovrà recuperare un fondamentale mazzo di chiavi. Una trama curiosa e un po' fumosa ma se non altro intrigante, pur se poi condurrà a poco. Piace la recitazione insinuante di un irriconoscibile Zingaretti e persino gli effetti speciali un po' rétro quando l'elettricità si scatena, anche se poi dell'episodio non rimane granché.

UNA SECONDA OCCASIONE (di Anselmo Talotta) è poco più di una barzelletta tirata per le lunghe, con Rolando Ravello nei panni d'un portiere del Paradiso alle prese con un suicida (Scandaletti) da ammettere nel Regno dei cieli non prima di aver compilato speciali moduli. Scherzetto finale... La sorpresa è anche divertente, ma col cinema non ha molto a che fare e anche a livello fotografico è di gran lunga il frammento meno interessante.

In L'OSPITE (di Guerino Sciulli) niente più che una triste coppia in casa con lei (Rossi), prostituta, che attende in ghingheri l'arrivo di un cliente (Colangeli). Quando questi giunge, il compagno "ufficiale" (De Piano) se ne scende al bar sotto casa attendendo che termini l'amplesso. Si consolerà guardando in tv ACCATTONE di Pasolini, a suggerire l'aggancio col neorealismo per un episodio valorizzato esclusivamente dalla magnifica fotografia, che davvero – ma solo lei – può spingere ad associazioni altrimenti troppo facili e pretestuose. Poche parole, pochi pensieri, poco tutto.

La chiusura con IL SORRISO DI DIANA (di Luca Lucini) merita invece qualche spazio in più. Non tanto per l'idea dell'impossibile storia d'amore tra un ragno e l'inquilina (Caprioli) di un appartamento fatiscente - che per la voce narrante e quelle assegnate ai tanti animaletti ricorda fin troppo (almeno sulla carta) il ben più celebre A CASA DI JOE - quanto per l'abilità registica di Lucini, che trova nella macchina digitale della Sony un'alleata fondamentale per cogliere controluci e ombre straordinarie. E così, se pensare a un ragno (di nome fa Agenore) che si mette in testa di sedurre la bella protagonista può far rabbrividire, la realizzazione mostra bella competenza e una scelta nelle inquadrature che testimonia una ricerca non comune. Nel complesso, comunque, se consideriamo che le idee scelte per i sei episodi provengono da un concorso che ne ha ricevute centinaia, il risultato è deludente, riscattato solo dalla straordinarietà del rivoluzionario mezzo tecnico a disposizione e da qualche bella performance del cast.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 21/12/14 DAL BENEMERITO PANZA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 13/12/22
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Panza 21/12/14 17:31 - 1834 commenti

I gusti di Panza

Ottimo film, che riesce a stupire grazie a quattro episodi fanstastici mescolati a due mediocri ("Il sorriso di Diana" e soprattutro "L'ospite"). Un andamento altalente che non toglie le qualità della maggior parte del film. Fra gli attori da segnalare Luca Zingaretti e un magistrale Ivano Marescotti in uno degli episodi più singolari del film. Il migliore è sicuramente "Una specie di appuntamento", originale e sorretto da una fotografia fantastica. Beffardo invece "Una seconda occasione". Globalmente di certo più riuscito del film Incidenti.
MEMORABILE: La macchina del tempo; La vecchia che ascolta Wagner; Il finale di "Una seconda occasione".

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  • Discussione Panza • 29/12/14 10:25
    Contratto a progetto - 5201 interventi
    Doppiaggio ep. "Il sorriso di Diana":

    Christian Iansante: Narratore
    Francesco Pezzulli: Agenore
    Giorgio Borghetti: Aristarco
    Rodolfo Bianchi: Ragno saggio
    Roberta Certomà: Ragno
    Barbara De Bortoli: Formichina
    Stefano De Sando: Insetto
    Matteo Urzia: Ragnetto
    Elisabetta Bucciarelli: Madre
  • Musiche Panza • 29/12/14 10:28
    Contratto a progetto - 5201 interventi
    Ep. "Appuntamento al buio"
    Jasmine Sannino, Olga rap (Andrea Guerra)

    Ep. "Il sorriso di Diana"
    Edoardo Bennato, Se non ci fosse lei (Bennato)

    Ep. "Una seconda occasione"
    Cloven, Desirè-Deny (Giuseppe Capozzo)
    Ultima modifica: 29/12/14 10:33 da Panza
  • Curiosità Panza • 22/01/15 17:30
    Contratto a progetto - 5201 interventi
    EPISODIO "UNA SECONDA OCCASIONE"
    Nella casa di Fabio sono appesi i manifesti di Io ballo da sola...



    ...e di Crash. Nd Zender: non può essere stata un caso la scelta soprattutto di quest'ultimo, considerato il finale dell'episodio.

  • Curiosità Panza • 7/05/17 14:19
    Contratto a progetto - 5201 interventi
    EPISODIO "L'OSPITE"
    Il film che guarda alla televisione Rocco (De Plano) è Accattone (1961):