Metalmeccanico e parrucchiera in un turbine di sesso e politica - Film (1996)

Metalmeccanico e parrucchiera in un turbine di sesso e politica

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Dopo una Pivetti presidente leghista della Camera (Irene) ecco una Pivetti leghista per finzione cinematografica (la sorella Veronica): una trovata simpatica che avvicina realtà e fiction per una commedia politica che già nel titolo spiega tutto: lui (Tullio Solenghi) è un ultrà di Rifondazione Comunista, lei (la Pivetti, per l’appunto) una parrucchiera leghista convinta. Il terreno è la Romagna, la storia (approntata dalla Wertmüller con Benvenuti e De Bernardi) quella di un amore a prima vista impossibile. Perché lui è sposato (con Piera Degli Esposti) e intransigente, con un amico (Gene Gnocchi, marito di Cinzia Leone) meno integralista (vota PDI) ma altrettanto schifato dalla Lega. Eppure...Leggi tutto qualcosa si muove, soprattutto sotto la cintura di lui, che finisce col rimproverare il suo membro come in un qualsiasi Buzzanca-movie. Se però la Pivetti può anche passare per la Melato (ci regala pure qualche insospettabile nudo), Solenghi non regge proprio il confronto con Giannini e la colpa di un film modesto è in gran parte sua. Perché Gnocchi, con quella sua aria disincantata, sarebbe un ottimo comprimario e l'ambientazione romagnola è indovinata. Così come il momento storico scelto (dal 1994, elezione del governo Berlusconi, al 1996, governo Prodi causato dal ribaltone della Lega) favorisce l'azione. Certo è una politica all'acqua di rose, lontana dagli ardori di MIMI’ METALLURGICO e ormai la realtà di un'Italia che affronta lo scontro sociale poco capendo di cosa si tratta si riflette anche al cinema. C'è un discreto ritmo, la fotografia di Blasco Giurato è viva e fa risaltare il verde della campagna, ma non basta: il film non ha convinto quasi nessuno e la Wertmüller pare al momento aver abbandonato il suo filone “magico”.

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Galbo 19/03/08 15:54 - 12393 commenti

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Ennesimo titolo chilometrico per una commedia di Lina Wertmüller, che gioca sui rapporti d'amore mescolati alle differenze politiche (la contrapposizione tra un operaio comunista e una focosa leghista). Il film si segnala per i molti (troppi) luoghi comuni, sia geografici sia politici, ma anche per una discreta caratterizzazione ambientale e psicologica dei personaggi principali, intepretati da un terzetto di simpatici attori.

Il Gobbo 21/03/08 19:40 - 3015 commenti

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Tardo opus wertmulleriano di robusta volgarità, che è forse la cosa più gustosa del film. Il livello della "satira" è abbastanza modesto, e con l'andar del tempo la vecchia Lina si rivela per quello che è sempre stata, un'abile assemblatrice di stereotipi, che ora agli americani non interessano più: abbiamo perso esotismo. Tuttavia è un filmino che si fa guardare. Chi scrive deve qui confessare la sua (trascorsa) morbosa passione per le sorelle Pivetti, specie per l'altra nella sua fu veste istituzionale. E quelle raucedini...

Redeyes 31/03/08 09:26 - 2449 commenti

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Ormai non si capisce bene se la Vertmuller prediliga una buona opera o un bel lungo titolo, perché questa pellicola da salvare ha ben poco. Possiamo soffermarci sull'aurea di grottesco che la pervade, sulla recitazione sui generis di Gnocchi e Solenghi, sulla sempre brava Pivetti, ma in complexu cosa ci dice questa opera? Una superficiale satira che stagna fra clichè di partito e shampoo. Evitabile.

Ciavazzaro 2/10/09 12:50 - 4770 commenti

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Non un capolavoro, ma discreto. Riuscito parzialmente soprattutto grazie alla bravura dei protagonisti: la leghista Pivetti e il comunista Solenghi. Anche il cast secondario funziona, ma come detto vi sono troppi luoghi comuni e non proprio tutto in sceneggiatura funziona. Comunque la visione non è sconsigliata.

Disorder 16/02/11 10:46 - 1416 commenti

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Sinceramente un brutto film ma con un indubbio merito storico, quello di aver fotografato (in modo grottesco e surreale) la rapida ascesa politica della Lega Nord negli anni 90. Per il resto, grosse falle a livello di trama (se ce n'è una) e qualche volgarità di troppo. L'accoppiata Solenghi-Gnocchi faceva scintille anche in tv e obiettivamente si poteva sfruttare meglio; ma tutto il film sa di occasione persa; soprattutto si poteva "mordere" di più sul lato politico.

Herrkinski 18/02/11 14:42 - 8112 commenti

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La Wertmüller ritorna al suo classico stile, quello che l'ha resa famosa negli anni '70 con il suo misto di satira politica e storie sentimentali. A sostituire gli storici Giannini e Melato stavolta ci sono Solenghi e Pivetti; i due attori si dimostrano efficaci, seppur non all'altezza dei loro predecessori. Un instant-movie che fa una prevedile satira sulle battaglie politiche tra Lega e Sinistra di metà anni '90 (non è un caso la scelta dell'attrice); a tratti si ride comunque, grazie soprattutto a un simpatico Gnocchi. Location splendida.

Mco 8/05/14 22:19 - 2327 commenti

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La Wertmuller regala una storia d'amore e amicizia che strizza l'occhio alla situazione politica dei tempi, con l'ascesa di una nuova fazione capace di mettere in crisi le vecchie scuole di pensiero. Solenghi è un comunista convinto che perde la testa per una parrucchiera dalla camicia verde (una Pivetti di struggente sensualità) sconvolgendo il suo status familiare. I siparietti tra i due meritano senz'altro una visione, ficcanti e vagamente erotici. Gnocchi è abile comprimario in quello che comunque resta una curiosità d'autore.

Vitgar 28/02/15 23:34 - 586 commenti

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La Wertmüller propina senza misericordia sempre gli stessi cliché. Una volta bene, due con qualche variante ci può stare, ma tutta una filmografia così annoia. Questo giocare continumente su tematiche sesso-socio-politiche alla fine annoia. Cambiare gli attori non modifica in nessun modo l'impressione che si trae dalla visione del film. Non ci siamo proprio.

Nando 4/01/21 14:44 - 3814 commenti

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La politica negli anni 90 che si mescola con liaison vere o presunte è il filo conduttore di questa satira che nonostante qualche luogo comune di troppo strappa qualche sorriso. Il cast offre una discreta interpretazione soprattutto nell'iracondo Solenghi, nella sensuale Pivetti e nello stralunato Gnocchi. Interessanti le ambientazioni e l'apparizione di notevoli auto d'epoca. Finale cialtronesco che lascia il dubbio.

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  • Discussione Cangaceiro • 10/07/09 11:11
    Call center Davinotti - 739 interventi
    Forse sono troppo malizioso,ma credo di avere capito la sottile allusione de IL GOBBO rispetto alle raucedini delle Pivetti.
    Se è come l'ho interpretata io,è un'ottima chiusura di commento...
  • Discussione B. Legnani • 10/07/09 12:14
    Pianificazione e progetti - 14964 interventi
    Cangaceiro ebbe a dire:
    Forse sono troppo malizioso,ma credo di avere capito la sottile allusione de IL GOBBO rispetto alle raucedini delle Pivetti.
    Se è come l'ho interpretata io,è un'ottima chiusura di commento...


    Ah?