La scuola più bella del mondo - Film (2014)

La scuola più bella del mondo

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Mancava proprio Benevenuti al centro, per chiudere il cerchio. Miniero prosegue idealmente sulla scia dei suoi primi due film portando questa volta una classe elementare di Acerra (NA) a San Quirico d'Orcia (SI), dove aspettavano in verità una scolaresca di Accra (Ghana); errore del preside toscano (De Sica) far organizzare la trasferta a un collaboratore poco pratico di internet (Rignanese), il quale si fa confondere da Google e per colpa di una "e" in più (e due altre lettere scambiate) contatta una disastrata classe di Acerra composta da bambini ribelli e insegnanti (Papaleo) che come educatori non sembrano esattamente il massimo. Il gemellaggio comincia nel peggiore dei modi, ovvero con una rissa...Leggi tutto causata dai napoletani: accolti da un festone con la scritta "Benvenuta Africa" si sentono presi in giro e reagiscono a calci e pugni. Poi però le differenze si smusseranno, si creeranno delle simpatie e anche tra gli adulti le cose cominceranno ad andar meglio, con timida love story tra Papaleo e la dolce Miriam Leone. Nonostante alcune idee rimandino inevitabilmente alla fortunata serie nord/sud, qui l'ispirazione sembra piuttosto venire da IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO (frase non a caso citata da un bimbo nel finale): la scolaresca del sud caciarona e difficilmente inquadrabile guarda chiaramente al film della Wertmüller (o al libro di Marcello D'Orta, se preferite); semplicemente al maestro protagonista si affiancano colleghi che possano animare per quanto possibile la parte meno infantile dell'opera, ma anche così la qualità delle battute sale poco di più rispetto alle stereotipate performance offerte dai bimbi, e vedere De Sica sprecato in un ruolo tanto avaro di gag, costretto a interagire perlopiù coi bambini, è davvero deprimente. D'altronde lui e Papaleo sono gli unici che possano aggiungere (e lo fanno) un minimo di verve comica al tutto, dal momento che ad esempio la Finocchiaro si dibatte tra penose richieste ai bimbi di usare i tempi verbali giusti e invettive al suo ex marito ritrovato per caso (De Sica). Arena invece (è il preside della scuola di Acerra) si vede giusto nei primi venti minuti: la sua videotelefonata via webcam con De Sica rimane il momento migliore del film, a conferma di un ottimo affiatamento tra i due che purtroppo non avremo modo di poter verificare nel prosieguo. Tra gag col cane che occupa il letto dove dorme Papaleo, inserti animati del tutto fuori luogo, urla, danze, primi baby-approcci sentimentali e una urticante atmosfera da volemose bene che sembra uscire da una favola maldestra, il tempo passa nella monotonia e nella desolazione di battute perlopiù da oratorio. Potremmo definirlo un film per ragazzi, ma protagonisti e sceneggiatura sembrano muoversi in direzione di un target d'età ancora più bassa (bastano i giochi di parole sul collaboratore toscano che di cognome fa "Soreda" per farlo intuire). Ci vengon risparmiati rutti, scoregge e doppi sensi a sfondo sessuale, ma magari bastasse per elevare il livello... Se i risultati son questi aridatece i cinepanettoni vecchio stile, dove almeno De Sica poteva folleggiare e non controllarsi senza motivo come gli capita in questi ultimi anni, alla ricerca di un tono misurato che non gli si confà. Qualche risata la strappa comunque, Papaleo emerge a fatica da uno dei suoi peggiori ruoli recenti, ma il resto è un contorno poverissimo.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 14/11/14 DAL BENEMERITO FABIOROSSI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 15/11/14
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Fabiorossi 14/11/14 20:06 - 67 commenti

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Di certo una location come quella scelta per il film di Miniero può contribuire a un risultato positivo di tutto il film; così pure il cast d'eccellenza capitanato da uno scoppiettante De Sica affiancato da un Rocco Papaleo sempre presente sul pezzo. La trama è più o meno la solita del consueto cinepanettone annuale, tuttavia pur non essendoci niente di realmente nuovo si rimane piacevolmente incollati alla poltrona lasciandosi trasportare da una serie di battute esilaranti e di situazioni comiche divertenti. Un po' scontato ma consigliato.

Markus 15/11/14 10:22 - 3687 commenti

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Mi dispiace dover riconfermare che dopo l'exploit di Benvenuti al Sud (ma aveva l'aiutino del remake) Miniero non è stato più capace di realizzare una commedia meritevole. La scuola più bella del mondo non aggiunge nulla di nuovo e il “già visto" regna sovrano: prendi un gruppo di irritanti bambini napoletani e li spedisci in Toscana; da lì una vicenda "scolastica" di nessuna interesse nonché priva di umorismo. De Sica fuori ruolo, Papaleo fa il solito "terrone", Arena ridotto a comparsa e la Finocchiaro... non pervenuta. Pessimo.

Rambo90 19/11/14 00:28 - 7697 commenti

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Divertente commedia, sicuramente superiore alle ultime di Miniero, che contrappone per l'ennesima volta sud e nord (o volendo centro) ma con maggiore freschezza e qualche idea molto simpatica. Le battute più divertenti sono proprio quelle della prima parte di scontro e si ride spesso di gusto, mentre nel finale prevalgono i buoni sentimenti. Ottimi Papaleo e De Sica, brava la Finocchiaro ed eccezionale la partecipazione di un Lello Arena in grande spolvero. Fuori luogo le sequenze animate.

Gabrius79 22/11/14 23:26 - 1427 commenti

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Luca Miniero tenta nuovamente la carta delle differenze tra Nord (la Toscana) e Sud (la Campania), ma gli esiti sono decisamente fiacchi. Il primo tempo è avido di momenti divertenti e le risate stentano ad arrivare; nel secondo tempo va vagamente meglio e si dà sfogo anche ai buoni sentimenti. Sprecatissimi (e non per colpa loro) De Sica, Papaleo, Finocchiaro e Arena. Inutili i disegni animati.

Zardoz35 30/11/14 11:41 - 290 commenti

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Ormai la commedia italiana non riesce più a uscire dallo stereotipo della trama iper buonista. Come in questo evitabilissimo film dove per l'ennesima volta viene evidenziata la contrapposizione tra Sud e Centro (ma se fosse Nord sarebbe uguale). Dopo un promettente inizio, con Lello Arena unica figura azzeccata, si vira subito nel classico "volemose bene" dimenticandosi che specie nel campo della scuola le differenze esistono tutte. De Sica e Papaleo penosi, Finocchiaro non pervenuta.
MEMORABILE: L'ufficio del Preside di Acerra che condivide il locale con i cessi degli alunni; Il computer con video anni Novanta e tastiera scassata.

Digital 3/03/15 11:32 - 1257 commenti

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Garbata commedia che riesce a strappare moderati sorrisi senza ricorrere a vagonate di battutacce scurrili (comunque presenti, seppur centellinate). La storia, pur nella sua prevedibilità, mantiene una certa vivacità tale da rendere piacevole una visione appagata ulteriormente da una location particolarmente deliziosa. Certo, bisogna mettere in conto la solita dicotomia nord-sud (con tutti i cliché del caso) e una certa improbabilità di alcune situazioni (la Leone che si innamora di Papaleo è pura fantascienza), ma nel complesso non dispiace.

Galbo 4/03/15 07:01 - 12392 commenti

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La commistione regionale, una costante del cinema di Miniero, ritorna puntualmente in questa commedia scolastica. Discreta nella prima parte che vede la partecipazione di un Lello Arena in grande spolvero, il film naufraga nel prosieguo, in gran parte per colpa della coppia Papaleo/De Sica, assai male assortita e poco "servita" da una sceneggiatura che presenta gag insipide e con inserti animati che fungono da inutile riempitivo. Anche la brava Finocchiaro appare un po' fuori posto.

Tomastich 13/03/15 09:01 - 1255 commenti

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Aiuto! Se uno pensa a dei bimbi campani la mente va subito a quella dolce innocenza dei bimbi della Wertmüller e non certo a questi, dove le ragazze sono quasi più procaci della ex Miss Italia Miriam Leone e i ragazzi non hanno più il mito di Diego Maradona ma di una delinquenza ordinaria. De Sica, Arena, Papaleo, Finocchiaro rappresentano qui il nulla. Scritto male, montato peggio.

Elsolina 18/04/15 01:18 - 41 commenti

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Sembrerebbe quasi che Luca Miniero abbia esaurito le idee. L'ennesimo film incentrato sull'opposizione nord/sud, questa volta imbellettato dalla partecipazione di un ottimo De Sica, che esegue al meglio le direttive del regista. Anche se non troppo originale per ciò che riguarda la trama, il film è tutto sommato scorrevole, soprattutto grazie alla collaudata comicità di Papaleo nei panni del professore menefreghista e della Finocchiaro, sempre all'altezza. Un po' fuori luogo il finale, convincente ma non troppo.

Nando 27/12/15 07:13 - 3814 commenti

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Scadente commedia in cui si cerca di contrapporre la solita differenza regionale italiana che stavolta vede protagoniste due classi scolastiche. Dopo una prima parte lievemente promettente (simpatico Arena), nella seconda si assiste a un periglioso naufragio cinematografico che tocca punte di pura inutilità. Il buonismo invade tutta la narrazione e le gag non generano nemmeno il più piccolo dei sorrisi. Cast pochissimo in vena.

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Ultimo 4/02/17 14:33 - 1655 commenti

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Grossa delusione. L'eterna rivalità tra nord e sud è ancora una volta portata sul grande schermo. Il regista Luca Miniero (già regista di Benvenuti al Sud) confeziona un prodotto scarso, appigliato a qualche buona iniziativa di De Sica (comunque sottotono) e di Papaleo. Insufficienti sia la Finocchiaro che Miriam Leone. Già alla prima visione ci si annoia, anche perché si capisce già dove si vada a parare. Filmaccio.

Redeyes 7/03/21 09:43 - 2449 commenti

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Dopo il buon Sud e il dimenticabile Nord arriva l'improbo Centro. Miniero riesce a demolire un mostro sacro come De Sica e i bravi Papaleo-Finocchiaro in una pellicola che non ha un solo appiglio per salvarla. La "gang" di studenti napoletani è degna delle peggiori caratterizzazioni cinematografiche che furono ricordando e annichilendo Io speriamo che me la cavo con la sua annacquatura, mentre la compagine toscana appare non pervenuta. Nel film imperversa fino alla noia il capolavoro dei 99 posse che però non aiuta in alcun modo. Non si salva niente neppure la bella Leone!

Jandileida 3/12/22 20:01 - 1565 commenti

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Commediola abbastanza malinconica, imprigionata com'è tra triti stereotipi passati di moda da almeno trent'anni e un approccio favol-buonista che, francamente, va contro qualsiasi resistenza umana. Miniero ripropone l'ennesimo incontro ravvicinato tra un Sud malconcio ma allegro e un Centro-Nord ordinato ma un po' rigido: nessuna sorpresa del terzo tipo, ma solo tanta noia. Su tale soggetto gli attori finiscono inevitabilmente al macello: riuscire a non far ridere pur avendo a disposizione De Sica è impresa degna di nota. Completano il (brutto) quadro balletti e cartoni animati.

Nick franc 17/03/24 23:04 - 515 commenti

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L'inizio sembrava promettente (per merito anche del recupero del bravo Arena), poi, da quando la classe napoletana arriva in Toscana, il film perde qualsiasi mordente, con gag che non funzionano innestate su un copione squinternato che pare vecchio di sessant'anni e un cast lasciato in balia di se stesso: De Sica e Papaleo provano invano a salvare la baracca, la Leone pare confusa e spaesata, la Finocchiaro pleonastica. I bei paesaggi della val d'Orcia e i 99 Posse in colonna sonora non bastano a salvare il film dal disastro.
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