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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Cinque episodi più un prologo per un bell'esempio di cinema latino caratterizzato da una forte dose di umorismo nero. Il prologo parte subito bene, anche se poi l'idea alla base non è certo nuova e rimanda a SAW, CUBE o altri horror a loro precedenti. La sua naturale conclusione sui titoli di testa è comunque geniale e fa già capire quanto nelle scelte registiche le angolature e i punti di vista siano molto più studiati della norma. Se infatti la qualità intrinseca delle sceneggiature è notevole, non va dimenticato che anche la confezione è di prima classe, con una moltitudine...Leggi tutto di azzeccate inquadrature dal basso, tagli perfetti, prospettive sfiziose. Il primo episodio è probabilmente il peggiore: la cameriera di un ristorante riconosce in un cliente il responsabile della morte del padre e si lascia convincere dalla sua collega che suggerisce di farlo fuori avvelenandolo col cibo. Il finale è meno scontato del previsto, ma non fa certo gridare al miracolo. Poco più che un divertito esercizio di stile in salsa pulp, seguito però dal segmento forse più geniale e delirante, in cui sulle note della "Lady, lady, lady" di Moroder (indimenticato brano della colonna sonora di FLASHDANCE) un'Audi sfreccia sulle deserte strade d'Argentina. Il tempo d'insultare chi guida male che la gomma si fora e chi s'era preso gli insulti si ferma per rendere la pariglia: è l'inizio di un testa a testa furibondo condotto benissimo da una regia che lo sublima fino al beffardo finale. E' probabilmente in questo episodio che meglio si sintetizza lo spirito selvaggio del film, condito da un odio represso destinato a sfociare in esplosioni d'ira incontrollabile. Meno delirante l'episodio successivo, costruito in parte seguendo l'escalation portata in scena da Schumacher e Douglas in UN GIORNO DI ORDINARIA FOLLIA: il protagonista, al quale l'auto in sosta vietata viene portata via dal carro attrezzi, si scontra con la cieca protervia della burocrazia. Cerca di spiegare come non avrebbe potuto sapere del divieto ma rimbalza contro il muro di gomma di impiegati del tutto disinteressati ai motivi del suo reclamo. Inevitabile la reazione, scomposta. Ottimi attori, poca fantasia ma gusto non comune nella messa in scena e nell'impiego di una sottile comicità mai sopra le righe, contenuta quanto incisiva. La stessa che ritroveremo nell'episodio successivo, aperto da un autentico dramma: il figlio di un ricco borghese ha investito e ucciso una donna col suo bimbo. Per salvarlo, il padre escogita d'incolpare - pagandolo - il custode di casa. L'avvocato di famiglia organizza lo scaricabarile immorale con la complicità di un procuratore: un gioco di corruzioni progressive che parte in sordina per evolvere seguendo un meccanismo perfetto. Meno appariscente di altri ma assai gustoso e coinvolgente per il costante botta e risposta tra padre e avvocato, resta forse l'episodio condannato ad essere maggiormente sottovalutato. Il segmento conclusivo è girato durante un matrimonio con sorpresa: al rinfresco la sposa si accorge del tradimento del marito e va in escandescenze, tentando il suicidio prima di farsi consolare dal cuoco sul terrazzo. Bravissima la sadica protagonista, ma la si tira troppo per le lunghe e, soprattutto nell'ultima parte, si capisce quanto una maggiore sintesi avrebbe giovato. Non è la chiusa ficcante che il film meritava, ma è comunque evidente quanto si eviti con accuratezza la banalità se non altro nella messa in scena. Meno profondo di quanto vorrebbe apparire, STORIE PAZZESCHE è però un bell'esercizio di stile, sorta di pulp comedy che grazie alla brevità degli episodi evita la trappola incombente della stagnazione.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 20/12/14 DAL BENEMERITO DEEPRED89 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 30/12/14
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Rambo90 24/12/14 01:10 - 7661 commenti

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Commedia a episodi di ottima fattura, con una comicità cinica e inaspettata che sorprende piacevolmente e storie che partono banali per poi sfociare nella ferocia più demenziale. Ottimo il cast, brillante la regia; per nulla noioso nonostante la durata raggiunga quasi le due ore. L'episodio migliore è probabilmente il primo in aereo, ma anche quello della donna investita e il conflitto in autostrada fra i due automobilisti sono notevoli. Da vedere sicuramente.

Deepred89 20/12/14 01:48 - 3701 commenti

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La commedia a episodi al massimo del suo splendore: esilarante, corrosiva, intrisa di cinismo e misantropia come nelle più cattive satire nostrane dei bei tempi. Prologo e titoli di testa da applausi, almeno un capitolo in zona capolavoro (il crudo e spassosissimo "Más fuerte El"), una manciata di notevoli, acidissimi affondi satirici, un episodio finale troppo farsesco (forse un omaggio al produttore Almodovar), incapace di assestare il colpo di grazia ma senza inficiare troppo sul tutto. Notevoli musiche e cast. Grande, imperdibile film.
MEMORABILE: Prologo + titoli; Tutto "Mas fuerte El": versione sfrenata e grand-guignol, tutta al maschile, di Autostop con Pagni e la Muti.

Markus 30/12/14 13:12 - 3680 commenti

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Commistione tra pulp tarantiniano e quel divertito cinismo di cui il nostro cinema fino a trent'anni fa era maestro (poi tragicamente non più); quindi dall'Argentina ci arriva questa "lezione". Storie di vita - e di morte - spesso non lontane dalla realtà (seppur nelle maglie del cinema-spettacolo) in episodi ben recitati e di moderna concezione. Szifron riesce nell’intento di cavare allo spettatore quel non so che di sadismo e pecca solo quando edulcora talune situazioni (i segmenti migliori sono quelli dall'amaro epilogo).

Xamini 21/01/15 21:51 - 1244 commenti

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Notevole commedia a episodi intrisa di un (mal)umore di quelli neri ma in qualche circostanza anche brillanti che, nonostante la lunghezza, non soffre di alcun calo di ritmo. Il gioco è quello della situazione alle estreme conseguenze, esercizio di un cinema catartico a realizzarsi e piacevole da gustare. Di particolare gusto l'episodio del litigio tra automobilisti e le nuove "scene da un matrimonio".

Daniela 13/04/15 09:01 - 12606 commenti

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Dall'Argentina, sei diversi episodi per raccontare le diverse varianti in cui può declinarsi il sentimento dell'ira: da quella programmaticamente vendicativa del fulminante prologo a quella estemporanea e plateale dell'ultimo. Nel mezzo, una gustosa rivisitazione del Duel spielberghiano, che rappresenta il frammento migliore, insieme a quello della catena di ricatti per mascherare il responsabile di un incidente d'auto. Impossibile, di fronte ad un film del genere, non ricordare certi exploit della commedia all'italiana, che il nostro cinema sembra aver perso la capacità di produrre.
MEMORABILE: "Delitto passionale?"

Galbo 13/04/15 18:41 - 12372 commenti

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Commedia grottesca argentina composta da storie che hanno in comune l'esasperazione dell'individuo di fronte alle più varie avversità della vita. Il tono è sempre grottesco e sopra le righe; è evidente una notevole cura nella "confezione", che va dalla scelta delle ambientazioni fino alla prova di un cast davvero valido. Il limite è quello della sceneggiatura la cui qualità non è omogenea, così che accanto ad episodi riusciti (il migliore è quello con Ricardo Darìn) ve ne sono altri non essenziali (il matrimonio). Comunque godibile.

Didda23 23/04/15 14:44 - 2424 commenti

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Si rimane decisamente sorpresi dall'assoluta bontà del lato tecnico, con una regia vibrante che non disdegna interessantissimi movimenti di macchina e che non ha paura di sporcarsi le mani con momenti di "sangue e violenza". Non è da meno la bellissima fotografia, che ci fa percepire di assistere a una commedia fuori dall'ordinario. La scrittura, notevole, raggiunge il suo picco massimo con l'episodio Más fuerte El. La colonna sonora di Santaolalla aggiunge quel pizzico di pathos in più a un prodotto che vola già altissimo. Un regista da tenere in considerazione.

Puppigallo 27/04/15 12:14 - 5250 commenti

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Parte alla grande (il mini episodio tutto sull'aereo è inquietantemente profetico, visto cosa succederà nella realtà). Continua a buoni livelli e finisce in calando, dal giovane pirata della strada in poi. Nel complesso però merita la visione, per una serie di idee semplici ma funzionali e, soprattutto, funzionanti (a volte basta uno spunto, come quello dello squallido usuraio, dell'insulto all'automobilista, o il problema del parcheggio vietato "Tanti auguri bombetta!", per tirare fuori una storia godibile). Gli attori poi, se la cavano piuttosto bene, valorizzando la sceneggiatura.
MEMORABILE: La cuoca, con serafica calma, suggerisce di usare il veleno per topi "Così gli scoppia il cuore in cinque minuti"; Non dare mai del pezzente frustrato

Paulaster 30/04/15 18:16 - 4375 commenti

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L’insieme dei racconti dà una panoramica dei sapori argentini, moderni con l’autorità dietro le spalle. L’inizio è avvincente e promette scintille, invece si prosegue con piglio da narrazione tradizionale, inserimenti di inquadrature ricercate e cambi di prospettiva. Poteva essere ancora più corrosivo con chiuse più nette e sfruttando il lato grottesco. Darin dà il suo contributo, gli altri son più anonimi.
MEMORABILE: L’amante nella vetrata; Il bombita Darin; I titoli di testa animaleschi.

Ilcassiere 15/05/15 10:52 - 284 commenti

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Commedia a episodi, completamente disgiunti per quanto riguarda trama, location e protagonisti, ma che hanno in comune un inizio drammatico che volge improvvisamente verso il noir grottesco, molto cinico ma anche assai divertente. Da segnalare anche il fatto che i finali non sono mai banali. L'episodio della lite tra i due automobilisti è probabilmente il migliore, ma anche gli altri non demeritano.

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Kinodrop 18/05/15 16:43 - 2909 commenti

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Un notevole ritorno al film a episodi caro anche alla nostra cinematografia. Qui si susseguono con ritmo adrenalinico, tra pulp e citazionismo, episodi che da situazioni banali sfociano in epiloghi tragici (a parte l'ultimo più "a lieto fine"). Si apprezza l'energia virtuosistica delle riprese, specie nel duello tra i due automobilisti, mentre la sceneggiatura risulta disomogenea, ma ciò non influisce sulla godibilità degli episodi. Bella l'alternanza tra momenti più "fisici" e altri decisamente parlati e, per certi versi, ancora più crudi.
MEMORABILE: L'ironico finale del duello tra i due automobilisti; Il nervosismo di Darìn allo sportello multe; La furia della sposa tradita.

Schramm 10/08/15 11:10 - 3490 commenti

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Le congiunzioni astrali e disastrali, l’implacabile effetto domino karmico, la casualità causale, il beffardo gioco di leve tra fato e scelta, tra probabilità e imprevisti, la vendetta come motore del mondo: 6 racconti bestiali prima ancora che pazzeschi, il cui cardine è, come da titolo originale, l’abbandono progressivo al lato selvaggio e animalesco di sé. A tal pro, non avrebbe stonato speziare il tutto di maggiore violenza e cattiveria, ma anche così l’orrore della quotidianità affiora come deve, grigliato da una manifattura sopraffina che fa finire Szifron nel libro bianco della platea.

Cotola 2/09/15 16:15 - 8998 commenti

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Film a episodi in cui tutto è costantemente pazzesco (come da titolo) e programmaticamente grottesco e sopra le righe. Va da sè che se non si ama il genere e si preferisce la sobrietà, non è il film giusto per voi. Se invece si sta al gioco, la pellicola potrebbe regalare più di qualche soddisfazione. La qualità degli episodi è abbastanza omogenea (e ciò è un merito visto che non accade sempre): a me sono piaciuti molto "La proposta" ed "Il più forte". Ma va detto che complessivamente il film mi ha un po' deluso: non male, ma nulla più.

Capannelle 28/08/15 11:45 - 4394 commenti

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Simpatico film a episodi su storie di ordinario caos e anche violenza. La più riuscita ed elaborata (girata completamente in esterni) è la terza, tra le altre si alternano cose scritte più o meno bene. Attori generalmente ben caratterizzati e una regia in grado di dettare i tempi giusti e indovinare alcuni movimenti di macchina e spezzoni sonori. Non proprio memorabile la fotografia d'interni.

Nando 16/12/15 23:33 - 3806 commenti

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Sei storie sulla vendetta iraconda che si abbatte su coloro che cercano di fregare il prossimo. Situazioni al limite del cinico e del grottesco narrate con ottimo stile e ritmo sempre dignitoso che non permette pause di sorta. Validissimo il cast. Da segnalare l'episodio automobilistico, quello del bombetta e il finale matrimoniale.

Parsifal68 17/12/15 14:23 - 607 commenti

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Film a episodi (sei per l'esattezza) uniti tra loro da un unico filo conduttore: la violenza. Grottesco, cinico e amarissimo, gode di un'ottima sceneggiatura nella quale si delineano in maniera netta i personaggi principali tutti molto ben interpretati da uno stuolo di ottimi attori argentini. La bellezza sta nella veridicità delle storie, dove lo spettatore assiste con godereccia partecipazione alla rivalsa dei cosiddetti "perdenti". Prodotto da Almodovar, è stato candidato all'oscar come miglior film straniero nel 2015, non vincendolo.

Magi94 22/03/18 19:46 - 944 commenti

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Un'altra stelletta appuntata al cinema sudamericano dei giorni nostri. Un gustosissimo film a episodi che oscillano dallo humor nero spensierato (Pasternak ***!) al pulp mirato alla descrizione della violenza della mente umana (I ratti **!, Il più forte ***!, Fino a che morte non ci separi ***!); infine a a un paio di racconti più drammatici di spietata analisi sociale (Bombetta ****, La proposta ***!). Una qualità omogenea degli episodi garantisce la godibilità. La regia corre su binari già tracciati, ma non si può negare sia virtuosa.

Il ferrini 3/09/16 23:04 - 2337 commenti

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Film a episodi tutti legati dal tema comune della vendetta. Il più riuscito è senza dubbio quello dei due automobilisti, con location alla Duel ma personaggi in stile A prova di morte. Interessante anche Bombetta, vagamente ispirato a Un giorno di ordinaria follia ma nel complesso tutte le storie sono piacevoli; forse soltanto l'ultima è un po' più debole per via del lieto fine. Regia dinamica, ritmo sostenuto, attori tutti molto bravi. Due ore di sicuro divertimento.

Pigro 9/02/17 11:36 - 9623 commenti

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Carrellata di mostri, più “selvaggi” (titolo originale) che banalmente “pazzeschi”: persone che reagiscono a soprusi più o meno insopportabili, in un crescendo grottesco di bestialità, volgarità, cinismo, violenza e perfidia, col minimo comune denominatore della vendetta. Sei episodi di diversa qualità, in cui eccellono lo spassoso inizio aereo alla Agatha Christie e il micidiale duel macabro. Da godere anche le angherie quotidiane della rimozione auto in sosta vietata e la corruzione per salvare il rampollo pirata della strada. Si ride amaro.

Wilkerson 6/01/18 02:24 - 22 commenti

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Esercizio di stile in chiave grottesca, a tratti spassoso, spesso prevedibile, comunque godibile. Il problema del film sta forse nella debolezza del "fil rouge" che dovrebbe armonizzare i sei episodi; l'assunto che uomini e donne siano, nel profondo, esseri terribili. Ma in fondo sono solo "racconti selvaggi" e ci si può divertire, se si sta al gioco, anche al prezzo di accettare idee sgangherate sulla giustizia, sul potere, sul matrimonio.

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Giùan 1/06/18 09:51 - 4528 commenti

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Superar la prova del film a episodi è un'impresa cinematografica e Szifron (con la supervisione produttiva degli Almodovar) lo fa saltando in bella scioltezza e con qualche stanchezza paratelevisiva i suoi sei ostacoli. Splendido l'incipit di Pasternak tra agnizioni buñueliane e reminiscenze zucker(s)abrahamsiane. "I ratti" è quasi un intermezzo grindhouse mentre le citazioni di Duel de "Il più forte" peccano in eccesso. "El bombita" vive sull'interpretazione di Darin e "La proposta" m'è parso l'anello più "mostruoso". Finale con funambolismi grotteschi a perdere.

Pinhead80 16/10/18 18:21 - 4715 commenti

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Tanti episodi che potrebbero esistere da soli anche come interessanti cortometraggi, vengono qui assemblati per dare vita a un'opera pazzesca con storie più o meno riuscite. Il livello generale è molto buono, anche se le cose migliori le vediamo nella prima parte. L'episodio meno riuscito è quello del matrimonio finale. I più divertenti, a pari merito, quelli dell'aereo (che apre il film) e degli automobilisti irosi.

Jandileida 17/11/18 23:01 - 1558 commenti

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Rispolverando la struttura a episodi, che tanti fasti permise al nostro cinema, gli argentini si divertono a declinare in vari modi tutte le sfumature che la vendetta può assumere; il tutto sullo sfondo di alcuni capisaldi delle nostre società: amore, matrimonio, burocrazia, automobile. Alcune parti sono piacevoli (l'inizio al fulmicotone, lo scontro sulla statale, la compravendita della dignità), altre invece paiono un po' tirate per i capelli (il matrimonio e Bombita). Buon film, ma il corrosivo cinismo italico anni '60/'70 rimane soavemente irraggiungibile.

Herrkinski 5/03/19 02:57 - 8052 commenti

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Dall'Argentina una commedia pulp a episodi che spesso e volentieri ricorda alcune cose di De La Iglesia, specialmente nel tipo di umorismo scorretto che la pervade e nel restare ancorata alla realtà e al tema dei rapporti sociali. Pur se con dialoghi ben scritti e con un cast generalmente più che buono non sempre gli episodi sono scorrevoli; i più ficcanti sono forse il secondo e il terzo, sarcastici e ben studiati, il quarto è tirato troppo per le lunghe così come l'ultimo, mentre il primo è un po' incolore. Ottima la confezione; discreto.

Decimamusa 8/04/19 18:05 - 102 commenti

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Film a episodi con idee intriganti, abile resa in termini di regia e sceneggiatura, bravi protagonisti. Giocando in modo sottile sul paradosso, con punte acuminate di splatter, non prive di contrappunti ironici, il film smaschera e fa esplodere alcune pulsioni che abitano nella psiche: la rabbia e la vendetta, la manipolazione, la ribellione ai meccanismi della burocrazia, la finzione dei buoni sentimenti. Irresistibili l’episodio dello scontro fra due automobilisti solitari e quello del matrimonio, che più fanno vibrare le corde del grottesco.

Faggi 7/10/19 15:23 - 1548 commenti

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Dall'Argentina con furore, si potrebbe dire... Sei quadri cinici e mostruosi (anche nel senso etimologico di "mostrare") che, chissà, sarebbero potuti piacere a Emile M. Cioran e Luis Buñuel. La messa in scena (leggi regia) è vispa, capace di impressioni fulminee e tocchi pulp; lo stile è sottilmente citazionista. Attori precisi, di buona espressività. Le vicende (le svelte narrazioni) corteggiano, accarezzano e infine conquistano l'assurdo spacciato come plausibile: niente che mandi in deliquio ma l'intrattenimento si manifesta.

Anthonyvm 7/02/23 01:38 - 5615 commenti

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Sei storie di "ordinaria follia" per una spassosa commedia nera con pochi momenti di fiacca e un ottimo cast. Non tutti gli episodi sfiorano la genialità (piuttosto floscio il complotto omicida al ristorante), né si spingono fin dove ci si augurerebbe (il finale di "Bombetta", beffardo ma tutto sommato innocuo), ma fra escalation di twist ad alta quota (il bellissimo incipit), screzi stradali à la Duel che sfociano in tragedie sanguinarie, concise parabole anticapitaliste che non fanno sconti a nessuno e matrimoni imprevedibili, il dark humour rifulge. Szifrón, raccontacene un'altra!
MEMORABILE: La catena di "coincidenze" sull'aereo; Defecando e orinando sul parabrezza; Il capro espiatorio collaborativo; Il cuoco sul tetto; L'amante e i vetri.
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  • Discussione Daniela • 3/02/15 15:36
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    Per Zender:
    mancano dal cast proprio gli attori più famosi, i cui volti sono noti anche da noi: Ricardo Darín, Leonardo Sbaraglia, Darío Grandinetti.
    La "colpa" è di IMDB che, come talvolta accade, ha riportato il cast un poco a casaccio, non per importanza e neppure per ordine di apparizione (ad es. Grandinetti appare proprio nello spassoso prologo, distribuito in rete dalla produzione come trailer)
    Ultima modifica: 3/02/15 16:00 da Daniela
  • Discussione Zender • 3/02/15 16:54
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Ok, li ho ficcati dentro appena dopo i primi. purtroppo quando si parla di attori poco noti può capitare spesso...
  • Homevideo Ashay • 31/03/16 14:34
    Galoppino - 43 interventi
    DVD LUCKY RED; DvD 9 doppio strato; la qualità dell'immagine è molto buona,con un bit-rate di 8000 Kbps; formato video 16:9, aspect ratio 2.35:1; il comparto audio è molto buono, ed è caratterizzato da un 5.1 da 448 Kbps, per le seguenti lingue: italiano, spagnolo; sottotitoli: italiano, italiano per non udenti; EXTRA: trailer in italiano; durata totale effettiva film nel DvD 1H 57' 00''.