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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ormai sembra impossibile prendere Wes Craven sul serio. Fin dal primo indimenticato episodio di NIGHTMARE - DAL PROFONDO DELLA NOTTE il regista americano aveva dimostrato un forte interesse per la contaminazione tra horror e commedia. Con l'ultimo capitolo della medesima saga, da noi intitolato NUOVO INCUBO, Craven ha aggiunto una riflessione sul metacinema degna di Mel Brooks; basti dire che i protagonisti di NEW NIGHTMARE erano proprio Wes Craven e Heather Langenkamp nella parte di loro stessi!...Leggi tutto Dal momento che la critica aveva plaudito all’esperimento (in realtà l'espediente è ormai da tempo prerogativa di molti film di genere) Craven la riprende, saltando il passaggio alla realtà “vera” ma suggerendolo con frasi del tipo: “Sembra proprio di stare in un film dell'orrore” e altre amenità. Si sprecano poi le citazioni, a cominciare dall’incensamento della propria opera (Drew Barrymore rivela all'assassino di amare solo il primo episodio della serie NIGHTMARE, e cioè l'unico firmato da Craven prima del ritorno con f=3234]NEW NIGHTMARE) fino ad arrivare a mostrare in una televisione intere sequenze di HALLOWEEN. Si discute su Jamie Lee Curtis - la “screaming queen” per eccellenza - e il solito maniaco di horror spiega come sia costruito un vero film dell'orrore (facendoci capire che anche SCREAM è strutturato nella stessa maniera). Insomma, Craven pare volerci spiegare che il cinema horror è diventato ormai una parodia di se stesso ed è inutile tentare di spaventarci con i metodi classici (anche se nei primi dieci minuti ci riesce benissimo, creando un brevissimo “film nel film” interessante e terrorizzante). Così saltan fuori le soluzioni impossibili, un finale inimmaginabile, la ricerca del grottesco a ogni costo. Cosa dire infatti del mostro (dotato di una maschera favolosa, una specie di “urlo di Munch” trasfigurato in un teschio) che ad ogni apparizione prende porte in faccia, bottigliate in testa ed è vittima di ogni genere di incidente? Craven ha cercato di soddisfare i gusti di tutti non dimenticandosi dei suoi vecchi fan (c'è pur sempre una buona dose di splatter) ma deludendo chi da un suo horror ancora si attende le cupe atmosfere di film geniali come IL SERPENTE E L’ARCOBALENO o LA CASA NERA. Curiosa la presenza nel cast di Henry Winkler, più noto a tutti come il Fonzie di HAPPY DAYS, ulteriore dimostrazione di come Craven non avesse proprio intenzione di terrorizzare nessuno, con SCREAM. Un'occasione persa perché, va detto, i primi dieci minuti sono un perfetto esempio di come coniugare horror e brillantezza narrativa. Poi tutto si sfascia e ritorna nella normalità dell’horror classico (benché provi ostinatamente a distanziarsene).

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Deepred89 12/04/07 20:06 - 3701 commenti

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Divertente, avvolgente e molto citazionista, il film di Craven non si prende un attimo sul serio ma non va affatto sottovalutato. Le scene di suspence (come quella iniziale) sono ben realizzate; la storia, pur reggendosi unicamente su citazioni ad altri slasher, funziona; il ritmo non molla mai e gli attori, pur se non tutti bravi, almeno sono simpatici. Di sicuro non un film per tutti i gusti (Dario Argento ad esempio non lo sopporta) ma a mio parere decisamente apprezzabile.

Magnetti 20/05/07 02:07 - 1103 commenti

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Si parte bene con la scena che vede protagonista Drew Barrymore, il fidanzato e l'assassino con la maschera ispirata al volto deformato del quadro di Munch (L'urlo). Poi si passa inaspettatamente a un tono a metà strada fra orrore (e poco sangue) e parodia. Beh... mix riuscito, almeno nell'idea. E ce n'è per tutti: giornalisti, istituzioni scolastiche, studenti, forze dell'ordine: tutti fanno la figura degli idioti con, sullo sfondo della narrazione, i capisaldi degli horror americani (soprattutto Halloween). Un film originale.

Undying 3/06/07 23:45 - 3807 commenti

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Resta un mistero l'incredibile successo riscosso da una pellicola dozzinale come quella proposta da Craven, qui distante anni luce dalla compiutezza de L'Ultima Casa a Sinistra o dal confuso, ma intrigante, Le Colline hanno gli Occhi. Scream celebra il non-senso, l'apparenza (di corpi giovani e belli) dietro alla quale si cela l'inconsistenza degli umani valori. L'ipocrisia dell'horror edulcorato viene celebrata nello sviluppo di una trama inconsistente, poco credibile, al limite del ricolo. Le citazioni, tante, sono da asettico copia-incolla.

Caesars 6/06/07 10:45 - 3773 commenti

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Craven è autore (?) sopravvalutato e anche questo "Scream" non riesce ad elevarsi dalla mediocrità. L'idea di per sè non era male: oramai di film horror se ne son visti troppi ed è difficile inventarsi qualcosa di nuovo, meglio quindi "giocare" con le armi che si hanno già a disposizione. In più i primi 10 minuti sono anche coinvolgenti e la maschera dell'assassino è riuscitissima. Peccato però che presto il film sbandi in continuazione, insicuro della direzione da prendere: horror commedia o parodia? Vedibile e nulla più.

Il Gobbo 8/10/07 19:40 - 3015 commenti

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Barboso e pretenziosissimo esercizio teorico sul genere slasher, in cui persino l'ironia (che pure sarebbe di solito assai apprezzata) trasuda compiacimento narcisistico. Siccome, poi, alla fine bisogna pur portare a casa il lesso, Craven finisce per ricorrere senza ritegno allo strumentario di cui vorrebbe esibire allo spettatore l'inconsistenza, e pur ottenendo alcune fra le cose migliori del film ne contraddice il senso. Colpa ancor più inemendabile, ha generato innumerevoli tentativi di imitazione, quando non auto-cloni. Da urlare, appunto

Galbo 12/10/07 05:49 - 12372 commenti

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Film particolarissimo in cui Wes Craven gioca con tutti gli stereotipi del genere horror e si diverte a destrutturarli e a rimontarli secondo le proprie esigenze. Il film rappresenta inoltre uno sguardo ironico ed autoironico al genere horror-trash come dimostrato dalla piega che prende poco dopo un'inizio di stampo estremamente classico (protagonista la Barrymore) quando il killer prende di mira proprio gli appassionati del genere horror. Può non piacere ma è a suo modo geniale.

Lovejoy 24/12/07 16:38 - 1823 commenti

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Il film che ha rifondato l'horror dopo un periodo non eccelso. Scritto da Williamson, autore anche di "Dawson's Creek", è un horror citazionista, con un inizio indimenticabile e un finale notturno che termina in un bagno di sangue (letteralmente) altrettanto memorabile. Gran ritmo e buon approfondimento dei personaggi. Splendido il cast, con una menzione particolare per la Campbell, Arquette e Kennedy. Divertenti i camei di Henry Winkler, Linda Blair e Wes Craven.
MEMORABILE: L'inizio con Drew Barrymore; Cindy in casa con l'assassino; Il trascinante finale notturno.

Cotola 21/01/08 23:33 - 8998 commenti

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Scream ovvero fenomenologia del genere horror. Dopo lo scivolone di Vampiro a Brooklin Craven torna a lidi a lui più consoni dando vita ad un ottimo thriller vecchio stampo che ha il suo pregio maggiore nell’analisi semiologica di un genere, troppo spesso sottovalutato, di cui ci vengono mostrati regole e clichè che il regista si diverte spesso a irridere. Forse ci sono troppe pause comiche ma gli spaventi non mancano (come negli esplosivi primi dieci minuti). Molto gustoso.

Redeyes 23/01/08 11:37 - 2442 commenti

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Ho visto Scream con piacere, anche perché venuto alla luce in un periodo in cui non c'erano grosse perle nel genere. L'idea è quantomeno interessante ed esula un po' dall'ennesimo Motel et similia, collocandosi in un college horror che farà quasi da apripista. Film autoironico e piacevole che però vira propinandoci un noiosissimo finale, che rovina il film dal momento della morte sulla porta del garage. Rivisto stufa ben presto, complici anche i successivi cloni. I sequel, invece, sono quanto di più trito e ritrito si possa vedere.

Ciavazzaro 27/05/08 16:40 - 4768 commenti

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Craven fa il verso e in un certo senso rivoluziona il genere slasher confezionando un prodotto più che dignitoso. Discreto il cast, con una sufficiente Neve Campbell (eroina della saga) e il sangue non manca (cosa che farà felici gli appassionati del lato sanguinolento del genere). Divertente il prologo in cui l'omicida gioca al gatto e al topo con la vittima, con l'indovinello "Chi è l'assassino in Venerdi 13?". Discreto colpo di scena, ottima l'idea della maschera tipo urlo di Munch.
MEMORABILE: Il prologo.

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Samtam90 15/07/08 22:43 - 56 commenti

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Notevole thriller con venature horror che presenta una vena ironica talmente accentuata da riuscire a parodizzare e irridere, molto spesso, il genere stesso (vedi l'intera sequenza della festa finale nella villa e, specialmente, il momento in cui i ragazzi discutono sui vari clichè dei film dell'orrore; ma anche il momento finale in cui "l'assassino si risveglia"). Ottimo il prologo, carico di tensione, discreta la storia e buone le interpretazioni (specialmente la Campbell).
MEMORABILE: Il prologo, l'epilogo nella villa.

Sunchaser 2/10/08 20:47 - 127 commenti

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Il film di Craven, che ha rilanciato la moda dello slasher, è un compendio autoironico del cinema di spavento degli anni '70 e '80, le cui regole vengono rivelate e spiegate alla spettatore, poi seguite o ribaltate al momento opportuno per spiazzarlo e disorientarlo. Spaventevole con intelligenza e ironico senza essere parodico. Per gli appassionati è da non perdere.

Patrick78 6/02/09 08:47 - 357 commenti

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Una pietra miliare, un capolavoro slasher ed in assoluto il miglior film di Craven mai realizzato. Bravissimo il regista a riciclare una classica teen story ambientata in un college americano e renderla appetibile sotto ogni punto di vista. Situazioni di puro terrore, tensione a mille e dialoghi più che convincenti vengono condensati dalla strepitosa sceneggiatura di Kevin Williamson che fa di questo film horror il più grande successo degli Anni Novanta, inutilmente imitato o parodiato. Menzione speciale per i giovanissimi e convincenti attori.
MEMORABILE: Il prologo con Drew Barrymore.

Brainiac 9/02/09 05:24 - 1083 commenti

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Vederlo adesso, periodo in cui ciò che questo film ha proposto (cioè un'analisi attenta delle tematiche horror è assodata), sarebbe pleonastico, se non fosse che il film regge anche come puro intrattenimento. A mio parere, trattasi di un (quasi) capolavoro. Rivisitare ogni clichè del genere, approfondirlo (le disquisizioni tarantiniane sulla sessualità come lasciapassare per il massacro), stravolgerlo a proprio tornaconto, è stata un'operazione intelligente e doverosa. Rispetto ai sequel si mantiene anche una bella tensione e il finale inquieta non poco.
MEMORABILE: Tutte le disquisizioni sulle dinamiche del genere horror.

Ale56 26/05/09 12:49 - 225 commenti

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Negli anni 90, tra i pochi slasher di quel periodo, "Scream" cerca di occupare un posticino. Wes Craven, abituato a ben altri film, qui vuole però creare un horror con venature thriller e con una buona dose di humor. La regia alterna buoni momenti ad alcuni momenti flaccidi anche se la tensione è sempre alta, nonostante alcune battute la facciano decadere in piu punti. La recitazione è buona per i giovani. Curiosa presenza nel cast di Fonzie (Henry Winkler). Parodia riparodiata da Scary Movie.
MEMORABILE: Dialogo tra la reporter e il cameraman: "Prendi la videocamera cristo". Il cameraman: "Ma io non sono cristo".

Greymouser 19/06/10 14:44 - 1458 commenti

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Velleitario quanto presuntuoso giochetto metacinematografico di grana grossa, mi è sempre stato antipatico per il suo atteggiarsi a film profondo e de-strutturalista. In realtà, uno slasher come tanti, solo con una patina di arroganza pseudo-autoriale che affossa anche quel poco di buono che ci si potrebbe trovare a livello di regia. Ulteriore demerito: ha aperto la strada a una legione di cloni ancor peggio concepiti e realizzati. Per me, una bufala.

Funesto 13/06/10 18:45 - 525 commenti

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Piccolo grande horror che commemora la rinascita dello slasher, un genere semplice e facilone che ha goduto di grande successo in America. "Scream" è una presa in giro nei confronti dei meccanismi più risibili, dei clichè e dei personaggi stereotipati del genere, condito con umorismo nero e sangue al punto giusto. Non esaltante dal punto di vista dell'originalità di fondo (rimane comunque uno slasher qualsiasi) e della logica, ma comunque (quasi) discreto. Bella e brava Neve Campbell. Belli il prologo e il personaggio del killer. **!.
MEMORABILE: Il killer, che, ogni volta che cerca di uccidere le prende di santa ragione dalle sue vittime.

Burattino 14/10/10 14:19 - 101 commenti

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Come già gli era capitato, come solo i grandi sanno fare, Craven reinventa il genere horror dettando quelli che saranno i topoi degli anni '90. A volte i film non vanno valutati solo per ciò che sono in sè, ma per l'influenza che riescono ad avere. Quando lo slasher sembra giunto a capolinea Craven mette la situazione in scena: tutti conoscono le regole del gioco e tutti si comportano di conseguenza. La tensione non regge più? Bene, mettiamola sul ridere. Imprescindibile.

Manowar79 22/11/10 15:09 - 309 commenti

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Non solo il film che ha restituito notorietà all'altalenante Craven, ma quello che ha ravvivato (insieme a Seven) l'interesse per la vecchia formula del thriller ad omicidio seriale. Per la verità, il film in sè è mediocre e superficiale, quasi un metahorror ironico che si prende gioco dei clichè del genere, ma senza particolari guizzi di originalità. L'ambientazione collegiale e la presenza della bellissima Campbell (di moda, in quegli anni) rendono il tutto ancora più trendy. New generation.

Rambo90 18/04/11 13:50 - 7661 commenti

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Craven gioca con i clichè dell'horror e azzecca così un grande film. Le regole citate dal personaggio di Randy sono rispettate in pieno, con spaventi che arrivano puntuali ma ben congegnati e un assassino dal volto coperto che rimarrà nell'immaginario. Il cast è pieno di futuri divi, con la Campbell e la Cox in primo piano, un Ulrich monoespressivo ma giusto per la parte e un simpatico Arquette. La scena iniziale con Drew Barrymore è davvero inquietante e getta subito le basi per i punti cardine della storia.

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Jorge 23/04/11 18:26 - 164 commenti

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Nel bene e nel male è un film che ha segnato la mia adolescenza. Il prologo è allucinante e sicuramente il momento migliore; nel prosieguo il film perde qualcosa per il suo voler scovare e demolire i clichè degli horror, ma ricordiamoci che si tratta di un prodotto destinato ad un pubblico (allora) giovane e ci sta. La tensione cresce ed esplode nel finale, con un epilogo (all'epoca) inaspettato, malato e convincente. Bravi gli attori, sufficiente Craven (anche se non al meglio) e discreto Williamson alla sceneggiatura. Da vedere.

Metuant 28/05/11 20:38 - 456 commenti

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Derivativo quanto si vuole, nel bene e nel male questo film ha contribuito a rilanciare il genere slasher negli anni 90 dando una linfa rinnovata al genere con la sua curiosa spruzzata di metacinema tra autocitazioni e compagnia bella. Ottima la pensata di Ghostface, una figura volutamente esagerata e adatta per rappresentare una delle nuove icone tra le figure di assassini cinematografici. Tanto sangue e una buona dose di ironia garantiscono l'intrattenimento.
MEMORABILE: La prima apparizione di Ghostface; l'omicidio nel garage.

Mickes2 18/06/11 21:13 - 1670 commenti

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Un incipit di grandissimo livello ed un epilogo molto interessante non riescono a sopperire ad una lunga parte centrale in cui la tensione frana, sequenza dopo sequenza, ed è costituita da situazioni ripetute che ricalcano i clichè di genere, da dialoghi che divertono, sì, ma che apportano poco o nulla allo svolgimento e al valore del film. Non può esserci solo questo e Craven ha più di un debito con Carpenter e Cunningham. Siamo su livelli di discreto intrattenimento grazie anche ad una pregevole idea di partenza.

Homesick 18/12/11 17:31 - 5737 commenti

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Summa dell’intero genere slasher che nel profluvio di (auto)citazioni cinefile in bilico tra realtà e fiction - spesso sul filo dell’ironia: si veda il cameo del regista -, compone piccoli capolavori di suspense come il climax del prologo con la falsa protagonista e lo sfasamento temporale nella sequenza con le immagini in differita, ove si coglie la visionarietà perfida di Nightmare. Gli interpreti non sono semplici agnelli al macello, ma conferiscono spiccata individualità ai loro personaggi di vittime combattive (Campbell, McGowan), spregiudicate reporter (Cox) e «vicesceriffini» (Arquette).
MEMORABILE: Il prologo; il cameo di Craven (è il guardiano Fred, con maglione a righe e cappellaccio come Freddy Kruger); i tergicristalli che spazzano sangue.

Luchi78 9/01/12 15:42 - 1521 commenti

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Scream è una burla, per lo spettatore che non conosce le finalità autoironiche del film. La convinzione di vedere un horror a tutti gli effetti crolla man mano che i minuti passano, fino al finale, che rivela chiaramente gli intenti del regista. Insomma, una piccola perla del genere, ma non del genere horror, perché effettivamente di questo film si ricorderanno molto più le sue fin troppo facili parodie, piuttosto che le temibili imboscate del serial killer protagonista.

Hackett 30/04/12 11:52 - 1865 commenti

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Craven incontra lo scrittore Williamson e insieme rivitalizzano lo slasher americano (un po' stanco invero) e la carriera di un regista che ha brillato intensamente ma non in maniera costante. Il pregio principale di Scream è quello di essere veloce, avvincente e di beffarsi dei meccanismi classici del genere in maniera intelligente, fingendo di volersene discostare ma utilizzandoli per l'ennesima volta. Primo capitolo frizzante e inaspettato.

Pinhead80 13/07/12 01:23 - 4715 commenti

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Questo horror girato da Wes Craven è stato un successo a livello planetario perché ha in qualche modo ridato linfa al genere slasher, che stava perdendo qualche colpo. Imitatissimo da tante parodie (confesso che a rivederlo pensavo spesso a Scary movie, perdendo così pathos nella visione). Il film gioca molto sull'auto-ironia (tanti i riferimenti ai cliché tipici del genere) senza scordarsi però di terrorizzare. Un giusto mix che ha portato alla ribalta, per l'ennesima volta, il creatore di Freddy.

Myvincent 18/07/12 14:42 - 3722 commenti

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Capostite d'una sorta di horror-soap, brilla per la riuscita in tutti i sensi, a partire da un affiatato cast di giovani attori, tutti fino a quel momento sconosciuti ma tutti all'altezza del ruolo assegnatogli. Fa eccezione la star Drew Barrymore, che negli iniziali 10' regala brividi freddi prima di trasformarsi in vittima. Più che un horror, un metahorror che descrive e ironizza sui classici moderni e sul loro pubblico, questa volta protagonista esso stesso di una storia da serial-killer.

Belfagor 9/10/12 21:39 - 2689 commenti

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C'è chi, come Craven, sa rimescolare le carte di un genere ormai asfittico e giocarle con la dovuta ironia, creando un'amalgama ideale fra risate e tensione. Poi c'è chi pensa di poter decostruire all'infinito in preda a una frenesia postmoderna che lascia con un pugno di mosche e che invece farebbe bene a riguardare questo film, che supera di gran lunga qualunque tentativo di imitazione. Thriller astuto, divertente, citazionista senza esagerare. La Campbell è una final girl bella ed intelligente, Arquette un simpatico vicesceriffo.
MEMORABILE: Il prologo con Drew Barrymore; "Se riattacchi ti sbudello come un branzino!"; Il cameo di Craven nei panni dell'inserviente.

Buiomega71 24/05/13 00:53 - 2899 commenti

I gusti di Buiomega71

Summa craveniana travestita da teenslasher. C'è tutto (ma proprio tutto il suo cinema, in primis Nightmare e Benedizione mortale a piè sospinto). Stridono un po' i dialoghi citazionistici e l'Halloween carpenteriano che fa da sfondo al massacro, per il resto un piccolo gioiellino, dove lo zio Wes apre con un incipt tra i più terrorizzanti e mozzafiato mai girati per chiudere in una totale follia sanguinaria, alla stessa feroce stregua de L'ultima casa a sinistra e Le colline hanno gli occhi. In pratica mancano solo i serpenti e le scene oniriche (anche se il finale è giocato come un incubo, tra finzione cinefila e realtà).
MEMORABILE: Tutto il sanguinario e malato finale: coltellate, follia, televisori sbattutti sulla capoccia e sparatorie devastanti. Insomma, il miglior Craven.

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Ale nkf 21/09/13 20:43 - 802 commenti

I gusti di Ale nkf

Craven si diverte a sfottere il genere horror in toto, facendo risaltare tutte le inverosimiglianze che in esso albergano, riuscendoci benissimo e sfornando una vera perla. All'apparenza Scream può sembrare uno squallido film per teenager, ma in realtà è un horror ben riuscito. Riesce a tenere alta la tensione e a farla scoppiare in un finale sorprendente. Nota di merito anche al cast, che si presenta in ottima forma: l'epilogo con la Barrymore, i siparietti della giornalista Cox e la comitiva dei ragazzi protagonisti.
MEMORABILE: Ghostface in ogni sua apparizione; Il prologo nella villetta.

Herrkinski 1/10/13 02:45 - 8052 commenti

I gusti di Herrkinski

Scream è a suo modo pietra tombale e rinascita di un intero sottogenere horror, lo slasher; laddove infatti ne ridicolizza i cliché e ci gioca in un turbine di citazioni cinefile, dall'altro ricasca negli stessi errori del peggior horror anni '90: splatter relativamente contenuto, ironia e gusto per il grottesco, cameo di attori famosi, interpreti bellocci e insostenibili. Il successo però ha ridato linfa al genere, l'incipit è girato benissimo e il finale tutto sommato funziona. Ruffiano; certamente non un capolavoro, ma perlomeno peculiare.

Almicione 17/11/13 01:56 - 764 commenti

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Da un cult del genere horror come questo mi aspettavo qualcosa di più originale. In effetti, all'interno degli stereotipi classici qualcosa di lodevole è presente: al di là dei colpi di scena (non troppo entusiasmanti e mitigati, d'altronde, da numerose scene prevedibili), la scoperta di chi si nasconde dietro la maschera è sconvolgente, anche perché stravolge i canoni classici dell'horror; solo questo, cioè il finale, rende decente una pellicola che per la maggior parte della durata si rivela una delusione. Lillard indegno.
MEMORABILE: La scena iniziale con l'uccisione di Casey Becker e Steven Orth; Il finale eccezionale.

Fauno 1/03/14 12:45 - 2206 commenti

I gusti di Fauno

Un discreto scotto lo paga (come d'altronde tutti i "primi" della serie) per via degli strumenti e delle argomentazioni da introdurre ex-novo, ma direi che l'unico neo, che però fa parte del gioco, sia quello di far morire un personaggio a dir poco adorabile... La partenza è a razzo e non lascia alcun modo di riflettere; ci si accorgerà solo in seguito come le distanze carnefice-vittima si siano accorciate, con quest'ultima che venderà cara la pelle. Molta suspense e originalità, anche se terrore non è. Pittoresco il costume ideato. Buona partenza.

Piero68 15/11/14 13:16 - 2955 commenti

I gusti di Piero68

Metacinema horror, citazionistico, autoreferenziale all'inverosimile. Insomma, tanti aggettivi ma poca qualità. Craven, in due parole, ha una sorta di masturbazione mentale con il proprio prodotto che ha sì una buona partenza ma poi presto si perde in una sceneggiatura banale. Come i personaggi, troppo stereotipati. Il cast non delude ma, come già detto, compiacendosi troppo la regia finisce col produrre un'opera che non è né carne né pesce. Più che altro è propedeutico per i capitoli che verranno.

Taxius 13/04/15 22:33 - 1656 commenti

I gusti di Taxius

Probabilmente il miglior horror anni 90, anche se non si può propriamente parlare di horror in quanto è più che altro una parodia, del genere. Wes Craven infatti si diverte a prende in giro tutti gli stereotipi del caso come la bionda, il fatto di dividersi e tutte le assurdità che spesso saltano fuori; pure il killer di turno risulta essere una caricatura. Splendido il finale.

Furetto60 19/06/15 08:42 - 1192 commenti

I gusti di Furetto60

Horror ben strutturato: si arriva infatti all’identità dell’assassino senza che allo spettatore siano offerte molte possibilità di anticipare i tempi. Certo, spesso assistiamo a situazioni tirate per i capelli, feriti che sopravvivono al di là delle capacità umane e un epilogo che è un elogio alla follia (c’è anche una citazione d’onore per Psyco e il cinema horror in genere), ma il film è efficace e si vede volentieri.

Nicola81 26/03/18 12:12 - 2831 commenti

I gusti di Nicola81

Un vero e proprio saggio di cinema slasher. Craven si diverte a giocare con le citazioni, con lo spettatore e soprattutto con le regole del genere, mettendone in evidenza le magagne. Ma il clima talora esageratamente goliardico non va certo a discapito della tensione, che resta alta per l'intera durata ed esplode in una serie di omicidi di impressionante ferocia. Finale forse con troppe resurrezioni, ma visto il contesto ci stanno pure quelle. Buone prove della Campbell, della Cox, di Arquette e della Barrymore, vittima nel violento prologo.
MEMORABILE: Il prologo; L'omicidio con la saracinesca; Il finale.

Faggi 6/01/16 16:17 - 1548 commenti

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Comincia come un horror anni '80 ma non è un horror. Metacinema? Non riuscitissimo. Alcune sequenze, quelle più pulite, sono anche belle e spettacolari ma per il resto ci si trova davanti a una sequela di autocompiacimenti narcisistici di poco valore cinematografico. Non fa minimamente paura (se non si è in fasce e non so quanto si volesse far paura) e il gioco citazionistico è spesso barocco e l'ironia sprecata, col risultato di appesantire il tutto. Da prendere con le pinze.

Daniela 19/09/16 09:35 - 12606 commenti

I gusti di Daniela

Bellissimo ed inquietante il prologo in cui l'orrore di un gioco sadico è condito con gusto cinefilo, ma il resto del film - pur importante per una destrutturalizzazione del genere all'epoca piuttosto innovativa - non risulta alla stessa altezza, con personaggi anticipati e/o stupidamente insensibili, un fetente mascherato dalle motivazioni debolissime che, maldestro com'è (ne busca tante), già prelude alla proprie immancabili parodie, numerose quanto i sequel, ed un gran finale caciarone con troppe morti presunte e simulate. Certo è un film gustoso, ma l'inizio prometteva un capolavoro.
MEMORABILE: Tutta la sequenza iniziale con Drew Barrymore; "La vita è proprio come un film, solo che non possiamo scegliere il genere";

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Jena 9/11/16 17:58 - 1547 commenti

I gusti di Jena

Forse ultimo canto del cigno dell'horror post Ottanta. L'ideona di giocare con gli stereotipi delle migliaia dei film horror partorita dalla mente di Kevin Williamson è geniale e Craven dà perfetta esecuzione firmando la sua opera registicamente più efficace e rifinita. Il cast attoriale lavora di squadra molto bene, valorizzando anche attori un po' bolsi come David Arquette e la Cox. Indimenticabile e celebre l'incipit con la Barrymore come la chiusura, che stravolge proprio le regole classiche. Importante!

Ryo 6/12/16 16:29 - 2169 commenti

I gusti di Ryo

Divertente slasher che omaggia il genere con continui giochi di citazionismo, autocitazionismo e riferimenti al mondo del cinema generale ma con un riguardo per quello horror. È una struttura geniale, che con un'operazione metacinematografica racconta continuamente di sé auto-prendendosi in giro. Azzeccato il costume dell'assassino, diventata un'icona dell'horror anni 90. Il film segna un punto chiave nella storia del cinema horror, venendo ripreso in varie pellicole, parodistiche e non. Ottima la regia di Craven che cita il suo Freddy.
MEMORABILE: Le regole dei film horror; "Qual è il tuo film horror preferito?"

Gabigol 16/03/18 06:16 - 569 commenti

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Fissati come punti di riferimento alcuni capisaldi del genere horror, Craven imbastisce un esperimento metacinematografico capace di stuzzicare il beneficio del dubbio: i cliché del sottogenere e i meccanismi psicologici del fruitore vanno a braccetto e garantiscono un genuino disorientamento. Il tutto condito da gradevole ironia e una certa perizia nel girare scene di tensione efficaci (su cui grava il pesante compito di non rendere troppo farsesco lo sviluppo narrativo). Bravo Craven, anche se questo sancisce la morte dello slasher.
MEMORABILE: Il gioco al telefono; Le regole dei film horror; La differita dal furgoncino; Il cameo di Craven/Krueger.

Minitina80 5/05/17 15:01 - 2976 commenti

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Colpo di coda di Craven che realizza un horror particolare e forse unico, nel suo campo. Le innumerevoli citazioni e il prendersi gioco degli stereotipi del genere appaiono ottime intuizioni che Craven ha saputo gestire discretamente: il film regge bene e la storia funziona. Il lungo finale ne è la prova, con continui colpi di scena e sangue che scorre senza economia. Se si fosse attestato sui livelli dei primi minuti sarebbe stato ancora meglio, ma in fin dei conti va bene anche così.

Ultimo 15/03/18 18:58 - 1652 commenti

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Buon horror firmato Wes Craven e iniziatore di una saga di successo. E' molto violento (si veda la scena iniziale con la Barrimore, e, l'ultima mezz'ora) e piacerà sopratutto ai fan del genere. La protagonista se la cava più che bene, un po' meno il resto del cast, piuttosto superficiale nella recitazione. Ogni tanto rallenta, ma va preso per quello che è, ovvero un giocattolo di violenza e sangue. Buona la caratterizzazione dell'assassino (con mantello e maschera).
MEMORABILE: La scena iniziale.

Thedude94 31/12/17 00:43 - 1084 commenti

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Meta-cinema, meta-horror e chi più ne ha più ne metta: Craven realizza un'opera che segna la nascita della cinefilia al cinema attraverso riferimenti cinematografici e citazioni di film in un horror che ha dalla sua parte il segno distintivo dell'opera slasher/splatter. La regia è ottima, così come la sceneggiatura e nonostante qualche interpretazione così così di alcuni membri del cast, ne esce un cult movie che segna la fine del millennio e la rinascita di questo tipo di genere horror. Scene indimenticabili e momenti di tensione molto alti.

Anthonyvm 21/06/18 23:10 - 5615 commenti

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Il rischio della sopravvalutazione c'è, ma a posteriori non si può negare a questo spartiacque dell'horror moderno una rilevanza determinante nell'evoluzione (o anche involuzione sotto certi aspetti) di un genere. Da una parte "colpevole" di una sterminata sequela di epigoni sciocchi e insipidi (come accadde al Venerdì 13 dell'80), dall'altra lo slasher metacinematografico per eccellenza, che gioca (e sa come farlo) con le regole e i cliché pur rispettandone l'andazzo e di fatto non modificando lo schema. Sia come sia, uno dei migliori in circolazione.
MEMORABILE: La telefonata iniziale a Drew Barrymore, terrificante; La maschera da Urlo di Munch, entrata nell'immaginario collettivo; Il finale.

Il ferrini 25/06/18 23:12 - 2337 commenti

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Divertente e divertito, come quasi tutto il cinema di Craven. Dopo la prima inquietante sequenza con la Barrymore (che diventerà metacinema nel sequel) il film prende una piega decisamente ironica che mitiga il sangue che scorre copioso. Buone le prove degli attori, con menzione speciale per Lillard, soprattutto nel finale. Data la lunga serie di omicidi la tensione non manca mai e la messa in scena, pur povera, è più che dignitosa. Tante le citazioni cinefilo da cogliere e scoprire.

Samdalmas 31/08/18 16:53 - 302 commenti

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Deludente ritorno di Wes Craven al cinema horror seriale. Tolti i dieci minuti iniziali, che restano il momento migliore, offre uno slasher senza molta fantasia. Mancano il tocco visionario di Nightmare e le continue citazioni alla fine stancano. Sopravvalutato alla sua uscita, ha dato vita a inevitabili sequel. Cameo per il mitico Fonzie Henry Winkler come preside.
MEMORABILE: La telefonata con Drew Barrymore; La maschera.

Vito 3/11/18 14:39 - 695 commenti

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Craven dirige un'opera metacinematografica che fa una satira al vetriolo del genere slasher (dalle saghe di Venerdì 13 e Halloween fino a Non entrate in quella casa e molti altri) e del cinema horror in generale (da Psyco a Carrie e non solo). Ottimi gli omicidi e i momenti di tensione, con Ghostface che bracca le sue vittime. Buon cast ricco di freschi volti giovanili. Ormai un cult.
MEMORABILE: L'omicidio della Barrymore; Le domande del killer sul cinema horror; Craven nei panni del bidello Fred e Winkler in quelli del bigotto preside.

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Rocchiola 7/10/19 10:10 - 952 commenti

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Un vero e proprio saggio del genere slasher. Mescolando orrore e cinefilia Craven firma un thriller teso e avvincente, ricco di citazioni e ammazzamenti creativi, sul quale si staglia indelebile l’ombra del maestro Carpenter. Il regista sottolinea la funzione liberatoria dell’horror ribadendo una volta per tutte che non sono i film a istigare la violenza e i comportamenti deviati bensì i traumi della vita reale. Valido anche come spaccato della disillusa e cinica gioventù anni 90, resta con Nightmare il miglior esito di un autore discontinuo.
MEMORABILE: L’incredibile prologo di 10 minuti con Drew Barrymore; L’addetto alle pulizie vestito come Freddy Kruger; Le regole per sopravvivere all’assassino.

Lupus73 22/12/19 12:37 - 1485 commenti

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Dopo gli slasher dei '70-'80, Craven è il primo regista che nei '90 si guarda alle spalle e con sguardo critico crea uno slasher di metacinema, in cui il maniaco indossa una maschera che ricorda L'urlo di Munch e fa alle proprie vittime domande sui film più noti del genere. Molta autoironia con "le regole": i punti cardine che emergono dai film slasher e che indicano chi sopravvive. Un finale imprevedibile distingue Scream dai predecessori (più monolotici e senza nulla da indovinare) strizzando l'occhio al giallo e al thriller. Innovativo.
MEMORABILE: La scena in cui tutti guardano Halloween di Carpenter in tv e il nerd enumera le regole che indicano chi sopravvive in uno slasher.

Fedeerra 4/04/20 23:58 - 770 commenti

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Wes Craven e l’ABC dello slasher. I personaggi maschili sono (volutamente) uno più ridicolo dell’altro: monoespressivo Ulrich, goffo Arquette e macchiettistico Winkler. Quelli femminili (quasi) tutti iconici: Campbell, Barrymore, Cox su tutte! Inizio folgorante, che è diventato il manifesto horror degli anni 90, soundtrack coi fiocchi e ritmo ossessionante. Gioiello.

Pumpkh75 14/04/20 14:22 - 1736 commenti

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L’ennesimo miracolo (l’ultimo) di Craven: riesuma un genere come lo slasher in pieno rigor mortis, lo gonfia fino a scoppiare di citazioni e lo denuda dei cardini (dov’è il sangue? dove sono i seni della Campbell?), lo prende per i fondelli e lo inchioda sul lettino dello psicanalista, creando dalle proprie ceneri bagnate un unicum in cui nulla funziona nella sua individualità ma tutto sfavilla quando si fonde orgiasticamente. Incipit ormai storico; contraltare è il finale, inferiore al resto, nel quale Wes si fa prendere la mano. Fondamentale.

Camibella 17/05/20 23:39 - 277 commenti

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Un serial killer con la maschera da fantasma fa strage tra i ragazzi di una scuola americana prima dell'epilogo a lieto fine e dopo un gran quantità di sangue versato. Non è solo un horror ma anche una parodia di se stesso, quella che dirige Wes Craven, utilizzando non solo tutte le componenti di un film di paura ma anche imbevendolo di uno strano humour spesso debole, con il risultato di pasticciare entrambi i generi. Quanto è lontano Nightmare!

Giùan 9/07/21 09:43 - 4528 commenti

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Portando alle estreme conseguenze filologiche il discorso sulle valenze liberatorie ed esorcizzanti (dalle regole però paradossalmente castranti) dello slasher, alluso già potentemente nella saga di Freddy, Craven mostra una volta di più un intuito e una coscienza del genere piuttosto profetici, guastata certo da un sense of humour di grana bella spessa e corredata da un gusto per la messa in scena non propriamente sopraffino. Insomma opera imprescindibile che tuttavia, ça va sans dire, urla e urla fortissimo il canto del cigno di certo horror e una sconcertante anomia generazionale.
MEMORABILE: La scena iniziale con Drew Barrymore ovviamente; Le magliette mozzafiato di Rose McGowan; La tresca tra la Fox e il vicesceriffo; La morte di Winkler.

Rikycroc77 25/02/23 22:26 - 62 commenti

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Lo slasher per eccellenza. Craven e Williamson rivitalizzano il genere con un'opera che mescola alla perfezione horror, ironia, metacinema e giallo. Il film gioca con lo spettatore, tra citazioni e situazioni sorprendenti, regalando un'esperienza unica e divertentissima. Un cast perfetto e protagonisti che entrano nel cuore, cosa non scontata per uno slasher. La maschera di Ghostface è entrata nell'immaginario collettivo. Una satira pungente sul genere, capostipite di una saga leggendaria che sarà sempre un passo avanti alla concorrenza. Bellissima la colonna sonora. Capolavoro.
MEMORABILE: Lo spettacolare prologo; "Qual è il tuo film horror preferito?"; Le moltissime citazioni, tutte da gustare; Le tre regole di Randy; Il finale.

MAOraNza 26/07/23 13:12 - 243 commenti

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Wes Craven è sempre stato un po' spiazzante per quel suo modo di fare le cose tra "il ci fa o ci è". Con "Scream", però, è riuscito a creare un nuovo filone dei teen horror movie che tanto abbiamo amato negli anni '80. Citazionista, ironico, sarcastico ma, soprattutto, in grado di reggere all'inesorabile e impietoso passare del tempo. "Scream" è uno slasher un filo meno duro e puro dei cugini del passato, ma ne conserva ed evolve i cliché grazie anche a un "cattivo" iconico come lo era stato Freddy Kruger (senza però nessun intervento del sovrannaturale). Mitico.
MEMORABILE: Il primo, leggendario, duplice omicidio di "Ghostface".

Sebazara 12/01/24 14:32 - 41 commenti

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In un'epoca buia per il genere slasher Wes Craven (nonostante non inventi nulla di nuovo rispetto a quanto si era già visto in precendenza) riporta in vita lo slasher. "Scream" ancora oggi riesce a sorprendere e spaventare lo spettatore (specialmente nella scena iniziale) giocando con l'horror. Si esprimono infatti indirettamente le opinioni riguardo tutti gli stereotipi di questo genere in maniera geniale, soprattutto nell'iconico finale del film. Inoltre, a ogni visione si notano dei particolari che nelle precedenti si erano tralasciati. Davvero notevole.
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  • Discussione Raremirko • 25/05/13 20:35
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Potrei essere d'accordo su Sonno di ghiaccio e il film con la Blair, ma su Dovevi essere morta, scena ultragore a parte, siam su due emisferi differenti.
  • Discussione Buiomega71 • 26/05/13 10:24
    Consigliere - 25896 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    Potrei essere d'accordo su Sonno di ghiaccio e il film con la Blair, ma su Dovevi essere morta, scena ultragore a parte, siam su due emisferi differenti.

    Per me Dovevi Essere Morta e uno dei suoi capolavori, lo metto al pari di Sotto Schock, La casa Nera e Il serpente e L'arcobaleno
  • Discussione Rebis • 26/05/13 13:05
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Anche a me Dovevi essere morta era piaciuto (la testa maciullata con una palla da basket: che shock!!!!), però poi ne ho sempre letto gran male... Lo rivedrò prima o poi, e comunque fare peggio di Le colline hanno gli occhi 2 è impossibile ;)
  • Discussione Buiomega71 • 26/05/13 13:10
    Consigliere - 25896 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Anche a me Dovevi essere morta era piaciuto (la testa maciullata con una palla da basket: che shock!!!!), però poi ne ho sempre letto gran male... Lo rivedrò prima o poi, e comunque fare peggio di Le colline hanno gli occhi 2 è impossibile ;)

    Sono lusingato che ha qualcuno sia piaciuto Dovevi Essere Morta (credevo di essere l'unico)

    Più che Le Colline Hanno Gli Occhi 2 (che fu tolto a Craven dai produttori, film incompiuto, che lui stesso detesta-a tal proposito consiglerei la lettura di Wes Craven- Il Buio oltre la siepe di Danilo Arona edito da Falsopiano-), direi che il fondo lo ha toccato con Cursed, difficile-e quasi impossibile-fare di peggio!
  • Discussione Rebis • 26/05/13 13:17
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Sì, anche Cursed è un bel ciofecone, ma tra i due non saprei scegliere qual è peggio... Cursed lo vidi al cinema e lo ricordo poco, ma se non erro all'inizo qualche spunto interessante c'è, poi la butta in vacca clamorosamente e pace all'anima sua. Ma anche lì ci furono travagli nella realizzazione, sceneggiatura manomessa, tagli, artefatti digitali e imposizioni dei produttori nella seconda parte: ricordo che Craven parlò malissimo della versione theatrical che non rispettava per niente il progetto originale...
    Ultima modifica: 26/05/13 13:19 da Rebis
  • Discussione Rebis • 26/05/13 13:21
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Ah, sai che il mese scorso ho seguito il tuo consiglio e l'ho comprato su amazon Wes Craven- Il Buio oltre la siepe di Danilo Arona? Bel colpo, spero di riuscire a leggerlo questa estate.
  • Discussione Buiomega71 • 26/05/13 13:46
    Consigliere - 25896 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Ah, sai che il mese scorso ho seguito il tuo consiglio e l'ho comprato su amazon Wes Craven- Il Buio oltre la siepe di Danilo Arona? Bel colpo, spero di riuscire a leggerlo questa estate.

    Mi fa davvero piacere, leggerai interessanti aneddoti e curiosità sull'opus craveniano (e poi Arona e forse uno dei migliori saggisti di cinema in circolazione)

    Credo che Le colline hanno gli occhi 2 abbia più sofferto di intrusioni e manomissioni che non Cursed (tanto che Craven doveva ancora "aggiustarlo", e i produttori glie lo levano di mano senza il suo consenso, e all'epoca non era certo il Craven che era nel 2004)

    Uno stralcio delle dichiarazioni di Craven presa dal libro di Arona, pagina 40: Le colline non hanno più gli occhi:

    "Sono stato decisamente ostile alla diffusione di THE HILLS HAVE EYES 2 in videocassetta. Il film e uscito prematuramente, in una forma assolutamente non definitiva. Avremmo avuto bisogno di tre o quattro giorni di lavoro supplementare. Senza parlare del montaggio. Insomma e un film incompiuto, ritirato senza il mio consenso, che ho in qualche modo rinnegato. E il film che avrebbe dovuto rimettermi in piedi dopo IL MOSTRO DELLA PALUDE..."

    Tra i due, comunque, non ho dubbi, la palma del peggior Craven in assoluto spetta a Cursed
    Ultima modifica: 26/05/13 13:54 da Buiomega71
  • Homevideo Rebis • 15/04/17 21:58
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Le differenze tra theatrical (R-rated) e director's cut sono davvero minimali. Qui la comparazione:

    http://www.movie-censorship.com/report.php?ID=256325
  • Homevideo Rocchiola • 7/10/19 10:13
    Call center Davinotti - 1236 interventi
    Al di là di queste piccole differenze segnalo l'ottima qualità del bluray marchiato Eagle-Miramax. Le immagini sono pulite e presentano un ottimo dettaglio. Forse le scene buie potevano essere più contrastate ma nel complesso il video è di alto livello. L’audio italiano rimasterizzato in DTS 5.1 non differisce molto dalla traccia in dolby digital 2.0, risultando giusto un filo più aperto ed arioso, ma nel complesso non risulta molto potente benché pulito e chiaro. Malgrado qualche copia sia ancora reperibile il BD in questione è attualmente fuori catalogo.
  • Curiosità Herrkinski • 1/03/24 02:27
    Consigliere avanzato - 2629 interventi
    Direttamente dagli archivi storici della Cripta di Herrkinski, il flano del film:

    [img size=300]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images67/scream300.jpg[/img]