Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Renato Pozzetto nei panni del prete è un classico: aveva cominciato già anni e anni prima in TRE TIGRI CONTRO TRE TIGRI, aveva continuato in un altro film a episodi: TESTA O CROCE. Ora, impegnandosi in prima persona come regista (e chiamando suo figlio Giuliano a fare la parte di suo figlio pure nel film) decide di rilanciare uno dei suoi personaggi più tipici per una pellicola intera: richiama i vecchi compagni del Derby (il cabaret milanese per eccellenza, un tempo) Teocoli, Andreasi ed Enzo Jannacci (che col proprio figlio si occupa delle musiche)...Leggi tutto e imbastisce un soggetto scarno quanto banale. Con una sceneggiatura appena abbozzata parte e ne esce uno dei suoi film più imbarazzanti, davvero a rischio trash. La palma del peggiore va a Marta Forghieri, che nella parte della ragazza incinta mostra qui una recitazione decisamente non all’altezza. Ma in generale l’intero cast è diretto malissimo: Teocoli (nel ruolo a lui congeniale del travestito) è forse l'unico che si salva grazie a un certo mestiere, ma le sue gag chiaramente improvvisate si basano soprattutto su doppi sensi vecchi di migliaia di anni e volgarità gratuite. E che dire della coppia demenziale di poliziotti scemi? Verrebbe quasi da chiedersi se lo sono o ci fanno... In fondo però la colpa non è tutta loro ma. Pozzetto sono ormai anni che non riesce più a divertire come un tempo: appare sempre svogliato, stanco, poco convinto. In più come regista non dimostra assolutamente senso del ritmo e dei tempi comici. PAPA’ DICE MESSA proprio non funziona, nei suoi tentativi di provocare la risata con trovate degne del peggior avanspettacolo. Pubblicità non-occulta per il quotidiano della Lega, “La Padania”.

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Galbo 11/03/08 06:00 - 12392 commenti

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Mediocre film diretto da Renato Pozzetto. Idea di partenza discreta ma sviluppata malissimo attraverso una sceneggiatura piatta e dialoghi infarciti di luoghi comuni. Gli espedienti narrativi sono introdotti senza alcuna logica consequenziale. Nel cast il peggiore (davvero negato) è il figlio di Pozzetto, il migliore Teocoli a tratti molto simpatico ma che non riesce da solo a risollevare del sorti del film. Penoso.

Gugly 8/03/08 14:40 - 1187 commenti

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Regia inesistente, sceneggiatura anche. Pozzetto Jr. è una spina irritante nel fianco, Pozzetto Sr. non riesce ad evitare la debacle. Veramente curioso Teocoli en travesti, ma se per certi versi la sua performance è la migliore, non basta a salvare dal naufragio un film che avrebbe avuto bisogno di ben altri autori ed esecutori per avere una sua dignità.

Ianrufus 23/05/09 08:40 - 139 commenti

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Guardando le ultime prove di Renato Pozzetto (dal 1990 in poi) si assiste all'inaridimento di un talento che invece aveva brillato negli Anni Settanta e qualcosa pure negli Ottanta. Ci si chiede se questi personaggi non siano delle semplici spugne che assorbono ciò che sta intorno... Sta di fatto che da un certo momento in poi Pozzetto ha iniziato a recitare svogliatamente, assente, regalando prove davvero imbarazzanti. Questo è forse il punto più basso raggiunto (ma è lo stesso individuo di Saxofone?). Giacomo Pozzetto... basta, perché infierire?

Manowar79 8/06/09 16:48 - 309 commenti

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...Sceneggiatura e recitazione da fiction, per non dire inaccettabile. Si salva il solo Pozzetto che, con il suo personaggio imbambolato e lunatico, riesce sempre a strappare qualche sorriso. Si intuisce un tentativo di contestazione nei confronti di una Chiesa moderna, meno devota e più "imprenditoriale", ma il tutto è congegnato in modo veramente pessimo. Insopportabile la Forghieri, soprattutto se apre bocca.

Disorder 4/07/09 15:19 - 1416 commenti

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Commediola piuttosto debole, per di più con un Pozzetto decisamente sottotono. C'è poco ritmo, la trama è davvero troppo banale, si cade anche in qualche luogo comune. Da salvare: diverse gag divertenti, ma quasi tutte hanno protagonista Teo Teocoli, versione travestito. Inguardabile il cast di contorno.

Franz 3/03/10 10:50 - 110 commenti

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Perché realizzare un film del genere? Pessimo sotto ogni punto di vista: storia vecchissima (di preti con figli è pieno il mondo e il cinema), volontà di creare situazioni comiche dagli esiti desolanti (i due poliziotti cretini dovrebbero far ridere? Mah!), luoghi comuni superatissimi (Teocoli travestito con tutte le sue volgarità e i suoi doppisensi ortofrutticoli), Pozzetto jr. e la Forghieri risibili (loro sì) per la loro totale incapacità recitativa (da teatro parrocchiale, appunto). Avvilente vedere il buon Renatone caduto così in basso!

Dengus 20/05/11 17:33 - 361 commenti

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Il canto del cigno del Grande Renato, forse non solo per colpa sua, che appare comunque stanco; ma anche per il fatto che una certa epoca cinematografica è finita da anni, congedandosi, almeno per me, con Piedipiatti nel 1991. Il timone del film lo prende Teocoli, molto simpatico nella parte del trans (in piena epoca trasformista con la Gialappa's), ma che non serve a salvare una pellicola scialba, che viene poi uccisa dall'interpretazione della Forghieri e di Pozzetto Jr. Perdibile e triste per chi ha amato il Pozzetto dei '70 e '80.
MEMORABILE: Pozzetto vestito da donna che ripete alla famiglia di Zobeide: "Sono un prete!"

Stefania 30/08/11 03:51 - 1599 commenti

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Lo spunto poteva essere promettente per una commedia scoppiettante: uno strano terzetto (un prete-padre, una ragazzina sbandata e un travestito) coinvolti in un intrigo giallo-rosa, con due poliziotti imbranati alle calcagna. Cosa non funziona, allora? Tutto: caratterizzazioni stonate, attori o negati o svogliati, dialoghi di una stupidità imbarazzante, gag che sarebbero insulse persino se brevi: tirate per le lunghe, diventano insostenibili. Si salva appena, in qualche momento, Pozzetto, ma è appannato nello sguardo e nella verve. Niente allegria, solo nostalgia...
MEMORABILE: La ragazzina, che dovrebbe parlare "giovane", ma si limita a qualche parolaccia da zietta e inizia alcune frasi con: "A dire il vero...". Incredibile!

Vitgar 11/08/14 19:28 - 586 commenti

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Un filmetto girato in fretta e furia: questa è l'impressione che dà questa specie di giallo-comico partorito da Pozzetto. Lontano anni luce dalle sue cose migliori si evidenzia un difficoltà enorme nel dare fluidità al racconto. Anche nella veste attoriale Pozzetto non sembra lui; Teocoli si sforza di dare credibilità al suo personaggio, ma il copione è quello che è. Andreasi si vede troppo poco per un giudizio. Velo pietoso su tutti gli altri. Grande flop.

Ultimo 16/08/14 19:07 - 1655 commenti

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Non ai livelli del Pozzetto anni 80, ma non lo trovo così orrendo e inaccettabile. Poca roba la trama, ma Pozzetto nonostante non sia in gran forma è sempre simpatico e Teocoli nei panni del travestito fa scappare qualche risata vera. Nel complesso due pallini.

Renato Pozzetto HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina SaxofoneSpazio vuotoLocandina Io tigro, tu tigri, egli tigraSpazio vuotoLocandina Il volatore di aquiloniSpazio vuotoLocandina Un amore su misura

Herrkinski 18/09/14 03:50 - 8109 commenti

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Un Pozzetto ampiamente in fase calante, che non fa quasi mai ridere e non regala nemmeno i suoi classici slanci surreali; il fatto che sia anche in regia è ininfluente, considerando il ritmo e la confezione da fiction televisiva. Il resto del cast, a parte Teocoli che s'impegna ma è in un ruolo da macchietta, non aiuta; si rivede a tratti la Kerova, mentre la Forghieri è caruccia, ma quando apre bocca fa piangere la settima arte. Poche gag, quasi mai riuscite, intreccio giallo risibile, clichè e buonismi a non finire; c'è ben poco da salvare...
MEMORABILE: Le acrobazie con la frittata; Pozzetto e le 12 paia di mutande in regalo: "Che bello! Vado a mettermele subito!" "Tutte?" "Sì, sì, tutte!"

Pessoa 20/09/14 20:32 - 2476 commenti

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Tremenda commediaccia che si fa fatica a guardare fino in fondo. La trama inconcludente è retta da dialoghi realmente imbarazzanti. L'umorismo (o presunto tale) è becero e spesso disgustoso. Penoso l'omaggio alla Lega Nord da parte di un Pozzetto ormai alla frutta. I bravi Teocoli e Andreasi non bastano a salvare questo film noiosissimo. Mi sono invece piaciute le musiche dei Jannacci. Davvero non c'erano copioni migliori in circolazione su cui investire?

Deepred89 25/05/22 23:19 - 3706 commenti

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Meno tremenda di quel che si legge in giro, un'elegia del perdente e dello stramboide in cui la comicità non funziona quasi mai, il finale gioiosamente anarchico sa di incompiuto, la risoluzione dell'intrigo poliziesco non si può vedere, eppure dotata di un'atmosfera particolare, lividissima, di un indistinto profondo nord di periferia, tra prostituzione e piccola criminalità, raramente rappresentato al cinema. Pozzetto attore sotto le righe, bravo Teocoli a non far scivolare nel grottesco un personaggio strabordante. La componente omosex è sguaiata ma a suo modo quasi progressista.

Hearty76 23/08/22 23:48 - 258 commenti

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Squadernata commedia velata di scialbe tinte poliziesche e melò, quasi da romanzetto di periferia urbana. Storia in cui l'italianeggiante carisma di Pozzetto (di solito abile nelle virate istrioniche tra estro e malinconia) subisce un notevole calo, che nemmeno la surreale e prorompente simpatia di Teocoli riesce a nascondere sotto al tappeto. Simpatica ma sprecata la presenza del vero figlio di Renato nel cast. Non c'è una trama d'aggancio che regga la lentezza di scene senza mordente, i personaggi son poco più che macchiette e caricature rimediate all'ultimo in oratorio. Evitabile.

Redeyes 27/01/23 07:08 - 2449 commenti

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Pozzetto, ormai da anni ha perso il suo unico appeal e con una direzione e una recitazione stanca e stancante porta sullo schermo questa pellicola la cui sceneggiatura è veramente poca cosa. Esce fuori un film spesso tedioso e con nessuno spunto degno di suscitare ilarità o altro. Gli unici momenti passabili sono quelli interpretati da Teocoli, che ci prova ma spesso ricorre a una comicità trita e volgarotta. C'è ben poco da salvare.

Maxx g 9/08/23 21:43 - 635 commenti

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Non è tutto da buttare. Un prete (Pozzetto) scopre di stare per diventare nonno. Solo che suo figlio sparisce. Con l'aiuto di un travestito (Teocoli) parte la caccia. Un film che si segue, ha il suo perché, Pozzetto (anche regista) rinuncia ai suoi soliti canoni (ma non del tutto) per un ruolo semiserio. Il problema è che scarseggiano le situazioni e i colpi di scena. Merita di essere visto, senza aspettarsi chissà che. Validi anche Teocoli e Andreasi. Giacomo Pozzetto è veramente figlio di Renato, oltre ad interpretarlo sulla scena.
MEMORABILE: La commossa preghiera di don Arturo.
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  • Homevideo Xtron • 15/06/12 18:12
    Servizio caffè - 2149 interventi
    Il dvd uscito in edicola (Fabbri Editori) è letterbox

    Durata 1h34m39s

    Ultima modifica: 15/06/12 18:32 da Zender
  • Discussione Ruber • 11/09/14 01:09
    Formatore stagisti - 9246 interventi
    Rivedendolo qualche sera fa l'ho rivalutato, il film è molto meno peggio di quello che può apparire; qualche anno fa non sarebbe arrivato alla sufficienza, adesso almeno un bel sei e mezzo pieno se lo becca.
    Ultima modifica: 11/09/14 18:35 da Ruber
  • Discussione Markus • 11/09/14 20:09
    Scrivano - 4775 interventi
    Dovrei rivederlo.
  • Curiosità Mauro • 13/10/16 10:43
    Disoccupato - 11980 interventi
    Il fedele che, all’inizio del film, entra nella chiesa di Don Arturo (Pozzetto) asciugandosi l’impermeabile inzuppato con un giornale è interpretato dall'imprenditore varesino Alessandro Cocco, omonimo del vero attore Alessandro Cocco, ma in realtà ben più famoso di lui. Originario di Valdagno è conosciuto come recordman delle ospitate in TV, spesso inquadrato nel pubblico. Un anno riuscì nell’impresa di farsi immortalare in contemporanea sia al programma di capodanno di Rai1, sia a quello di Rai2, trasmessi in due località diverse (rischiando di far passare un guaio al povero Gigi Sabani, come potete leggere nel secondo dei due articoli allegati). Famose le sue foto scattate assieme a diversi vip del mondo dello spettacolo… e non solo, perché una volte lo si vide pure seduto accanto a Giovanni Paolo II!!!

    http://www.tvlocali.tv/alessandrococco.htm

    http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/02/02/cocco-altro-che-pippo.html

  • Curiosità Mauro • 14/10/16 10:45
    Disoccupato - 11980 interventi
    Nel cast tecnico del film figurano due figli d'arte, tra l'altro figli di attori molto vicini a Renato Pozzetto: il fotografo di scena è Piero Villaggio, figlio di Paolo; l'arredatrice è Eleonora Ponzoni, figlia di Cochi.