La guerra in casa, l'incubo del Vietnam mai sopito o meglio, la caccia diventa gioco di morte. Anticipando le sopravvivenze paludose hilliane e con strizzate d'occhio ai monti boormaniani, Hart pare realizzare un pamphlet antimilirista (anche con qualche buona idea, come il finale all'ospedale) immerso tra suggestivi boschi innevati. Però il risultato ha sapori acri da tv movie, con noiose parentesi dialogate e il tutto si risolve in lunghe ed estenuanti tattiche militaresche e sparatorie come in un "war movie" degli anni 40. Buono l'intento, mediocre il risultato, pessima la colonna sonora.
MEMORABILE: Le suggestive atmosfere dei boschi nebbiosi e innevati dove si gioca alla guerra.
L’incipitaria situazione boormaniana (ottima per ambientazione, atmosfera, taglio) prelude a una gommosa fase preparatoria che come puntina su vinile non inciso vaga a vuoto su inerti ciance strategiche, calcoli di probabilità e imprevisti, condizionali sulle mosse di un invisibile (ergo intangibile) avversario. Lo zuccherino dello scontro finale è concesso/raccolto nell’acquazzone breve ma intenso degli ultimi 5’. Di mezzo ci si può comodamente appisolare. Per uno sparo di meno Hartin perse la caccia: provvederà Hill a correggere il tiro e fare centro estremizzando un film raffermo e vano.
Harvey Hart HA DIRETTO ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
Gli intenti erano anche buoni, la guerra in casa, l'incubo mai sopito del vietnam, la follia guerrafondaia
Anticipa i paludosi guerrieri hilliani, e ha reminiscenze dei monti boormaniani e l'atmosfera dei boschi innevati (teatro della guerra tra le due fazioni ) e suggestiva e ben resa
Purtroppo, però, il ritmo e da film tv, tra dialoghi noiosi e brutto score musicale, la tensione latita, e la guerriglia finale ha più il sapore di un war movie degli anni 40 che nemmeno di un "hunted movie" settantiano
Peccato, perchè i temi erano alletanti ma il risultato finale lascia parecchio a desiderare.
E' un film che mi ha sempre attirato, ma che non sono mai riuscito a vedere.
Il tuo commento di qui sopra è sostanzialmente in linea con quanto ho sempre letto del film. Ciò nonostante mi piacerebbe, un giorno o l'altro, riuscire a vederlo.
Caesars ebbe a dire: E' un film che mi ha sempre attirato, ma che non sono mai riuscito a vedere.
Il tuo commento di qui sopra è sostanzialmente in linea con quanto ho sempre letto del film. Ciò nonostante mi piacerebbe, un giorno o l'altro, riuscire a vederlo.
Già, Caesars
Io ho la vhs della De Laurentiis
Che dire, l'avevo visto anni fà su una rete regionale e mi aveva impressionato non poco, restando nel mio ricordo un piccolo cult
Rivedendolo ho ridimensionato il tutto
Noiosetto e piuttosto narcolettico, nonchè girato maluccio (a volte sembra di assistere ad un tv movie), e la guerriglia finale boschiva non ha l'impatto che dovrebbe avere (insomma, la violenza tipica del genere-soprattutto anni 70-e bandita)
Il soggetto non era male, ma poteva essere sfruttato mille volte meglio
Si salva il cast (Silva su tutti) e le atmosfere boschive innevate
Per il resto uno sciapo "haunted movie" dal terribile sapore televisivo
Tra i suoi meriti, forse, quello di anticipare I Guerrieri Della Palude Silenziosa
ha di veramente sbagliato che lo scontro introduttivo -ottimo per ambientazione e atmosfera: ingessati gli attori e davvero tremendi i dialoghi- prelude a una fase preparatoria a uno scontro che è solo finale, raccolto negli ultimi 5 minuti, mentre per più di un'ora si vaga come una puntina su un vinile non inciso, a suon di ciance inerti, di calcolo di probabilità e imprevisti, di ratio strategiche su quelle che potrebbero essere le mosse di un'altra parte che non vedremo mai né mai capiremo perché li ha attaccati e che dunque non è avvertita mai davvero come una minaccia trainante lungo il film (mentre hill o boorman questa prospettiva l'hanno capovolta del tutto). peccato perché pur essendo così raffermo, statico e vano, conserva quel sapore di cinema d'altri tempi lontano da pulizia e perfezione odierne che tutto sommato non spiace. ma è proprio la gestione del plot che non fa centro.