Terminal island - L'isola dei dannati - Film (1973)

Terminal island - L'isola dei dannati
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/08/14 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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Buiomega71 4/08/14 00:32 - 2910 commenti

I gusti di Buiomega71

Un antesignano di Fuga da Absolom, molto seventies e con un tocco femminista (le dure e coriacee prigioniere) che incide la mano della Rothman. Violenza contenuta (alcuni colpi in arrivo), sesso e umiliazioni all'acqua di rose (tentanti stupri, le femmine usate per puro sfogo sessuale) e qualche momento "comico" imbarazzante (la trappola sessuale con il miele e le api) lo rendono anomalo nel panorama del genere prison movie. Gran finale action, tra esplosioni e fucilate, nemmeno girato malaccio. La Rothman è meno rozza dei colleghi maschi, ma anche meno brutale.
MEMORABILE: Bunny frustata dal sadico Bobby sulla spiaggia, per essere usata come esca; Monk che sputa in faccia l'acqua a una delle ragazze assetate; I corpi galleggianti.

Faggi 21/11/17 14:57 - 1549 commenti

I gusti di Faggi

L'isola del titolo è una colonia penale autogestita dai prigionieri (i dannati), uomini e donne mescolati e interagenti. Un gruppo di loro, fornito di leader sanguinario, esercita lo strapotere (umiliazioni, stupri, omicidi); i sottomessi apriranno le danze della rivolta. Exploitation blanda, di impronta femminista e sociologica, votata allo spettacolo action (ammazzamenti a raffica, pirotecniche esplosioni). L'artefice non gira male e si concede tocchi di delirio; l'oggetto ha una (tutta sua) tenuta d'insieme. Serie C con carattere.

Daidae 12/12/18 20:07 - 3179 commenti

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Una piacevole sorpresa degli Anni Settanta. Film molto scorrevole, nonostante sia girato in un "atollo" incontaminato (vediamo solo mare e natura, per una volta niente cemento ovunque), mostra azione per quasi tutta la durata, qualche scena di sesso non troppo esplicita e un ottima prova da parte del variegato cast. Interessante la trama, buona la fotografia. Sicuramente un film da riscoprire.
MEMORABILE: Le api; La radio fai da te; Le "bombe a mano".

Herrkinski 13/10/21 05:07 - 8109 commenti

I gusti di Herrkinski

Rispetto ai WIP tipici delle produzioni Corman, qui si varia il canovaccio mettendo in scena uno scontro tra due fazioni rivali di prigionieri di un'isola-carcere; se violenze e soprusi sono comunque presenti, l'aspetto sessuale è decisamente ridimensionato dalla mano femminile in regia. Bella l'ambientazione esotica, ben fotografata e non male il cast, con anche un giovane Selleck; l'azione non manca e il finale d'assedio è teso a dovere, con fucilate dal gusto splatter. Forse manca una star carismatica come poteva essere Pam Grier, ma il film resta un grindhouse più che decoroso.

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  • Discussione Buiomega71 • 4/08/14 10:00
    Consigliere - 25998 interventi
    Rassegna estiva: Le Regine del B-Movie

    E non potevo cominciare la rassegna estiva "buiesca" dedicata alle donne dell'expolitation con Stephanie Rothman, forse la prima donna regista (cresciuta nella factory di Roger Corman) che ha realizzato "grindhouse", prerogativa dei soli colleghi maschietti. In un certo senso una pioniera (escludendo, magari, Ida Lupino e Doris Wishman) del genere

    Il suo Terminal Island e un b-movie a tutti gli effetti, sorta di "prison movie" senza sbarre e secondini, dove i condannati a morte vengono confinati dallo stato della California su di un isola impenetrabile e inacessibile (impossibile fuggire, causa l'annegamento o le mine antiuomo-che non si vedono mai-), ridotti a vivere allo stato brado, dove regna anarchia (uccisioni, stupri) e un capetto psicotico (che mi ha ricordato parecchio il Joe Pilato del Giorno degli Zombi) che comanda la fazione dei cattivi (usano le donne-e sì, perchè la detenzione a vita sull'isola prevede la prigionia mista uomini con donne-come bestie da lavoro o per sfogare i loro bisogni sessuali). Poi, nascosti nelle foreste dell'isola, c'è la fazione dei "buoni", specie di partigiani che liberano le donne e dichiarano guerra al gruppo dei malvagi (imboscate, trappole simil Ultimo Mondo Cannibale, furenti lotte) con armi rudimentali e bombe fatte in casa)

    Fino all'esplosivo finale action, tutto trick-track bombe a mano , fucilate e sanguinosi colpi in arrivo, per poi ricreare uno stato di serenità e equilibrio sull'isola

    Insomma, un antesignano di Fuga da Absolom (l'intelaiatura e la stessa), dove la Rothman pare meno rozza dei colleghi maschi, ma anche meno brutale

    Una sorta di Isola dei Famosi in versione "grindhouse" mi verrebbe da dire

    La violenza e assai contenuta per gli standar exploitativi dell'epoca (lotte corpo a corpo, pugnalate, accettate nella schiena, qualche colpo in arrivo ben reso, frustate) ma nulla di memorabile. Così come il lato sex o le umiliazioni tipiche del genere (le donne costrette a subire le voglie dei compagni, tentati stupri) trattate all'acqua di rose e ben poco incisive come non ci si aspetterebbe da un "prison movie" settantiano dai sapori cormaniani

    La Rothman, poi, incide la sua mano femminista (le prigioniere, nonostante siano abusate e usate, non perdono mai la loro dignità e spesso tirano fuori unghie e denti quando si tratta di combattere), come nella figura della nera Carmen (un tocco di blaxploitation) e della muta e schiva Bunny, che raccoglie fiorellini o e ripresa dalla Rothman in tramonti esotici che he risaltano la bellezza

    Le bionde e le nere menano, tirano bombe rudimentali, si fanno uccidere per la giusta causa e si rivelano toste e diaboliche (vedere l'imbarazzante sequenza "comicarola" della trappola sessuale del miele e delle api)

    Qualche momento riuscito (il nero Monk che sputa l'acqua in faccia a una delle ragazze assetate, il capo del gruppo, Bobby, che frusta Bunny legata a dei pali, sulla spiaggia, per far da esca, scena che avrebbe fatto la felicità di Jess Franco, i cadaveri galleggianti in mare all'arrivo di Carmen sull'isola) in quello che e un anomalo e bizzarro "prison movie" con idee (nemmeno malvagie) che si riduce , poi, in un action tout-court (con scene d'azione nemmeno girate malaccio) tipicamente seventies.

    Unico film della Rothman giunto in Italia, regista che comunque non ha nulla da invidiare ai suoi colleghi maschietti, che ha la sola colpa di non aver azzardato di più in "sex and violence", anche se l'azione tiene e il divertimento anche.

    Orecchiabile (ma avulsa dal contesto) la canzone countryneggiante sui titoli di testa.
    Ultima modifica: 13/08/14 17:21 da Buiomega71
  • Discussione Buiomega71 • 4/08/14 10:02
    Consigliere - 25998 interventi
    Stephanie Rothman, dalla scuderia di Roger Corman ai b-movie indipendenti (prodotti dal marito Charles S.Swartz), vera e propria regina del b-movie a tutti gli effetti

    http://mitarbeiter.dvd-forum.at/Eduardo/viennale07rothman-01.jpg
  • Homevideo Buiomega71 • 4/08/14 10:06
    Consigliere - 25998 interventi
    Io ho la vhs Videogroup/Roxy Video, con un buon riversamento visivo e della durata effettiva di 1h, 24m e 16s

    Ma c'è anche il dvd della Golem:

    http://www.amazon.it/Isola-Dei-Dannati-Phyllis-Davis/dp/B008GIF9S6/ref=sr_1_1?s=dvd&ie=UTF8&qid=1407139550&sr=1-1&keywords=l%27isola+dei+dannati
  • Curiosità Buiomega71 • 4/08/14 14:28
    Consigliere - 25998 interventi
    Lo script del film, in origine, era molto più violento.

    Stephanie Rothman si rifiutò di girare le scene troppo violente e le sevizie sessuali insistite sulle ragazze (stupri compresi)

    Fonte: Wikipedia
  • Homevideo Xtron • 5/08/14 10:40
    Servizio caffè - 2149 interventi
    Ecco il dvd GOLEM

    Audio italiano e inglese
    Formato video 1.78:1 anamorfico
    Durata 1h24m20s
    Extra Trailer

    Un'immagine dal dvd (si trova al min. 17:14)

    Ultima modifica: 5/08/14 15:42 da Zender
  • Curiosità Daidae • 12/12/18 20:03
    Compilatore d’emergenza - 1311 interventi
    Terminal island esiste veramente: è un'isola artificiale che si trova nello stato della California e comprende una prigione di massima sicurezza (che ha visto tra i carcerati anche Al Capone).

    Fonte:
    https://en.wikipedia.org/wiki/Terminal_Island
    https://en.wikipedia.org/wiki/Federal_Correctional_Institution,_Terminal_Island